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REVIEW – AMOR MIO. TORNA LO SPETTACOLO SCRITTO E DIRETTO DA SIBILLANO CON PLATANIA E DI BARI

“Grazie alla vita”, nonostante tutto, “Amor mio”! Simone Sibillano, Brunella Platania e Chiara Di Bari in un intenso dramma con musica che non fa rimpiangere il teatro d’altri tempi.

di Ilaria Faraoni

Sarà nuovamente in scena, il 27 ed il 28 settembre prossimi, al Teatro Altro Spazio di Roma, dopo il debutto dello scorso aprile, Amor Mio, un testo scritto e diretto da Simone Sibillano, che ne è anche il protagonista insieme a Brunella Platania e a Chiara Di Bari.

Lo spettacolo è una prova di grande maturità artistica di Sibillano autore e regista, che già aveva colpito in queste vesti con la sua opera prima – America (2013) – fino ad arrivare a Antonietta e Gabriele (2017) da noi recensito QUI.

Al centro della storia, ambientata negli anni Settanta e totalmente inedita, è Giulio/Eva, un travestito al suo debutto in scena in un locale, la cui figura e la cui stessa vita sono inscindibili dalle due donne che lo accompagnano nella narrazione: la madre (Brunella Platania) – nella quale in qualche modo Giulio/Eva identifica il rifiuto del mondo nei suoi confronti – e il suo “Tutto”, ovvero la fondamentale Jaq (Chiara Di Bari).

Non possiamo svelare nulla di più della trama perché lo spettacolo è costruito a step: man mano, ora da un personaggio, ora dall’altro, ora tramite dialoghi, ora tramite un colloquio diretto con il pubblico, vengono aggiunti dei tasselli e, proprio quando ci si è fatta un’idea dei fatti e si crede di aver compreso la “verità”, tutto cambia.

Del resto, come dice Jaq: «La verità è spesso nelle orecchie di chi ascolta e quasi mai nella mente di chi parla».

È anche per questo che si potrebbe definire il testo scritto da Sibillano quasi pirandelliano, così come alcune tematiche affrontate, dall’incomunicabilità, alla maschera che gli altri ci affibbiano, dallo sdoppiamento dell’io, alla “pazzia”. Tutti elementi potenziati qui dal pregiudizio e dall’incomprensione verso Giulio prima, verso Eva poi, che costringono il protagonista a chiudersi nel suo mutismo; un mutismo frutto – più banalmente – di malattia, oppure logica conseguenza di una sensibilità superiore, a fronte di una completa insensibilità della madre? «Non sentivo niente», ripete più volte la donna, mentre Eva spiega agli spettatori: «Non ho mai amato troppo le parole, ho sempre creduto che fossero ingannevoli e che potessero confondere, per questo Giulio smise di parlare. Chiuso, muto, se ne stava lì in silenzio, in osservazione del mondo».

E se «Estraneo è colui che sveglia gli animi», non è tanto difficile, al giorno d’oggi, sentirsi estranei in una società che ci vuole sempre più non pensanti.

Non c’è che dire: Amor Mio è uno spettacolo che induce alla riflessione e sul quale ci si trova a meditare anche il giorno dopo.

Altro spunto sempre interessante è quello legato al tema della poesia e dello spettacolo che generano forti emozioni ma che sono quasi sempre legati al dolore. Da un male nasce un bene, ma un bene che dà beneficio agli altri, che restano incolumi, al contrario di chi deve portare il peso di quella sofferenza. Ancora una volta il bene e il male sono due facce della stessa medaglia. Ed Eva stessa non dice forse di sé: «Io sono il male e il bene»?.

Ma il dramma scritto da Sibillano vuole portare comunque un messaggio positivo, racchiuso in quel ringraziamento alla vita raccontato dalla cilena Violeta Parra nel brano Gracias a la vida.

