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IL TEATRO SOCIALE DI COMO APRE LA STAGIONE CON L'OTELLO DI VERDI

 Comunicato stampa

Apre con l’Otello di Verdi la stagione del Bicentenario
al Teatro Sociale di Como
Il nuovo allestimento del Circuito Lirico Lombardo
debutta a Como
giovedì 26 settembre alle 20.30

 

Una stagione importante quella che prende il via il 26 settembre, per ricordare i duecento anni del Teatro Sociale festeggiati insieme alla Società dei Palchettisti, ma non solo. Ricorrenze, questo il sottotitolo della Stagione Notte 2013/2014. Ad aprire la stagione è, come di consueto, un’opera lirica e quest’anno non poteva che essere un titolo di Verdi. Il 26 settembre alle 20.30 e in replica è di scena il dramma lirico Otello, opera che manca da Como dal 1979. Nel ruolo del protagonista due voci di sicuro interesse. La prima recita è infatti affidata a Walter Fraccaro, mentre il 28 sarà Otello avrà la voce di Francesco Anile, reduce dal recente successo ottenuto nel medesimo ruolo al Teatro Lirico di Cagliari nella produzione firmata da Eimuntas Nekrosius. Il pubblico comasco ha già potuto ascoltare l’artista in Turandot nel 2008 e Norma nel 2009. Walter Fraccaro, al debutto nel nostro teatro, ha invece ottenuto grande successo nel medesimo ruolo alla Fenice di Venezia.

Accanto ai due protagonisti, nel ruolo di Jago Alberto Gazale, definito il baritono verdiano per eccezione, il soprano Daria Masiero che sarà Desdemona, Giulio Pelligra (Cassio), e Raffaella Lupinacci (Emilia). Sul palco, inoltre, Saverio Pugliese (Roderigo), Alessandro Spina(Lodovico) e Antonio Barbagallo (Montano). La regia dell’opera porta la firma di Stefano De Luca, assistente alla regia di Giorgio Strehler in numerosi suoi spettacoli e che da alcuni anni si dedica anche alla regia d’opera. Scene e costumi sono di Leila Fteita, mentre la direzione d’orchestra sarà affidata alla bacchetta di Giampaolo Bisanti che il pubblico ricorderà per la splendida Tosca della passata stagione e che, oltre ad aver diretto le orchestre di tutte le Fondazioni liriche italiane, è risultato vincitore di numerosi concorsi internazionali tra cui spicca il prestigioso Concorso Internazionale “Dimitri Mitropoulos” di Atene.

Giovedì 26 settembre e sabato, 28 settembre – ore 20.30 OTELLO

Dramma lirico in quattro atti. Musica di Giuseppe Verdi. Libretto di Arrigo Boito, da William

Shakespeare. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887

Otello Walter Fraccaro (Francesco Anile per la replica del 28 settembre)

Jago Alberto Gazale

Cassio Giulio Pelligra

Roderigo Saverio Pugliese

Lodovico Alessandro Spina

Montano Antonio Barbagallo

Desdemona Daria Masiero

Emilia Raffaella Lupinacci

Direttore

Gianpaolo Bisanti

Regia

Stefano de Luca

Scene e costumi

Leila Fteita

Light designer

Claudo De Pace

Maestro del coro

Antonio Greco

Coro del Circuito Lirico Lombardo

Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano

Maestro del coro voci bianche Michelangelo Gabrielli

Coro voci bianche del Teatro Sociale di Como

Coro voci bianche del Conservatorio di Como

Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo

Nuovo allestimento

INFORMAZIONI: Teatro Sociale di Como – Via Bellini 3, Como. Dal martedì al venerdì, ore 13.00 – 18.00; Sabato, ore 10.00 – 13.00. Tel. +39. 031.270170 – Fax +39. 031.271472 info@teatrosocialecomo.it – www.teatrosocialecomo.it Recite: Cremona, teatro ponchielli: 2, 4 e 6 ottobre Pavia, teatro fraschini: 10 e 12 ottobre Brescia, teatro grande: 25 e 27 ottobre Fermo, Teatro dell’Aquila: 3 novembre (da confermare)

