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TRIENNALE TEATRO DELL'ARTE A MILANO: "HOUSEMATES.2", PROGETTO DI COESISTENZA TEATRALE

Comunicato stampa:

TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE

6 | 17 novembre 2013

HOUSEMATES.2

Progetto di coesistenza teatrale 

Dal 6 al 17 novembre prosegue con Housemates.2 il primo esperimento di “cohousing” artistico tra alcuni dei gruppi più vivaci della ricerca teatrale italiana.

Il Teatro dell’Arte si trasforma in un percorso inusuale e gli spettatori sono chiamati a visitarne le tappe, muovendosi tra ambienti diversi, come fra le stanze di uno stesso appartamento. Un’esperienza singolare, che riunisce in un’unica serata tre incontri con fatti e realtà teatrali differenti. Tre compagnie per volta sono chiamate a condividere gli spazi del Teatro dell’Arte, in un’esperienza orientata a far convivere autonomia creativa e benefici di un ambiente e di uno spazio comuni.

Un primo passo di un progetto in evoluzione, i cui sviluppi, inaspettati, saranno determinati dallo stesso evolversi di pensieri e riflessioni con gli stessi artisti coinvolti.

Dal 6 al 17 novembre Housemates.2, il secondo episodio del progetto di coesistenza teatrale, coinvolgerà Masque Teatro, Mali Weil, Opera, gruppi che partono dal teatro per metterne in discussione le caratteristiche tradizionali.

Opera è un giovane gruppo che approfondisce l’incontro tra differenti arti in relazione al teatro. In questo contesto presenterà XX XY,primo studio sull’Amleto, in cui lo spettatore sarà chiamato a entrare letteralmente nella materia dell’Amleto, attraverso un dettaglio. Mali Weil apre per la prima volta a Milano il proprio concept store, interamente dedicato al mindstyle Animal Spirit, offrendo al visitatore la possibilità di un’esperienza immersiva, capace di potenziare la spinta individuale all’azione.

Masque Teatro, gruppo storico della ricerca teatrale, presenterà il suo lavoro Just Intonation, affascinante espressione di una puntuale ricerca sul rapporto tra suono e movimento.

Just intonation è corpo sonoro. 

JUST INTONATION

prima milanese 

Masque Teatro

ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi

con Eleonora Sedioli

physical computing, suono e luci Lorenzo Bazzocchi

elettronica Matteo Gatti

co-produzione Mood Indigo

produzione Masque teatro

durata 30 minuti

Il lavoro parte dalla ricerca del rapporto tra suono e movimento, dalla necessità di mettere a punto un sistema di autogenerazione del suono, di produzione di masse sonore complesse, formate da glissandi, di frequenza ed intensità.

Just intonation è corpo sonoro.

Ci si allontana dalla orizzontalità melodica, in favore dell’armonia e di lunghi periodi di silenzio.

Il corpo-donna diviene segreto senza nascondere niente, a forza di innocenza e precisione, persino a costo di una spaventosa tecnicità.

Il progetto trae la sua origine da due polarità solo apparentemente distanti: da una parte l’interesse manifestato da Kafka per la pura intensa materia sonora, in un costante rapporto con la sua abolizione, dall’altra l’affezione di La Monte Young per un suono concepito come atomizzato, evento singolare con vita a se stante, indipendente dall’esistenza umana. (Masque Teatro)

Masque Teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del suo teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della Figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica, ma anche una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Prigione detto Atlante (Myfest-Glasgow, 1994), Coefficiente di Fragilità (Triennale di Milano, 1998), Omaggio a Nikola Tesla (Bitef Festival, Belgrado 2003), Materia cani randagi (Nobodaddy-Ravenna 2009) e Just Intonation (Orestiadi di Gibellina 2012) rappresentano le punte di una ricerca che trova la sua ragion d’essere nella produzione di simulacri, eventi dove materiale e virtuale si fondono per dar vita a originali creazioni.

Nel 1997 riceve il Premio Gabbiano d’argento al Festival Anteprima Cinema Indipendente Bellaria e il Premio Produzione al Festival Riccione TTV. Nel 2000 ricevono l’Ubu premio speciale della giuria per il progetto Prototipo e nel 2002 il Premio Francesca Alinovi all’attività artistica. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide. 

ANIMAL SPIRIT Concept store

 prima milanese

Mali Weil

concept e realizzazione Mali Weil

interior e product design Liviana Osti

sound design Elettra

architectural design Luca Bertoldi

project management Anna Kalbhenn

 produzione Mali Weil

co-produzione Centrale Fies

Durata 35 minuti

 Ogni uomo ha in sè una forza innata che lo spinge ad agire.

Nel corso dei secoli, a seconda delle culture e delle mitologie, è stata chiamata in molti modi. Noi lo chiamiamo Animal Spirit.

Mali Weil apre per la prima volta a Milano il proprio concept store, interamente dedicato al mindstyle Animal Spirit, offrendo al visitatore la possibilità di un’esperienza immersiva, alla scoperta del proprio dark heart.

