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REVIEW – MARCO POLO

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Marco Polo alla conquista dell’Italia

11_MARCO POLO_maceratadi Alberto Raimondi

Parte dall’EXPO 2015 di Milano la tournée italiana di MARCO POLO, lo spettacolo realizzato grazie alla collaborazione del Centro Nazionale per le Arti Sceniche di Pechino con l’Opera Nazionale di Pechino e con la Compagnia di canto e danza del Dipartimento Politico Generale del PLA.

Molto interessante sottolineare e capire cosa sia la Compagnia di canto e danza del Dipartimento Politico Generale, fondata nel lontano 1953. E’ una troupe di canto e danza di alto livello artistico che rappresenta le forze armate del paese.  Nel corso di più di 60 anni, la Compagnia di canto e danza del Dipartimento Politico Generale ha mandato in scena spettacoli, portando a termine obiettivi artistici inerenti ad affari di stato o alla politica estera. In amicizia hanno fatto visita a circa cento stati e regioni estere sparse per i cinque continenti: Asia, Europa, America, Africa e Oceania. Le loro esibizioni hanno riscosso un grande successo ed hanno contribuito alla diffusione della cultura e musica cinese nei palcoscenici di tutto il mondo, promuovendo il valore dell’amicizia a livello internazionale e conquistando fama e gloria in patria.

Bello vedere che Expo sia anche Teatro; bello sapere che nonostante l’argomento principale sia l’alimentazione nel mondo si sia deciso di far “parlare” anche il Teatro. questo ci suggerisce ancora una volta che “non di solo pane vive l’uomo” e che il Teatro “in qualche modo” può sfamare il mondo.

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Un ponte tra l’Italia e Cina , un legame attraverso la figura storica che per eccellenza ha unito questi due paesi, messo in scena in una forma coreografica che riunisce i migliori artisti nazionali cinesi: da Chen Weiya (vice-direttore delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino 2008 e Direttore dei Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino 2014), a Zhang Qianyi (Capo della Compagnia di canto e danza del Dipartimento Politico Generale); da Zhao Daming (sceneggiatore di primo livello in ambito nazionale cinese) a Gao Guangjian (Direttore degli allestimenti scenici del NCPA).

Questo Balletto ha ricevuto l’invito ad esibirsi sul palcoscenico italiano dell’Expo di Milano. In particolare, è andato in scena nell’Auditorium del Padiglione 89 durante la “Notte di Pechino” in seno alla settimana dedicata alle attività pechinesi. Toccherà  poi  il Teatro Verdi di Salerno e lo Sferisterio di Macerata.

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La storia di Marco Polo rivive oggi sul palcoscenico partendo proprio dai giorni nostri: un ragazzo, leggendo “Il Milione”, si ritrova magicamente alla corte del Grande Imperatore rivestendo i panni del celebre viaggiatore veneziano. Infatti il Balletto Marco Polo non è il racconto filologico e storico delle memorie di viaggio dell’epoca, ma una “scusa” teatrale per mostrare le grandezze e la magia dell’antica Cina imperiale, grazie soprattutto ai costumi e alle scenografie di grande impatto che fanno riassaporare le incredibili atmosfere che Marco Polo si sarà ritrovato davanti quando arrivò nella terra d’oriente.

Nell’intero Balletto si associano quattro stili musicali: musica occidentale europea, musica di corte della dinastia Yuan, musica mongola e musica popolare della zona che si trova al sud dello Yangtze (Jiangnan).

Una danza a tratti elegante e sensuale e a tratti possente e vigorosa, dove le forme sinuose femminili si alternano a quelle marziali  dei corpi maschili.

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