Scarica il pdf dell’intera stagione: CS – STAGIONE 13 – 14 TSC

GIAMPAOLO MARIA BISANTI Direttore

Nato a Milano, compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio della sua città diplomandosi con il massimo dei voti. I successi più rilevanti della sua carriera sono stati: La bohème a Tel Aviv alla guida della straordinaria Israel Philarmonic Orchestra, alla Fenice di Venezia ed al Maggio Musicale Fiorentino; Manon Lescaut diretta al Teatro Massimo di Palermo con protagonisti Fabio Armiliato e Daniela Dessì; Macbeth con i debutti italiani nei rispettivi ruoli di Alberto Gazale e Dimitra Theodossiou; La traviata nella storica edizione di Henning Brockhaus diretta al Teatro San Carlo di Napoli; Ernani in una prestigiosa produzione firmata da Massimo Gasparon con protagonisti Amarilli Nizza e Giacomo Prestia; Madama Butterfly con il debutto nel ruolo della protagonista di Svetla Vassileva per la regia di Daniele Abbado; Tosca a Seoul e nel Circuito Lirico Lombardo; Macbeth con la Fondazione Pergolesi di Jesi. L’apertura di stagione del Teatro Comunale di Bologna con Orphée et Eurydice con la regia di David Alagna e Roberto Alagna come protagonista. Tra gli ultimi più importanti successi figurano: La traviata al Maggio Musicale Fiorentino (giugno 2012) ed al Teatro Massimo Bellini di Catania (dicembre 2012); Aida al Teatro Verdi di Salerno; Macbeth al Teatro Verdi di Trieste; Turandot al Performing Art Center di Seoul; Otello al Teatro Lirico di Cagliari; L’elisir d’amore al Teatro Regio di Torino; Tosca alla Royal Opera House di Stoccolma. Numerosi anche i suoi successi con le più prestigiose orchestre sinfoniche quali: Sinfonica Nazionale della RAI di Torino; Haydn di Bolzano; I Pomeriggi Musicali di Milano; Orchestra Regionale Toscana; Giuseppe Verdi di Milano, Israel Philarmonic Orchestra, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Tra i suoi impegni futuri si segnalano: Ernani a Vilnius con la Lithuanian National Opera; Stiffelio al Teatro Bellini di Catania; Falstaff con la Fondazione Pergolesi a Jesi; Carmen al Teatro Carlo Felice di Genova; Nabucco al Teatro Verdi di Trieste; Rigoletto a Padova; Turandot al Teatro Regio di Torino; Stiffelio alla Royal Opera House di Stoccolma; La bohème al Teatro Lirico di Cagliari. 

STEFANO DE LUCA Regista

Si diploma nel 1990 al primo corso ‘Jacques Copeau’ della Scuola di teatro del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. È assistente alla regia di Giorgio Strehler in numerosi spettacoli. Debutta nella regia al Piccolo Teatro con Pinocchio, storia di un burattino e Il piccolo principe da Saint-Exupéry, di cui cura anche gli adattamenti. Approfondisce la sua formazione alla scuola del Mal’ij Teatr di San Pietroburgo sotto la guida di Lev Dodin e in numerosi altri teatri europei, tra cui la Royal Shakespeare Company, ai corsi di Cicely Berry. Ha insegnato recitazione presso l’Accademia di cinema e teatro di Budapest, presso l’Accademia di Musica e Teatro di Stoccarda, presso la Shanghai Theatre Academy, la Scuola Schepkin del Mal’ij Teatr di Mosca. Tra le sue regie, si ricordano: Ubu Re di Alfred Jarry al Teatro Nazionale di Timişoara (Romania) e al Festival Mess di Belgrado; Enrico IV di Pirandello e Questi fantasmi! di De Filippo al Radnóti Szinház di Budapest, Baal di Brecht al Wilhelma-Theater di Stoccarda, Gl’innamorati di Goldoni e Filumena Marturano di De Filippo al Mal’ij Teatr di Mosca. Dal 2008 dirige la compagnia LupusAgnus, che mette in scena testi contemporanei. Dal 2004 è curatore, assieme a Ferruccio Soleri, dell’ultima edizione dell’Arlecchino servitore di due padroni (regia Giorgio Strehler) che porta in tournée mondiale. Nella campo della lirica, ha curato la regia de Il combattimento di Tancredi e Clorinda al Cantiere internazionale d’arte di Montapulciano e di Don Giovanni per AsLiCo al Festival Como Città della Musica 2010. 

