Home / PROSA / REVIEW – IVANOV

REVIEW – IVANOV

ivanov

Ivanov di Dini insegna cosa sia il grande teatro di prosa

DSC_4716di Erica Culiat

L’Ivanov di Filippo Dini, protagonista e regista, ci ha restituito entusiasmo gioia piacere che il teatro dovrebbe sempre elargire a piene mani. Purtroppo il Politeama Rossetti era anemico di pubblico. L’annoso problema della costante emorragia della prosa. Non crediamo spaventi vedere un classico. Anton Pavlovic Cechov! Un russo! E sappiamo quanto siamo ignoranti in materia, che a scuola la letteratura russa, non parliamo poi della drammaturgia, si sfiorava appena o si saltava piè pari.

Forse intimoriscono un po’, nella nostra società mordi e fuggi dove, come i futuristi, esaltiamo la velocità in tutto, le tre ore abbondanti di spettacolo (pensatele però non in termini di minuti ma di atti. Quattro per la precisione, che Dini condensa in due). No, il problema evidentemente è che in Italia ci sono ancora troppe poche persone che frequentano assiduamente una sala teatrale. Eppure questo Ivanov sarebbe un delitto perderlo. Perché vi farebbe capire che cos’è il teatro. Il grande teatro di prosa. Una prosa sontuosa con un approccio moderno della regia senza snaturare Cechov.

Con un cast che deflagra bravura, tutti coesi, non a caso, molti di loro provengono dalla scuola del Teatro Stabile di Genova. Veri, nella finzione della recitazione che è asciutta, anche nei momenti più grotteschi, come la festa di Sasa a casa dei Lebedev, i vicini di Ivanov. Dizione pulita, voce, perché la sanno portare, cha arriva agli spettatori grazie anche alla scena di Laura Benzi, perfetta, che ha funzionato come cassa acustica. Il cast alla fine è stato bagnato da un’onda di applausi.

Insomma mentre in Italia avevamo il teatro verista e Giovanni Emanuel dettava ai giovani attori singolari precetti, tipo «leggete Alfieri e Aristofane e recitatateli tutti nella stessa maniera», proprio in questo 1887, il nostro Cechov scriveva il suo primo dramma vero, cioè l’Ivanov dove incontriamo questa umanità che vive nel segno della rinuncia. Che è poi il segno distintivo del suo teatro.

DSC_5580

Ivanov è decisamente uno psicopatico, cariato da questa afasia che non gli permette di agire e quindi di vivere. È un uomo superfluo, come si autodefinisce. Non è l’inetto sveviano, è proprio un eroe negativo incapace ad affrontare la crisi, insoddisfatto del presente e noi ci possiamo specchiare in lui, toccare le nostre debolezze di esseri umani.

Forse proprio per questo motivo, il personaggio dà quasi fastidio. Siamo più attirati empaticamente da tutti quelli che gli girano intorno, gente priva di ideali, senza speranze per il futuro. Divampano l’astuto amministratore Borkin (Fulvio Pepe) e l’ubriacone Pavel Lebedev (Gianluca Gobbi), asservito alla moglie; e poi ci sono il giovane medico (Ivan Zerbinati) sempre arrabbiato con Ivanov e il vecchio conte Sabel’skij (Nicola Pannelli) che intreccia una laison con la giovane Marfa Babaskina (Ilaria Falini).

A far bella figura sono le donne che amano Ivanov. Anna (Sara Bertelà), ebrea che rinuncia alla sua fede e alla sua famiglia per sposarlo. Una donna che pur non essendo più amata dal marito, continua a credere e a sperare in quel noi. E poi la giovane Sasa (Valeria Angelozzi) che, nonostante sia attanagliata dai dubbi se sposare o meno Ivanov, dopo che la prima moglie è morta di tisi, lo difenderà in maniera appassionata dalle accuse del medico.

Se andrete a vedere Ivanov sarete rapiti e vi emozionerete molto. Vi infastidirete per la vigliaccheria di Ivanov, sorriderete o riderete della grettezza e vacuità dei Lebedev, vi commuoverete per l’impotenza in cui si dibatte Anna e per l’accorata difesa di Sasa di un uomo che alla fine saprà scegliere, sparandosi.

Lo spettacolo comprodotto dalla Fondazione Teatro Due e dallo Stabile di Genova è stato in cartellone al Rossetti di Trieste dal 16 al 20 dicembre.

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
Scroll To Top