Home / OPERA / GLI AMICI DELLA SCALA OMAGGIANO LO SCENOGRAFO OTTOCENTESCO CHE HA DOMINATO LA SCENA DEL TEATRO MILANESE CON IL VOLUME "SANQUIRICO – TEATRO, FESTE, TRIONFI"

GLI AMICI DELLA SCALA OMAGGIANO LO SCENOGRAFO OTTOCENTESCO CHE HA DOMINATO LA SCENA DEL TEATRO MILANESE CON IL VOLUME "SANQUIRICO – TEATRO, FESTE, TRIONFI"

Comunicato stampa:

SANQUIRICO
Teatro, Feste, Trionfi (1777-1849)


È un annuncio che prevede un nome: Alessandro Sanquirico, il più grande scenografo del primo Ottocento.
Il libro a lui dedicato (quarto della collana “Sette Dicembre” voluta e edita da Amici della Scala – Umberto Allemandi, curata da Vittoria Crespi Morbio), dopo tre anni di lavoro è ora completato e sarà la tradizionale strenna “Sette dicembre” dell’inaugurazione della stagione scaligera 2013-2014.
Per quindici anni (1818-1832) Sanquirico ha dominato incontrastato la scena della Scala (dove aveva debuttato nel 1805): con lui gli spettacoli raggiunsero l’acme della magnificenza.
Stendhal ne rimase affascinato: non aveva mai visto gli eterni problemi della finzione teatrale – una tempesta, un incendio, l’eruzione di un vulcano… – risolti con tecniche così ardite.
Il libro, che ne scava la personalità e la vita, è anche un tripudio di immagini. Dai celeberrimi balletti di Viganò, alle prime assolute de La gazza ladra (Rossini), Il pirata, La straniera, La sonnambula, Norma (Bellini); Anna Bolena, Ugo, conte di Parigi, L’elisir d’amore (Donizetti).

Alessandro Sanquirico: un nome che aspettava di essere celebrato.

VIA DEI GIARDINI, 18 – 20121 MILANO TEL. 02.783. 479 – FAX. 02.7601. 3856 info@amicidellascala.it

Gli Amici Mecenati che hanno sostenuto la nostra fatica:
ALLIANZ
BANCA POPOLARE DI MILANO
BMW GROUP ITALIA
FONDAZIONE BERTI PER L’ARTE E LA SCIENZA
ITALCEMENTI
PROFED ITALIANA
ROLEX ITALIA
SISAL UBM BUSINESS SERVICES

Con Sanquirico, gli Amici della Scala presentano le quattro nuove monografie (nn. 41, 42, 43, 44) dedicate agli artisti che hanno lavorato per il palcoscenico della Scala e contribuito a rendere grande il nostro Teatro.

Nicolas Georgiadis
(Atene 1925 – Londra 2001)
Protagonista della danza nel Novecento, Nicholas Georgiadis è scenografo e costumista di riferimento per figure come Kenneth MacMillan, John Cranko, Rudolf Nureyev. Il suo stile pit-torico, che utilizza spunti dell’architettura greco-ortodossa insieme con sfarzosi cromatismi, ha creato una forma di spettacolo che influen-zerà una generazione di scenografi, da Yolanda Sonnabend a Stefanos Lazaridis. Con Nureyev, di cui questo libro ricorda i vent’anni dalla morte, Georgiadis firma alla Scala le storiche produzioni
della Bella addormentata di Čajkovskij (1966), lo Schiaccianoci (1968, ripre-so per quarant’anni), del Don Chisciotte di Minkus (1980).

Vera Marzot
(Milano 1931 – Roma 2012)
Cresciuta alla scuola del costume storico di Piero Tosi (ne fu assistente sui set di Visconti), Vera Marzot ha poi svolto una personalissima ricerca che l’ha resa figura di spicco nel teatro e nel cinema italiano. I suoi costumi vivono di continue metamorfosi di colori, abbinamenti di tessuti diversi, ricerche minuziose sul dettaglio. Alla Scala hanno testimoniato il suo senso dell’eleganza spettacoli come
Aida, Fetonte, Guglielmo Tell, Oberon, Lodoïska, Tosca, concepiti con Luca Ronconi. Questo libro dà anche conto per la prima volta dei lavori pittorici, di estrema raffinatezza, realizzati da Vera Marzot negli ultimi anni.

Arnaldo Pomodoro
(Montefeltro 1926)
L’attività scenografica di Arnaldo Pomodoro si è sempre svolta in continuità con la sua opera di scultore che ha segnato l’arte del nostro tempo. Sulla scena le sue forme, le prodigiose macchine create dalla sua fantasia, la sua materia granulosa e minerale tornano e diventano evento teatrale, ricrea-zione dello spazio: così le zattere sul lago di Zurigo, il teatro aperto di Gibellina, i cantieri della Zisa a Palermo, la prigione di Opera a Milano. Alla Scala,
Pomodoro mette in scena nel 2007 Teneke, prima assoluta di Fabio Vacchi per la regia di Ermanno Olmi: uno spettacolo ammiratissimo per la forza emotiva che sprigionava.

Jean-Pierre Ponnelle
(Parigi 1932 – Monaco di Baviera 1988)
La carriera di Jean-Pierre Ponnelle, francese ma cittadino del mondo, ha pochi eguali fra i registi per la mole del lavoro creato e per il rilievo delle sedi che l’hanno accolto. I “suoi” teatri, la Scala, il Metropolitan, la San Francisco Opera, replicano tuttora spettacoli che appartengono alla leggenda. Artista com-pleto, capace di pensare tutte le dimensioni di un allestimento in rigorosa sintonia con la musica, Ponnelle ha segnato una pietra miliare nella storia scaligera con le messinscene ros-
siniane dirette da Claudio Abbado, ma ha lasciato il suo segno inconfon-dibile in un repertorio vastissimo, da Monteverdi a Hindemith.

Si ringrazia per il prezioso contributo per le monografie
FONDAZIONE CARIPLO

monografie

SANQUIRICO al Monumentale

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