LEILA FTEITA Scenografa e costumista

Si diploma all’Accademia albertina di Belle Arti di Torino; immediatamente dopo il diploma inizia l’attività di scenografa come assistente di Mauro Pagano con il quale lavora al Festival di Salisburgo, a Colonia, Heidelberg, Schwetzingen, Amburgo, Francoforte, Pesaro. Collabora agli spettacoli firmati da Liliana Cavani, Luca Ronconi, Ermanno Olmi, Michael Hampe, Pier’Alli, Jérome Savary, Franco Zeffirelli, Bob Wilson, Luis Pasqual, Gilbert Deflo, Werner Herzog, Nicholas Joël, Hugo De Ana, Graham Vick, Peter Stein. Lavora con Giorgio Strehler, in qualità di assistente scenografa di Ezio Frigerio, sia per le produzioni d’opera che di prosa, continuando la collaborazione con il Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro di Milano anche dopo la morte di Strehler. Nel 1992 esordisce alla Scala come scenografa con il balletto La bottega fantastica. Nel 1996 è impegnata al Teatro Comunale di Firenze con Il piccolo spazzacamino di Britten, regia di Marina Bianchi. Nel 1998 firma le scene per il balletto Il grande Gatsby per il Teatro alla Scala. Collabora con l’Università Statale di Milano, tenendo seminari sulla storia della scenografia. Firma nel 2009 le scene e i costumi de L’elisir d’amore, regia di Marina Bianchi, durante la stagione estiva del Teatro Regio di Torino. Al Teatro alla Scala, per la Stagione 2009/10, da un felice incontro con Antonio Albanese firma le scene di Le convenienze ed inconvenienze teatrali. Per il Teatro di Trento ha firmato le scene di Tosca e per l’AsLiCo Don Giovanni. Nel maggio 2012 ha collaborato con Hugo De Ana per la realizzazione di Un ballo in maschera per l’Opera di Pechino. Con il Teatro alla Scala ha preparato Ring con la regia di Guy Cassiers. Insieme a Dante Ferretti, con cui collabora dal 1989, inizia un costante sodalizio professionale con Ferzan Ozpetec, progettando Aida per il Maggio Musicale Fiorentino e La traviata per il San Carlo di Napoli. Sempre con Antonio Albanese firmerà le scene di Don Pasquale che inaugurerà la prossima stagione del Teatro Filarmonico di Verona nell’ambito delle celebrazioni dell’anno verdiano dell’Arena di Verona. Per il Mal’ij Teatr di Mosca firma le scene de Gl’innamorati di Goldoni, spettacolo di punta della scorsa stagione (arrivato in tournée al Teatro Strehler di Milano), e Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. 

ANTONIO GRECO Maestro del coro

A sette anni ha iniziato la propria esperienza nel canto corale sotto la guida di monsignor Dante Caifa, già maestro di cappella della Cattedrale di Cremona, del quale è in seguito divenuto assistente. Si è diplomato in pianoforte con Mario Gattoni, presso il Conservatorio di Mantova, in musica corale e direzione di coro con Domenico Zingaro presso il Conservatorio di Milano, e ha conseguito con lode il diploma accademico di II livello in polifonia rinascimentale sotto la guida di Diego Fratelli, presso il Conservatorio di Lecce. Ha studiato prassi esecutiva antica e ornamentazione con Roberto Gini; clavicembalo e basso continuo con Giovanni Togni; contrappunto e teoria rinascimentale con Diego Fratelli. Attualmente è docente di Esercitazioni Corali presso l’Istituto Pareggiato G. Verdi di Ravenna. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali. Dal 2004 al Coro si è affiancata Cremona Antiqua, gruppo strumentale specializzato nell’esecuzione del repertorio tardo-rinascimentale e barocco. Nel 2000 ha fondato la Scuola di musica e canto corale Costanzo Porta. Dal 2006 è Maestro del Coro del Circuito Lirico Lombardo, con cui ha partecipato alla messa in scena di oltre trenta titoli del grande repertorio operistico italiano ed europeo. Ha tenuto masterclass sul repertorio barocco presso la Scuola dell’Opera di Bologna e presso l’Accademia Rodolfo Celletti di Martina Franca. Collabora ormai da alcuni anni con il Festival della Valle d’Itria, presso il quale ha diretto più volte l’Orchestra Internazionale d’Italia, la OIDI Festival Baroque Ensemble, l’Orchestra della Magna Grecia e il Coro Slovacco di Bratislava in produzioni sacre e profane. 