Con un’anima temporary, lo store inaugura uno spazio al limitare tra territorio animale e umano, un mondo night wearing che richiama apertamente lo stile military e l’esperienza della battuta di caccia.

La sfida che si propone è diffondere una linea di prodotti iniziatici, che fondono elementi primordiali e immaginario pop, capaci di potenziare la spinta individuale all’azione.

I prodotti in vendita sono realizzati da una crew di giovani designer ai quali Mali Weil ha chiesto di interpretare il mindstyle animal spirit. Tra questi gli space toys disegnati da Luca Bertoldi, le linee The Armour e Instinct di Liviana Osti, e i sounds Imaginaries for the hunt di Elettra. (Mali Weil)

Dal 2008 Mali Weil è l’identità collettiva di Elisa Di Liberato, Lorenzo Facchinelli e Mara Ferrieri. Vive e lavora tra Trento e Berlino.

Realizza progetti transmediali che incrociano experience design, multimedia storytelling, performance e installazione.

Privilegiando set up partecipativi, Mali Weil crea esperienze aporetiche e macchine relazionali per sottrarsi all’attuale logica economica e innestare nuovi immaginari. I suoi lavori hanno un’estetica “temporary” e sono spesso human e site specific.

XX, XY Primo studio nella tragedia di Amleto

Opera

cura della visione e regia Vincenzo Schino

performer Emiliano Austeri, Marta Bichisao

coreografia Marta Bichisao

suono Federico Ortica

drammaturgia Letizia Buoso

scenografia Emiliano Austeri

scultura Vito Sabini / Leonardo Cruciano Workshop

cura Marco Betti

produzione Opera

in coproduzione con Fondazione Pier Lombardo / Teatro Franco Parenti

con il sostegno di Terni Festival, Associazione Demetra, Stefano Romagnoli

Durata 35 minuti

Consideriamo Amleto come un dispositivo per la visione. In Amleto la realtà viene messa in crisi e modificata attraverso il gioco della rappresentazione. Il confine tra finzione scenica e fenomeno reale, la moltiplicazione di senso attraverso la relazione di arti e linguaggi diversi ha da sempre costituito un punto di partenza importante per ogni nostro lavoro.

Non narreremo le vicende dei personaggi, ma entreremo letteralmente nella materia attraverso un dettaglio. I performer sono due, un uomo e una donna. Alto e basso, maschile e femminile, xx e xy. I linguaggi in relazione  tra loro: la scultura e la danza. (Opera) 

Opera è un gruppo di ricerca artistica nato nel 2006 da un progetto di Vincenzo Schino (attore, regista, scenografo).

Il gruppo è formato da Marta Bichisao (danzatrice e coreografa), Gaetano Liberti (attore e videomaker), Riccardo Capozza (attore), Marco Betti (organizzatore), Emiliano Austeri (scenografo e costruttore), Pierluca Cetera (artefice e pittore), Letizia Buoso (dramaturg) e Federico Ortica (musicista e compositore).

Il suo luogo di lavoro è il teatro.

Il gruppo si chiama Opera dal titolo del loro primo spettacolo e approfondisce con la propria ricerca tutte le problematiche che riguardano il teatro in relazione alle altre arti.

BIGLIETTERIA

INFORMAZIONI, PREVENDITA 

TRIENNALE DI MILANO TEATRO DELL’ARTE 

COME RAGGIUNGERCI

Viale Alemagna 6 – 20121 Milano

Tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94

MM 1 e 2 Cadorna Triennale

BikeMi 33

La sede è accessibile alle persone con disabilità

INFORMAZIONI 

Triennale di Milano – Viale Alemagna 6

Orario:

martedì > venerdì 14.30-19.30

sabato 10.30-18.30

domenica 10.30-15.00

Telefono 02.72434258

e-mail: biglietteria.teatro@triennale.org

on-line

www.triennale.org

www.crtmilano.it

www.midaticket.it

ritiro biglietti

abbonati

i posti devono essere confermati telefonicamente e ritirati sino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo

i biglietti emessi non saranno sostituiti

biglietti acquistati on line

ritiro in biglietteria sino a15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo

i biglietti emessi non saranno sostituiti o rimborsati

Orari

Spettacoli

martedì > venerdì ore 20.30

sabato ore 19.30

domenica e festivi ore 16.00

Biglietti

Spettacoli

Posto non numerato intero 25€

ridotti under 30, over 65 e convenzioni 12,50€

Card

gold 70€

sette spettacoli ottobre/dicembre 2013

silver 50€

quattro spettacoli a scelta

Alcuni eventi ed alcuni spettacoli possono essere fuori abbonamento e/o con orari e prezzi differenti

Per aggiornamenti, integrazioni ed eventuali variazioni al programma consultare il sito www.crtmilano.it e www.triennale.org

Al prezzo del biglietto verrà applicato un costo di prevendita fino a tre ore prima dell’inizio dello spettacolo

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