Home / DANZA / RAI E TEATRO ALLA SCALA IL 7 DICEMBRE “A RIVEDER LE STELLE” IN TUTTO IL MONDO

RAI E TEATRO ALLA SCALA IL 7 DICEMBRE “A RIVEDER LE STELLE” IN TUTTO IL MONDO

Prove del Maestro Riccardo Chailly con l’Orchestra del Teatro alla Scala – foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Una rete di accordi internazionali garantisce accesso in televisione o in streaming da tutti i Paesi del mondo alla serata “A rivedere le stelle” diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore. In scena 24 delle più grandi voci del nostro tempo e i ballerini scaligeri con l’étoile Roberto Bolle. Plácido Domingo al suo decimo 7 dicembre. Coinvolta anche la prosa. La diretta affidata a Milly Carlucci e a Bruno Vespa. La moda italiana accanto alla Scala

Le foto dell’evento QUI

Davide Livermore durante le prove con Michela Murgia – foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Comunicato stampa

La più che quarantennale collaborazione tra Rai e Teatro alla Scala garantisce ogni anno visibilità globale alla serata del 7 dicembre: non fa eccezione il 7 dicembre 2020 che, nell’impossibilità di accogliere il pubblico in sala, è stato concepito espressamente per gli spettatori delle televisioni e della rete. La serata diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore sarà trasmessa, a partire dalle ore 16.45, da Rai Cultura su Rai 1, Radio 3 e in streaming su Raiplay.

Riccardo Chailly ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

A partire dalle 20.30 inizierà lo streaming sulla piattaforma digitale di Arte che sarà visibile in Francia e Paesi di lingua francese e in Germania e Paesi di lingua tedesca. Dopo il live, il programma resterà disponibile per 6 mesi. Le televisioni russa (Kultura) e coreana (IL Media) trasmetteranno lo spettacolo nel corso del 2021.

La maggior parte dei Paesi si connetteranno però dalle 17.00 del 7 dicembre: attraverso il segnale dell’Eurovisione la trasmissione televisiva coinvolgerà le reti MTVA (Ungheria), RTS (Serbia), RTV (Slovenia) e Ceska Televize (Repubblica Ceca), mentre un accordo per lo streaming con medici.tv consentirà la visione in tutti gli altri Paesi, inclusi quelli nordeuropei, l’America del Nord e del Sud, Australia e Oceania. 

Attraverso Rai Radio3 poi, la serata sarà anche diffusa nel circuito Euroradio.

Davide Livermore ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

Il 7 dicembre “A riveder le stelle” 

Nonostante le restrizioni, il Teatro alla Scala celebra il 7 dicembre con una Serata trasmessa da Rai Cultura su Rai 1 con la direzione del M° Riccardo Chailly, la regia di Davide Livermore e la partecipazione di 24 tra le più grandi voci del nostro tempo e dei ballerini scaligeri. 

Un momento delle prove – foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Milano, 25 novembre 2020 – Oggi il Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro alla Scala Dominique Meyer, il Direttore Musicale M° Riccardo Chailly, il regista Davide Livermore e l’Amministratore Delegato della Rai Fabrizio Salini hanno presentato “A riveder le stelle”, la Serata di musica e danza con cui il Teatro alla Scala, nonostante la chiusura dei teatri e il perdurare dell’emergenza sanitaria, conferma il suo Sant’Ambrogio grazie alla collaborazione con Rai Cultura, che la trasmetterà su Rai 1, Radio 3 e Raiplay a partire dalle ore 17.

Il 7 dicembre ventiquattro tra le più grandi voci del nostro tempo saranno a Milano per testimoniare la loro vicinanza a un teatro che più di altri è stato colpito dalla pandemia; ma oltre che dei cantanti e dei ballerini, dei professori d’orchestra e degli artisti del coro questa sarà la serata dei tecnici, dei sarti, degli scenografi, di tutti quei lavoratori che dopo la ripresa di settembre, quando la Scala ha presentato un programma di 66 serate di spettacolo fino al 7 dicembre, hanno dovuto sospendere l’attività di fronte alla seconda ondata di Coronavirus che ha investito tutto il mondo ma la città di Milano in particolare, portando il contagio anche tra le mura del Piermarini.