WALTER FRACCARO Tenore

È invitato regolarmente presso i più prestigiosi teatri italiani ed internazionali. Il suo vasto repertorio comprende, tra gli altri: Aida (Radamès), Stiffelio (Stiffelio), Attila (Foresto), Simon Boccanegra (Gabriele), Macbeth (Macduff), La forza del destino (Alvaro), Don Carlo (Don Carlo), Luisa Miller (Rodolfo), Il trovatore (Manrico), La bohème (Rodolfo), Tosca (Cavaradossi), Madama Butterfly (Pinkerton), Mefistofele (Faust), Carmen (Don José), La Gioconda (Enzo), Turandot (Calaf), Manon Lescaut (Des Grieux), Andrea Chénier (Andrea Chénier), La fanciulla del west (Dick Johnson), Cavalleria rusticana (Turiddu). Ha debuttato nel 1994 in Nabucco al Teatro del Liceu di Barcellona. Tra gli impegni della stagione 2009/10: Simon Boccanegra a Palermo, Manon Lescaut a Venezia, Modena, Piacenza e Ferrara, Mefistofele a Roma, Otello a Trieste, Tosca a Torre del Lago. Nel 2010/11 ha interpretato Il trovatore (Manrico) a Oviedo, Aida (Radamès) a Monaco, Firenze e Verona, La bohème (Cavaradossi) a Zurigo, Firenze e Mannheim. La stagione 2011/12 lo ha visto impegnato ne Il trovatore e Otello a Tokyo, Turandot a San Francisco e Minorca, Aida al Teatro Regio di Parma e all’Arena di Verona, Il trovatore a Nizza e Atene, Otello a Zurigo e nel Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice. Il 2012 si è concluso con Otello a Venezia ed il nuovo anno l’ha visto impegnato in Turandot al Metropolitan di New York e a Seoul, Madama Butterfly a Nizza, Aida all’Opera di San Diego. Tra i suoi impegni recenti e futuri: Il trovatore a Città del Messico e Belém (Brasile), Madama Butterfly ad Atene, Cavalleria rusticana e Pagliacci a Tokyo.

FRANCESCO ANILE Tenore

Nato a Polistena (Reggio Calabria), si è diplomato in clarinetto e in canto con il massimo dei voti al Conservatorio di Reggio Calabria. Nel 2001 ha seguito i corsi di alto perfezionamento del ‘Verdi Opera Festival’ di Parma tenuti da Renata Scotto e Maja Sunara. Dal 1999 ha iniziato la carriera nei maggiori teatri d’Europa e del mondo. Da anni è presente anche nei cartelloni dei più prestigiosi teatri italiani: La Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro del Giglio, Comunale di Bologna, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Sociale di Como, Teatro D. Alighieri di Ravenna, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Bellini di Catania. Nella stagione 2011/12 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in Cavalleria rusticana e successivamente è stato impegnato al Maggio Musicale Fiorentino ed alla Fenice di Venezia in Manon Lescaut. Tra i successi dell’ultima stagione si segnalano: Cavalleria rusticana e Pagliacci alla Scottish Opera; Turandot al Teatro Massimo di Palermo, al Teatro Comunale di Bologna e all’Arena di Verona; Aida alle Terme di Caracalla; Cavalleria rusticana al Teatro San Carlo di Napoli; Pagliacci al Teatro Comunale di Bologna e a Buenos Aires; Cavalleria rusticana e Il tabarro al Festival Puccini di Torre del Lago; Otello al Teatro Lirico di Cagliari. 

