Una sola domanda: perchè?
Al Teatro I di Milano va in scena Non correre Amleto di Francesca Garolla con la regia Renzo Martinelli una riflessione surreale sulla morte dove è difficile comprendere dove si voglia arrivare e soprattutto attraverso quali passaggi si vuole affrontare l’argomento.
Travestito da teatro di ricerca lo spettacolo è una bozza di frasi e azioni più o meno senza senso e con dei significati ben poco intuibili.
In scena Milutin Dapcevic e Elena Ghiaurov il primo con evidenti limiti scenici mentre la seconda potrebbe dare molto di più se avesse un testo consono. Tutto è frammentario e ripetitivo e, cosa peggiore, non porta da nessuna parte: semplicemente sconclusionato e noioso. Davvero difficile comprendere il perchè di un’operazione del genere.
In scena tante domande, come sicuramente anche in platea. In scena ci si domanda ripetutamente il senso di questa o di quell’altra cosa; in platea si fa lo stesso, ma chiedendosi il senso dello spettacolo.
Difficile scrivere di più su questo lavoro perchè lascia talmente sconcertati che anche chi è abituato a vedere spettacoli di rottura o di vera ricerca teatrale rimane senza parole.