Il teatro diretto da Andrée Ruth Shammah ha aperto a novembre il Progetto Danza. Ecco il cartellone completo
Comunicato Stampa
TEATRO FRANCO PARENTI
diretto da Andrée Ruth Shammah
Sala Grande
martedì 28 novembre 2017
VICOLO DELLO SPECCHIO 1- LINKS
VICOLO DELLO SPECCHIO 1
uno spettacolo di Matteo Bittante
con Michele Di Giacomo, Chris Costa, Cristian Cucco, Alice Carrino, Samira Cogliandro
produzione Associazione ContART / ArtedanzaE20 in collaborazione con DANCEHAUSpiù sostenuto da NEXT 2016 – Laboratorio delle idee Regione Lombardia
Un gruppo di giovani artisti si ritrova per raccontare il mondo che li circonda tramite immagini, canzoni, poesie, danze e pensieri ad alta voce. Il pubblico è subito trascinato all’interno di una galleria di personaggi, oggetti, luoghi, dai contorni visionari, che in alcuni casi sembrano non avere coerenza tra di loro.
Rinunciando ad una narrazione puntuale e ispirata dalla logica, ogni quadro si sviluppa su differenti piani di lettura in cui si fondono varie storie e accadimenti che nascondono suggestioni profonde sul mondo dell’arte e sul che cosa voglia dire essere artista oggi.
A chi guarda spetta il compito di giocare con le tessere di questo puzzle che si compone via via attraverso le immagini e i sentimenti deflagranti sulla scena, che vanno dall’inquietudine alla speranza, dall’incertezza fino ad un senso di vitalità. In un alternarsi di performance dissacranti e provocatorie, in cui si scorge il richiamo al noto Cabaret Voltaire, lo spettacolo sarà caratterizzato anche da esibizioni musicali e reading letterari, azioni performative che rompono ogni barriera tra spazio scenico e platea. I giovani artisti e performer sulla scena saranno guidati e sollecitati continuamente da un personaggio ambiguo e misterioso, un grillo parlante moderno, interpretato da Matteo Bittante.
A seguire
LINKS
uno spettacolo di Stefano Fardelli
con la partecipazione dei giovani danzatori di DanceHaus
produzione DANCEHAUSpiù / Associazione Culturale Excursus Onlus
In questa creazione del giovane coreografo Stefano Fardelli, commissionata dall’Attakkalari Centre of Movements Arts di Bengalore e supportata dall’ Ambasciata Italiana di Mumbai in India, i “links” del titolo sono i cavi elettrici che attraversano il cielo nelle città indiane, connettendo i vari palazzi tra loro ed in qualche modo, idealmente, anche le vite delle persone che vi vivono all’interno…
Immagini impresse nel ricordo del coreografo durante i suoi soggiorni indiani che ora rivivono sulla scena come ricamate in un arazzo di corde colorate che connettono 25 corpi di giovani danzatori in un labirinto di legami inscindibili.
ORARI
h 20.30
PREZZO
Intero platea 15€ Convenzioni 12,50€ Over 65 under 26 12,50€ + diritti di prevendita
INFO
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14 – 20135 Milano
E-mail: biglietteria@teatrofrancoparenti.com
Tel. 02 59995206
Fb: http://www.facebook.com/teatrofrancoparenti
Tw: http://www.twitter.com/teatrofparenti
Sito: http://www.teatrofrancoparenti.it App: Teatro Franco Parenti
Segue il cartellone completo del Progetto danza
al Teatro Franco Parenti
PROGETTO DANZA
Dal 14 novembre al 4 dicembre 2017
– CollettivO CineticO – Sylphidarium Maria Taglioni on the ground
– DanceHaus Company – Vicolo dello specchio 1 e -Links
– Compagnia Susanna Beltrami –Back to the nature wakening the sleeping beauty
– Compagnia Enzo Cosimi – Thanks for hurting me Kafka. Un tributo postumo
14 e 15 novembre 2017 h 20.00
CollettivO CineticO
Sylphidarium Maria Taglioni on the ground
concept, regia e coreografia
Francesca Pennini
musiche originali Francesco Antonioni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carolina Fanti, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi,
Vilma Trevisan
violino Marlène Prodigo
percussioni Flavio Tanzi
co-produzione CollettivO CineticO,
Théatre de Liège, Torinodanza Festival, Festival MiTo, Cango Cantieri Goldonetta Firenze
Un balletto fatto a pezzi, anzi smontato e rimontato e infine rinato.
E come le silfidi quando si nutrono delle carcasse, Francesca Pennini trae nuova linfa vitale dalla “morte” di quella danza classica codificata come rigida e immutabile.
Il corpo liberato esplode in un trionfo motorio che sembra non avere fine, per uno spettacolo ricco di intelligente humour e dal risultato adrenalinico.
La musica di Francesco Antonioni dialoga con le partiture fluide di Chopin in un botta e risposta percussivo e ritmico eseguito dal vivo.
