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NONOSTANTE GLI APPELLI, NUOVO STOP ALLO SPETTACOLO CON IL DPCM 24 OTTOBRE 2020

Intanto Bauli in Piazza – We Make Events Italia ha appena reso noto sulla sua pagina facebook l’invito del Ministro Franeschini a prendere parte ad un incontro, in settimana, con il Capo di Gabinetto e con il Segretario del MiBact

di Ilaria Faraoni

Nonostante la costituzione, a maggio scorso, dell’ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati presieduta da Massimo Romeo Piparo,  il successivo incontro con il Ministro Dario Franceschini con la cosegna di una lettera/decalogo e la successiva lettera inviata anche al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro Speranza

nonostante la costituzione dell’Associazione Bip – Bauli in Piazza (ora We Make Events Italia) – nata sulla scia del movimento internazionale We Make Events – che ha visto il 10 ottobre scorso i rappresentanti dei lavoratori dello spettacolo (su un totale di oltre 570 mila) manifestare silenziosamente in Piazza Duomo a Milano, vestiti di nero, dietro a 500 bauli vuoti (di quelli per le attrezzature di scena) con lo slogan “Un unico settore, un unico futuro”;

nonostante i numerosi apelli di artisti, in tv e sui social;

nonostante un’indagine elaborata dall’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolosu un campione interamente rappresentativo della pluralità dei generi e dei settori dello spettacolo dal vivo e che copre tutto il territorio nazionale”  abbia concluso che “Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, questa, pari allo zero e assolutamente irrilevante, che testimonia quanto i luoghi che continuano ad ospitare lo spettacolo siano assolutamente sicuri

nonostante l’appello dell’ANFOLS – Associazione Nazionale Fondazioni lirico-sinfoniche che – pur manifestando apprezzamento per gli interventi adottati dal Governo – dichiarava a metà ottobre, tramite il vicepresidente Fulvio Macciardi, che “nessuna delle dodici Fondazioni lirico-sinfoniche italiane è nelle condizioni di presentare nei tempi previsti un bilancio di previsione 2021 né di annunciare la Stagione. Senza un intervento economico e risorse aggiuntive per l’anno in corso e per il 2021 mancano le condizioni minime per proseguire le attività in condizioni di stabilità“;

nonostante la richiesta di Carlo Fontana, presidente dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, in una lettera indirizzata il 15 ottobre al Ministro Franceschini di un “avvio urgente di un tavolo di discussione per affrontare le criticità degli operatori dello spettacolo, costretti a vivere in una condizione economica complessa e di incertezza, tale da non consentire un’adeguata programmazione per l’anno 2021”, seguita dal ringraziamento dello stesso Fontana, datato 18 ottobre 2020  “L’AGIS- Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ringrazia sentitamente il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Dario Franceschini, e tutta la sua struttura a partire dal Segretario Generale, Dott. Salvo Nastasi, per le misure a sostegno dello spettacolo, varate in queste ultime ore e che prevedono il rafforzamento del settore con un potenziamento strutturale del FUS – Fondo unico per lo spettacolo – con ulteriori 50 milioni di euro e le ulteriori misure a sostegno del cinema e audiovisivo  con ulteriori 240 milioni di euro annui sull’apposito Fondo che consentirà di rendere permanente l’aumento straordinario del tax credit introdotto nel 2020. “Sono interventi – sottolinea Fontana – che consideriamo importanti e strategici per un settore quanto mai fondamentale, in termini sociali ed economici, per il nostro Paese. L’azione del Ministro – conclude il Presidente Agis – si dimostra ancora una volta tempestiva ed importante. Per questo ribadiamo il nostro ringraziamento”;

Nonostante la campagna “Noi esistiamo”, a sostegno delle scuole private di danza, promossa da AIDAF-AGIS  (Associazione Italiana Danza Attività di Formazione) nel cui appello si leggeva: “Chiediamo a gran voce che il Governo, nella persona del Ministro della Cultura, Onorevole Dario Franceschini, si occupi finalmente di noi, riconoscendo la nostra identità artistica e il nostro ruolo fondamentale nella società italiana e  sostenendoci economicamente al fine di non farci andare incontro a morte certa. Confidiamo nell’attuazione della Legge 175/2017, che, dopo anni di battaglie da parte di AIDAF- AGIS, contiene  la possibilità di regolamentare questo settore dimenticato,   dando finalmente dignità professionale alla figura dell’insegnante di danza, permettendone, attraverso la qualificazione, il  riconoscimento e le tutele conseguenti e riordinando anche  le scuole di danza dando loro regole certe e un inquadramento giuridico fiscale univoco“;

