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CANTIERE.ROMA.ITALIA – UNA STAGIONE DI PROGETTI PER IL TEATRO DI ROMA

IL CAMBIO DEI CAVALLI di e con Franca Valeri

TRA LE NUMEROSE INIZIATIVE LA NASCITA DI UNA COMPAGNIA IN RESIDENZA DEL TEATRO DI ROMA GUIDATA DA PETER STEIN, APERTA ANCHE  A REGISTI ESTERNI

Comunicato stampa

Cantiere.Roma.Italia

La Stagione di Progetti firmata dal neodirettore Antonio Calbi.

Cantiere.Roma.Italia. Una Stagione di Progetti – Il Teatro di Roma Capitale riparte dalla Città e dalla Nazione per restituirsi alla comunità come agorà civile e casa pubblica di tutte le arti. Luogo di lavoro e di produzione per ridefinire e rilanciare l’identità e il senso del teatro. Roma e l’Italia saranno le due linee guida del cantiere che trasformerà i palcoscenici dello Stabile capitolino in atelier di una nuova narrazione, “parlamenti sociali” di incontro, conoscenza e creatività, aperti tutti i giorni dell’anno per farsi attraversare dal pubblico, che venga non solo ad assistere ma a prendere parte ad un dialogo comune.

Questa è la sfida di Antonio Calbi, neodirettore del Teatro di Roma, che presenta, insieme al presidente Marino Sinibaldi, il Progetto delle Stagioni 2014/2015, il primo capitolo della nuova conduzione che si dispiegherà attraverso un percorso di quattro anni, articolato e plurale, di teatro nella città, per riconsegnarle i segnali più innovativi, originali e autentici della scena delle arti e delle culture. Il Teatro Argentina, cuore del denso programma e centro della più alta tradizione dove sperimentare, vivere e produrre. Il Teatro India, restituito come luogo di accoglienza e di irradiazione di un sistema dedicato alla creazione contemporanea.

Palcoscenici che si trasformano in occasioni di conoscenza, di esperienza, di emozione, per tracciare un nuovo futuro culturale nella prospettiva di una stagione di progetti che possa contribuire a disegnare il ritratto del presente. Al centro di questo viaggio molti titoli – tra produzioni, coproduzioni, ospitalità e collaborazioni – che si affiancheranno a un articolato programma di progetti – tra incontri, letture, proiezioni, serate a tema, mostre – destinati al pubblico e alla città, a ribadire – come sottolinea Antonio Calbi – “l’idea che il Teatro sia l’arte sociale per eccellenza che da duemilacinquecento anni rappresenta per le comunità degli uomini una istituzione imprescindibile”.

Una sfida per immaginare un Teatro che sia anche altro, che vada oltre lo spettacolo, con l’obiettivo di instaurare un rapporto rinnovato tra teatro e territorio. Un sistema di progettazione e promozione della cultura che il Cantiere.Roma.Italia attiva chiamando in residenza un grande maestro del teatro tedesco e internazionale. Sarà l’impeto creativo e visionario di Peter Stein a guidare il progetto quadriennale del Teatro di Roma che apre la “casa pubblica” a un modello di lavoro collettivo. Prospettiva Stein è il primo importante impegno con cui lo Stabile sceglie di rilanciarsi per creare un’area di stabilità permanente – centrata sulla ricerca e sull’artigianato del lavoro di un prestigioso protagonista della scena –, ma soprattutto quotidianamente abitata da un collettivo di attori in residenza. Un progetto che recupera la dimensione del tempo e della sua estensione meditativa, quella del teatro come luogo di lavoro con carattere di continuità e stabilità, dove far crescere e produrre progetti a lungo termine con lo stesso gruppo di attori. Guidati da Stein, gli attori formeranno la Compagnia in Residenza del Teatro di Roma, costituita da “attori-operai”, composta da 8 interpreti e un assistente a cui si aggiungeranno altri attori secondo le esigenze produttive e artistiche. A tempo pieno, in prova al mattino e in recita la sera, l’ensemble non lavorerà in esclusiva con Stein, ma al servizio del Teatro e di altri registi, con la possibilità di cimentarsi in piccole regie e di curare attività formative e performative nelle scuole e nelle università. La Compagnia sarà parte attiva del percorso quadriennale che si compone di 3 filoni. Il ciclo dedicato all’Orestea con la messinscena della trilogia, Agamennone (in programmazione per l’estate 2015), Le Coefore, Le Eumenidi, con maratona finale nel 2018. Il ciclo shakespeariano composto da Riccardo II, Enrico IV (I parte) e Enrico IV (II parte). Il Novecento e contemporanei con I giganti della montagna di Luigi Pirandello, e successivamente Ivanov di Anton Cechov e Berenice di Jean Racine. L’avventura del maestro Stein e della Compagnia comincia con Der Park di Botho Strauss dal Sogno di William Shakespeare in prima nazionale all’Argentina il 4 maggio.

