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I LEGNANESI DOPO 40 ANNI TORNANO A ROMA, AL TEATRO SISTINA: "LASCIATE CHE I PENDOLARI VENGANO A ME".

Dopo 40 anni di assenza dalla Capitale, I Legnanesi tornano a Roma il 19 aprile, proprio al Teatro Sistina che già li aveva ospitati, con il nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me (la presentazione su Central Palc QUI).

Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi saranno in scena per oltre due ore nell’ormai noto “cortile” ricreato sul palco del Sistina; non mancheranno poi ambientazioni colorate o simboli come la Fontana di Trevi a far da sfondo, il tutto impreziosito da costumi appariscenti, paillettes e piume di struzzo.

Perno centrale, la comicità che contraddistingue I Legnanesi.

La regia è dello stesso Provasio, che è anche autore dello spettacolo con Felice Musazzi; le musiche sono firmate da Dalceri e da Arnaldo Ciato; le coreografie sono opera di Sonia Fusco, la direzione artistica è di Sandra Musazzi.

Segue comunicato stampa:


I LEGNANESI SI SPINGONO ALLA CONQUISTA DI ROMA

PER UNA SERATA-EVENTO DI IRRESISTIBILE COMICITÀ AL TEATRO SISTINA IL 19 APRILE

Confermandosi protagonisti assoluti del panorama teatrale e ormai ampiamente apprezzati anche fuori dalla Lombardia, dopo 50.000 spettatori al Teatro Nazionale di Milano I Legnanesi si spingono alla “conquista” di Roma e arriveranno al Teatro Sistina, “tempio” del teatro italiano, che li accoglierà per una serata-evento di irresistibile comicità il 19 aprile 2013.

Si tratta, in effetti, di un ritorno a Roma dopo oltre 40 anni: era il 1970 quando i fondatori Felice Musazzi e Tony Barlocco portarono al Sistina Chi vusä pusè la vacca l’è sua… e c’è un po’ di commozione tra I Legnanesi nel ricordare Musazzi che, dopo una settimana di tutto esaurito e l’apprezzamento di personaggi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini, prendeva in giro bonariamente il pubblico romano che spesso, a fine spettacolo, esclamava: “Vedi un po’questi francesi!”.

Forti della solida tradizione popolare su cui basano i loro spettacoli sin dal 1949, I Legnanesi entusiasmano spettatori di tutte le età con le loro storie semplici e dirette e propongono un singolare ma comprensibilissimo mix di italiano e dialetto lombardo per conquistare ed appassionare anche i più giovani e il pubblico di altre regioni. Il segreto del loro successo sta nella loro vìs comica, capace di far rivivere la tradizione della vita del cortile – il regno delle donne, dei ragazzi, degli amori e dei litigi, delle invidie, dei problemi di tutti i giorni, dove però, in fin dei conti, tutti vivono in armonia e serenità – e di raccontarla attraverso una comicità pulita, senza volgarità, dedicata alla gente comune.

I Legnanesi portano in scena il nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me: un titolo per la prima volta in italiano e non in dialetto lombardo che riprende quello di una rivista ricevuta in eredità da Felice Musazzi che, attraverso i personaggi della famiglia Colombo – Teresa (Antonio Provasio), Mabilia (Enrico Dalceri) e Giovanni (Luigi Campisi)– e l’ambientazione del “cortile” racchiude contenuti inediti, sempre caratterizzati da uno sguardo all’attualità, perché la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sono «maschere che entrano nel cuore e parlano dei problemi della povera gente, che in fondo sono sempre gli stessi: arrivare alla fine del mese, fare i conti per sbarcare il lunario».

Oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati “boys”), tra il cortile e momenti musicali, scene sfavillanti, lustrini, paillettes e piume di struzzo degli oltre cento sontuosi costumi disegnati da Enrico Dalceri, un quadro dedicato al circo (un omaggio a Tony Barlocco quando imitava Moira Orfei) e uno tutto dedicato a Roma con un’imponente Fontana di Trevi sullo sfondo e costumi sfarzosi, fino al gran finale in smoking.

CHI.TE.MA.

presenta

LASCIATE CHE I PENDOLARI VENGANO A ME

Al Teatro Sistina il 19 aprile

di

Felice Musazzi e Antonio Provasio

con

ANTONIO PROVASIO, ENRICO DALCERI, LUIGI CAMPISI

Musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri

Coreografie Sofia Fusco

Direttore Artistico Sandra Musazzi

Direttore di Produzione Enrico Barlocco

regia Antonio Provasio

Un viaggio lungo una stagione teatrale che arriva finalmente a Roma per una serata di irresistibile comicità

Dopo la calorosa accoglienza ricevuta la scorsa stagione fuori dai confini lombardi a Firenze e Torino, I Legnanesi quest’anno si spingono alla “conquista” di Roma e arriveranno al Teatro Sistina, “tempio” del teatro italiano, che li accoglierà per una serata-evento di irresistibile comicità il 19 aprile 2013.

