Home / MUSICAL / BILLY ELLIOT PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA

BILLY ELLIOT PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA

Billy spaccata FOTO IWAN PALOMBI rid

Alessandro Frola – foto IWAN PALOMBI

 

BELLISSIMA DI LUCHINO VISCONTI SARÀ LA NUOVA SFIDA DI PIPARO. L’ACCADEMIA, ANNUNCIATA, QUASI UN ANNO FA, È SEMPRE PIÙ VICINA

di Ilaria Faraoni

fotobilly_01 CREDIT IWAN PALOMBI

Alessandro Frola – foto IWAN PALOMBI

Fa la prima superiore, viene da una famiglia di danzatori e insegnanti ma non ha mai vissuto la danza come qualcosa di oppressivo. Ai compagni che quasi in tutte le scuole frequentate lo hanno preso in giro per la sua passione non ha mai dato peso. Il suo mito? Carlos Acosta; il personaggio che vorrebbe interpretare da grande nel balletto classico? Il principe de Il lago dei cigni. Come ha saputo di aver avuto la parte? Con un sms del regista che gli ha scritto: “Ciao Billy”. È Alessandro Frola, 14 anni, il ragazzo che, con alle spalle già un curriculum di tutto rispetto, darà un volto al sogno di Massimo Romeo Piparo e di tutti gli artisti coinvolti: portare in scena, per la prima volta assoluta in italiano, Billy Elliot, il musical di Elton John, scritto e diretto dallo stesso team che creò il film del 2000 da cui lo spettacolo londinese del 2005 è stato tratto: Lee Hall (testi e libretto) e Stephen Daldry (regia). La presentazione di due quadri musicali proposti durante la conferenza stampa, nel video:

Piparo ha scelto un signor cast: Luca Biagini (il padre di Billy); Sabrina Marciano (la maestra di danza, Mrs. Wilkinson); Elisabetta Tulli (la Mamma di Billy alternate Mrs. Wilkinson); Donato Altomare (Tony, il fratello di Billy); Jacopo Pelliccia (George, l’istruttore di pugilato); Maurizio Semeraro (Mr. Braithwait, il pianista); Sebastiano Vinci (Big Dave, il Sindacalista). In partecipazione troviamo Cristina Noci (la nonna di Billy). Ultimi ma non ultimi gli altri giovanissimi: Christian Roberto (Michael, l’amichetto di Billy), Simone Romualdi (il piccolo Kevin/Billy 2°cast); Claudia Mangini (la piccola Debbie).

Nell’ensemble: Gea Andreotti, Giorgia Arena, Paolo Avanzini, Andrea Bratta, Germana Cifani, Nico Colucci, Davide Dal Seno, Tiziano Edini, Giuseppe Galizia, Carlo Alberto Gioja, Lorenzo Gitto (cover di Billy da grande), Linda Gorini, Lorenzo Grilli, Giuseppe Inga (Billy da grande), Rachele Pacifici (capo balletto), Fabrizio Scaccia, Matteo Tugnoli e le bambine del gruppo “Children Tappers” di Graziella Di Marco.

Regista nonché direttore artistico del Teatro Sistina, dove lo spettacolo debutterà in prima assoluta il prossimo 5 maggio, Piparo firma (come è solito fare) l’adattamento italiano: ha curato infatti le liriche ed il libretto. “È un lavoro che mi ha veramente commosso” ha spiegato in conferenza stampa. “È uno spettacolo che tocca l’anima ed è pieno di valori: si piange, si ride, si parla di famiglia, di cameratismo, di affetto tra compagni di banco; c’è anche il racconto delicato e molto naturale dell’omosessualità,  senza che si scenda in particolari ormai inutili e superati”.

Pur nella completa libertà creativa, Piparo ha rassicurato tutti coloro che hanno già visto lo spettacolo londinese: nella versione italiana ci saranno le stesse atmosfere, pur nella libertà creativa del team per quanto riguarda scene (Teresa Caruso), costumi (Cecilia Betona), coreografie (Roberto Croce figurazioni di Tip Tap Marco Rea) e disegno luci (Umile Vainieri).

È un musical che nasce perfetto, non ha una sola sbavatura a livello di drammaturgia e già il film era scritto in maniera egregia. Non ho voluto allontanarmene troppo, anche se qualcosa di nostro c’è: rispetto agli inglesi noi italiani abbiamo un animo più caldo, anche se questo è uno spettacolo che ho sempre considerato poco inglese; è molto di più ed inoltre rappresenta uno di quei casi in cui a fare musical non è un autore di musical, uno di quelli che diventano schiavi dello showbiz tipico del West End o di Broadway”, ha spiegato ancora Piparo.