Riccardo Chailly – foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Non potrà essere, in queste settimane ancora drammatiche, una serata di festa: sarà però una serata di speranza e di determinazione in cui la Scala e la Rai porteranno nelle case degli Italiani (ma anche in Francia e Germania grazie all’accordo con Arte, e in numerosi altri Paesi) il valore dell’opera e della danza attraverso i loro interpreti più alti, ribadendo accanto alla capacità dell’arte di esprimere sentimenti, passioni, bellezza, anche la sua funzione civile. Il viaggio nell’incanto del teatro musicale e nelle verità che ci sa raccontare si concentrerà sul repertorio italiano, ma includerà anche pagine di grandi compositori europei. Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Davide Dileo, Erik Satie e Giuseppe Verdi. Le coreografie sono di Manuel Legris (che contribuisce alla serata con Verdi Suite, una creazione in omaggio alla musica italiana), Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini.

Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.    

Alla chiamata della Scala hanno risposto i cantanti Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann (non sarà presente per indisposizione – aggiornamento del 4 dicembre), Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Tutti artisti che hanno collaborato in passato con il Teatro alla Scala e in molti casi ne hanno fatto la loro casa musicale partecipando a diverse produzioni.

Roberto Bolle – Ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Nella parte dedicata al balletto, che sarà diretta dal M° Michele Gamba, saranno protagonisti l’étoile Roberto Bolle, i primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Toppi e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo

L’impianto scenico, che vede protagonista il Teatro con l’Orchestra al centro della platea e artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati dai palchi e in diversi spazi dell’edificio e dei laboratori, è firmato dal regista insieme a Giò Forma, con le scenografie digitali di D-Wok.

Grazie a un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera Nazionale Moda Italiana, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno gli artisti in palcoscenico, con il coordinamento del costumista Gianluca Falaschi.

La trasmissione su Rai 1, che si avvarrà di dieci telecamere e di un gruppo di registi coordinati da Stefania Grimaldi, sarà presentata per il quinto anno consecutivo da Milly Carlucci, a cui si aggiungerà per la prima volta Bruno Vespa.

Rimandato il tradizionale appuntamento con la Prima Diffusa, che proprio nel 2020 avrebbe celebrato il suo decennale, prosegue il rapporto di collaborazione del Teatro alla Scala con il Comune di Milano che si tradurrà in una campagna di comunicazione congiunta in coordinamento con l’Assessorato alla Cultura.

Prove Bernheim con Livermore © Teatro alla Scala

A riveder le stelle:  il programma

Brani e artisti della Serata del 7 dicembre che sarà trasmessa su Rai 1, Radio 3, Raiplay

Un secolo di musica e di cultura italiana ed europea: la sera del 7 dicembre Riccardo Chailly alla guida di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala sarà l’anima musicale di un racconto sull’opera e sulla danza la cui drammaturgia è stata pensata e trasformata in spettacolo da Davide Livermore e dai suoi collaboratori. Un racconto che nella sera di teatro musicale più famosa del mondo vuole celebrare il ruolo centrale che l’Opera e la Danza hanno avuto non solo per la cultura ma anche per la crescita civile del nostro Paese segnandone in modo decisivo l’identità. La serata raccoglie 25 tra i maggiori cantanti del mondo che hanno voluto partecipare a questa serata senza precedenti, ma anche i ballerini scaligeri protagonisti in tre momenti tra i quali una creazione del neodirettore Manuel Legris.   

