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LILLO E I RAGAZZI DELL’ACCADEMIA IL SISTINA HANNO PRESENTATO SCHOOL OF ROCK ALLA STAMPA

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK

Dal musical di Andrew Lloyd Webber i ragazzi lanciano un messaggio rock ai genitori: «Ascoltateci!». Lillo: «Il rock è una filosofia di vita; la timidezza nei bambini è spesso segno di creatività». Piparo: «Portate i ragazzi a teatro con la speciale Promo famiglia».

di Ilaria Faraoni

Ad un mese dal debutto – la prima sarà il 5 marzo, con anteprime dal primo marzo – Massimo Romeo Piparo ha presentato alla stampa la sua nuova produzione: School of rock, adattamento italiano, da lui stesso come sempre curato, dell’ultimo musical (2015) di Andrew Lloyd Webber, tratto dall’omonimo film del 2003 con Jack Black. I testi ed il libretto originali sono rispettivamente di Glenn Slater e di Julian Fellowes.

La produzione targata PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina, vedrà in scena i giovanissimi allievi dell’Accademia Il Sistina, che nel 2018 ha visto nascere al suo interno anche la scuola di rock (leggere QUI).

Ad interpretare il protagonista sarà Lillo/Pasquale Petrolo, che alcuni definiscono proprio il Jack Black italiano.

L’attore, che solitamente fa coppia con Greg, è al suo debutto in un musical, ma è un vero musicista amante del rock. Sarà proprio lui, infatti, a suonare dal vivo la chitarra elettrica (ne ha già dato un assaggio durante lo showcase) del sedicente professore Dewey Finn che, cacciato dalla sua band, si spaccerà per il supplente atteso in una importante quanto severa scuola: Finn riuscirà a cambiare le vite dei ragazzi e della ferrea preside, interpretata da Vera Dragone, che Piparo, regista dello spettacolo, ha definito: «Un grandissimo acquisto della nostra scuderia».

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK

«Dewey è un folle visionario, un eterno Peter Pan, un bambino che non è mai cresciuto» ha spiegato Piparo, «Ed io dico: “Per fortuna! ». Poi ha continuato: «Con la sua gioia, con il suo entusiasmo e con la sua grinta, Dewey si infiltra nella scuola e dà una svegliata ai ragazzi, che sono irreggimentati in una vita che spesso noi genitori imponiamo ai nostri figli. Insegna loro la libertà, la voglia di gridare il proprio dolore, di esternare le proprie necessità e lo fa attraverso una cosa molto importante, trasversale e universale: la musica rock».

E la musica rock, come si evince facilmente dal titolo dello spettacolo, sarà la grande protagonista, con tre band che suoneranno dal vivo sotto la direzione musicale del Maestro Emanuele Friello, come ha anticipato il regista: «Una delle tre sarà in buca con i nostri maestri, poi ci sarà un set di orchestra dentro la classe e nel finale dello spettacolo, quando il gruppo formato dal professore si presenterà alla gara tra band, verrà fuori un grande palco rock dove i ragazzi daranno il massimo».

Ma nel panorama musicale di oggi, che posto ha il rock? Sia Piparo, sia Lillo, hanno parlato con un certo rimpianto dei tempi d’oro del genere. Il regista e direttore artistico ha commentato: «Per molti di noi, credo, il rock ha rappresentato un momento importante della crescita. Oggi si sta un po’ perdendo, la musica è completamente cambiata». Poi, riferendosi al film Bohemian Rhapsody ha continuato: «Ma in questomomento nelle sale cinematografiche, il successo più grande, per fortuna, racconta una storia rock!».

Lillo, per il quale School of rock è un film culto, ha approfondito il discorso: «Questo spettacolo, secondo me, racconta molto bene il rock, che è una filosofia di vita. Il mio personaggio dice, sì, di voler diventare una rock star, ma in realtà vuole “vivere rock” tutta la vita. “Rock” è farsi sentire, è non abbassare la testa; il rock è sempre stato legato alla ribellione. Sono proprio i suoi volumi alti che ti portano a dire “Ascoltami!”, che è anche quello che chiedono i bambini nello spettacolo, in una canzone che cantano ai genitori. Le note forti, gli accordi pesanti, aiutano a far ascoltare quello che si ha da dire».

