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TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO: GIORNATA DELLA MEMORIA AL PICCOLO TEATRO COMUNALE

Comunicato stampa:


Piccolo Teatro

Domenica 27 gennaio 2013, ore 20.30

Ingresso libero fino ad esaurimento posti


JANUSZ, Il Re dei Bambini

ideazione Yehezkel Yerushalmi
adattamento e regia Daniele Lamuraglia
con Marion D’Amburgo e Tommaso Geri
strumentisti Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino direttore Ladislao Horváth
mezzosoprano Romina Tomasoni
pianoforte Giovanni Verona
coro di voci bianche ViviLeVoci diretto da Viviana Apicella

orchestra; Y.Y., Alessandro Alinari (Violini),
Patrizio (Violoncello), Riccardo Donati (Contrabbasso), Susanna Bertuccioli (Arpa), Gregorio Tuninetti (Flauto), Giovanni Riccucci (Clarinetto), Gregory Lecoeur (Percussioni), Francesco Furlanich (Fisarmonica).


programma musicale

Miron Levine (1900-1942?) – Chanson triste op.6 per violino e pianoforte

Abraham Goldfaden (1840-1908) – Rozhinkes Mit Mandlen (ninna nanna)
per violino e pianoforte

Hans Krása (1899-1944) – Brundibar (Symbolic anti-Nazi opera) coro dei bambini e orchestra

Georges Bizet – Jeux d’enfants No.11. Petit Mari, Petite Femme per violino cello pianoforte (Arr. Garban Lucien)

Maurice Ravel – Melodies hèbraiques, L’Enigme eternelle n.2 per flauto chitarra pianoforte (Arr. Garban Lucien)

Miron Levine – Scherzo-Capriccio op. 40 per flauto e pianoforte

Hans Krása – Brundibar

Gustav Mahler – Kindertotenlieder (Friedrich Rùckert) n.1,4 per mezzo soprano e pianoforte

L’evento è realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze, l’Associazione Italia-Israele e l’Ambasciata Israeliana in Italia.

Janusz Korczak è stato un pedagogo, scrittore e medico polacco.
Le sue teorie sulla realtà infantile hanno rivoluzionato non solo la pedagogia ufficiale, ma l’intero modo di concepire il bambino nella società occidentale. Aveva capito in anticipo sui tempi che è possibile riconoscere i diritti dei bambini soltanto quando si è capaci di vedere e di sentire come loro, quando si riesce a considerare il loro mondo altrettanto importante del nostro, e quando si è capaci anche di trarne degli insegna- menti. Nato a Varsavia in una famiglia ebraica, nel 1911 fondò la Casa degli Orfani, di cui divenne direttore. L’orfanotrofio era gestito dagli stessi bambini, che lo sostenevano grazie al loro lavoro manuale e artigianale. Quando nel 1942 i nazisti prelevarono dall’orfanotrofio tutti i duecento bambini presenti per condurli a Treblinka, Korczak e la direttrice dell’istituto – a cui gli stessi nazisti avevano sconsigliato di accompagnare i bambini – incapaci di abbandonarli, decisero di seguirli, trovando in seguito la morte. Lo spettacolo di musica, canto, teatro e video, farà rivivere alcuni momenti cruciali della vita di Janusz Korczak, dalla scelta di dedicarsi ai bambini, alla fondazione della Casa degli Orfani, alla sua celebre favola Il Re Matteuccio, passando attraverso l’opera per ragazzi Brundibar del compositore Krasa ripresa più volte in alcune sue parti da un coro di voci bianche e accompagnata dalla proiezione di qualche frammento del video originale dell’esecuzione dell’opera dei piccoli internati a Theresenstadt. Krása e Hoffmeister scrissero Brundibar nel 1938 per un concorso organizzato dal governo, concorso che venne successivamente annullato a causa degli sviluppi politici del tempo. Le prove cominciarono nel 1941 all’orfanotrofio ebraico di Praga, che al momento funzionava anche come struttura educativa temporanea per bambini divisi dai loro genitori dalla guerra. Nell’inverno del 1942 all’orfanotrofio si svolse la prima dell’opera: a quel tempo, il compositore Krása e lo scenografo Frantisek Zelenka erano già stati deportati a Theresienstadt. Nel luglio del 1943 quasi tutti i membri del coro originale e il personale dell’orfanotrofio vennero deportati a Theresienstadt. Solo il librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo. Riunito il cast a Theresienstadt, Krása ricostruì l’intera partitura dell’opera, basandosi sulla propria memoria e una parte dello spartito del pianoforte che ancora possedeva, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, quattro violini, un violoncello e un contrabbasso.. Il 23 settembre del 1943 ebbe luogo la premiere di Brundibár. La produzione fu diretta da Zelenka, con le coreografie di Camilla Rosenbaum, e fu riproposto 55 volte durante l’anno successivo. Una messa in scena speciale di Brundibár si tenne nel 1944 per una rappresentanza della Croce Rossa, che andò ad ispezionare le condizioni di vita nel campo; quello che la Croce Rossa non sapeva all’epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali Theresienstadt sembrava così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad Auschwitz con lo scopo di ridurre l’affollamento del campo durante la loro visita. Più tardi quell’anno la rappresentazione di Brundibár fu ripresa per un film di propaganda nazista. La maggior parte dei partecipanti alla rappresentazione di Thereisenstadt, incluso il compositore Krása, furono successivamente trucidati ad Auschwitz.

DANIELE LAMURAGLIA (Ginevra). Scrittore e regista. Ha scritto e messo in scena più di venti opere di teatro contemporaneo, collaborando con Antonio Tabucchi per Cristo Gitano (2002), con Alessandro Serpieri per Shakespeare Messages System (2003), con la coreografa Angela Torriani Evangelisti in opere di teatro-danza. Ha realizzato due film, Firenze 17 luglio 1944 (2003) e Il piccolo grande senso del dovere (2010). Ha pubblicato Il Libro di Cristo Gitano per Pagnini Editore con la prefazione di Antonio Tabucchi (2005); I 100 geni che hanno cambiato il mondo per Mondadori (2010); Opere teatrali per A&B Editrice con la prefazione di Alessandro Serpieri (2011). Nella prossima primavera del 2013 verrà pubblicato un suo nuovo saggio sul teatro da Cambridge Scholars Publishing, la casa editrice della prestigiosa università inglese.

MARION D’AMBURGO (Lucignano, AR.). Italiana, attrice teatrale, costumista, tra le più carismatiche e poliedriche del panorama teatrale italiano, fondatrice della compagnia Magazzini insieme a Federico Tiezzi e Sandro Lombardi. Interprete degli spettacoli storici della compagnia. Ha collaborato con registi quali: Quartucci, Tiezzi, Malosti, Pier’Alli, Baliani, Latini. Da ricordare le collaborazioni con musicisti e artisti visivi quali: Alighiero Boetti, Mario Schifano, Rainer Werner Fassbinder, Azio Corghi, Giacomo Manzoni, Roberto Fabbriciani, Alessandro Mendini. Cura da anni un progetto di reading su grandi testi della letteratura classica.

TOMMASO GERI (Firenze). Laureato nel 2004 in Filosofia, ha lavorato diversi anni come musicista e attore, nella compagnia Teatro del Legame del regista Daniele Lamuraglia. Dal 2011 è assistente alla regia di opere liriche, tra i suoi ultimi spettacoli Boheme, al Castello dell’Imperatore di Prato con l’Orchestra Festival Pucciniano e All’alba vincerò, spettacolo del regista Goffredo Gori. Nel 2012 ha curato la regia dei Carmina Burana a San Giminiano.

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