nonostante lappello accorato, datato 25 ottobre, dell’UTR (Unione Teatri di Roma) indirizzato al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro Franceschini e all’Onorevole Boccia (https://www.unioneteatriroma.it/)

nonostante l’appello – e la critica all’ultimo DPCM – indirizzato dall’AGIS al Presidente Conte e al Ministro Franscehini (https://www.agisweb.it/wp-content/uploads/2020/10/CS-AGIS-DPCM-25.10.2020.pdf);

nonostante tutto ciò, il nuovo DPCM sospende nuovamente, almeno fino al 24 novembre prossimo, “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto

(http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM_20201024.pdf

Il tutto in un contesto inaccettabile dove troppo spesso il mondo del Teatro non è considerato nemmeno come patrimonio economico, oltre che culturale. Del 14 ottobre è infatti la risposta dell’ATIP, tramite il suo presidente Piparo, ad una affermazione del giornalista Piero Sansonetti. Riportiamo il comunicato stampa dell’ATIP: 

Roma, 14 Ottobre 2020:

“Si possono chiudere i Teatri? Dal punto di vista economico penso di sì”. A sostenere questa gravissima tesi è il Giornalista Piero Sansonetti, che rincara: “Se chiudiamo tutti i Teatri d’Italia non succede niente, non hanno certo questo business…”.

È successo durante una puntata del talk di Rete 4 “Stasera Italia” condotto da Veronica Gentile.

ATIP intende informare il Direttore Sansonetti che i Teatri italiani, e tutto il comparto dello Spettacolo dal vivo, sviluppano un milione di posti di lavoro e un volume di 10 miliardi l’anno. Forse Sansonetti non conosce l’importanza che ha un Teatro all’interno dell’economia sociale di una città e il settore dello Spettacolo per il Paese Italia”.

Massimo Romeo Piparo

Presidente- ATIP

La risposta di Sansonetti dopo le polemiche qui:

Nel frattempo anche l’Associazione Cultura Italiae prima della firma dell’ultimo DPCM, aveva lanciato un appello (tuttora sottoscrivibile sul sito), “Vissi d’Arte”, indirizzato al Presidente Conte e al Ministro Franceschini: https://www.culturaitaliae.it/VISSIDARTE/

La continua incertezza, il dispendio economico per far ripartire cinema e teatri, scuole di danza (e si parla solo di chi è riuscito a ripartire, perché c’è chi non aveva ancora potuto farlo) per poi subire un nuovo stop, vanificando tutti gli sforzi fatti, unitamente alla leggerezza di un’estate fuori controllo, potrebbero davvero essere fatali per molti – troppi – lavoratori dello spettacolo, imprese, produzioni, scuole, teatri, cinema e quant’altro.

Intanto, notizia degli ultimi minuti, Bauli in Piazza – We Make Events Italia ha appena reso noto, sulla sua pagina facebook, l’invito del Ministro Franeschini a prendere parte ad un incontro, in settimana, con il Capo di Gabinetto e con il Segretario del MiBact

https://www.facebook.com/Bauliinpiazza/photos/a.115936193576762/146316320538749/

 

About Ilaria Faraoni

Giornalista, laureata in "Lettere Moderne - discipline dello spettacolo" alla Sapienza di Roma (vecchio ordinamento) con una tesi in "Storia del Teatro", ho studiato musica e chitarra classica per 10 anni con il Maestro Roberto Fabbri, sono istruttrice FITD di balli coreografici a squadre (coreographic team). Il mio interesse per l'arte è a 360°. Ho studiato fumetto diplomandomi alla "Scuola Internazionale di Comics". Tra le mie attività c'è anche la pittura: ho frequentato i corsi della Maestra Rosemaria Rizzo e ho tenuto diverse mostre personali (una delle quali interamente dedicata al mondo del musical) in sedi prestigiose; nel 2012 sono stata premiata a Palazzo Valentini (sede ufficiale della Provincia di Roma) con un Merit Award per la promozione dell'acquerello.
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