Proprio per la forza del testo, il regista, a domanda, ha risposto di non essersi posto il problema di pensare ad eventuali trasposizioni come era avvenuto invece per The full monty (per il quale aveva scelto di spostare la vicenda in Italia, a Torino). E non si tratta di una questione legata alla concessione dei diritti. Piparo ha infatti precisato: “Quando acquisto i diritti di uno spettacolo non accetto mai vincoli, altrimenti preferisco rinunciare a quel titolo. Devo essere libero di creare tutto: regia, coreografie, musiche e ambientazioni”.

DSCN9983

Cristina Nori, Sabrina Marciano, Luca Biagini, Simone Romualdi, Alessandro Frola, Christian Roberto, Elisabetta Tulli – Foto Ilaria Faraoni

La storia si svolgerà dunque, come nell’originale, nell’Inghilterra di Margaret Thatcher, figura che aleggia in tutto lo spettacolo e che viene presa di mira con una canzone tagliente in apertura del secondo atto. “Da studente ho vissuto le proteste contro il thatcherismo e credo che la Thatcher sia una figura politica di chiarissima riconoscibilità anche per noi italiani. Certamente le nuove generazioni devono scoprirla dai libri di storia, sempre che glieli facciano leggere”. Ha continuato poi: “L’Italia di quegli anni, riguardo ad alcune tematiche, era indietro anni luce rispetto all’Inghilterra e quindi credo che la storia non avrebbe avuto, ambientata da noi, la stessa forza”. “Mi sono divertito a scrivere in italiano il coro contro la Thatcher che apre il secondo atto”, ha concluso Piparo.

Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’orchestra (in buca e nelle barcacce) diretta dal Maestro Emanuele Friello. “Un musicista come Elton John, il signore del pop, meritava la musica live” ha precisato il regista: “Ha composto delle musiche che toccano l’anima e credo che solo lui riesca a scrivere delle cose così semplici e al tempo stesso così incisive”.

Piparo ha poi confessato: “Aspettavamo tanto questo Billy Elliot e siamo contenti di scoprire che anche Roma lo attende con interesse”. La prova è che, per le richieste già ricevute, la data prevista per l’ultima replica si è allontanata: dal 17 è si è passati al  24 maggio, ma non è escluso un prolungamento ulteriore, visto che non c’è nessun altro spettacolo in cartellone. A Milano, invece, il musical arriverà per le prossime feste di Natale.

DSCN9977

Simone Romualdi, Christian Roberto, Alessandro Frola – Foto Ilaria Faraoni

Come ha spiegato il regista, lo spettacolo giunge al momento giusto, perché la storia è ancora tristemente attuale. Si parla di lavoratori (in questo caso minatori) in difficoltà, di scioperi, di lotte per i propri diritti. “È la storia di un sogno, di un salto verso un futuro che viene ormai negato agli adulti, ma in cui un bambino può ancora sperare; Billy vuole fare il suo salto nel sogno e diventare un ballerino”, pur dovendo lottare non solo contro difficoltà materiali, ma anche contro un certo tipo di mentalità.

Ancora oggi sulla danza e su chi balla, soprattutto se si tratta di un maschio, ci sono molti equivoci”, ha ricordato Piparo, “Anche se ultimamente la situazione sta cambiando”. Certamente, secondo il regista,  è tuttora più facile che una famiglia preferisca iscrivere un figlio a calcio piuttosto che a danza. Nel musical sarà il personaggio chiave di Mrs. Wilkinson, l’insegnante di danza, a spingere Billy ad inseguire il suo sogno.

Lunghissima è stata la ricerca del Billy perfetto, in giro per l’Italia e a Roma, con sessioni di audizione fisse per mesi.

Non volevo i cosiddetti bambini mostro” ha tenuto a precisare Piparo: “In Italia, spesso, la televisione ci abitua a questo fenomeno, invece i bambini devono crescere, avere la loro adolescenza. Certo: in questo spettacolo Billy dice di non volere un’adolescenza perché quello che gli interessa è ballare, ma si tratta di una situazione estrema. Billy doveva essere un bambino vero, doveva amare la danza e non inseguire il successo”.  Con rammarico Piparo ha parlato chiaro: “Oggi i bambini, per colpa dei genitori, inseguono il successo e non la passione per l’arte; Billy doveva avere passione”. Proprio per questo il regista ha raccontato di aver scartato anche molti bambini talentuosissimi, perché si è accorto che dietro c’era dell’altro.

Tra i ragazzi scelti, invece, non c’è rivalità: Alessandro, Christian Roberto (Michael) e Simone Romualdi (Kevin, nonché Billy del secondo cast) hanno raggiunto un’armonia che spesso non si riscontra fra gli adulti, come ha tenuto ad evidenziare Piparo, sostenuto anche dalla testimonianza del coreografo, Roberto Croce, che ha visto Simone piangere per l’emozione davanti ad una esibizione di Alessandro.