ALBERTO GAZALE Baritono

Oltre agli studi universitari letterari, si è diplomato al Conservatorio di Verona con il massimo dei voti, perfezionandosi poi con Carlo Bergonzi. Il suo debutto internazionale è stato con Un ballo in maschera (Renato) all’Arena di Verona nel 1988. Al Teatro alla Scala, sotto la direzione di Riccardo Muti, ha interpretato diversi ruoli, fra i quali: Macbeth, Rigoletto, Il conte di Luna e Otello. Ospite regolare della Wiener Staatsoper, ha preso parte a numerose produzioni, fra le quali La traviata, Nabucco, La forza del destino e Tosca. Ha cantato inoltre nei maggiori teatri italiani ed internazionali, fra i quali la Carnegie Hall di New York (Otello a fianco di Carlo Bergonzi), Opernhaus di Zurigo, Deutsche Oper di Berlino, Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcelona, New Israeli Opera di Tel Aviv, Maggio Musicale Fiorentino, Arena di Verona, Opéra de Montecarlo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma. Ha collaborato con importanti direttori d’orchestra, fra i quali Gary Bertini Roberto Rizzi Brignoli, Riccardo Chailly, James Conlon, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniel Oren, Carlo Rizzi. Nel settembre 2012 ha ricevuto il premio speciale ‘Ettore Bastianini’ a Siena. Nel corso della stagione 2012/13 ha interpretato con grande successo Cavalleria rusticana e Pagliacci al Teatro Comunale di Bologna, La fanciulla del west (Jack Rance) all’Opéra de Montecarlo, Il corsaro (Seid) al Teatro Verdi di Trieste, Rigoletto (ruolo eponimo) al Teatro Carlo Felice di Genova, Il trovatore (Il conte di Luna) alla Royal Swedish Opera di Stoccolma, Cavalleria rusticana (Alfio) al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo e al Festival Puccini di Torre del Lago. 

DARIA MASIERO Soprano

Si diploma con il massimo dei voti in canto sotto la giuda del soprano G. Caputi, studia violoncello e didattica della musica presso il Conservatorio di Alessandria. Si perfeziona presso l’Accademia della Scala di Milano, con Mirella Freni, Luciana Serra, Leyla Gencer, Rita Orlandi-Malaspina, Luis Alva, Teresa Berganza. Vincitrice di numerosi concorsi, è inoltre una delle cinque finaliste del Cardiff Singing Competition 2005. Ha lavorato con i più grandi direttori e registi del panorama lirico: Antonio Pappano, Riccardo Muti, Nicola Luisotti, James Conlon, Volmer, Tokarczyk, Giudarini, Hamalainen, Noseda, Kontarsky, Connely, Bartoletti, Pidò, Jonathan Webb, Palumbo, Veronesi, Fogliani, Michele Campanella, Fournellier, Auguin, LiuJa, Ceccato, Stein Montaldo, Puggelli, Gieleta, Murphy, Ponnelle, Hugo De Ana, Pasqual, P. Alli, Dieter Kaegi, Maestrini, Michele Placido, Alagna, DeTommasi, Grinda, Ivan Stefanutti, Kokkos. Ha interpretato i ruoli principali di numerose opere: La bohème, Gianni Schicchi, Turandot, La rondine, Tosca, Otello, Nabucco, La traviata, Oberto, Conte di San Bonifacio, Don Carlo, Jèrusalem, Il trovatore, Aida, Carmen, Médée, Mefistofele, La serva padrona, La Cenerentola, Ugo, Conte di Parigi, Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Orphée et Eurydice, Pagliacci, L’Arlesiana. 