Sul palcoscenico non c’è tregua: potenza dinamica, presenza e vigore fisici, veemenza pulsante e contagiosa, sensualità applicata con classe a una raffinata tecnica per danzatori. Francesca Pennini e i suoi danzatori conquistano gli spettatori con un’esibizione impeccabile per coreografia, tecnica.
In scena in Triennale Teatro dell’Arte
Info e prenotazioni: www.triennale.org/teatro-dellarte
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28 novembre 2017
DanceHaus Company
Vicolo dello specchio 1
uno spettacolo di Matteo Bittante
con Michele Di Giacomo, Chris Costa, Cristian Cucco, Alice Carrino, Samira Cogliandro
produzione Associazione ContART / ArtedanzaE20 in collaborazione con DANCEHAUSpiù sostenuto da NEXT 2016 – Laboratorio delle idee Regione Lombardia
Un gruppo di giovani artisti racconta il mondo che li circonda tramite immagini, canzoni, poesie, danze e pensieri ad alta voce. Una galleria di personaggi, oggetti, luoghi dai contorni visionari.
A chi guarda spetta il compito di giocare con le tessere di un puzzle che si compone via via attraverso le immagini e i sentimenti deflagranti sulla scena: dall’inquietudine alla speranza, dall’incertezza fino ad un senso di vitalità.
A seguire
Links
uno spettacolo di Stefano Fardelli
con la partecipazione dei giovani danzatori di DanceHaus
produzione DANCEHAUSpiù / Associazione Culturale Excursus Onlus
Progetto commissionato dall’Attakkalari Centre of Movements Arts di Bengalore e supportato dalla Ambasciata Italiana di Mumbai in India.
I “links” sono i cavi elettrici che attraversano il cielo nelle città indiane, connettendo i vari palazzi tra loro ed in qualche modo, idealmente, anche le vite delle persone che vivono all’interno… Immagini impresse nel ricordo del coreografo – durante i suoi soggiorni indiani – prendono vita sulla scena come ricamate in un arazzo di corde colorate che connettono 25 corpi di danzatori in un labirinto di legami inscindibili.
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29 novembre 2017
Compagnia Susanna Beltrami
Wakening the sleeping beauty
da un’idea di Susanna Beltrami e Alessandro Chiarato
regia e coreografia Susanna Beltrami
creazione musicale a cura degli studenti del corso di Sound Design, IED Milano
con la supervisione di Paolo Solcia elementi scenici e costumi a cura degli studenti del corso
di Interior Design, Specializzazione in Scenografia degli eventi, IED Milano
con la supervisione di Roberto Muscinelli e Gianluca Di Muzio
luci Gianluca Di Muzio – drammaturgia Lorenzo Conti e con i giovani danzatori di DanceHaus
Susanna Beltrami torna ad esplorare la scena come luogo disinibitore di energie collettive e di nuove ritualità. Lo spazio scenico è un sistema chiuso, opprimente, quello di una “classe”, “non luogo” dove gli esseri umani sono gettati sin dal loro primo gemito in una popolazione di esseri-automi. I loro piedi e i loro banchi affondano in una distesa di rifiuti alimentata incessantemente da uomini-spazzini.
In scena i solisti della Compagnia Susanna Beltrami, affiancati da un “ensemble” di 40 giovani danzatori, dialogano con le partiture originali del suono, della luce e dell’oggetto realizzate dai giovani studenti scenografia e sound-designer dell’Istituto.
Performance nata dalla collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Milano e da un’idea condivisa con il Direttore Alessandro Chiarato
Evento inserito nel programma di Festival Exister_ X 2017
Preceduto da
DanceHaus Company
Links
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4 dicembre 2017 h 20.30
Compagnia Enzo Cosimi
Thanks for hurting me
Kafka. Un tributo postumo
regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi
interpretazione e collaborazione alla coreografia Paola Lattanzi,
Elisabetta Di Terlizzi, Alice Raffaelli
video Stefano Galanti
disegno luci Matteo Crespi, Enzo Cosimi
musica a cura di Enzo Cosimi
e Stefano Galanti
testi Giulia Roncati
produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Regione Lazio con il sostegno per la residenza di Amat, artedanzae20/DanceHaus e di Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo
Uno dei più autorevoli coreografi di danza contemporanea italiana in uno spettacolo dedicato all’esperienza emozionale e sensoriale del dolore.
L’avvento del nichilismo ha annullato ogni valore metafisico in un sistema dominato dalla tecnologia e dalla scienza. Il dolore viene estirpato dalla vita perché non abita più persone ma strumenti.
Visioni e narrazioni in cui vere storie e biografie inventate si mescolano fra loro. La drammaturgia del lavoro, terza parte del progetto Sulle passioni dell’anima, attinge all’universo Kafkiano.Il dolore insegna ad ascoltare e a trasmettere l’unicità dell’essere umano. “Abbiamo imparato a consumare anche il dolore, senza essere in grado di prendercene cura.”