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK

«Il rock, oggi, non esiste quasi più ed è un peccato», ha costatato l’attore, «perché è stato fondamentale, importantissimo, è stato fonte d’ispirazione per molti musicisti; secondo me ora se n’è perso completamente il senso filosofico. Le vere rockstar sono state quelle che non volevano probabilmente diventare ricche e famose, ma quelle che volevano semplicemente fare rock, tant’è che molte di queste sono finite anche male, proprio perché probabilmente il successo non era quello di cui avevano bisogno, non era un bene per loro.

Nascendo dall’esigenza di farsi ascoltare il rock è stato fondamentale e lo sarà sempre, per questo spero tanto che torni!».

Poi Lillo ha concluso il discorso con un piccolo sfogo, seguito da un forte applauso dei presenti: «Cioè, per dire… la trap non la amo!».  

Dal canto loro, i giovanissimi dell’Accademia apprezzano il rock. Sempre Lillo ha svelato infatti, riferendosi ai ragazzi: «Devo dire che sono tutti rockettari dentro; da quando facciamo le prove hanno scoperto i Deep Purple, i Queen, gli AC/DC e sono impazziti, quindi vuol dire che questa musica funziona ancora!».

E ancora riguardo ai giovanissimi che condivideranno con lui il palco, l’attore ha avuto parole entusiastiche: «I ragazzi dell’Accademia di Massimo sono strepitosi! I numeri veri li faranno loro, probabilmente. Sono davvero eccezionali! School of rock è una grande festa, uno spettacolo ricco, pieno di cose, di musica, gioia, di divertimento; c’è veramente tutto».

Riguardo al suo personaggio, Lillo ha ironizzato, tra le risate generali: «Devo dire che l’unica difficoltà che ho riscontrato nel fare questo spettacolo è che il personaggio è di base un immaturo, quindi ho dovuto sforzarmi molto, a livello attoriale, per diventarlo anch’io».

Tornando serio ha poi spiegato: «Dewey scardina completamente le regole della scuola in cui arriva, rivitalizzando i ragazzini e dando un senso all’energia che hanno naturalmente a quell’età. È un immaturo dall’inizio alla fine, non cambia, ma fa cambiare gli altri in positivo, ed è questo il bello del personaggio; non crescendo, coinvolge gli altri nell’essere un po’ più immaturi. La mia è esagerata, ma sappiamo tutti che un po’ di immaturità fa bene».

Anche per Piparo la sana immaturità di Dewey Finn è fondamentale: «Questo Peter Pan, questo bambinone mai cresciuto, pian piano riesce in un’impresa che non era riuscita a nessuno: far innamorare la preside (Vera Dragone), dall’apparenza rude, bigotta, molto rigorosa, che in realtà nasconde una vecchia rockettara pentita e farla liberare nella sua passione per la musica rock.

La stessa cosa accade per l’amico Ned (Matteo Guma), che aveva abbandonato il suo passato rock e che nel finale troverà il modo di liberarsi di quell’arpia della fidanzata, interpretata con grande cattiveria da Selene Demaria».

Per questi motivi, ha concluso Piparo, «School of rock è uno spettacolo che alla fine fa sentire veramente liberi, questa è la sensazione che ho avuto quando lo vidi la prima volta.  Ti fa uscire dal teatro più leggero».

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK
foto Marco Rossi

Non mancherà poi nemmeno il “momento lacrima”, come lo ha definito il regista: «C’è un pezzo molto bello che i ragazzi intonano rivolti ai propri genitori (lo stesso di cui ha parlato anche Lillo, NdR); qualcosa che sicuramente in platea sarà come una piccola frecciatina dei bambini a noi genitori che, spesso un po’ distratti dalla vita quotidiana, forse non ci accorgiamo che percorso  stiano prendendo i nostri figli. I ragazzi ci danno ogni tanto qualche piccola lezione di vita».

