Aterballetto al Piccolo Teatro di Milano
di Barbara Palumbo
La compagnia emiliana torna a Milano e porta due programmi differenti. Uno lo conosciamo già e lo abbiamo già più volte recensito: si tratta del lavoro tratto dalla collaborazione tra Luciano Ligabue e Mauro Bigonzetti dal titolo Certe Notti. E’ uno spettacolo ormai di repertorio consolidato e a Milano ha già fatto tappa più volte e ve lo consigliamo anche se non siete avvezzi all’arte di Tersicore.
Il programma, invece, proposto settimana scorsa era un po’ meno immediato, ma sempre di altissimo livello.
La serata ha visto sul palco del Piccolo tre coreografie firmate da tre coreografi diversi.
Mauro Bigonzetti ha riproposto il passo a quattro Pression su musiche di Lachenmann e Schubert. Una coreografia che vanta già vent’anni di vita e che a detta del coreografo è “più che un balletto… un’azione musicale”
Debutto in prima assoluta per la coreografia di Andonis Foniadakis. L’artista greco ha creato Antitesi con l’intento di mostrare al pubblico il gioco degli opposti e dei contrari. Per fare questo ha sfruttato le note di autori barocchi come Scarlatti e Pergolesi, uniti a compositori più contemporanei come Scelsi e Romitelli. Il lavoro, senza dubbio, molto interessante ha la pecca, forse, di essere in più punti troppo veloce: le dinamiche lasciano senza fiato e lo spettatore rischia di venire travolto da sequenze bellissime, ma a volte poco leggibili. Un vero peccato.
Ha aperto la serata, però, un altro pezzo di repertorio della compagnia, recentissimo, una prima per Milano, SENTieri di Philippe Kratz. Abbiamo già potuto ammirare i lavori di questo coreografo che fa parte anche della compagnia. Un lavoro semplice, sul ricordo e sulle infinite emozioni che questo può creare. Un lavoro di squisita eleganza.