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REVIEW – IL LAGO DEI CIGNI ON ICE

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AL SISTINA IL FASCINO DELLA DANZA SU GHIACCIO IN UNA STORIA SENZA TEMPO RIVISITATA DALLA COMPAGNIA THE IMPERIAL ICE STARS, FIN AL 28 FEBBRAIO

di Ilaria Faraoni

Per la prima volta nella sua storia, il Teatro Sistina propone sul suo palco una vera e propria pista di ghiaccio, per ospitare la compagnia leader nel mondo del “balletto sulle lame”: The Imperial Ice Stars, in uno spettacolo presentato da Lunchbox Theatrical Productions e Tony Mercer in collaborazione con BaGS Live.

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in foto una versione con Olga Sharutenko (Odette) e Vadim Yarkov (Siegfried)

Si tratta di 24 campioni mondiali, europei, olimpici e nazionali che, al di là delle esibizioni e delle gare sportive, si mettono al servizio di una storia danzata completa.

Nel caso specifico si parla de Il lago dei cigni di Tchaikovsky, uno dei balletti più amati e rappresentati al mondo, composto nel 1875-76 e andato in scena per la prima volta, con un allestimento disastroso, fuori dal controllo del suo stesso compositore, nel 1877.

La storia è nota: durante la festa dei 21 anni del principe Siegfried, la regina madre gli comunica che, al ballo che si terrà a palazzo il giorno successivo, egli dovrà scegliere una sposa. Il principe accoglie male la notizia e, con la balestra appena ricevuta in regalo, si reca a caccia nel bosco dove incontra Odette, un’affascinante principessa trasformata in cigno dal malvagio Rothbart. Solo di notte la ragazza può tornare alle sue sembianze umane. Tra i due giovani nasce l’amore, l’unico antidoto, tra l’altro, che potrà liberare Odette dall’incantesimo. Scambiatisi giuramenti reciproci, i due si danno appuntamento per l’indomani al ballo, ma grazie all’astuzia di Rothbart, a palazzo non arriva Odette, ma Odile, identica nelle sembianze, ma opposta a Odette nell’animo e nella sensualità ammaliatrice. Odile riesce ad ingannare il principe, condannando così Odette a restare schiava dell’incantesimo. L’epilogo, lieto o tragico, varia a seconda delle edizioni.

Swan Lake1_26_July 25, 2010Nella versione dell’Imperial Ice Stars la narrazione, pur seguendo i punti fondamentali di quella originale, se ne discosta qua e là. Del resto i rimaneggiamenti e addirittura molti stravolgimenti discutibili, nella storia del balletto, sono all’ordine del giorno.

A volte, per Il Lago dei cigni on ice, i cambiamenti sono conseguenze dirette derivanti dal periodo scelto per l’ambientazione, i primi del Novecento: è così che il giullare di corte, uno dei ruoli che suscita maggiormente il gradimento del pubblico, diventa qui il simpatico Benno, amico del principe Siegrified. In altri casi, si tratta di scelte di diversa natura. Il gruppo dei cigni, pur ben rappresentato con la danza dei quattro cignetti (uno dei pezzi più celebri) ha minor rilievo coreografico rispetto al balletto tradizionale nel quale il secondo ed il quarto atto (o l’atto I, scena seconda e l’atto terzo) si definiscono addirittura gli atti bianchi, per la presenza predominante dei cigni che eseguono elaborate coreografie d’insieme basate su intrecci e disegni di linee.

Un altro esempio: l’aver differenziato con due interpreti diverse il Cigno bianco Odette (Olga Sharutenko), dal Cigno nero Odile (presente qui fin dal primo atto) comporta vari risvolti. Alla prova di bravura interpretativa cui è sottoposta solitamente una sola ballerina, che deve affrontare due personaggi tanto lontani tra loro – il Cigno bianco con la sua purezza e dolcezza malinconica, ed il Cigno nero con la sua perfidia sensuale e ammaliante – si è preferita la spettacolarità più immediata e facilmente leggibile. Con due interpreti, infatti, la coreografia evolve in un difficile passo a tre – tra il principe, Odette e Odile – di grande presa sul pubblico. Inoltre Siegfried (Bogdan Berezenko), conoscendo già da prima Odile, non scambia la donna per l’amata: semplicemente sceglie come sua sposa il Cigno nero perché deluso dalla mancata presenza di Odette alla festa.