  1. F. Cilea – “Io son l’umile ancella” da Adriana Lecouvreur – Registrazione (3’40”)
  2. Inno di Mameli (3’)
  3. G. Verdi – Preludio da Rigoletto (2’30”)
  4. G. Verdi – “Cortigiani vil razza dannata” da Rigoletto – Luca Salsi (4’30”)
  5. G. Verdi – “La donna è mobile” da Rigoletto – Vittorio Grigolo (2’)
  6. G. Verdi – “Ella giammai m’amò” da Don Carlo – Ildar Abdrazakov (10’)
  7. G. Verdi – “Per me giunto” da Don Carlo – Ludovic Tézier (6’30”)
  8. G. Verdi – “O don fatale” da Don Carlo – Elīna Garanča (4’30”)
  9. G. Donizetti – “Regnava nel silenzio” da Lucia di Lammermoor – Lisette Oropesa (8’30”)
  10. G. Puccini – “Tu, tu piccolo Iddio” da Madama Butterfly – Kristine Opolais (4’)
  11. R. Wagner – “Winterstürme” da Walküre – Camilla Nylund, Andreas Schager (14’)
  12. G. Donizetti – “So anch’io la virtù magica” da Don Pasquale – Rosa Feola (5’30”)
  13. G. Donizetti – “Una furtiva lacrima” da Elisir d’amore – Juan Diego Flórez (5’)
  14. (Ballo) Lo Schiaccianoci – Adagio dal Grand pas de deux, Atto II con Nicoletta Manni e Timofej Adrijashenko (5’30”)
  15. G. Puccini – “Signore ascolta” da Turandot – Aleksandra Kurzak (2’30”)
  16. G. Bizet – Preludio da Carmen (2’30”)
  17. G. Bizet – “Habanera” da Carmen – Marianne Crebassa (4’)
  18. G. Bizet – “La fleur que tu m’avais jetée” da Carmen – Piotr Beczala (4’)
  19. G. Verdi – “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera – Eleonora Buratto (4’30”)
  20. G. Verdi – “Eri tu” da Un ballo in maschera – Geroge Petean (4’30”)
  21. G. Verdi – “Ma se m’è forza perderti” da Un ballo in maschera – Francesco Meli (5’30”)
  22. J. Massenet – “Pourquoi me réveiller” da Werther – Benjamin Bernheim (3’30”)
  23. Waves” – Ballo con Roberto Bolle (7’)
  24. (Ballo) “Verdi Suite” – Estratti dai ballabili da I Vespri siciliani, Jérusalem, Il trovatore – Coreografia Manuel Legris con Martina Arduino, Virna Toppi, Claudio Coviello, Marco Agostino, Nicola Del Freo (7’)
  25. G. Verdi – “Credo” da Otello – Carlos Álvarez (5’)
  26. U. Giordano – “Nemico della patria” da Andrea Chénier – Plácido Domingo (5’)
  27. U. Giordano – “La mamma morta” da Andrea Chénier – Sonya Yoncheva (5’)
  28. G. Puccini – “E lucevan le stelle” da Tosca – Roberto Alagna (3’30”)
  29. G. Puccini – “Nessun dorma” da Turandot – Jonas Kaufmann (3’)
  30. G. Puccini – “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly – Marina Rebeka (4’30”)
  31. G. Rossini – “Tutto cangia”, finale da Guglielmo Tell (3’30”) – Eleonora Buratto, Rosa Feola, Marianne Crebassa, Juan Diego Flórez, Luca Salsi, Mirko Palazzi

—–

Il teatro italiano A riveder le stellela serata scaligera coinvolge la prosa 

Il 7 dicembre la drammaturgia della serata sarà costruita anche sui testi, da Hugo a Montale, Bergman e Racine, letti da attori italiani tra cui Massimo Popolizio, Laura Marinoni, Giancarlo Judica Cordiglia e Caterina Murino

L’opera è una forma d’arte complessa, totalizzante, in perenne dialogo con le altre arti e con le idee, i movimenti, le passioni che attraversano la società. Esprime sentimenti, ma soprattutto idee, storie, visioni del mondo. Con la serata “A riveder le stelle” che Rai Cultura trasmetterà su Rai 1, Radio 3 e Raiplay lunedì 7 dicembre dalle ore 17, il Teatro alla Scala riafferma la centralità dell’opera e della danza per la nostra cultura e la nostra identità raccontando la loro capacità di intrecciarsi alla prosa, alla letteratura, alla vita civile e alle tendenze del nostro tempo. Questo compito è affidato, oltre all’eloquenza della musica stessa e delle 25 star del canto dirette da Riccardo Chailly, alla drammaturgia dello spettacolo pensato da Davide Livermore con la collaborazione di Paolo Gep Cucco, Andrea Porcheddu, Alfonso Antoniozzi, Gianluca Falaschi e Chiara Osella. Le arie e i momenti di danza saranno inserite, oltre che in blocchi dedicati ad alcune grandi opere, in snodi tematici e collegate dalla lettura di testi affidata a nomi, alcuni notissimi e altri emergenti, del teatro e del cinema italiani. Un’operazione culturale che è anche un modo per sentire vicini tutti i settori del mondo dello spettacolo che condividono questo momento drammatico, tra le limitazioni dell’oggi e le incertezze del domani.

