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NASCE IL “MASTER IN MUSICAL D’ECCELLENZA”

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Gypsy Musical Academy crea il Primo Master per il Musical

Per festeggiare i 10 anni di successi della Gypsy Musical Academy, nasce oggi un grande progetto: l’MME – Master in Musical d’Eccellenza, orientato alla specializzazione nel musical. Tra i docenti Rossana Casale, Manuel Frattini, Luca Pitteri, Christian Ginepro e Dora Romano.

LucaPerché festeggiare in questo modo? Da dove nasce questa iniziativa?
La Gypsy è una struttura che da anni si fa riconoscere nel panorama nazionale per la formazione professionale nell’ambito delle performing arts e del musical internazionale, grazie alla sinergia di docenti qualificati che adottano metodologie che si ispirano ad una mentalità americana: lì dove il musical nacque e si sviluppò negli anni.
L’idea di festeggiare i dieci anni di attività con l’MME nasce con l’intento di coronare un percorso di successi e importanti collaborazioni che hanno portato la Gypsy, in pochi anni, ad essere ciò che è adesso. Ed è proprio per l’impronta professionale che si vuole presentare che si è pensato di completare la formazione artistica di performers con un percorso di specializzazione a 360 gradi strutturato ad incontri, che possano fornire un bagaglio più completo per essere utilizzato nel duro mondo lavorativo.

Potete spiegare meglio cosa intendete per “impronta americana”?
Fin dalla nascita della Gypsy il nostro intento è sempre stato quello di ispirarsi ad una mentalità il più possibile americana, sia dal punto di vista metodologico che organizzativo. Siamo partiti con docenti come Jessica Polsky e Umberto Noto e lo stiamo rafforzando ora con l’MME con Andrea Spina e Eugenio Contenti (attualmente Regista e Coreografo assistente per Igor Goldin e Keith Andrews a New York) con l’intento di sviluppare sempre di più questo ambizioso orientamento.

fotoju7Quali sono gli obiettivi dell’MME? Esiste un programma specifico?
La differenza tra la specializzazione d’eccellenza e gli altri stages o master offerti in Italia è, in primis, la complessità del progetto dal punto di vista formativo: gli incontri saranno coordinati e collegati tra loro grazie ad una programmazione che prevede il perseguimento di un obiettivo comune, a prescindere dalla didattica personale e specifica che seguiranno i singoli docenti.
Agli incontri standard, a fianco dei cinque grandi, e delle lezioni aggiuntive con Eugenio Contenti, sono state abbinate delle lezioni di Musical Theatre Performer con Andrea Spina che farà da trait d’union tra i vari docenti (che in America ha lavorato in musical come A qualcuno piace caldo nel Connecticut ed Evita nel Massachusset, mentre in Italia in A Chorus Line, La Cage aux Folles, nel ruolo di Jean-Michel).
Il Master sarà quindi diviso in due parti, nella prima ogni docente svilupperà singolarmente la programmazione che caratterizza il suo specifico punto forza, e la seconda in cui lavoreranno proprio sulla formazione d’insieme dell’artista.
La finalità non è l’allestimento di un spettacolo, ma una crescita artistica attraverso una presa di coscienza e analisi di diversi metodi di lavoro, italiani ed esteri, che permetterà agli allievi di migliorare la loro preparazione. In primis è stata scelta una linea di programma e successivamente sono stati scelti sette docenti, che per le loro caratteristiche artistiche, avrebbero dato i giusto contributo a questo obiettivo comune. Come lavorano alcuni dei maggiori artisti del teatro musicale? Come si approcciano allo stesso argomento? Con quali metodologie e su quali aspetti tendono a puntare l’attenzione? Come ritengono ci si debba preparare per un’audizione oggi? Questo è ciò che si scoprirà nell’MME.

ManuelSolo pratica o anche teoria?
Entrambe. Alcuni docenti, come Christian Ginepro e Manuel Frattini, veri virtuosi del palcoscenico, si dedicheranno più alla pratica, mentre Dora Romano, Rossana Casale e Luca Pitteri, si dedicheranno sia alla teoria che alla pratica. Il lavoro svolto poi da Eugenio Contenti e Andrea Spina è basato sulla teoria appresa negli Stati Uniti applicata alla pratica.

L’organizzazione dell’MME?
Il master si svolge in cinque incontri intensivi della durata di cinque giorni l’uno, più degli incontri aggiuntivi di approfondimento, tra i mesi di gennaio e maggio. La classe è a numero chiuso e si accede tramite audizione. È possibile per i professionisti partecipare anche solo ad alcuni incontri, la cui scelta verrà effettuata insieme alla Commissione in fase di audizione.