Tra i tanti bambini provinati, la commissione ha selezionato un gruppetto che potrebbe subentrare se lo spettacolo, come spera Piparo, avrà vita lunga. Del resto sembra che l’Accademia da lui annunciata tempo fa, stia per partire: l’intenzione è crescere un vivaio di futuri performers e spettatori attenti. Ci sarà quindi un limite di età perché sarà rivolta ai bambini. Le lezioni (che saranno pomeridiane) si svolgeranno in una sede esterna al Sistina, salvo qualche attività che sarà tenuta in teatro, e ci saranno probabilmente due borse di studio da assegnare.

Sul lavoro con i ragazzi punta molto Piparo, tanto più che nella prossima stagione ripartirà Tutti insieme appassionatamente e sarà allestita anche una novità che desta molto interesse: il regista porterà in scena Bellissima, dall’omonimo film di Luchino Visconti (soggetto di Cesare Zavattini) con Anna Magnani, che vedrà protagonista una bambina e avrà tanti giovanissimi in scena.

D’altro canto, Piparo ha affermato che “I bambini chiamano bambini”  e che questa è forse la chiave per rinnovare un pubblico che si è, secondo lui, cristallizzato da un decennio a questa parte. “Ho perso, per quanto mi riguarda, una generazione: portare a teatro spettatori tra i 20 ed i 30 anni è molto faticoso”, ha ammesso il regista. Ora Massimo Romeo punta da un lato sui giovanissimi, dall’altro sugli spettatori più maturi che ancora vogliano vedere il grande teatro musicale.

billy

Alessandro Frola – Foto Ilaria Faraoni

Segue comunicato stampa:

“BILLY ELLIOT”

IL PROSSIMO 5 MAGGIO PRIMA ITALIANA ASSOLUTA

DEL NUOVO MUSICAL DI MASSIMO ROMEO PIPARO

Debutta al Teatro Sistina di Roma il prossimo 5 maggio, per la prima volta in Italia, l’attesissimo “Billy Elliot, il Musical”, una nuova grande produzione di Massimo Romeo Piparo che firma, oltre alla Regia originale, anche l’adattamento italiano, completando così una trilogia di cui ha parlato tutta la stampa europea, iniziata con “The Full Monty” e proseguita con “Jesus Christ Superstar“. 

Con le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale realizzato dalla Peep Arrow Entertainment e Il Sistina, “Billy Elliot, il Musical” si preannuncia come lo spettacolo dell’anno e vedrà in scena, con l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, Luca Biagini nel ruolo del padre Jackie Elliot; Sabrina Marciano in quello di Mrs. Wilkinson (la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy); Cristina Noci nel ruolo della nonna, Donato Altomare ed Elisabetta Tulli, il fratello Tony e la mamma di Billy. Nel cast anche 30 straordinari performer coreografati da Roberto Croce. Le scene sono di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, l’impianto luci di Umile Vanieri. 

locandina Billy ElliotA dare vita al sogno di una delle storie più amate del cinema europeo è Alessandro Frola, quattordici anni e un curriculum da piccola étoile. Il Billy Elliot italiano è nato a Parma: occhi chiari, sguardo timido e doti straordinarie, con il suo talento ha subito colpito il regista Massimo Romeo Piparo, che l’ha scelto tra oltre milleduecento aspiranti Billy. Alessandro muove i primi passi nella scuola di Danza diretta dalla madre Lucia Giuffrida e ancora piccolissimo si guadagna una borsa di studio e un biglietto per due destinazioni top nel mondo della danza: l’American Ballet di New York e il Royal Ballet di Londra. Un palmares da campione che l’ha portato a danzare anche a Parigi e a Berlino, in Europa come in Messico e negli Stati Uniti. 

Insieme ad Alessandro Frola, una vera e propria schiera di piccoli talenti: Christian Roberto è Michael l’amichetto di Billy, Simone Romualdi è Kevin e Billy del secondo cast. Sul palcoscenico del Sistina anche le Children Tappers, la classe di danza delle bambine dove Billy scopre la sua passione: “Io non ho bisogno della mia adolescenza. Ho bisogno di ballare!” 

Finalmente in Italia – dopo Roma anche il tour nella prossima stagione teatrale – la storia del ballerino che fa sognare intere generazioni di talenti: il giovane Billy ama la danza e in una Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che vorrebbero diventasse pugile. L’amore, la passione, la voglia di farcela trionfano, così come l’amicizia tra adolescenti riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale. 

Basato sull’omonimo film di Stephen Daldry del 2000, Billy Elliot The Musical ha debuttato nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards – il massimo riconoscimento europeo per i Musical – vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che lo spettacolo approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards – gli Oscar del Musical – e dieci Drama Desk Awards. 

Roma, 29 aprile 2015 

DAL 5 MAGGIO 2015

www.billyelliot.it

www.ilsistina.it

www.peeparrow.com

cast billy

orchstra billy

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
Scroll To Top