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DOPO IL PREMIO FLAIANO, FRATTINI È STATO “ALADIN PER UNA SERA” OSPITE DELLA CRAZY SCHOOL

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L’artista per la prima volta sul palco di Anzio in una serata di beneficenza

di Ilaria Faraoni

Manuel Frattini, indiscusso re del musical italiano, è tornato come ospite speciale, per una sera, l’8 agosto scorso, su un palcoscenico in zona Capitale, da cui mancava da troppo tempo, grazie alla Crazy School di Lavinio (Anzio), dove ha tenuto uno stage l’inverno appena passato: la scuola è diretta da Roberta Vitiello e Andrea Serpa. La cornice era quella del Teatro all’aperto di Villa Adele di Anzio, sorta nel Seicento e rimaneggiata nei secoli successivi, sede attuale, tra l’altro, del Museo dello sbarco di Anzio e del Museo  civico archeologico.

Lo spettacolo, The story of  Aladdin – the musical, è una sorta di crossover tra la versione Disney con le musiche di Alan Menken e la versione di Stefano D’Orazio con le musiche dei Pooh, che vide protagonista lo stesso Manuel. Diretto da Fabrizio Angelini, il musical aveva debuttato guarda caso proprio il 7 e 8 agosto 2010, alla Festival della Versiliana.

Dopo 6 anni Manuel è tornato a vestire i panni del ladro dall’anima pura, in due momenti dello spettacolo (più un momento finale fuori ruolo), grazie ad uno sdoppiamento – quasi un manifestarsi dell’anima più segreta – dell’Aladdin principale, interpretato da Fabrizio Musilli della Crazy School, che ha saputo farsi notare tra tutti dimostrando una particolare attitudine che andrà affinata nel tempo con ulteriore studio.

Lo scopo era benefico: con il patrocinio della Città di Anzio, grazie all’associazione OltreMente di  Maria Teresa Barone, la serata è stata organizzata in favore del reparto di pediatria degli Ospedali riuniti di Anzio-Nettuno, per l’acquisto di materiale. A tale fine concorrerà anche, come spiegato a fine spettacolo dalla Barone stessa, anche la serata Dance For Children, programmata per il primo settembre, sempre a Villa Adele.

Frattini è tornato sul palco più ricco di un nuovo meritatissimo riconoscimento: l’ambito e prestigioso premio Flaiano, ritirato dall’artista il 3 luglio scorso durante la serata di gala al Teatro Gabriele d’Annunzio di Pescara.

L’inserimento di Frattini in partecipazione straordinaria nello spettacolo è stato ben pensato anche se, essendo toccata a lui la prima apparizione di Aladdin in scena, qualcuno sulle prime ha creduto che la parte sarebbe stata portata avanti esclusivamente da lui. Con la sua entrata atletica, che gli appassionati conoscono bene, Manuel ha interpretato il pezzo del mercato, Sono vivo, tratto dal musical dei Pooh.

Ma è stato nel secondo tempo che l’atmosfera è diventata davvero magica, quando ancora dall’Aladin italiano, è stato riproposto, con grande tensione emotiva, l’incubo di Al (come lo chiamerebbe il Genio) prigioniero, nei sotterranei. Frattini ha trascinato con sé nell’atmosfera onirica il pubblico, agganciando l’attenzione con un magnetismo raro. Bravi i ragazzi a tenere il palco con naturalezza, nella coreografia, accanto ad un artista del genere.

A Manuel è stata affidata anche, come anticipato, la chiusura dello spettacolo: sul quadro finale, che celebra il lieto fine ed il coronamento della storia d’amore tra la principessa Jasmine e l’ex “straccione” coraggioso e leale Aladdin, Frattini è comparso, in abiti moderni, cantando tra i personaggi bloccati come in un fermo immagine, un brano toccante, scritto per lui da un maestro del calibro di Giovanni Maria Lori: È il mio momento. La canzone era stata già inserita, con parole diverse, scritte da Stefano D’Orazio, anche in uno spettacolo di parecchi anni fa, Toc Toc, a time for musical, rimasto “mitico” per i numerosi fans di Frattini e in qualche modo precursore dell’attuale Sindrome da Musical. Complici il testo, che incoraggia a non mollare e a credere nel proprio sogno anche quando sembra di aspettare invano e la voce di Manuel che conduce con sé l’emozione, la commozione è arrivata tra il pubblico.

Il musical proposto dalla Crazy School, interpretato principalmente da ragazzi e bambini, è comunque da considerarsi, anche se non è scritto in locandina, come un saggio-spettacolo e per questo deve cambiare il punto di vista dal quale lo si guarda. Una lode ai ragazzi per l’impegno e l’entusiasmo, spirito con cui dovranno affrontare il lungo percorso di studi che ancora li attende. E, come ha detto Frattini stesso rivolgendosi a genitori e parenti, il teatro è una grande scuola di vita, che insegna la disciplina e tutti i giovani che erano sul palco devono ritenersi per questo fortunati. E se pensiamo ai tanti, troppi ragazzi sbandati o semplicemente arroganti e maleducati che si incontrano in giro, non si può che dargli ragione.

Qualche consiglio: tagliare i tempi morti dei cambi scena rendendo questi ultimi dei momenti di spettacolo e/o coreografia; evitare elementi ripetitivi fini a se stessi, come ad esempio la sottolineatura dell’arrivo dei vari principi pretendenti con lo stacco musicale di Noi siamo principi o l’entrata e l’uscita di scena ripetute con passaggi di salti; togliere la musica di base dagli interventi canterini spiritosi e ravvicinati del Genio; lavorare maggiormente sulle pause per generare i tempi comici necessari alle risate; valutare l’ipotesi di scrivere un testo del tutto nuovo sul tema oppure riproporre quello originale così com’è, scegliendo l’una o l’altra versione (Disney o Pooh), evitando un mix tra parti scritte ex novo e pezzi già sentiti nel film o nel musical; armonizzare meglio i ruoli affidati ai bambini con quelli degli adulti o giocare maggiormente sull’assurdo della situazione, calcando la mano sul fatto che le guardie di palazzo e Andalù (simpaticissimo il bambino che lo ha interpretato) siano affidati alle mascotte della scuola; sfruttare di più la platea come luogo d’azione: in diversi momenti l’azione sul palco ha fatto credere che accadesse qualcosa alle spalle degli spettatori che si sono voltati inutilmente.

Punti di forza: la scenografia dell’entrata della caverna delle meraviglie; la soluzione adottata per il tappeto volante che porta Aladin e Abù in salvo (molto espressiva e simpatica l’interprete); la soluzione per il volo romantico di Aladin e Jasmine sul tappeto; l’amore che traspariva dai ragazzi per quello che stavano facendo e la generosità di Frattini, che (chi lo conosce non se ne meraviglia) non si è comportato da star, ma si è calato in mezzo ai più giovani alla pari: generosità e umanità sottolineate anche da Andrea Serpa nei ringraziamenti finali.

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A settembre si terrà un’audizione speciale con Manuel Frattini per entrare a far parte della TMA (Torino Musical Academy)

https://torinomusicalacademy.leadpages.co/torinomusicalacademyevent/

Per la rubrica My Favourite Things della rivista Musical! MANUEL FRATTINI PARLA DI “EASTER PARADE”

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