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STAGIONE 2016/17 – TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

foto THE PRIDE - diretto e interpretato da Luca Zingaretti .04

Politeama Rossetti 2016/17: oltre 60 spettacoli tra prosa e musical, passando per danza e teatro di ricerca

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di Erica Culiat

R per il Rossetti. Una grande lettera bianca al centro di una copertina rosso opaco attraversata da silhouette tersicoree. E un sottotitolo: liberi di sognare. Ma prima di sognare bisogna anche saper indirizzare i sogni, sfogliando per esempio il programma della nuova stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia 2016/17, firmato da Franco Però. Abbondante e variegato come questo teatro ha abituato il suo pubblico fin dal suo esordio nel 1878. Oggi una sessantina di spettacoli coniugati tra Prosa, per il direttore artistico Però, «il cuore della stagione», Musical & Eventi, Altri percorsi, Danza & Dintorni cui si aggiungono la stagione Junior e gli Eventi speciali.

Sintetizzando: molti autori contemporanei contrappuntati da una manciata di classici come l’immarcescibile Bardo e il suo Macbeth nella versione di Luca De Fusco con Luca Lazzareschi e Gaia Aprea (25 – 29 gennaio 2017), il Brecht di Mr. Puntila e il suo servo Matti per la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Forgia dal 15 al 19 marzo – il Teatro dell’Elfo sarà presente anche dal 15 al 19 febbraio con il loro applaudito Morte di un commesso viaggiatore – e il nostro Goldoni con Arlecchino il servitore di due padroni (29 marzo – 2 aprile) del Teatro Stabile del Veneto. Un ritorno quasi didattico, per chi non ha mai visto la versione strehleriana e quella più recente, del 2013, di Richard Bean con Pierfrancesco Favino.

Le Sorelle Macaluso foto di Carmine Maringola-4

Un po’ di ricerca: Emma Dante che dopo Carnezzeria, ritorna a Trieste con Le sorelle Macaluso (17/18 maggio), il gruppo Anagoor al suo esordio allo Stabile che affronta la questione educativa in Socrate il sopravvissuto/come le foglie (25 novembre), Carrozzeria Orfeo con Thanks for vaselina (20 dicembre), i due artisti messinesi Scimone e Sframeli con il loro ultimo spettacolo, Amore (28 febbraio – 5 marzo).

_B3A0333Tanti grandi nomi, qualche debutto, come Fabrizio Bentivoglio ne L’ora del ricevimento di Stefano Massini e la regia di Michele Placido (1° – 5 marzo) e tanti beniamini che si potranno di nuovo applaudire. Da Umberto Orsini e Massimo Popolizio (Il Prezzo di Arthur Miller, 10 – 15 maggio), a Massimo Ghini e Galatea Ranzi in Un’ora di tranquillità del pluripremiato Florian Zeller (8 – 12 febbraio), da Luca Barbareschi, Chiara Noschese e il bravo Gianluca Gobbi ne L’anatra all’arancia (30 novembre – 4 dicembre) a Luca Zingaretti in The Pride, testo che ha vinto numerosi premi, tra cui un Olivier (14 – 18 dicembre).

Molto buona la stagione di danza, dignitosa quella dei musical.

A parte le ospitalità che dettaglieremo ancora, ci soffermiamo sulle produzioni che il Ministero ha implementato nel nuovo e ahimè funesto sistema teatrale, anche se a onor del vero, il Rossetti ha goduto di un incremento del 20 per cento per quanto riguarda i finanziamenti statali. Ben tredici, quindi le produzioni: alcuni titoli nuovi, quattro in tournée nazionale (Scandalo, Tre alberghi, Play Strindberg lo spettacolo d’apertura della stagione il 25 ottobre, una rilettura di Friedrich Dürrenmatt di Danza di morte di Strindberg, con Maria Paiato, Franco Castellano e Maurizio Donadoni, firmato da Però e Come cavalli che dormono in piedi di e con Paolo Rumiz, inserito di nuovo nel cartellone, questa volta negli Eventi speciali, dal 14 al 18 dicembre dopo il successo ottenuto la scorsa stagione).

