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StreamOpera, il portale dedicato all’opera lirica ha compiuto un anno. Ecco le proposte del cartellone web di venerdì scorso: il Macbeth di Verdi (2011 – Royal Opera House) e Mefistofele di Boito (2008 –Teatro Massimo di Palermo).
Seguono schede dettagliate con link ai video promo:
Macbeth_Royal Opera House 2011
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Regia: Phyllida Lloyd
Direttore D’Orchestra: Antonio Pappano
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Questa edizione di Macbeth, andata in scena al Royal Opera House, è sicuramente una delle più prestigiose e raccomandabili che hanno visto la luce del palcoscenico negli ultimi anni. Nel cast due protagonisti di levatura straordinaria: Simon Keenlyside, nel ruolo del titolo, artista tra i maggiori del nostro tempo, baritono di capacità vocali raffinatissime, capace di cesellare la parola cantata con sapienza e e intelligenza supreme, e il soprano-rivelazione Liudmyla Monastyrska, autentica e potentissima voce di soprano drammatico, capace di fare con il proprio mezzo ciò che vuole, dalle più furenti colorature drammatiche, ai pianissimi più impalpabili, di raggelante perfidia, nella definizione di uno dei ruoli più complessi dell’intero repertorio operistico.
Al loro fianco il professionale e sicuro apporto di Raymond Aceto (Banco) e Dimitri Pittas (Macduff).
Al loro fianco il professionale e sicuro apporto di Raymond Aceto (Banco) e Dimitri Pittas (Macduff).
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Da vedere perché: Uno spettacolo di asciutta e coinvolgente teatralità, una bacchetta straordinaria e una coppia di protagonisti che da sola vale il biglietto.
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Mefistofele_Teatro Massimo di Palermo 2008
Direttore D’Orchestra: Stefano Ranzani
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Bellissima produzione del Mefistofele, questa andata in scena al Teatro Massimo come inaugurazione della stagione 2008.
Il bravissimo basso Ferruccio Furlanetto dona carisma e voce al ruolo di Mefistofele. Accanto a lui la classe vocale e la bellezza timbrica del tenore Giuseppe Filianoti come Faust e il temperamento d’artista di Dimitra Theodossiou, in gran forma nel doppio ruolo della liliale e fragile Margherita e della più sensuale Elena.
Sul podio Stefano Ranzani, a garantire un’esecuzione musicale di livello.
Da vedere perché: un’opera di grande fascino che oggi non si rappresenta spesso, in una cornice scenica di coinvolgente teatralità, con un cast prestigioso.
