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POLITEAMA ROSSETTI 18/19 – ANTICIPAZIONI

In attesa della presentazione ufficiale del 5 settembre, il Politeama Rossetti di Trieste svela alcune anticipazioni

di Erica Culiat

Finita una stagione se ne rifà un’altra, anzi si ragiona già per quella del 2020, nonostante i ritardi del Fus nei pagamenti, anche se pare che a livello ministeriale si stia lavorando per introdurre delle modifiche a tal riguardo.

Comunque sia, la curiosità per il teatro a Trieste è sempre ai massimi livelli e quindi il 19 luglio il parterre lussureggiava di pubblico e di ospiti sistemati nella penombra rembrandtesca del Caffè Rossetti per ascoltare e raccontare le primizie del nuovo cartellone dello Stabile del Friuli Venezia Giulia che verrà presentato in toto il 5 di settembre. Dicevamo ospiti.

Accanto ai rappresentanti istituzionali, vale a dire al presidente Sergio Pacor, al direttore artistico Franco Però e all’assessore ai Teatri Serena Tonel, c’erano Lino Guanciale, ormai adottato da Trieste – sta infatti girando la seconda stagione della fiction La porta rossa – che sarà presente allo Stabile il prossimo maggio con La classe operaia va in paradiso; accanto, Ariella Reggio, protagonista della terza parte della trilogia di Furio Bordon, anche lui all’appello, Un momento difficile e due dei componenti della compagnia stabile del Rossetti, Andrea Germani ed Ester Galazzi.

Una mareggiata di considerazioni. La necessità di dar voce a interessi culturali variegati, quindi prosa, musical, danza, grandi eventi, che si riversa nella complessità di una sala da 1500 posti (Tonel).

La necessità di cercare temi forti nei quali si rispecchi la nostra società, vedi lo spettacolo inaugurale, I Miserabili di Victor Hugo, che tanto successo ha avuto a Napoli, per riportare il pubblico a teatro (Però).

La necessità di non lasciarci obnubilare dall’ottusità che è la cifra del nostro mondo e, per quanto riguarda il teatro, nonostante le difficoltà economiche e il bisogno di far cassa, il coraggio di scegliere le cose importanti da far vedere, il resto lasciarlo alla televisione (Bordon).

L’auspicio di implementare le oltre centomila presenze del 2017/18, visto che ci sono tutti i presupposti per una stagione interessante (Pacor).

Tre le nuove produzioni. Abbiamo accennato a I Miserabili con Franco Branciaroli e la compagnia stabile, spettacolo firmato da Però e fatto con il Centro Teatrale Bresciano e il Teatro degli Incamminati che inaugurerà il cartellone il 16 ottobre, già prenotato per sei mesi di tour.

Con lo Stabile di Verona e i teatri nazionali di Napoli e Genova vedremo il 19 febbraio la Salomè di Oscar Wilde che a Trieste sarà in esclusiva regionale. Regia di Luca De Fusco con Eros Pagni nel ruolo di Erode e Gaia Aprea in quella di Salomè.

Ritorna sul palcoscenico del Rossetti anche Furio Bordon con Un momento difficile, il 26 febbraio, che corona quel percorso iniziato con Le ultime lune, seguito da La notte dell’angelo, tutti incentrati sulle fragilità di certe fasi dell’esistenza, vecchiaia e infanzia. Autore triestino e protagonista triestina, nata proprio su queste tavole, Ariella Reggio. La Reggio non sarà però sola, vicino a lei un’ altra conoscenza molto apprezzata, quella di Massimo Dapporto.

A maggio sarà la volta de La classe operaia va in paradiso un classico del nostro cinema in versione teatrale. È stato proprio Guanciale il motore di quest’operazione. Guanciale che al Rossetti ha già calcato le scene due volte, nel 2005 con la farsa teatrale di Franco Branciaroli, Lo zio e nel 2012 con Arturo Ui.

Non si tratta di una riscrittura della sceneggiatura, ha detto, ma di un assemblaggio del carteggio tra Petri, il regista, e Ugo Pirro, lo sceneggiatore, delle recensioni di allora, in modo da far entrare gli spettatori nel tempo della creazione. È un cantiere teatrale aperto della classe operaia, mi interessava capire che effetto fa oggi questo materiale.

Viene riproposto anche Emmanuel Schmitt con Piccoli crimini coniugali, dove, nei ruoli di Gilles e Lisa, vedremo Michele Placido e Anna Bonaiuto.

Ricerca, temi e linguaggi contemporanei saranno affidati a Pippo Delbono e alla sua La Gioia, a Carrozzeria Orfeo, non perdeteli, perché sono irresistibili con Cous Cous Klan dove Gabriele Di Luca indagherà il nostro futuro con poca acqua, povertà globale e la ricchezza in mano a pochi, al giornalista sportivo Federico Buffa che in A Night in Kinshasa racconterà l’incontro di boxe tra Classius Clay e George Foreman e a Glauco Mauri e a Roberto Sturno che, in un percorso multimediale nell’universo beckettiano, omaggeranno l’artista dublinese.

Musical. Per il momento bisogna accontentarsi di due titoli. Il ghiotto Ghost, il 13 novembre, edizione originale dell’UK Tour, in prima nazionale e in esclusiva per l’Italia. Fuori dal Regno Unito, lo spettacolo sarà ospite soltanto a Dubai, Istanbul e Trieste. Colonna sonora composta da Dave Stewart degli Eurytmichs e, nel ruolo di Sam, Niall Sheehy, già protagonista di Miss Saigon nel West End.

Applaudito nel 2010 al Rossetti, ritorna in una produzione completamente rinnovata, firmata Barley Arts, We Will Rock You che debutterà il 25 ottobre, lo stesso giorno dell’uscita del film su Freddy Mercury.

Per la danza è stato concesso un solo titolo, tra l’altro provvisorio, Alice Alice Alice dei Momix. Dopo il debutto assoluto a Roma, il gruppo capeggiato da Moses Pendleton, arriverà a marzo nel capoluogo giuliano e ci farà sprofondare nel mondo immaginifico di Lewis Carroll.

Infine Capodanno a teatro – Carroll spadroneggia quest’anno! – con Alis de Le Cirque World’s Top Performers e i massimi artisti internazionali del Cirque du Soleil e del Circo contemporaneo.

E come starter credo siamo già a una scorpacciata voluttuosa!

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