Nell’ottica di un progetto culturale, promozionale e organizzativo di teatro della città e di città nel teatro, Prospettiva Roma si inserisce come secondo importante intervento del Cantiere.Roma.Italia, allestito come motore di rilancio per un’intera geografia di talenti, sensibilità, intelligenze creative. Infatti saranno artisti e compagnie romane i protagonisti di questo percorso, impegnati a raccontare il tempo presente, la sua crisi e le sue contraddizioni. Tanti e diversi sono i gruppi romani che il Teatro di Roma sostiene e affianca nelle produzioni che andranno in scena all’India: da Lucia Calamaro con Diario del tempo 1: l’epopea quotidiana (dal 7 ottobre), alla coppia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con Trilogia dell’Invisibile (dal 4 novembre),e ancora Fabrizio Pallara con Alice (21 novembre), lacasadargillacon Linee di confine, un progetto intorno al Lear di Edward Bond (dal 4 dicembre), e la Compagnia Biancofango con Romeo e Giulietta (dal 16 dicembre). SeguonoPatrizia Zappa Mulas con il suo testo Chiudi gli occhi (dal 12 gennaio)  Fabrizio Arcuri con Sweet Home Europa. Dittico sull’Europa di Davide Carnevali(8 aprile), e Veronica Cruciani che dirige preAmleto (il giorno del signore) diMichele Santeramo (dall’11 maggio).

Cuore di Prospettiva Roma sarà l’esperimento del polittico, Ritratto di una città. ventiquattro scene di una giornata qualsiasi, una sinfonia di racconti e visioni firmati da 24 autori, di ogni genere e generazione, che, non solo restituiranno al teatro un’immagine della città, ma riporteranno la città a teatro.

Fra i progetti, Roma per Eduardo: a restituirci la tradizione in termini di modernità e attualità è il percorso attorno alla figura di Eduardo De Filippo, affidata a un importante regista che marca stretto i linguaggi del teatro contemporaneo. Antonio Latella incontra per la prima volta il teatro di Eduardo e ritorna alle sue radici napoletane, dirigendo Natale in casa Cupiello(in prima nazionale il 3 dicembre all’Argentina). Mentre la ripresa del pluripremiato Le voci di dentro, diretto e interpretato da Toni e Peppe Servillo, rinnova lo sguardo eduardiano sulla nostra società che si consuma ogni giorno tra ipocrisia e corruzione morale (dal 20 gennaio all’Argentina). Completano l’omaggio un ciclo di incontri. 

Roma per Pasolini è l’omaggio del Teatro di Roma alla fervida attualità della sua poetica e del suo spirito profetico. Fabrizio Gifuni legge Ragazzi di vita, in occasione dell’uscita dell’audiolibro Emons (2 novembre). Roberto Herlitzkaè protagonista assoluto del testo di Gianni Borgna Una giovinezza enormemente giovane per la regia di Antonio Calenda (dal 5 novembre all’Argentina). Mentre Giorgio Barberio Corsetti presenta lo spettacolo-evento sportivo Pier Paolo!