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Con l’aggiunta della redenzione finale di Odile, infine, si è voluto porre l’accento su un epilogo con un lieto fine doppio. Non solo, infatti, The Imperial Ice Stars ha scelto la versione del balletto, molto in voga, che vede Rotbarth soccombere, con la conseguente liberazione di Odette, ma dona anche una catarsi al personaggio di Odile, che rinuncia qui al principe restituendo alla rivale l’anello di Siegfried, per schierarsi poi dalla parte dei buoni. Siamo perciò molto lontani dalla drammaticità delle versioni del Lago dei Cigni in cui o solo il principe o entrambi gli amanti trovano la morte salvo poi, in alcuni casi, ricongiungersi in un’apoteosi finale celeste o subacquea, come stabilito nella prima edizione del balletto presa in mano da Marius Petipa e dal suo braccio destro Lev Ivanov nel 1895, edizione che ha dato il la a tutte le successive e che ancora oggi influenza le coreografie allestite. Una scelta che è senza dubbio più volta alle famiglie e ai tanti bambini presenti in teatro, che speriamo si avvicinino al mondo del pattinaggio artistico ed anche a quello del balletto classico, grazie al tramite scintillante di uno spettacolo del genere, ricco di talenti del pattinaggio e di tanti effetti speciali: dalla neve, alle fiamme che si accendono sul palco; dai lampi scatenati dall’ira dello stregone/uccello, alla comparsa dal nulla – grazie ad un sapiente uso delle luci e del velatino – delle ragazze cigno in riva al lago.

«Ispirato dalla mia ricerca sulla partitura originale di Tchaikovsky e dal mio interesse per il racconto, ho voluto dare un’interpretazione realistica di questo amato racconto trasponendolo sul ghiaccio e creando un allestimento che potesse essere messo in scena all’interno di un teatro», spiega Tony Mercer, direttore artistico della compagnia. «Ho sempre pensato che la mia idea di avere dei cigni che scivolano leggeri sul ghiaccio, potesse essere una scelta totalmente naturale».

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foto Entertainment Services

La cifra stilistica della compagnia di Tony Mercer, che ha rielaborato le coreografie della nuova edizione dello spettacolo, sembra essere la contaminazione di generi ai fini della spettacolarità: pattinaggio, danza classica e arte circense, più un pizzico di vena umoristica qua e là come quando, senza musica, Siegrifried e Benno si lanciano in divertenti imitazioni del Cigno nero, si fondono senza forzature. Olga Sharutenko/Odette ad esempio, tolti i pattini, esegue parte del passo a due con il principe Siegfried sulle scarpette da punta, vera prova di bravura, visto che si tratta di ballare sul ghiaccio scivoloso. E ancora, durante la festa a palazzo, una delle coppie che interpreta le danze dei paesi stranieri, si esibisce con grande fluidità con i tessuti aerei, in un numero di forte impatto. Del resto non è il solo momento di volo: anche Odette, durante il passo a due con il principe, tra gli applausi e l’incanto degli spettatori, si libra nell’aria con estrema leggerezza. Leggerezza che non è aiutata, tra l’altro, dai costumi scelti per i cigni, che appesantiscono, invece di renderle ancora più eteree, le pattinatrici/danzatrici, senza rievocare da vicino l’animale che simboleggia universalmente l’eleganza.

Del resto, l’ambientazione di questa versione del Lago è collocabile, come si diceva, intorno ai primi anni del Novecento ed i costumi di Albina Gabueva, esponente del Teatro Stanislavsky di Mosca, rispondono a tale esigenza; c’è da dire che, per altri ruoli, le sue creazioni sono ricche ed efficaci.

Gli scenari suggestivi sono firmati da Eamon D’Arcy, definito “uno dei più importanti scenografi dell’Australasia”. 

Gli atleti/artisti in scena colpiscono per la bravura e si pensi che, come riportato nel comunicato stampa, “alcuni dei movimenti eseguiti da The Imperial Ice Stars nei loro shows non sono mai stati eseguiti prima, né in competizione, né su un palco (neanche ai Giochi Olimpici 2010 di Vancouver). Alcuni sono così complessi da non essere mai stati identificati con un nome”.