Massimo Popolizio, prove – foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Tra i numerosi interventi, a Massimo Popolizio, protagonista indiscusso del teatro italiano a partire dalle storiche collaborazioni con Ronconi al Piccolo Teatro, è affidata tra l’altro una riflessione su vita e teatro di Ingmar Bergman. Caterina Murino, attiva al cinema come in teatro e in televisione, legge i versi di “Fragile” di Sting mentre Laura Marinoni, altro volto carismatico del Piccolo, è Fedra ma recita anche versi di Eugenio Montale, a sottolineare la familiarità tra opera, poesia e letteratura (tema cui è dedicata anche la prima parte della mostra Va’ pensiero curata da Pier Luigi Pizzi al Museo Teatrale). Altro intervento poetico, con Cesare Pavese, è affidato a Sax Nicosia, versatile attore presente in molte produzioni di Livermore. Giancarlo Judica Cordiglia, che in teatro ha lavorato spesso con Luca Ronconi e al cinema con Carlo Lizzani, Dario Argento, Marco Bellocchio, legge una lettera di Verdi su Shakespeare, e le voci emergenti di Maria Chiara Centorami, Alessandro Lussiana e Marouane Zotti ricordano le parole di Rudolf Nureyev sulla danza. La serata è aperta dal volto di Linda Gennari nella parte della Musa, accolta in teatro da Maria Grazia Solano. Unica non professionista della recitazione è Michela Murgia, che introduce con un suo testo la parte dello spettacolo dedicata alle eroine dell’opera.

—–


Plácido Domingo al decimo 7 dicembre 

Ultime registrazioni per la serata “… a riveder le stelle”.

Oggi hanno registrato Roberto Alagna, Aleksandra Kurzak e Lisette Oropesa, domani concludono Camilla Nylund, Andreas Schager, Francesco Meli e Plácido Domingo

Il programma di sala è online a disposizione del pubblico.

Domingo e le ultime registrazioni 

Placido Domingo – foto Greg Gorman LAO

Domani pomeriggio Plácido Domingo concluderà il ciclo delle registrazioni della Serata “… a riveder le stelle” interpretando “Nemico della patria” da Andrea Chénier di Umberto Giordano. Nella stessa giornata il soprano Camilla Nylund e il tenore Andreas Schager canteranno il duetto “Winterstürme wichen dem Wonnemond” da Die Walküre, unico brano di Richard Wagner in programma, e il tenore Francesco Meli, che in questi giorni ha cantato con Domingo I due Foscari a Montecarlo, vestirà i panni di Riccardo in Un ballo in maschera di Verdi.

Con la Serata di domani Domingo, che ha celebrato nel 2019 i 50 anni dal suo debutto al Teatro alla Scala, arriva al suo decimo Sant’Ambrogio. L’esordio era avvenuto proprio un 7 dicembre, con Ernani diretto da Antonino Votto nel 1969. Nel 1976 con Otello diretto da Carlos Kleiber per la regia di Franco Zeffirelli era stato protagonista, insieme a Mirella Freni, della prima inaugurazione in diretta televisiva con la Rai. E ancora Otello, diretto da Riccardo Muti nel 2001, è stato il suo nono 7 dicembre, nel 2001.

Il programma di sala online 

Il programma di sala della Serata, realizzato come d’uso dall’Ufficio Edizioni del Teatro, sarà scaricabile gratuitamente dalla home page del sito web del Teatro.

https://www.teatroallascala.org/includes/html/a-riveder-le-stelle_it/index.html


La moda italiana accanto alla Scala il 7 dicembre 

Grazie alla collaborazione tra la Scala e la Camera Nazionale della Moda Italiana le star della serata “A riveder le stelle” saranno vestite da Armani, Dolce&Gabbana, Valentino, Curiel, Gianluca Capannolo e Marco De Vincenzo 

Il rapporto tra il Teatro alla Scala e la moda italiana ha radici storiche: se nel Dopoguerra il foyer del Teatro è stata una delle passerelle privilegiate per un sistema moda che conquistava sempre nuovi spazi internazionali, negli anni seguenti grandi stilisti hanno partecipato al sogno scaligero disegnando favolosi costumi, e spesso offrendo il loro sostegno al Teatro.