Possiamo approfondire questo svolgimento? Le audizioni come saranno organizzate? La selezione su che basi sarà?
Al primo contatto viene stesa una scheda del candidato e valutati gli skills di partenza e il perché vorrebbe partecipare al Master. Dopodiché il candidato si presenterà per le audizioni, per permetterci di conoscere il potenziale allievo e le sue effettive abilità.  L’ammissione o meno all’MME dipende dalle qualità artistiche del candidato indipendentemente dall’età.
Il candidato viene scelto dalla reale situazione attuale delle sue capacità, meglio se ha già una  buona preparazione di base, e dalla reale potenzialità di miglioramento.

CoChristianme si fa a selezionare un gruppo “giusto” per tutti gli insegnanti? Non ci saranno richieste differenti a seconda del docente?
Non c’è il gruppo “giusto”. Ogni allievo ha delle caratteristiche che si sposano maggiormente con uno o con l’altro insegnante, ma far “accomodare” gli allievi su ciò che sono già portati a fare meglio non è il nostro obiettivo.
L’obiettivo dell’MME non è neanche fare uno spettacolo finale la cui preparazione prenda tutto il tempo degli incontri, circa 30 giorni in totale. L’obiettivo dell’MME è dare ai nostri allievi quelle preziose nozioni in più, che permettano loro di aprire la mente. Si lavorerà su testi, canzoni, coreografie, brani corali, elementi di storia del teatro musicale, sviscerando i metodi, anche diversi tra loro, proprio per la diversa natura degli insegnanti.

Ci sono limiti di età?
No. Un performer è perfomer a qualunque età e per qualunque ruolo. È ovvio che un ragazzo/a giovane è avvantaggiato rispetto ad un “adulto”, ma ciò non significa che l’adulto, se ha davvero buone qualità, non possa essere un valido performer.
Una volta scelti i partecipanti non importa se uno ha 17 anni e un altro 38 perché si lavorerà sul singolo e sulla crescita personale (senza porsi l’obiettivo di dovere fare un omogeneo spettacolo finale). L’MME è un laboratorio.

RossanaCi sono richieste specifiche su fisicità o vocalità?
No per gli stessi motivi appena citati. Non avendo appunto l’MME la priorità di fare fondamentalmente qualcosa di “estetico” in poco tempo, se i partecipanti hanno i requisiti richiesti valutati in fase di audizione sono automaticamente idonei per il laboratorio, indipendentemente dal fisico o dalla tessitura vocale.

Ci sono costi? Borse di studio?
Certo che ci sono costi. Compreso nei costi i partecipanti avranno ovviamente tutto il materiale che occorre. Ci sono tre borse di studio: una per un artista con spiccate capacità canore, l’altra con spiccate capacità tersicoree e la terza per particolari doti nella recitazione.

I docenti come sono stati scelti? Che lezioni terranno?
La scelta dei docenti è stata dettata in base alla tipologia di formazione che volevamo applicare: si tratta di cinque grandi professionisti dello spettacolo italiano e non solo. Artisti di fama che vediamo continuamente impegnati ad insegnare ad altissimi livelli (soprattutto teatrali ma anche televisivi), che conoscono perfettamente le richieste e le esigenze, sempre più specifiche, del lavoro artistico.
Ognuno darà il suo contributo professionale con un proprio programma specifico che tratterà uno degli aspetti complessivi del target generale del Master.
Entriamo un po’ nel dettaglio, senza però voler svelare il programma in toto: con Andrea Spina faremo una panoramica della storia del musical dalle sue origini, fine 1800 fino ad arrivare ai nostri giorni con ad esempio musical come Once, Kinky boots, Rock of Ages analizzando testi, brani, stili e strutture.
Da questo percorso di analisi si sceglieranno e prepareranno alcuni testi e brani cantati da sottoporre ai tre insegnanti di canto e recitazione, parallelamente al loro specifico programma, Dora Romano, Rossana Casale e Luca Pitteri, scelti appositamente per le loro peculiarità artistiche.
Ogni partecipante affronterà, oltre che al programma personale dell’insegnante,  una tematica già incontrata con Spina per approfondirla nello specifico e per capire meglio le diverse tecniche e i diversi metodi.
Per quanto riguarda la danza partiamo da un approccio più moderno. Vorremo dare ai ballerini qualcosa che vada oltre il passo di danza “consacrato”, quello classico di repertorio come Chorus Line per intenderci. Vorremmo lavorare su coreografie da musical più moderne, “contaminate” (per questo è stato scelto Frattini) e da coreografie abbinate al canto e alla recitazione di un repertorio di teatro musicale classico, italiano e non, come quello che insegna Ginepro.
L’MME vuole in questo primo anno affrontare degli argomenti importanti di tecnica vocale, recitativa e dare un’impronta più attuale per la danza, con l’obiettivo, nelle prossime edizioni, di coprire un repertorio sempre più completo.

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