Il brano, che si intitola Se solo mi ascoltassi, rivela già nel titolo il messaggio, ed è stato scelto proprio dal direttore Piparo tra i pezzi dello spettacolo da presentare alla stampa durante lo showcase di mercoledì scorso, nel quale i ragazzi dell’Accademia hanno fatto assaggiare le loro doti artistiche e la loro energia.

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK
foto Marco Rossi

Forti sul palco, un po’ timidi nella vita: è un connubio positivo secondo Lillo che, difficile a credersi, ha confessato una infanzia di grande timidezza: «Stranamente sono stato un bambino molto, molto timido. Amavo giocare da solo con i soldatini, ci gioco ancora adesso. Creavo i miei mondi, le mie storie. Tra l’altro ce n’erano di poche tipologie: solo cowboy e indiani. Inventavo delle storie in cui c’era un gruppo che doveva salvare una principessa e come principessa usavo un oplita greco perché era l’unico ad avere la gonnellina. Questo per dire come dovevo arrangiarmi. Era un classico: mia madre mi costringeva a socializzare con il figlio dell’amica che invece voleva giocare a pallone, che io non amavo… Molto spesso la timidezza nei bambini è semplicemente segno di creatività».

Riferendosi poi ai ragazzi dell’Accademia ha aggiunto: «Loro, secondo me, sono tutti potenziali artisti; insieme fanno “caciara”, però hanno tutti quella sana timidezza di fondo che secondo me è buon segno».

Il musical sarà interamente tradotto in italiano, per permettere a tutti di capirne i contenuti. Sempre Lillo si è espresso sull’argomento: «È sempre difficile fare una traduzione; sapete tutti che, nonostante l’Italia sia un paese legato alla musica, la nostra lingua non è musicale come quella inglese, soprattutto nel rock, per com’è congegnato. Però è fondamentale tradurre, perché in Italia l’inglese non è capito da molti. Trovo che Massimo abbia scritto un copione eccezionale e il messaggio che c’è in ogni canzone rende moltissimo».

School of rock è un musical rivolto a tutta la famiglia, per questo il direttore del Sistina, Piparo, ha annunciato un’importante iniziativa per agevolare gli spettatori, la speciale Promo Famiglia, valida solo acquistando i biglietti al botteghino: «Sappiamo quanto oggi, soprattutto in una città come Roma, sia un problema uscire con la famiglia, la sera, e andare a teatro; per questo motivo abbiamo stabilito un prezzo simbolico per i nuclei familiari con più figli, che  potranno venire a vedere School of rock con una cifra che di solito pagherebbero due soli adulti. Vogliamo assolutamente incentivare la visione di questo spettacolo da parte dei giovani; School of rock è un musical per tutti, anzi: è principalmente per gli adulti, ma il messaggio è giovane. Quindi niente baby sitter, portate i ragazzi a teatro!».  

Per info sulla promozione contattare il botteghino del Teatro Sistina.

Dopo la permanenza romana il musical sarà in tour. Le date nel comunicato stampa che segue.

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK

L’IRREFRENABILE ENERGIA DI

“SCHOOL OF ROCK”

Se sei rock lo ami, se non lo sei lo diventi!

