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REVIEW – SHEN WEI AGLI ARCIMBOLDI

SHEN WEI DANCE ARTS

I capolavori di Shen Wei: due splendide coreografie  presentate al teatro degli Arcimboldi

di Barbara Palumbo

Shen Wei è nato in Cina e lì ha iniziato a studiare danza, poi gli stimoli della Grande Mela hanno fatto il resto su uno spirito artistico di grande livello. La sua arte la esprime non solo con la danza, ma anche con la pittura, il design… Testimonianza diretta ne è lo splendido fondale che ha dipinto per una delle coreografie che ha presentato, la seconda per la precisone,  e da questa partiamo.

Folding è stata creata nel 2000 e ha la capacità di trascinarti in un altro mondo, dove vieni catapultato quasi in maniera ipnotica. Sarà merito delle musiche, rivisitazione di canti buddhisti, sarà il movimento dei danzatori che sembrano pattinare sul palco; certo è che questi circa quaranta minuti di sequenza scorrono per noi spettatori fluidamente, mentre per i danzatori è un impegno non indifferente. Il controllo richiesto per molti “quadri” quasi vicini al mondo del Butoh (sebbene questa abbia una matrice giapponese) è di una certa rilevanza. I movimenti sono lenti e fluiscono da una posizione a un’altra impercettibilmente. La difficoltà è accentuata, soprattutto, perché molti di questi sono composti da interazioni tra danzatore e danzatrice.

SHIN WEI COLLECTIVE MEASURES

Collective Measures ha tutt’altro sapore. Il tema delle relazioni e delle solitudini tra gli esseri umani emerge da subito, quando all’inizio della coreografia tutti i danzatori sono sul palco e si muovono, ma la nostra attenzione è catturata dalla immagine, proiettata a metà fondale, di una sola danzatrice che con una grandissima qualità di movimento dissocia le articolazioni senza soluzione di continuità. Poco dopo il suo ruolo viene assunto da un’altra artista che ci mostra un assolo di floor work su una gigantesca tela, con colori primari distribuiti sui quattro lati. In breve tempo il suo accademico color carne prende vita con gli acrilici prima divisi cromaticamente e ora uniti, mischiati o scomposti. Non solo: al termine delle sequenza due danzatori sollevano e mostrano la tela: un vero e proprio dipinto. Due forme d’arte in un solo contesto operate dalla stessa artista. Molto suggestivo. Anche i pezzi corali sortiscono al duplice effetto di suggestione e grande intuito di composizione da parte del grande coerografo. Uno spettacolo di altissimo livello.

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