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REVIEW – STOMP (2015)

hugojump

Facciamo Stomp da quattordici anni

Ignazio-Bellini-Stompdi Barbara Palumbo

Non sembra ma è così; sono partiti da Brighton nel ’91 e ancora si scatenano percuotendo bidoni, lavandini, cartelli stradali o creando ritmi con scope, carrelli della spesa e scatole di cerini.

Il gruppo inglese, che però ha conosciuto il grande successo prima in America, continua a conquistare le platee. C’è chi torna a vederli e chi, incuriosito dal ritmo urbano, si avvicina allo spettacolo per restarne poi conquistato. Gli Stomp hanno una drammaturgia semplice, ma efficace con personaggi ben definiti: il boss, lo stupido, il simpatico oversize, il rasta super atletico. La formula vincente sta anche nel fatto che non  si limitano alla semplice esibizione ritmica, così si ha una sorta di piccolo filo conduttore da seguire creata proprio dalle diverse personalità. Molti numeri sono di repertorio, ma qualche novità la inseriscono sempre, come il pezzo dei carrelli, nuovo per Milano,  che ha un bel ritmo e una precisone encomiabile nella gestione dei carrelli che in chiusura vengono  rapidamente incolonnati da uno dei performer che entra correndo con un carrello dalla quinta di sinistra.

Altra novità che ci rende molto orgogliosi è che nel cast c’è anche un italiano il milanese Ignazio Bellini. Laurea in ingegneria gestionale, ma con la passione per le percussioni; così dopo una lunga selezione nel  2011 è entrato a far parte della compagnia.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro  Barclays Nazionale fino al 31 maggio.

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