Debutta in Italia il nuovo, attesissimo musical di Massimo Romeo Piparo

Uno spettacolo per tutta la famiglia dedicato dai bambini ai loro genitori

Musica di Andrew Lloyd Webber

Testi di Glenn Slater

Libretto di Julian Fellowes

adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo

COMUNICATO STAMPA

La musica come ragione di vita, un adulto un po’ stravagante e visionario che trascina una classe di ragazzi a diventare una rock-band di successo; il rock che diventa strumento per liberarsi e conquistare insieme il proprio ruolo: arriva finalmente in Italia, in prima assoluta al Teatro Sistina di Roma con la regia e l’adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo, l’attesissimo “School of Rock”, il celebre Musical che Andrew Lloyd Webber ha tratto dal film di Richard Linklater del 2003. In scena dal prossimo 5 marzo (anteprime 1, 2 e 3 marzo), questo prestigioso titolo internazionale, per la prima volta in lingua non inglese, debutta in un grande allestimento tutto italiano, prodotto dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina, mantenendo intatta la forza di una storia divertente e frenetica, capace di comunicare passione ed entusiasmo a un pubblico di tutte le età.

In un esuberante trionfo di musica, energia e risate, a interpretare Dewey Finn, il chitarrista irriverente che nel film aveva il volto di Jack Black, ci sarà Lillo, alias Pasquale Petrolo (per questa occasione senza il compagno Greg), pronto a salire sul palco, per la prima volta in un Musical, con tutta la sua verve comica e il suo talento musicale.

“Sono felice e molto emozionato per questa grande prova. School of Rock fa parte di quei pochissimi film che rivedo ciclicamente. È una commedia meravigliosa, superdivertente, ricca di buona musica e di messaggi importanti. E poi Jack Black è esattamente il tipo di attore comico che tento di essere, molto fisico e con quella dose di infantilismo che io stesso amo tirar fuori tutte le volte che vado in scena”, afferma l’attore. “Massimo Romeo Piparo mi ha portato a Londra a vedere il musical di Andrew Lloyd Webber tratto dal film e sono rimasto folgorato dall’allestimento e dall’energia che i bambini sprigionano per tutto lo spettacolo con Dewey, il protagonista, bambino tra i bambini” – racconta ancora Lillo – “spesso mi dicono ‘tu sei il Jack Black italiano’, probabilmente si riferiscono alla stazza da ‘cicciottello’, ma a me piace pensare che sia per il modo che ho di affrontare i personaggi che interpreto. Con quella dose di ‘immaturità’ di cui vado molto fiero”.

Accanto a Lillo, in un allestimento che si pregia della direzione musicaledi Emanuele Friello con la sua Orchestra dal vivo, delle scene di Teresa Caruso, delle coreografie di Roberto Croce e di uno strabiliante cast: 20 performer e tre postazioni di band dal vivo, con 14 giovani talenti protagonisti tra gli 11 e i 14 anni (tra loro baby musicisti di incredibile talento) cresciuti tra i 90 allievi dell’Accademia Sistina; il ruolo della Preside Rosalie Mullins sarà interpretato dalla sorprendente Vera Dragone, attrice di comprovata esperienza in Teatro e nelle fiction ma al suo debutto nel Musical con un ruolo che vocalmente spazia da atmosfere alla Patty Smith alla “Regina della Notte” di Mozart; Patty Di Marco e Ned Schneebly, il vero Prof. amico da sempre del povero Dewey,saranno interpretati rispettivamente da Selene Demaria e Matteo Guma (di recente apparso nel campione di incassi Mamma Mia! come sostituto di Paolo Conticini nel ruolo di Sam).

Da maestro del musical qual è, con una carriera costellata di successi incredibili – dal Mamma mia! dei record, alla recente consacrazione del Rugantino con Montesano, e l’internazionale Jesus Christ Superstar con Ted Neeley – per Piparo è stata naturale la scelta di adattare un testo inglese nella nostra lingua per permettere al pubblico italiano di comprenderne appieno la bellezza e la vis comica. Ma soprattutto il regista e produttore italiano ha voluto con forza accogliere nel cast di School of Rock molti dei “suoi” ragazzi, giovanissimi studenti dell’Accademia da lui ideata e diretta: non poteva esserci commedia musicale più adatta per portare sul palco il talento di piccoli ma già bravissimi artisti.