Roma europea è il progetto che accompagna il semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea, con omaggi di arte e di pensieri per ripercorrere la storia, le radici, i valori dell’identità europea, ma anche la ricchezza culturale che l’Italia continua ad offrire. Dopo l’esito emozionante del Prologo d’amore e d’arte per l’Italia europea, realizzato lo scorso 30 giugno alla presenza del Presidente GiorgioNapolitano e del Sindaco Ignazio Marino, il semestre europeo passa anche dal Teatro di Roma, a cominciare dagli spettacoli in coproduzione con Romaeuropa: Tandy della spagnola Angélica Liddell (10 ed 11 ottobre) e Coup fatal del belga Alain Platel (14 e 15 ottobre). Si continua con le iniziative della rassegna Short Theatre dicui il Teatro di Romaospiterà nei propri spazi il progetto Fabulamundi; l’atelier internazionale itinerante di perfezionamento teatrale Ecole des Maîtres 2014, quest’anno diretta dai ricci/forte; e la Suite n°1 di L’Encyclopédie de la parole di Joris Lacoste (FR). Inoltre, il palcoscenico dell’Argentina si trasformerà nella casa di 28 artisti, di tutte le arti e discipline creative, in rappresentanza delle 28 nazioni dell’Unione, ed inviterà la città italiana eletta Capitale Europea della Cultura 2019 a presentarsi al pubblico. Ancora respiro europeo con il cinema d’autore che approda sul palcoscenico capitolino con l’ultima conturbante opera di Peter Greenaway, rifiutata da distributori e sale cinematografiche, Goltzius and the Pelican Company (2012), dedicato al pittore e incisore Henrick Goltzius. Ed infine un ciclo di quattro incontri dal titolo La verità vi prego sul denaro; quattro storie sul denaro e sulla finanza etica.

IL MERCANTE DI VENEZIA con Silvio Orlando -regia di Valerio BinascoSulle rotte dell’eterno fascinatore delle più umane tra le passioni e degli intimi travagli della coscienza, ci addentreremo nell’universo shakespeariano con Shakespeare alla nuova italiana, il progetto che vede all’Argentina Silvio Orlando protagonista de Il Mercante di Venezia, diretto da Valerio Binasco (dal 21 ottobre) e l’Hamlet, diretto da Andrea Baracco, una produzione del Teatro di Roma con Romaeuropa (in prima nazionale il 26 settembre); mentre all’India si alterneranno il progetto de lacasadargilla intorno alLear di Edward Bond, il preAmleto di Veronica Cruciani, e l’Hamlet Travestie di Punta Corsara. In più alcuni Shakespeare per il pubblico giovane proposti dal cartellone PICCOLI INDIANI, il ciclo di incontri, spettacoli, letture e attività di formazione (dal 19 ottobre al 24 maggio). I piccoli spettatori  potranno addentrarsi nel Cantiere teatrale scegliendo tra fiabe, classici, nuove drammaturgie, iniziative all’aperto.

Punto alto della ricerca contemporanea in scena, torna all’Argentina Romeo Castellucci con Go down, Moses, coproduzione del Teatro di Roma e della Socìetas Raffaello Sanzio (in prima nazionale all’Argentina il 9 gennaio). Mario Martone muove dalla novella di Mérimée e attinge alla musica dell’opera originale di Bizet, con la riscrittura firmata da Enzo Moscato, la voce più lirica del teatro italiano di oggi, per portare in scena Carmen, con Iaia Forte e l’Orchestra di Piazza Vittorio, una coproduzione Teatro di Roma e Teatro Stabile di Torino (in scena dal 18 marzo all’Argentina).

Una perlustrazione nella drammaturgia contemporanea è il progetto scritture del presente: un trittico di inediti e una riscoperta del 1942 a cura di Piero Maccarinelli: L’onda di Maometto di Alberto La Volpe, Il drago di carta di Sergio Pierattini e Disperata felicità di Melania Mazzucco e Luigi Guarnieri. Mentre, in occasione di Expo 2015, sarà presentata L’esposizione universale scritta da Luigi Squarzinanel 1945 e ambientata all’Eur, che coinvolgerà i diplomandi dell’Accademia Silvio D’Amico e del Centro di Cinematografia, affiancati sulla scena da attori professionisti.