Si tratta, in effetti, di un ritorno a Roma dopo oltre 40 anni: era il 1970 quando i fondatori Felice Musazzi e Tony Barlocco portarono al Sistina Chi vusä pusè la vacca l’è sua… e c’è un po’ di commozione tra I Legnanesi nel ricordare Musazzi che, dopo una settimana di tutto esaurito e l’apprezzamento di personaggi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini, prendeva in giro bonariamente il pubblico romano che spesso, a fine spettacolo, esclamava: “Vedi un po’questi francesi!”.

I Legnanesi, confermandosi protagonisti assoluti del panorama teatrale con 120.000 spettatori a stagione, portano in scena il nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me: un titolo per la prima volta in italiano e non in dialetto lombardo che riprende quello di una rivista ricevuta in eredità da Felice Musazzi che, confermando i personaggi della famiglia Colombo – Teresa, Mabilia e Giovanni – e l’ambientazione, ovvero quel “cortile” che ha caratterizzato la vita dell’Italia non solo in Lombardia, racchiude contenuti inediti, sempre caratterizzati da uno sguardo all’attualità, per una storia che partirà dal “cortile” per spostarsi poi in location più attuali come il call center.

Antonio Provasio, insieme a Enrico Dalceri e Luigi Campisi e al resto della Compagnia tutta al maschile è orgoglioso ed emozionato di incontrare il pubblico romano: “Quello al Sistina è un appuntamento prestigioso che attendiamo da tanto.Lla nostra promessa è far trascorrere agli spettatori che verranno a conoscerci oltre due ore di comicità irresistibile!”.

Forti della solida tradizione popolare su cui basano i loro spettacoli, da oltre sessant’anni I Legnanesi entusiasmano spettatori di tutte le età con le loro storie semplici e dirette e propongono un singolare mix di italiano e dialetto lombardo per conquistare ed appassionare anche i più giovani e il pubblico di altre regioni, oltre ad essere stimati e riconosciuti dai critici teatrali. Il segreto del loro successo sta nella spontaneità della recitazione, capace di far rivivere la tradizione della vita del cortile – il regno delle donne, dei ragazzi, degli amori e dei litigi, delle invidie, dei problemi di tutti i giorni, dove però, in fin dei conti, tutti vivono in armonia e serenità – a chi l’ha vissuta e di raccontarla attraverso una comicità pulita, senza volgarità, dedicata alla gente comune.

I tre strepitosi protagonisti (Antonio Provasio-Teresa, Enrico Dalceri-Mabilia e Luigi Campisi-Giovanni) racconteranno dunque le loro vicende quotidiane, universali, semplici ma profonde allo stesso tempo con quella vìs comica che li contraddistingue. Oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati “boys”), tra il cortile e momenti musicali, scene sfavillanti, lustrini, paillettes e piume di struzzo degli oltre cento sontuosi costumi disegnati da Enrico Dalceri, un quadro dedicato al circo (un omaggio a Tony Barlocco quando imitava Moira Orfei) e uno tutto dedicato a Roma con un’imponente Fontana di Trevi sullo sfondo e costumi sfarzosi, fino al gran finale in smoking.

La stagione 2012/2013 per I Legnanesi, dopo il conferimento in agosto del “Premio Walter Chiari” alla carriera, è stata costellata di importanti novità che testimoniano la vitalità di una realtà teatrale che ormai spazia ben oltre i confini lombardi. Il tradizionale appuntamento con il teatro di Rai 5 ha portato oltre 200.000 spettatori tv lo scorso anno con la prima visione dello spettacolo Sem nasù par patì… e patem. Rai5 ha rappresentato una spinta determinante permettendo al pubblico di tutta Italia – come testimoniato anche dal sempre crescente seguito sulla pagina ufficiale di Facebook – di conoscere e farsi contagiare dall’irresistibile comicità senza confini de I Legnanesi.

Un’evoluzione naturale quella dei Legnanesi che grazie ai loro inarrestabili successi stanno sfumando la loro dimensione provinciale a favore di una a forte connotazione nazionale: anche i Legnanesi guardano al futuro, ma giusto un po’, perché la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sono «maschere che entrano nel cuore e parlano dei problemi della povera gente, che in fondo sono sempre gli stessi: arrivare alla fine del mese, fare i conti per sbarcare il lunario».

I Legnanesi 2.0: www.ilegnanesi.itwww.facebook.com/ilegnanesi – Twitter@ILegnanesi


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