Seguendo il solco tracciato con Billy Elliot e Tutti Insieme Appassionatamente, ho fortemente voluto School of Rock come spettacolo dedicato a quella fascia di età che io amo moltissimo e che rappresenta ormai il nostro unico futuro, se non già l’inconfutabile presente” – afferma Massimo Romeo Piparo – “È una storia raccontata da bambini e rivolta agli adulti che spesso non sono capaci di ascoltare cosa un bambino chieda loro. La musica, come strumento di elevazione spirituale ma anche di emancipazione e libertà. È tutto qui il senso di questa meravigliosa storia dell’eterno Peter Pan che c’è in noi e che non vuole crescere per non dover affrontare il mondo tremendo dell’essere adulto. In School of Rock è il bambino che insegna ai grandi cosa sia il rispetto, l’amore, la comprensione. Ed è per questo che mi auguro di vedere i Teatri riempirsi di famiglie sedute insieme a divertirsi – ma a commuoversi nello stesso momento- davanti alla pirotecnia musicale di questo Musical.  La dolce, ironica, istrionica verve di Lillo è quanto di meglio potessi augurarmi per condurre il racconto portandolo fino a toccare le corde più intime e profonde degli spettatori: un bambino tra i bambini che si riscopre adulto grazie ai bambini, ma non prima di aver regalato loro la forza di poter diventare adulti.

Lo show, attraverso il linguaggio universale e dirompente della musica rock, racconta infatti una storia di talento e passione, che diverte e invita a credere in se stessi ma che soprattutto celebra il coraggio di trasgredire anche qualche regola pur di inseguire e realizzare un sogno.

Dopo Roma, lo spettacolo toccherà altre importanti città italiane (tra cui Genova, Trieste, Firenze, Parma, Assisi, per poi tornare in scena nella prossima stagione teatrale ripartendo da Milano).

La trama: Dewey Finn, un bravissimo chitarrista rock, è troppo scalmanato e la sua band decide di cacciarlo. Perennemente senza soldi, sempre scansafatiche a meno che non si tratti di suonare, Dewey si spaccia per il supplente di una prestigiosa scuola. Ma, invece di insegnare materie di cui non sa nulla, il chitarrista inizia a tenere lezioni particolari ai suoi studenti, interamente incentrate sulla musica. Con grande sorpresa, scoprirà in loro un innato talento rock… i giovani allievi sotto la sua guida formeranno una band esplosiva, pronta a battersi in un famoso concorso di musica. C’è un problema però: Dewey riuscirà a far gareggiare i suoi ragazzi senza farsi scoprire dalla preside della scuola e dai genitori?

School of Rock ha debuttato il 6 dicembre 2015 a Broadway al Winter Garden Theatre dopo alcune anteprime, con la regia di Laurence Connor e coreografie di JoAnn M. Hunter, con Alex Brightman e Sierra Boggess nei panni rispettivamente di Dewey Finn e Rosalie Mullins.

Il Musical ha debuttato successivamente nel West End al Gillian Lynne Theatre il 14 novembre 2016, dove è tutt’ora in scena.

LILLO E I RAGAZZI DELL'ACCADEMIA IL SISTINA SCHOOL OF ROCK
foto Marco Rossi

Dal 1 al 31 marzo, ROMA, Teatro Sistina

Dal 3 al 7 aprile, GENOVA, Politeama

Dal 10 al 14 aprile, FIRENZE, Teatro Verdi

Dal 19 al 20 aprile, TRENTO, Auditorium Santa Chiara

Dal 3 al 5 maggio, ASSISI, Teatro Lyrick

Dal 9 al 12 maggio, TRIESTE, Teatro Rossetti

Dal 21 al 22 maggio, PARMA, Teatro Regio

Dal 24 Ottobre, MILANO, Teatro della Luna

Grande novità: “Il Sistina dei giovani: la famiglia a Teatro con soli 99€”

il grande invito dedicato ai nuclei familiari fino a tre figli.