Il direttore artistico vorrebbe fare ancora di più utilizzando la compagnia stabile nell’ottica di un sempre maggiore ampliamento dei rapporti con le realtà teatrali regionali, cittadine e dei Paesi confinanti come Slovenia e Croazia. Intanto a Trieste, per il secondo anno consecutivo in occasione della regata velica la Barcolana, i teatri cittadini, quindi anche l’ente lirico, La Contrada, il Teatro Miela, lo Stabile sloveno, saranno aperti per una notte con spettacoli dedicati al mare. Gli incassi della Notte Blu (1° ottobre) saranno devoluti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto così come quelli dello spettacolo del 23 settembre Genius Loci. Dov’era, com’era a quarant’anni dal terremoto (Friuli, 1976), diretto da Andrea Collavino con Omero Antonutti, Maria Grazia Plos, Riccardo Maranzana e la Corale “Renato Portelli” di Mariano del Friuli.

Gli appuntamenti del Rossetti oltre a usufruire della sala da 1500 posti denominata Assicurazioni Generali – grazie al sostegno economico di questa compagnia, riconfermato per il prossimo triennio – e quella piccola, la Bartoli, saranno di nuovo emulsionati anche in altri teatri, il Miela e lo Sloveno.

Ritorniamo alle produzioni: abbiamo accennato allo spettacolo d’apertura, seguirà un’altra rilettura, questa del 1969. Fassbinder trae ispirazione dalla Bottega del caffè di Goldoni. Protagonista la compagnia dello Stabile più Graziano Piazza, mentre la direzione sarà quella di Veronica Cruciani (1 – 20 novembre). Un testo invece commissionato a Giuseppe Manfredi e Guido Chiarotti in calendario dal 25 aprile al 14 maggio sarà La domanda della regina, regia Pietro Maccarinelli. La pièce trae spunto dalla domanda che sembra la regina Elisabetta abbia posto agli economisti informandosi sul motivo che ha loro impedito di prevedere la crisi attuale.

Tra gli altri, un testo di Pino Roveredo Caracreatura che un paio di anni fa era stato allestito da La Contrada con la regia di Franco Però, ma in questa nuova edizione la regia sarà dello stesso autore (16 – 30 marzo), nel ruolo della protagonista sempre Maria Grazia Plos. E poi Souper di Ferenc Molnar, griffata Fausto Paravidino (6 – 11 dicembre) e due co-produzioni, una con il Miela, Orlando Furioso in jazz (4 – 9 aprile) e una con lo Sloveno, Paurosa bellezza, testo di Marko Sosic sul rapporto dell’uomo con la montagna, dove vengono evocate le imprese di celebri alpinisti triestini  (21 aprile – 14 maggio).

Le Olimpiadi del 1936 - 4

A volo d’uccello segnaliamo che nella stagione Prosa troviamo anche Qualcuno volò sul nido del cuculo, regia di Alessandro Gassman, Il deserto dei tartari di Buzzati, Minetti di Thomas Bernhardt con Eros Pagni, Due partite della Comencini, mentre negli Altri percorsi, Le Olimpiadi del 1936 con Federico Buffa, Il sole e gli sguardi, un discorso su e di Pasolini con Luigi Lo Cascio, Il baciamano di Santanelli, Utoya di Edoardo Erba, La fabbrica dei preti di e con Giuliana Musso, Tropicana della trentenne Irene Lamponi, Il coraggio di dire no – La storia di Giorgio Perlasca di e con Alessandro Albertin, Wikipiera con Piera degli Esposti e Pino Strabioli, Quello che non ho, teatro canzone ispirato a De Andrè e a Pasolini con Neri Marcorè. Ritorna Ottavia Piccolo con un altro testo di Massini, Donna non rieducabile.