GIULIO PELLIGRA Tenore

Nato a Catania, comincia i suoi studi musicali come pianista ed in seguito canto lirico. Ha frequentato vari master di stile e tecnica vocale con Romolo Guglielmo Gazzani, Renato Bruson, Barbara Frittoli e Luciana Serra. È stato finalista e vincitore di numerosi concorsi lirici come il Concorso ‘Salvatore Cicero’ e ‘Giovanni Pacini’. Nel 2013 é finalista al Concorso per giovani cantanti lirici d’Europa dell’AsLiCo. Ha interpretato il ruolo di Almaviva (Il barbiere di Siviglia) al Teatro Civico della Spezia e al Teatro Nazionale di Malta; Roméo (Roméo et Juliette) nei teatri di Pisa, Ravenna, Trento e Rovigo; Alfredo (La traviata) al Luglio Musicale Trapanese; Rodolfo (La bohème) al Grand Théâtre de Genève. Ha interpretato Nemorino (L’elisir d’amore) al Teatro Greco di Taormina e al Teatro Comunale di Piacenza. Nella stagione 2011/12 ha debuttato con il ruolo di Beppe (Pagliacci) al Teatro Comunale Ravenna e al Teatro del Giglio e con la Liverpool Philharmonic Orchestra ha interpretato Riccardo (I quatro rusteghi di Wolf-Ferrari). Al Teatro Massimo di Palermo ha debuttato nel ruolo di Sebas (Der König von Kandaules di Zemlinsky) e Ismaele (Nabucco). Tra i suoi attuali e futuri impegni si ricordano il debutto come Arnold Melcthal/Rodolphe (Guillaume Tell) al Festival Rossini di Bad Wildbad e Don Ottavio (Don Giovanni) al Teatro Massimo di Palermo. 

SAVERIO PUGLIESE Tenore

Nato a Cosenza, dove ha intrapreso lo studio del canto in Conservatorio, si sta attualmente perfezionando con Fernando Cordeiro Opa. Ha interpretato il ruolo di Tony (West Side Story) al Teatro Odeon di Paola (Cosenza) e Bastien (Bastien und Bastienne) in occasione del Festival Mozartiano della Locride 2006. È stato solista nell’Oster-Oratorium di Bach diretto da Alessandro Ciccolini nell’aprile 2008. Ha debuttato in prima mondiale nel ruolo del Lupo/Ausilia (Lupus in fabula di Raffaele Sargenti) presso il Teatro Sociale di Como, nell’ambito del progetto Opera domani 2010. Sempre per l’AsLiCo, è stato: Gastone (La traviata), Spoletta (Tosca), Ismaele (Nabucco) per Opera domani 2011, Matteo Borsa (Rigoletto), Monostatos e Primo Armigero (Il flauto magico) al Teatro degli Arcimboldi di Milano per Opera domani 2012, Don Riccardo (Ernani), Ruiz (Il trovatore) per Poket Opera 2013 e per il Festival di Como città della musica 2013. Recentemente è stato impegnato nella produzione di Napoli milionaria (Amedeo) di Nino Rota per i Teatri di Lucca, Livorno e Pisa. Svolge da anni un’intensa attività concertistica nell’ambito cameristico che lo ha visto interprete di brani tratti dalla tradizione antica e dalla tradizione liederistica sino a quella vocale ‘da camera’ italiana. 

