WORKSHOP BUTOH – DANZA ed ESISTENZA con Jean-Daniel Fricker assistito da Cèline Angele
28/29/30 Settembre MILANO
Questo laboratorio corporeo invita ciascuno a focalizzare l’attenzione sul visibile e sull’invisibile, sui gesti quotidiani e sull’intuizione.
Il lavoro consiste in primo luogo nel mettere in pratica un’attitudine di apertura e ricettività, un’attitudine a liberarci e (ri)scoprire il nostro corpo, diventando consapevoli delle sue influenze. Lasciare al corpo la possibilità di essere, in modo completamente nuovo: un corpo ricettivo che nasce ad ogni istante dall’esperienza.
Il corpo come porta aperta, piatto vuoto, pagina bianca.
Attraverso una serie di esperienze di impregnazione e cambiando qualità, materiali, temi esploreremo: uno stato vergine e di disponibilità, differenti qualità di permeazione, assorbimento e identificazione, il silenzio e la spontaneità, l’impregnazione a partire dal nostro ambiente quotidiano o da ambienti lontani, l’integrazione di luogo e spazio, le memorie del corpo, delle cellule, degli antenati.
Il workshop è aperto a tutti e non richiede alcun tipo di conoscenza o abilità preliminare.
Info & Iscrizioni: sara.pulici@gmail.com / T.3479916336
INFORMAZIONI SULL’ARTISTA
Jean Daniel Fricker intraprende un’esperienza-esplorazione in spazi interiori e illimitati. Questa sua danza cellulare e cristallina è uno stato di non-forma, la ricerca di “un’altra” intimità: universale; un corpo ricettacolo, al servizio di ogni singolo momento: innumerabile. Una vita che si cerca, nuova ad ogni istante e che si offre al divenire.
La ricerca di Jean Daniel Fricker è stata influenzata in un primo periodo dall’incontro con Jerome Thomas. Nel 1997 scopre il Butoh che approfondisce attraverso numerosi incontri con Kazuo Ohno, Yoshito Ohno e molti altri butoka quali Sumako Koseki, Ko Murobushi,e Atsushi Takenouchi con il quale collabora regolarmente.
Dal 1994 ha portato i suoi lavori, (“L’Oiseau Brank”, “Parole”, “FEU”, “i”,”Cambodian Ghost Stories”) in più di 25 nazioni, esplorando temi quali la vulnerabilità della condizione umana, la morte, la spontaneità e combinando la sua pratica di danza con la giocoleria e il contorsionismo.
Nel 2005 conosce la sua partner Celine Angele con la quale non ha mai smesso di collaborare. Nel 2007 fonda un gruppo che prepara per la performance “Prières” condotta per 6 settimane ad Hampi (India), in questo progetto ricerca in particolare l’esistenza unica e particolare di ciascun danzatore, in uno spazio comune. La sua esperienza di gruppo continua nel 2010 in Austria con la performance “Aus den Sieben Leuten” nel quale mette l’accento sull’attitudine personale e l’intuizione al di la’ di ogni tecnica.
Da marzo 2010 esplora con performance soliste il processo da lui denominato
] chambre intérieure [ con il supporto di Celine Angele. Inoltre dal 2001 propone regolarmente worshop e dirige e coreografa danzatori, attori, giocolieri e performers.