ROCKY_PRODUCTION_119Abbandoniamo la prosa per i Musical & Eventi. Bisogna subito dire che languono gli spettacoli internazionali vuoi per il cambio sfavorevole di sterlina e dollaro vuoi per la pruderie al genere di alcune amministrazioni locali, quindi buon viso a cattiva sorte. La programmazione ormai è appuntata su titoli sicuri e su produzioni nazionali, il che va bene se, anche in questo caso, ci fosse la possibilità di affiancare dei titoli non scontati come Next to Normal, Newsies o American Idiot. Tant’è. In questa stagione gli spettatori potranno scegliere tra Cabaret, nuovo allestimento di Saverio Marconi -una sua edizione l’avevamo vista una ventina d’anni fa allo scomparso Festival Internazionale dell’Operetta– con Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello (17-20 novembre). Unica produzione straniera il Rocky Horror nel nuovo allestimento di Christopher Luscombe varato a Londra lo scorso anno e trasmesso in diretta nei cinema di tutto il mondo per celebrare il 40° anniversario dell’uscita del film (6 -10 dicembre).

Ritratto di Malika Ayane

Ritornano dopo Traces, anche Les Sept Doigts de la main, il gruppo canadese che tra pirouettes, acrobazie, musica, canto, cucinerà e alla fine servirà al pubblico le pietanze della serata (5-8 gennaio); dal 18 al 22 gennaio invece un classico di Webber, Evita diretto da Massimo Romeo Piparo con Malika Ayane e Filippo Strocchi. Da non perdere una piccola produzione tedesca Leo firmata da un canadese Daniel Brière e interpretato da Tobias Wegner. Una strizzata d’occhi a Buster Keaton e ai trucchi cinematografici hollywoodiani che verranno svelati in diretta al pubblico (2-5 febbraio). In chiusura Sister Act sempre di Marconi con Belia Martin, Strabioli  e Suor Cristina (22-26 febbraio).

IL MANTELLO DI PELLE DI DRAGOIl sipario di Danza & Dintorni si alzerà sulla partitura del Romeo e Giulietta di Prokofiev coreografo da Davide Bombana. Protagonisti il Junior Balletto di Toscana (7 novembre), una piccola anteprima perché tutti gli altri appuntamenti si coaguleranno a primavera dal 14 marzo con Parsons Dance, a seguire Carolyn Carlson con le sue Short Stories (25 marzo), poi ci sarà la suggestiva Sagra della primavera e il Bolero con le coreografie di Michele Merola ed Enrico Morelli (28 marzo). Ad aprile, il 12, la Rioult Dance Company New York con un programma tutto da vedere, da City a Wien a due prime italiane, Duets Sacred & Profane e Dream Suite, mentre il 19 sarà la volta del Cantico dei cantici di Virgilio Sieni. Ancora un Romeo Y Julieta formato tango (21 aprile), mentre l’Aterballetto dedicherà la serata alle coreografie di Johan Inger che forse molti ricorderanno come direttore artistico del Cullberg Ballet. Il 9 maggio Sabrina Brazzo sarà la protagonista de Il Mantello di pelle di drago  firmato da Massimiliano Volpini, infine il Tulsa Ballet, a gran richiesta, con tre brani tra cui Age of innocence, un’opera ispirata ai romanzi di Jane Austen su musiche si Philip Glass e Thomas Newman (23 maggio).

Ma non è finita: tra gli eventi speciali segnaliamo il 4 novembre breakdance sulle note barocche di Bach con la crew berlinese Flying Steps e la ballerina classica Virginia Tomarchio e dal 29 al 31 dicembre, Roberto Bolle and Friends. Ancora un Faust nella lettura registica di Tomaz Pandur, allestimento del Teatro Nazionale Drama di Lubiana (5 aprile) e assolutamente imperdibili, poetici, stralunati i Semianyki, gli artisti russi cresciuti alla scuola di Slava Polunin con The Family (7-8 aprile).

Last but not least la stagione junior con Il sogno di Alice interpretato dagli allievi dell’’Associazione culturale StarTsLab e tre spettacoli a cura del Centro Teatro Animazione di Gorizia, Olivia Paperina di Altan, Aida è servita (una rivisitazione dell’opera verdiana) e Il principe mezzanotte.

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