ALESSANDRO SPINA Basso

Ha studiato canto presso il Conservatorio di Milano, perfezionandosi poi con F. Bandera e Lari Scipioni. Ha collaborato con importanti registi, quali: Cristina Pezzoli, Ivan Stefanutti, Stefano Vizioli, Robert Carsen, Gino Zampieri, Roberto De Simone, Stéphane Braunschweig, Micha van Hoecke, Joseph Franconi Lee, Hugo De Ana, Daniele Abbado, Damiano Michieletto, Massimo Gasparon, Luca De Fusco, Giorgio Ferrara, Ruggero Cappuccio, Sam Brown, Leo Muscato. Fra i direttori d’orchestra con cui ha lavorato: Bruno Casoni, Maurizio Benini, Aldo Sisillo, Giacomo Sagripanti, Carlo Montanaro, Stefano Ranzani, Daniele Callegari, Francesco Maria Colombo, Daniele Gatti, Wolfgang Sawallisch, Massimo Zanetti, Piergiorgio Morandi, Michele Mariotti, Roberto Abbado, Riccardo Muti, Andrea Battistoni, Corrado Rovaris, Christian Capocaccia, Gaetano D’Espinosa, Francesco Lanzillotta. Si è esibito in importanti teatri, fra i quali: Teatro alla Scala di Milano, Opera di Roma, La Fenice e Teatro Malibran di Venezia, Arena di Verona, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Nuovo di Spoleto, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Dante Alighieri di Ravenna. Ha interpretato i ruoli di Don Alfonso (Così fan tutte), Frère Laurent (Roméo et Juliette), Lunardo (I quatro rusteghi), Angelotti (Tosca), Colline (La bohème), Don Pasquale (Don Pasquale) per il Circuito Lirico Lombardo, Simone (Gianni Schicchi), Zuniga (Carmen). Ha partecipato all’inaugurazione della stagione 2009 del Teatro alla Scala nel Don Carlo diretto da Daniele Gatti. 

ANTONIO BARBAGALLO Baritono

Catanese di nascita, ha debuttato nel 1997 al Festival dell’opera italiana con La traviata (Il barone Douphol); l’anno successivo ha partecipato alla produzione del Boris Goudnov al Teatro dell’Opera di Roma. Ha lavorato al Teatro Massimo di Palermo per diverse opere, tra le quali: Médée, The Rake’s Progress, Manon Lescaut, Die Gezeichneten, La Gioconda. Per il Taormina Arte è Un capo delle guardie (Médée), Un mandarino (Turandot) e Sciarrone e Un carceriere (Tosca), ruolo sostenuto anche presso la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Allo Sferisterio di Macerata è Samuel (Un ballo in maschera), ruolo ricoperto anche al Teatro Regio di Parma, al Teatro Pavarotti di Modena e al Teatro Regio di Torino. È Hermann Augustus (Candide) al Teatro dell’Opera di Roma, Marullo (Rigoletto) al Teatro Rendano di Cosenza, Fabrizio (La gazza ladra) al Teatro Filarmonico di Verona e Le duc de Vérone (Roméo et Juliette) al Teatro Nuovo di Sassari. Il 2013 lo ha visto impegnato come protagonista in Bianco, Rosso e Verdi (Premio Abbiati) al Teatro Massimo di Palermo e nel ruolo di Marullo (Rigoletto) al Teatro Antico di Taormina. 

RAFFAELLA LUPINACCI Mezzosoprano

Nasce nel 1984 e frequenta il Conservatorio di Cosenza, dove si diploma in canto lirico. Prosegue gli studi di perfezionamento con Mirella Freni, Carlo Desderi e Fernando Opa. All’età di 17 anni partecipa alla IV edizione del Concorso europeo ‘Antonio Miserendino’, riscuotendo consensi di pubblico e critica. Dal 2007 inizia la sua attività concertistica in collaborazione con l’Orchestra SerrEnsemble, diretta da Francesco Perri, esibendosi in più occasioni al Teatro Rendano di Cosenza. Il suo debutto operistico avviene nel 2011 con il ruolo di Tisbe (La Cenerentola); successivamente ha preso parte alla produzione di Rigoletto presso il Teatro Rendano di Cosenza. Ha partecipato all’Accademia Rossiniana di Pesaro nell’estate 2012, debuttando come Marchesa Melibea e Modestina (Il viaggio a Reims). Nel 2013, dopo essersi affermata al 64° Concorso AsLiCo, prende parte alla produzione de L’Olandese Volante (Mary) per il progetto Opera domani. È stata inoltre Zulma (L’Italiana in Algeri) nell’edizione 2013 del ROF a Pesaro. Tra i suoi progetti futuri: Tancredi (Tancredi e Isaura) per il Circuito Lirico Lombardo. Canterà inoltre la Petite messe solemnelle di Rossini a Saint-Étienne.

