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REVIEW – LE VESPE

le vespe 16

TRIPUDIO A SIRACUSA PER LE VESPE DI ARISTOFANE:

UN SUCCESSO MILLENARIO CHE FUNZIONA ANCORA ALLA PERFEZIONE

le vespe 5di Vincenzo Vitale

In quella che pare essere, al Teatro Greco di Siracusa, appena la seconda rappresentazione nell’arco di cento anni, “Le Vespe” di Aristofane ci viene restituita dal regista Mauro Avogadro nella pienezza del suo significato.

Non si perda tempo ad investigarne le possibili attualizzazioni, non si elucubri sulle variegate strumentalizzazioni che la passione politica odierna sia capace di proporne: è di noi, è della nostra condizione di esseri umani che i versi di Aristofane ci parlano.

Ce ne parlano, tuttavia, attraverso il linguaggio di un’ironia sottile e a volte mordace che, denunciando i vizi e le deficienze umane, suscita un sorriso non estraneo ad un filo d’amara consapevolezza.

le vespe 17E dunque la domanda è questa, tragica come sempre se rivolta ad una commedia: la resa del testo aristofaneo “diverte” il pubblico ed, insieme, lo induce a riflettere ?

Con necessarie cautele circa una traduzione di Alessandro Grilli che, pur spumeggiando,  conosce evitabili momenti di cedimento alla corrività linguistica (è uno dei servi, Santia, ad osare: “…ho voglia “un attimino” di non saperlo”: e noi avremmo avuto voglia di non ascoltarlo), il lavoro  funziona benissimo e bisogna perciò rispondere affermativamente alla domanda proposta: “diverte” ed invita a pensare (proprio perché diverte).

le vespe 3Come è noto, Filocleone, reso da un superlativo Antonello Fassari, (amante del politico Cleone e da lui dipendente) ama sopra ogni cosa fare il giudice popolare al punto che ogni mattina si gusterebbe “un bel processo in casseruola” . Il figlio, Abassocleone, dovuto ad un misurato Martino D’Amico, lo vuole salvare da questa fissazione e riesce perciò ad introdurlo ai piaceri dei banchetti e delle donne.  Ma ne viene soltanto la sua perdizione:  Filocleone transita da una passione all’altra, senza che mai sia capace di ritrovare una misura, un giusto equilibrio del vivere.

Questa è probabilmente la severa lezione aristofanea, nascosta fra le pieghe del sorriso o a volte della franca risata, cosa che non era facile rendere agli smaliziati spettatori del nostro tempo.

le vespe 20Ed invece – come accennato – il meccanismo ultrabimillenario messo in scena del poeta funziona alla perfezione, anche grazie ad una scenografia di Arnaldo Pomodoro davvero illuminante, alla Banda Osiris capace di intermezzi musicali non convenzionali e soprattutto al fatto che il regista ha scelto – allo scopo di omogeneizzare un testo molto antico allo spettatore di oggi – anziché l’allusione attualizzante (della quale ormai non se ne può più, quasi il destinatario sia un semideficiente), la citazione diretta e per questo straniante e di eccellente riuscita comica: l’incipit dei Sepolcri, Castadiva della Norma e via dicendo .

Soltanto in tal modo, sostituendo cioè all’allusione la citazione, il modello attualizzante diviene da sterile cascame ideologico, vivo pungiglione suscitatore di interesse e divertita riflessione.

Ecco appunto ciò che le vespe debbon fare, pungere:  e qui lo fanno davvero bene.

TRIPUDIO A SIRACUSA PER LE VESPE DI ARISTOFANE: UN SUCCESSO MILLENARIO CHE FUNZIONA ANCORA ALLA PERFEZIONE di Vincenzo Vitale In quella che pare essere, al Teatro Greco di Siracusa, appena la seconda rappresentazione nell’arco di cento anni, “Le Vespe” di Aristofane ci viene restituita dal regista Mauro Avogadro nella pienezza del suo significato. Non si …

Review Overview

REGIA
INTERPRETAZIONE
MESSA IN SCENA
SCENEGGIATURA

PAGELLA CENTRAL PALC

Summary : Uno spettacolo che funziona alla perfezione.

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