Il binomio Scala-Moda si conferma e si rinnova in occasione della serata “A riveder le stelle” che sarà trasmessa da RaiCultura su Rai 1, Radio 3 e Raiplay lunedì 7 dicembre a partire dalle ore 17. Grazie infatti alla consolidata collaborazione tra il Teatro e la Camera Nazionale della Moda Italiana, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno le stelle dell’opera che da tutto il mondo stanno confluendo a Milano per unirsi all’Orchestra e al Coro scaligeri diretti da Riccardo Chailly e al Balletto nello spettacolo ideato da Davide Livermore al suo terzo 7 dicembre. Al costumista Gianluca Falaschi, al terzo Sant’Ambrogio, il compito di integrare nello spettacolo le creazioni degli stilisti, aggiungendo costumi di scena per mimi e comparse.

Giorgio Armani ha vestito con due abiti diversi il mezzosoprano francese Marianne Crebassa, interprete della Habanera da Carmen di Georges Bizet e del finale del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, quindi il soprano lettone Kristine Opolais che canterà “Tu, piccolo iddio” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Vestirà Armani anche il soprano americano Lisette Oropesa, che avrebbe dovuto essere protagonista della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti prevista per inaugurare la Stagione, di cui canterà comunque l’aria del primo atto “Regnava nel silenzio”. Anche i primi ballerini Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo, che durante le esibizioni indosseranno costumi di scena, vestiranno abiti Armani per la serata.

Dolce&Gabbana, che da anni collaborano con il nostro Teatro, hanno vestito cinque soprano: le italiane Eleonora Buratto, interprete di “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e Rosa Feola che veste i panni di Norina nell’Elisir d’amore di Donizetti con l’aria “So anch’io la virtù magica”; Sonya Yoncheva, nata in Bulgaria, che canterà “La mamma morta” da Andrea Chénier di Umberto Giordano; la polacca Aleksandra Kurzak con l’aria “Signore, ascolta” da Turandot di Puccini e la lettone Marina Rebeka, che presenta “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly di Puccini.

Valentino ha vestito il mezzosoprano lettone Elīna Garanča, interprete dell’aria della principessa Eboli “O don fatale” da Don Carlo di Verdi.  

Anche le attrici impegnate nello spettacolo indosseranno abiti degli stilisti: Maria Chiara Centorami alternerà Marco De Vincenzo e Curiel, la “Musa” Linda Gennari avrà un abito Dolce&Gabbana, Laura Marinoni cambierà Curiel e Gianluca Capannolo, Michela Murgia indosserà un abito di Valentino, Caterina Murino alternerà tre capi di Dolce&Gabbana.

Gli smoking di Davide Livermore e Massimo Popolizio sono di Dolce&Gabbana.

Tra i capi provenienti invece dalla collezione di costumi scaligeri spicca una cappa disegnata da Pier Luigi Pizzi che sarà indossata dal soprano Camilla Nylund, interprete con il tenore Andreas Schager del duetto “Winterstürme wichen dem Wonnemond” da Die Walküre di Richard Wagner. I costumi del balletto Lo schiaccianoci sono quelli storici di Nicholas Georgiadis, quelli di Verdi Suite vengono dalla fantasia di Luisa Spinatelli, mentre Gianluca Falaschi ha ripreso suoi costumi da Tosca e Don Pasquale.

Le foto dello spettacolo e del backstage sono di Marco Brescia e Rudy Amisano per il Teatro alla Scala.