MUSICA RARA

di Giampaolo Bisanti

Penultima opera di Verdi, Otello – la cui composizione terminò negli ultimi giorni del 1886 – vide le scene al Teatro alla Scala in una trionfale prima il 5 febbraio 1887. Verdi rivestì la ben nota vicenda d’amore e gelosia shakesperiana con una musica di impatto altrettanto forte ed impetuoso. Densa di suggestioni wagneriane, la musica di Verdi rompe definitivamente con le forme ‘chiuse’, convenzione del melodramma ottocentesco, preferendo un discorso musicale ampio, un amalgama di melodie e temi che assecondano la vicenda e la psicologia dei protagonisti. L’orchestrazione è densa, nutrita di un sinfonismo opulento ma è meravigliosamente interpolata da momenti di tale intimità e di tale ‘isolamento’ strumentale da lasciare stupefatti. A tal proposito basti ascoltare il grande divario che separa la tumultuosa scena iniziale dal grande momento romantico del duetto notturno; oppure lo straordinario tessuto sonoro, suonato dai soli contrabbassi, che introduce l’ultimo atto e che descrive perfettamente l’ansia, la solitudine e la malinconia piena di presentimenti della povera Desdemona.

Le scritture vocali sono ardue per durata e per tessitura. Il ruolo del tenore ha in sé le grandi arcate sonore del repertorio wagneriano unite alla dolcezza ed allo stile più schiettamente belcantista e tipicamente italiano. Jago mantiene un baricentro vocale che richiede un’estensione ampia ed una sicurezza nel canto spianato come in quello declamato. Desdemona, forse il personaggio più ‘tradizionale’ da un punto di vista vocale, esige un controllo dei fiati ed una intensità e partecipazione emotiva costanti, che non devono mai lasciare il posto ad un lirismo fine a sé stesso.

Il capolavoro verdiano rappresenta uno degli apici di tutta la storia del melodramma italiano.

Un vertice compositivo che esige rispetto, attenzione alle forme ed ai contenuti senza mai perdere di vista la volontà del compositore che voleva fosse un grande dramma in musica; un dramma dei personaggi ma anche della vita; quella di ognuno di noi; quella che lascia il particolare di una vicenda con i suoi specifici personaggi per diventare una storia di tutti gli esseri umani e per tutti gli uomini. Il tutto sostenuto da una musica di fattura rara, potente ed entusiasmante.

UMANISSIME PASSIONI

di Stefano de Luca

Provengo da una tradizione teatrale che tiene in massima considerazione le intenzioni dell’autore. Con Otello – grazie al genio teatrale di Verdi e Boito – ci troviamo di fronte ad una perfetta fusione tra musica e testo drammatico. Mio desiderio è di riuscire a concretizzare questa profonda compenetrazione.

Lo spazio scenico del nostro Otello contiene una successione ininterrotta di situazioni di grande forza espressiva. Uno spazio dove possano essere costruite ‘transizioni’ registiche che rispettino la fluidità strutturale del dramma lirico di Verdi; che possa riflettere le passioni assolute e devastanti che ne costituiscono il cuore tenebroso e pulsante. Uno spazio che faccia riferimento alla O del teatro elisabettiano, a quella simbolica circolarità che rappresenta il mondo intero: un antichissimo altare-piattaforma, pronto ad accogliere un inevitabile sacrificio di sangue al lato più oscuro delle passioni umane.

Il mio desidero di regista è altresì quello di porre l’accento sulle relazioni tra i personaggi, senza proporre interpretazioni preconfezionate, ma costruendo i caratteri insieme agli interpreti, ritagliandoli sulle loro caratteristiche e sulle loro specifiche personalità umane e sceniche. Otello è un’opera di grande spiritualità, inscena l’eterno conflitto tra le forze che agiscono nell’universo così come nel profondo dell’interiorità di ognuno di noi.

Solo mettendoci, con umiltà e rispetto, alla ricerca di quel vero dramma musicale lontano dalla convenzionalità che Verdi con Otello aveva efficacemente ricercato, potremo forse, noi per primi, sorprenderci ed emozionarci di fronte a queste umanissime passioni e – allo stesso tempo – percepire e rappresentare l’universalità di questa lotta interiore tra gli aspetti oscuri e quelli luminosi dell’anima. 

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