Introduciamo così il tema “musica”: Amor Mio si avvale, per completare la narrazione, di alcuni brani musicali editi. Ancora una volta la scelta dell’autore è stata precisa ed emozionante, sia con pezzi più conosciuti dal vasto pubblico, sia con canzoni meno note e più ricercate: Historia de un amor, Per una bambola – da non confondere con La bambola, sempre “di” Patty Pravo – Poesia, Quel che si dice (Comme ils disent), Amor mio, I giardini di marzo e perfino un’aria della Tosca di Puccini (Vissi d’arte).

I momenti musicali, alcuni contestualizzati nella finzione dello “spettacolo nello spettacolo” (ma sempre con un loro preciso perché), altri fondamentali per spiegare emotivamente i rapporti tra i personaggi, sono impreziositi sia dalle interpretazioni dei tre artisti, eccellenti, sia dal modo stesso in cui, nei pezzi a due o a tre voci, queste ultime vengono inserite solo in alcuni precisi versi, con brevi e significative incursioni. 

Colpisce anche l’ottimo lavoro che sposa e amalgama alla perfezione le tre diverse vocalità.

E restando in tema “voce” si apprezza anche il continuo passaggio (sempre rivelatore e mai casuale) di Simone Sibillano tra vocalità maschile e femminile, sia nelle parti musicali (anche all’interno di uno stesso brano), sia in quelle in prosa, con una voce che spazia dai falsetti ai toni più baritonali, per sorprendere anche con l’interpretazione da soprano (o come direbbe qualcuno da sopranista) in Vissi d’arte.

Quanto all’interpretazione attoriale non si può non applaudire Sibillano, Brunella Platania e Chiara di Bari, che hanno costruito dei personaggi a tutto tondo, credibili e veri a partire dai gesti e dalle movenze, fino ad arrivare ai toni della voce e al più impercettibile sguardo capace di colpire e provocare forti sensazioni.

Da notare anche l’acuto espediente del dialetto e dell’italiano senza inflessioni per evidenziare e differenziare due diversi piani di racconto dello stesso personaggio, quello della madre/Platania.

Uno spettacolo che merita di essere visto, un teatro intimista e di classe, quasi di altri tempi, pur nella modernità della tematica e della regia, ben pensata e ben realizzata, con taglio cinematografico.

Si ricorda infine la partecipazione straordinaria, in voce, del piccolo Teo Achille Caprio, noto per aver recitato in diverse fiction televisive.
Una lode anche per costumi, make up e consulenza drag di K.B. Project.

Pagina dell’evento: https://www.facebook.com/events/2147875375482554/

Segue scheda dello spettacolo con note di regia:

Giovedì 27 e Venerdì 28 Settembre, ore 21.30, presso Altro Spazio in Via Tiburno 33 – Roma

<< AMOR MIO >>

uno spettacolo scritto e diretto da Simone Sibillano

con Simone Sibillano, Brunella Platania e Chiara Di Bari

con la partecipazione straordinaria della voce di Teo Achille Caprio,

costumi, make up e consulenza drag a cura di K.B. Project

Va in scena giovedì 27 e venerdì 28 Settembre alle ore 21.30, nel teatro Altro Spazio di Via Tiburno 33, il nuovo spettacolo “Amor Mio”, scritto, diretto e interpretato dal cantante-attore Simone Sibillano, premiato nel 2014 come Miglior Attore Protagonista dal sito Broadwayworld.com, per la sua interpretazione nel musical “America” da lui stesso scritto e diretto, oltreché interprete acclamato di tante opere musicali (“Jesus Christ Superstar”, “Aladin”, “Robin Hood”, etc). Saranno sul palco insieme a lui, Brunella Platania (“Tosca-Amore Disperato”, “Jesus Christ Superstar”) e Chiara Di Bari (“Notre Dame de Paris”, “Canti di Scena”, “La Strada”), con la consulenza in drag, costumi e makeup a cura di K.B. Project.