Sconfinamenti, incontri e gioco tra le arti invaderanno gli spazi del Teatro di Roma con altri progetti speciali: Tra cielo e terra. Sacro e profano nel teatro presente in collaborazione con I Teatri del Sacroe Federgat, e l’evento speciale Teresa d’Avila, lo spettacolo di Pamela Villoresi, presso la Chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Teatri dello sport, un’iniziativa per riflettere sul mondo dello sport attraverso il teatro, portando la scena direttamente negli impianti agonistici. Teatro per il sociale con i detenuti-attori della Compagnia di Rebibbia, l’attività del laboratorio integrato Piero Gabrielli i cui spettacoli nascono da un lungo lavoro di formazione che integra abilità diverse sotto la direzione di Roberto Gandini, e il teatro civile di Fabrizio Coniglio. Inoltre, cinema sul sipario con proiezione di film e documentari, tra cui il già citato Goltzius and the Pelican Company, ma anche anteprime di autori come Jacopo Quadri, Eleonora Danco, Ascanio Celestini. musica all’argentina con i concerti dei pianisti Stefano Bollani e Cesare Picco, il ciclo dell’Accademia Filarmonica Romana, e il trittico Io canto da sola (e non solo)con i recital di Maddalena Crippa, Giovanna Marini e Laura Marinoni, tra teatro e musica. Ed ancora, LUCE SULL’ARcheologia, un ciclo di appuntamenti alla scoperta dell’archeologia e della storia, a cui si aggiungono le visite guidate Ve lo faccio vedere io ora il teatro.

Roma PER Expo2015 è la proposta di appuntamenti pensati per l’Esposizione Universale di Milano con A tavola! – Riti del cibo e pratiche della cucina a Roma e nel Lazio al Teatro Argentina (giugno-settembre 2015), Il teatro è servito! – ciclo di spettacoli sul cibo al Teatro India, e il citato L’esposizione universale di Luigi Squarzina.

Tra le ospitalità al Teatro Argentina ricordiamogli spettacoli in co-realizzazione con Romaeuropa, Sun di Hofesh Shechter (30 settembre e 1 ottobre), Dolce vita di Virgilio Sieni (4 e 5 ottobre), King Arthur dei Motus (18 e 19 ottobre). Ed ancora Slava’s Snowshow! (dal 18 febbraio); Filippo Timi con il suo Don Giovanni(dal 3 marzo); Giancarlo Cauteruccio con Eneide di Krypton – un nuovo canto (dal 21 marzo), e l’omaggio a Franca Valeri protagonista del suo Il cambio dei cavalli (dal 3 giugno).

Viva l'Italia - regia di César Brie _ph Luca Del Pia_0923bMentre il cartellone di India si arricchisce di altri impegni produttivi: César Brie con Viva l’Italia. Le morti di Fausto e Iaio diRoberto Scarpetti (il 23 ottobre), e Paranza, il miracoloper laregia di Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte (10 marzo). Tra le ospitalità due serate prestigiose che vedranno in scena Leo Gullotta In viaggio verso un nuovo mondo di Teresa Pomodoro (23 e 24 novembre);si continua con il testoscritto da Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia (dal 25 novembre); Gemella H di Giorgio Falco che ne cura la regia insieme a Sabrina Ragucci, protagonista Carla Chiarelli (dal 27 gennaio); si prosegue con Polvere di e con Saverio La Ruina (dal 10 febbraio); Rafael Spregelburdfirma la regia del suo testo Furia Avicola insieme a Manuela Cherubini (dal 17 febbraio); il Trittico di Jon Fosse affidato a tre giovani registi italiani, Suzannah di Thea Ginevra Dellavalle, Io sono il vento di Alessandro Greco, Inverno di Vincenzo Manna (dal 23 febbraio); di Marco Lodoli va in scena Vapore per regia di Oliviero Corbetta, protagonista Giuliana Lojodice (dal 3 marzo). Ai ricci/forte è dedicato un focus con le riprese di Macadamia Nut Brit, Still Life e Imitationofdeath (dal 19 maggio).

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