SCHOOL OF ROCK

Musica di Andrew Lloyd Webber

Testi di Glenn Slater

Libretto di Julian Fellowes

Regia e adattamento in italiano di Massimo Romeo Piparo

Direzione musicale: Emanuele Friello

Coreografie: Roberto Croce

Scenografie: Teresa Caruso

Disegno luci: Daniele Ceprani

Disegno fonico: Enrico Porcelli

LILLO

 nel ruolo di Dewey Finn

con

Vera Dragone / Preside Rosalie Mullins

e con

Matteo Guma / Ned Schneebly

Selene Demaria / Patty Di Marco

CAST TEEN

Orlando Avogrado di Collobiano / tastiera

Federico Baldanza / chitarra

Antonio Carillo

Giulia Carosi / basso

Carola Cassiano

Leonardo Cervini / basso

Lucrezia Cesarini

Emilia Coccia

Chiara Conti

Joseph Crespina

Alessandro De Santis / batteria

Luca De Santis Vernillo

Davide Fabbri

Alexander Fomin

Alessio Lo Presti / batteria

Antea Olivieri

Federica Ruocco

Federica Tagliaferri

Rachele Tomassoni

Nicolo Zampedri / chitarra

ENSEMBLE

Massimiliano Carulli, Nico Di Crescenzo, Francesco Galuppi, Alessandro Lo Piccolo, Elena Mancuso, Francesco Miniaci, Sara Polvara, Gea Rambelli, Fabrizio Scuderi, Elisa Siragusano, Arianna Talè, Matteo Volpotti

SCHOOL OF ROCK – ATTO PRIMO

1 I’m Too Hot for You

2 Salirò sull’Olimpo del Rock / When I Climb to the Top of Mount Rock

3 Qui all’Horace Green Alma Mater/ Here at Horace Green Alma Mater

4 Qui all’Horace Green / Here at Horace Green

6 Figli del Rock / Children of Rock

7 La Regina della notte (playout) / Queen of the night (playout)

8 Sei nella band / You’re in the Band

10 Sei nella band (Reprise) / You’re in the band (Reprise)

11 Se solo mi ascoltassi / If Only You Would Listen

12 Mille anni fa / In the End of Time

13 L’aula dei Prof / Faculty Quadrille

15 In the End of Time (lezione di classe)

16 Sei Tu il Re / Stick It to the Man

17 Non puoi fermare no / There’s no way you can stop

18 Tanto tempo fa / In the end of time (l’audizione)

19 Sono il Re / Stick It to the Man (Reprise)

SCHOOL OF ROCK – ATTO SECONDO

1 Tocca a Noi / Time to Play

2 Amazing Grace

3 Math is a Wonderful Thing

4 Che fine ho fatto? / Where Did the Rock Go?

5 School of Rock (part 1 – Zack)

6 Teacher’s pet (part 2 – con la band)

7 Confessione / Dewey’s Confession

8 Che fine ho fatto? / Where did the Rock go? (Reprise)

9 Tu solo mi hai ascoltato/ If Only You Would Listen(Reprise)

10 I’m Too Hot fot You

11 School of Rock (La Gara)

12 Sono Io il Re / Stick It to the Man (La Gara – bis)

13 Sei nella band / You’re in the band (bows)

14 Regina della notte / Queen of the night (Rock version)

SCHOOL OF ROCK

TEATRO SISTINA DAL 5 MARZO

(anteprime 1, 2 e 3 marzo)

Via Sistina 129, 00187 Roma

Info e Prenotazioni:

06 4200711 – 392 8567896

prenotazioni@ilsistina.it

www.ticketone.it

www.ilsistina.it

www.facebook.com/teatrosistinaroma

www.twitter.com/teatrosistina

Prezzi Biglietti

Poltronissima € 55,00

Poltrona e I Galleria € 50,00

Seconda Galleria € 45,00

Terza Galleria € 35,00

Orario Spettacoli

Dal martedì al sabato ore 21,00

Domenica ore 17,00

Sabato 16 marzo ore 16,00 e ore 21,00

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
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