I numeri sono spettacolari, anche considerando l’enorme difficoltà, celata sapientemente, nell’eseguire tali numeri su un palco come quello del Sistina, dalle dimensioni ristrette: il pattinaggio, si sa, ha bisogno di grandi spazi. E allora alcuni artisti sfidano proprio lo spazio, ribaltando a proprio favore lo svantaggio: è il caso dell’interprete di Rothbart, che spesso arriva in velocità fino al bordo estremo del palco, per fermarvisi con precisione millimetrica tenendo il pubblico col fiato sospeso. Le prese ed i lanci delle pattinatrici lasciano a bocca aperta, soprattutto poi quando si tratta di figure a tre e lo spettacolo è costantemente punteggiato dagli applausi a scena aperta, meritatissimi, che gli spettatori tributano ai pattinatori dopo ogni prodezza.

Ovazioni, dopo il finale, per l’esibizione conclusiva della compagnia: un numero vorticoso ricco di energia e virtuosismi trascinanti che da solo quasi già varrebbe il costo del biglietto.

La speranza è che lo sforzo del Sistina di aprirsi anche a forme artistiche legate alla danza ed al pattinaggio venga ripagato e che non si tratti dell’unico episodio del genere: si rimanda alle note di BaGS live (più sotto) per capire quanto lavoro, strumentazioni e tempo ci siano dietro all’allestimento della pista ghiacciata. 

La compagnia The Imperial Ice Stars ha appena concluso le date di permanenza milanese al Teatro degli Arcimboldi con La bella addormentata on ice.

http://www.imperialicestars.com/

http://www.ilsistina.it/

Seguono comunicato stampa del Sistina dopo la prima romana e le note di BAGS LIVE:

IL SISTINA

da mercoledì 17 a domenica 28 Febbraio 2016

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COMUNICATO STAMPA

 

AL TEATRO SISTINA SI SOGNA CON

 “IL LAGO DEI CIGNI ON ICE”

 

Debutto ad alto tasso di emozioni

con il palcoscenico trasformato

in una spettacolare pista di ghiaccio

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foto di David Wyatt

Una magica notte dal sapore fiabesco, uno spettacolo di bellezza e armonia che toglie il respiro, una fantastica pista di ghiaccio nel cuore di Roma: tutto questo accade al Sistina, dove il 17 febbraio ha debuttato con un grande successo “Il Lago dei Cigni On Ice”, portato in scena dalla principale Compagnia di danza sul ghiaccio del mondo, The Imperial Ice Stars, diretta da Tony Mercer.

Un debutto da sogno, che ha costituito una “prima volta” anche per il Sistina: mai prima d’ora infatti il tempio del musical capitolino aveva ospitato sul proprio palcoscenico una vera pista di pattinaggio, del peso di 14 tonnellate e con uno spessore di 7 cm di ghiaccio. Questo grandioso spettacolo, in scena fino al 28 febbraio, dimostra quindi anche l’impegno della direzione del teatro a trasformare sempre di più il Sistina in uno spazio polifunzionale, adatto per ogni tipo di intrattenimento e capace di affrontare ogni “sfida” artistica.

Il magnetico gioco di luci, le piroette e le acrobazie spettacolari, gli effetti visivi e la perfezione della danza sui pattini uniti alla musica immortale e celeberrima di Tchaikovsky hanno accompagnato l’evolversi di questa grande storia d’amore tra Odette (OLGA SHARUTENKO) e il principe Siegfried (BOGDAN BEREZENKO), in cui la crudeltà si accompagna alla tenerezza, il bene al male, il fuoco al ghiaccio.

In questa prima affollatissima, che ha annoverato tra i presenti anche vip come Gloria Guida, Catherine Spaak, Giancarlo Magalli, Lorena Bianchetti, Alda D’Eusanio, Manuela Moreno e tanti altri, lo spettacolo ha strappato applausi ed entusiasmo agli adulti e ai tantissimi bambini seduti in sala.