Siamo sul finire degli anni ’70 e la storia è quella di un uomo che indossa i panni di una donna, per un debutto in scena che non vuole deludere le attese. In città tutti parlano di Eva, quel travestito dalla voce incantevole, pronto a strabiliare il pubblico. Accanto a lui c’è l’adorata Jaq, colonna portante della sua vita e un’ombra, sua madre, che porta indosso un carico di dolore troppo grande da sopportare.

Il vento di libertà degli anni ’70 alimentato dal sapore delle rivolte, soffia ancora tra le strade, ma il suo respiro diventa sempre più sottile lasciando sempre più spazio all’ambiguità e alla paura del diverso. Eppure il fermento culturale, la trasgressione, le rivolte di classe e il movimento di liberazione femminile e sessuale, sono il pane quotidiano di una popolazione in ascolto, che assorbe elementi anche e soprattutto attraverso la musica: “Amor Mio”, “I Giardini di Marzo”, “Gracias a la Vida”, “Historia de un Amor”, “Poesia”, “Per una Bambola”, sono solo alcuni dei brani con cui i protagonisti racconteranno al pubblico la storia di Eva.

E mentre il mondo esterno sta cambiando costruendo le infrastrutture culturali del domani, il mondo interiore di Eva si sgretola pian piano, sotto il peso delle pesanti mura dell’esclusione e dell’emarginazione a cui la società lo ha destinato. Una società che muta e va veloce, ma che non smuove un passo se non nelle consuete direzioni. Forse un palcoscenico renderà familiare ciò che loro considerano diverso e incomprensibile. Eva vede in quel fascio di luce la sua ultima possibilità di rivalsa verso la vita e ci si aggrappa con tutte le forze che ha, interpretando le parole e i sentimenti della musica che ha fatto epoca: da Lucio Battisti a Mina, passando per Patty Pravo, Charles Aznavour, Riccardo Cocciante e tanti altri grandi interpreti di una decade che ha segnato la storia della musica italiana e internazionale.

NOTE DI REGIA, a cura di Simone Sibillano:
Eva è un travestito. Un essere umano in perenne apprendimento esistenziale, sempre in equilibrio tra i sentimenti e il rifiuto, nella precaria accettazione di se stesso e della sua posizione nel mondo, nella costante ricerca di quelle radici che darebbero un senso alla sua vita. Non vuole ascoltare il mondo di fuori e come un impavido Ulisse si riempie le orecchie di cera per attraversare i mari al riparo dall’infame canto delle sue sirene. Ma quelle sirene non recitano il canto del mare, sono spietate e sputano velenose sentenze, attaccandolo e discriminando la sua vita sui tacchi a spillo, costringendolo a vivere in disparte. Così la sua innocenza di vivere è violata da chi si arroga il diritto della normalità, ripetendo una storia che si ripete da diecimila anni. Eva è senza difese di fronte all’abbandono, al tradimento e al rifiuto di sé.

Biglietto 12€ / Rid. Gruppi 10€ – Prenotazioni:+39 393 9075005

 

About Ilaria Faraoni

Giornalista, laureata in "Lettere Moderne - discipline dello spettacolo" alla Sapienza di Roma (vecchio ordinamento) con una tesi in "Storia del Teatro", ho studiato musica e chitarra classica per 10 anni con il Maestro Roberto Fabbri, sono istruttrice FITD di balli coreografici a squadre (coreographic team). Il mio interesse per l'arte è a 360°. Ho studiato fumetto diplomandomi alla "Scuola Internazionale di Comics". Tra le mie attività c'è anche la pittura: ho frequentato i corsi della Maestra Rosemaria Rizzo e ho tenuto diverse mostre personali (una delle quali interamente dedicata al mondo del musical) in sedi prestigiose; nel 2012 sono stata premiata a Palazzo Valentini (sede ufficiale della Provincia di Roma) con un Merit Award per la promozione dell'acquerello.
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