Le foto degli abiti e del backstage sono di Stefano Guindani

prove del Maestro Riccardo Chailly con l’Orchestra del Teatro alla ScalaBrescia e Amisano ©Teatro alla Scala


Riccardo Chailly 

Il suo debutto alla Scala risale al 1978 con I Masnadieri di Verdi: nei suoi 40 anni di attività scaligera ha diretto opere di Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, Giordano, Musorgskij, Offenbach, Stravinskij, Prokof’ev e Bartók. Con Aida ha inaugurato la Stagione 2006/2007, con Giovanna d’Arco la Stagione 2015/2016, con Madama Butterfly la Stagione 2016/2017, con Andrea Chénier la Stagione 2017/2018, con Attila la Stagione 2018/2019 e con Tosca la Stagione 2019/2020. Il suo impegno con il Teatro milanese negli anni a venire si concentrerà sul repertorio italiano secondo un progetto culturale volto a valorizzarne la ricchezza e la complessità, dal Belcanto al Verismo. Proseguirà anche il ciclo di opere di Puccini iniziato nel maggio 2015 con Turandot, evento inaugurale di Expo, e proseguito nel maggio 2016 con La fanciulla del West. Un’attenzione particolare è rivolta alle opere presentate alla Scala in prima assoluta: è il caso de La gazza ladra, tornata alla Scala con la regia di Gabriele Salvatores a 200 anni dalla prima, e di Andrea Chénier. Il Maestro Chailly ha intensificato l’attività con l’Orchestra scaligera creando con i musicisti un sodalizio artistico sempre più stretto: nel 2019 ha nuovamente guidato la Filarmonica in tournée: in questi anni l’Orchestra è tornata regolarmente nelle principali sedi concertistiche europee tra le quali il Festival di Lucerna, i Proms, il Festival di Edimburgo, la Philharmonie di Berlino e quella di Amburgo. Nel 2018 anche Decca ha festeggiato i 40 anni di collaborazione con il Maestro milanese: un percorso artistico che ha prodotto oltre 150 registrazioni e che è stato celebrato con una serie di nuove uscite: tra cui il box “Symphonic Edition” che raccoglie in 55 cd l’attività sinfonica del Maestro con le sue principali orchestre.

Nel settembre 2020, dopo la pausa forzata a causa della pandemia, ha guidato la ripresa delle attività al Piermarini dirigendo diversi progetti musicali: la Messa da Requiem di Verdi nel Duomo di Milano e a Bergamo e Brescia, il “Concerto per l’Italia” con la Filarmonica della Scala in Piazza del Duomo a Milano, la Sinfonia n° 9 di Ludwig van Beethoven per la riapertura del Teatro, Aida in forma di concerto e l’apertura della Stagione d’autunno della Filarmonica.

Chailly e Oropesa_ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Lo spettacolo

Dopo il clamoroso successo del debutto scaligero con l’allestimento di Tamerlano di Händel nel settembre 2017, Davide Livermore è tornato al Piermarini firmando il Don Pasquale nell’aprile 2018 e le inaugurazioni delle Stagioni 2018/2019 con Attila e 2019/2020 con Tosca, sempre dirette da Riccardo Chailly. La collaborazione tra regista e direttore era iniziata proprio su Puccini, con una produzione de La bohème a Valencia nel 2012. Il complesso lavoro di drammaturgia dello spettacolo è nato dalla collaborazione tra Livermore e Paolo Gep Cucco, Andrea Porcheddu, Alfonso Antoniozzi, Gianluca Falaschi e Chiara Osella.

A curare le scene insieme allo stesso Livermore – che ha assunto la guida del Teatro Nazionale di Genova – torna lo Studio Giò Forma (Florian Boje e Cristiana Picco), la cui esperienza ormai consolidata nel campo del teatro d’opera affonda le radici in un’attività multiforme che attraverso l’allestimento di grandi eventi come Expo o dei palcoscenici del pop e del rock ha assimilato tutte le tecnologie dello spettacolo del nostro tempo. La scenografia digitale è curata da D-wok, agenzia guidata da Paolo Gep Cucco. I costumi sono curati da Gianluca Falaschi, già apprezzatissimo alla Scala per i fantasiosi e spettacolari figurini per Don Pasquale, Attila e Tosca e nel 2012 vincitore del Premio Abbiati per Ciro in Babilonia al Festival Rossini di Pesaro.

Prima di Livermore avevano già firmato le regie di più inaugurazioni consecutive Margherita Wallmann (1957, ‘58 e ‘59 e poi 1964 e ‘65), Giorgio de Lullo (1969 e ‘70), Giorgio Strehler (Falstaff 1980 e Lohengrin 1981) e Luca Ronconi (Moïse et Pharaon 2003 ed Europa riconosciuta 2004).

ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala


I Partner accanto al Teatro alla Scala nella Serata speciale del 7 dicembre 2020 

Anche nel 2020, nell’anno più difficile, il Teatro alla Scala celebra il 7 dicembre, la serata di Sant’Ambrogio in cui dal 1951 si apre la Stagione di Opera e Balletto. Una data simbolica, nata sotto gli auspici di Victor De Sabata per sottolineare ulteriormente il legame tra il Teatro e la Città facendo coincidere il giorno del Santo Patrono e l’inaugurazione della Stagione, e che è diventata l’appuntamento operistico più importante a livello internazionale. Simbolo della rinascita cittadina, il 7 dicembre ha coinvolto le Istituzioni, le Aziende e i cittadini diventando festa di tutti.   

Dopo i mesi di lockdown, la Stagione autunnale e il ritorno della pandemia che ha portato a una nuova chiusura dei teatri, nuovi contagi tra artisti e dipendenti e una dolorosa incertezza sui mesi futuri, la Scala riafferma la centralità del teatro e della musica nella vita culturale e civile del Paese con una serata straordinaria realizzata grazie alla collaborazione della Rai che la trasmette sulle sue reti principali e con il sostegno mai così prezioso dei suoi Partner.

Ringraziare aziende e istituzioni che ci sostengono significa riconoscere l’importanza di un contributo che risulta ancora più generoso alla luce delle difficoltà che tutti gli attori del mondo imprenditoriale e finanziario sono costretti ad affrontare in questi mesi ma anche sottolineare ancora una volta il valore di collaborazioni che dal 7 dicembre si estendono all’intero arco della Stagione e alle molteplici attività che negli anni hanno reso vivo e partecipato il nostro Teatro.

Accanto alla normale programmazione sono numerose le attività nate da una progettualità comune con i Partner, a conferma di un patrimonio di idealità e di eccellenza condiviso, fondato su valori di qualità, condivisione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano, proiezione internazionale e investimento sul futuro attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni.

Desideriamo ricordare nel dettaglio alcune di queste collaborazioni, che in molti casi si sono sviluppate nel corso di diverse stagioni.

Prosegue e si rafforza il più che quarantennale rapporto tra il Teatro alla Scala e la Rai, che trasmette in diretta le serate inaugurali dallo storico Otello diretto da Carlos Kleiber nel 1976.

Dopo i record di ascolti di Attila nel 2018 e Tosca nel 2019 (oltre 2.850.000 spettatori), che hanno confermato l’interesse e la passione degli italiani per l’opera e in particolare per l’annuale appuntamento con la Prima scaligera, anche quest’anno Rai Cultura trasmette la serata su RAI1, Radio3 e Raiplay. 50 microfoni, 10 telecamere, una squadra di registi televisivi coordinati da Stefania Grimaldi e le introduzioni condotte da Milly Carlucci e Bruno Vespa tradurranno in immagini televisive la narrazione immaginata da Davide Livermore e dalla sua squadra artistica portando nelle case degli italiani volti e voci di oltre venti tra i più celebri cantanti del nostro tempo. 

Intesa Sanpaolo, Sponsor Principale della Stagione Artistica e Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala, in un anno particolarmente complesso come il 2020 ha deciso di supportare anche la Serata del 7 dicembre in qualità di Partner nel quadro di una collaborazione che va oltre il contributo economico e rappresenta un comune impegno per la tutela e la condivisione del patrimonio culturale. Questo impegno si fa tanto più urgente e necessario nel momento in cui le nostre comunità sono colpite dalla pandemia e trova nella serata “A riveder le stelle” un’occasione di rinnovata fiducia, nella convinzione che il comparto culturale costituisca un elemento strategico di crescita per il Paese. 

Edison, Fondatore Sostenitore dal gennaio 2020, anche in questo momento di particolare difficoltà ha voluto confermare il suo sostegno come Partner della Serata del 7 dicembre.

Anche quest’anno l’intero fabbisogno energetico della Serata e delle prove è compensato da appositi certificati che comprovano la provenienza dell’energia da fonti green. Nei 10 anni consecutivi di illuminazione della Prima, Edison ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 630 tonnellate di anidride carbonica, la quantità assorbita da circa 12.600 piante in un anno.

Nel 2020 sono stati portati a termine i lavori di rinnovamento degli impianti di illuminazione nel foyer, nel ridotto delle gallerie e lungo i corridoi d’accesso ai palchi del Teatro alla Scala e nella sala prove Abanella. Nell’estate 2019 Edison ha realizzato l’intervento di efficientamento energetico presso i Laboratori del Teatro alla Scala (ex Officine Ansaldo), il cuore dei reparti artigianali che realizzano gli allestimenti scenici, portando alla sostituzione dell’impianto di illuminazione con 112 lampade Led, dotate di un sistema di gestione e controllo wireless.

Rolex si avvicina naturalmente alle istituzioni che incarnano l’eccellenza, come il Teatro alla Scala, di cui è Orologio Esclusivo dal 2006, oltre che Partner Ufficiale della Serata Inaugurale del 7 dicembre. La collaborazione con il Teatro alla Scala prevede anche nel corso della Stagione le serate “Grandi Artisti alla Scala” e il Concerto di Natale di cui Rolex è Partner Principale.

Dalla Stagione 2020/2021 inoltre si avvia una nuova partnership sul Museo Teatrale alla Scala di cui Rolex diventa anche “Partner Istituzionale” per i prossimi 5 anni.

È dagli inizi del XX secolo, ossia da quando Hans Wilsdorf realizza il suo sogno di creare un orologio da polso preciso, affidabile ed elegante, che il Marchio dell’industria orologiera svizzera incoraggia senza sosta l’eccellenza individuale. Rolex è presente con il suo tradizionale sostegno agli artisti, oltre che al Teatro alla Scala, al Covent Garden di Londra, al Metropolitan di New York, all’Opéra di Parigi, al Festival di Salisburgo e ai Wiener Philharmoniker.

La partnership tra il BMW Group Italia e il Teatro alla Scala, nata nel 2002, si rinnova anche per la Stagione 2020/2021. BMW conferma la sua presenza, per la sedicesima volta dal 2005, come “Partner Ufficiale della Serata Inaugurale”. BMW Italia è inoltre Partner del Teatro alla Scala dal 2002 in qualità di «Fornitore Ufficiale». Dal 2016, in occasione del centenario del BMW Group e dei 50 anni di presenza nel nostro Paese, la filiale italiana è diventata «Fondatore Sostenitore» del Teatro alla Scala di Milano. Tra le numerose iniziative realizzate insieme nel corso degli anni, ad esempio per il lancio di nuovi prodotti, come le ultime tre generazioni della BMW Serie 7 e nel 2013 della BMW i3, la prima vettura elettrica del BMW Group. A partire dalla prima edizione del 2014 la filiale italiana del BMW Group supporta il progetto «Grandi Opere per piccoli», che mira a formare nuove generazioni di pubblico per l’opera e i concerti e ha già portato nella sala del Piermarini 200 mila giovanissimi ascoltatori, che hanno potuto apprezzare i grandi titoli del repertorio operistico adattati a misura di bambino.

Fondazione Banca del Monte di Lombardia conferma il proprio sostegno come Partner della Serata inaugurale della Stagione 2020/2021. FBML è Fondatore Permanente del Teatro da tredici anni e il suo Presidente è membro del Consiglio di Amministrazione. La Fondazione ha concentrato la sua attività nel supporto ai progetti rivolti ai giovani e ai bambini. Dal 2014 la Fondazione sostiene inoltre il progetto “Grandi spettacoli per piccoli”, che realizza l’obiettivo di avvicinare i bambini alla musica e ha ormai coinvolto decine di migliaia di famiglie. 

Si vuole rivolgere un ringraziamento particolare ai Partner e Fornitori Ufficiali del Teatro alla Scala: Bellavista, Ferrarelle, Amedei e Caffè Borbone che, pur essendo tradizionalmente legati al momento della Cena di Gala, hanno voluto confermare la loro presenza e supporto, il partner tecnologico LG Signature e MAC Cosmetics come Make up ufficiale.

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
Scroll To Top