Alto il tasso di emozioni, grazie all’incredibile talento dei 24 atleti pattinatori in scena: tra loro anche campioni olimpici e mondiali, un cast d’eccezione che si è conquistato una solida fama internazionale dimostrando di saper unire coreografie mozzafiato a narrazioni romantiche, in un mix di adrenalinica danza su ghiaccio e interpretazione drammatica.

Negli ultimi 10 anni la Compagnia di The Imperial Ice Stars si è costruita un seguito in tutto il mondo riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica e creandosi, grazie alle proprie personalissime e sofisticate versioni su ghiaccio di balletti classici, una reputazione senza eguali. I precedenti tour (Cinderella on Ice, Sleeping Beauty on Ice, Swan Lake on Ice e The Nutcracker on Ice) sono stati applauditi e acclamati ovunque con standing ovation e recensioni a cinque stelle. Gli spettacoli di “The Imperial Ice Stars” sono andati in scena in alcune delle location più prestigiose al mondo, tra le quali la Royal Albert Hall e il Sadler’s Wells Theatre a Londra, il nuovissimo Marina Bay Sands Grand Theatre a Singapore, il Place des Arts a Montreal e la Piazza Rossa a Mosca.

Il direttore artistico Tony Mercer, universalmente riconosciuto come il principale creatore al mondo di questo genere di spettacoli, ha portato la danza su ghiaccio a una nuova dimensione artistica. Lo spettacolo vanta i preziosi e sofisticati costumi creati dalla famosa designer russa Albina Gabueva del Teatro Stanislavsky di Mosca. Le sontuose scenografie sono create da uno dei più importanti scenografi dell’Australasia, Eamon D’Arcy.

Note da BaGS Live:

IMPERIAL ICE STARS

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foto Entertainment Services

La compagnia The Imperial Ice Stars nasce nel 2004 dalla collaborazione fra due produttori dell’entertainment, Tony Mercer e James Cundall, con l’impresario ed ex pattinatore Valdislav Olenin.

Tony Mercer, direttore artistico e regista della compagnia, ha oltre 15 anni di esperienza nella creazione di questo genere di shows.

Ha ideato shows come “La bella addormentata on Ice”, “Lo Schiaccianoci on Ice”, “Cenerentola on Ice”, “Barnum on Ice”, “Fantasma dell’Opera on Ice”, “Peter Pan on Ice” e “Carmen on Ice”. Per The Imperial Ice Stars ha creato “La bella addormentata on Ice” (2004-06 e 2007-09), “Il lago dei cigni on Ice” (2006-08), “Cenerentola on Ice” (2008-2010) e un nuovo adattamento di “Lo Schiaccianoci on Ice” (2012-2014). Nei suoi spettacoli ha portato la danza su ghiaccio a raggiungere nuovi traguardi aggiungendo elementi spettacolari e creando così un nuovo genere di ‘Teatro on Ice’.

James Cundall è uno dei primi produttori di spettacoli dal vivo nel mondo con oltre 80 produzioni – musical come “Les Misérables”, “CATS”, “Il Fantasma dell’Opera”, “Miss Saigon”, “Chicago”, “Singin ‘in the Rain”, “Oliver”, “Cabaret” e “We Will Rock You”; spettacoli come “Alegría” del Cirque du Soleil e “Riverdance” ed eventi di solisti quali “Dame Kiri Te Kanawa”, “Josè Carreras”, “Andrea Bocelli”, “Elaine Paige”, “Clive James” e “Jamie Oliver”, per citarne solo alcuni.

James Cundall è Chief Executive di Lunchbox Theatrical Productions, con sede nel Regno Unito e filiali in Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore e le Filippine.  

LA MAGIA DEL PATTINAGGIO SU GHIACCIO

SUL PALCO DEL TEATRO SISTINA

Per l’arrivo di The Imperial Ice Stars a Roma, Bags Live trasformerà il palcoscenico del Teatro Sistina in una grande pista di pattinaggio su ghiaccio. Un evento unico che sarà parte del sorprendente spettacolo de Il Lago dei Cigni On Ice.

Trasformare il palco di un teatro in una temporanea pista ghiacciata non è un compito così semplice!

Deve essere rispettata una tabella di lavoro rigorosa in modo che la pista sia pronta in tempo per l’orario delle prove alle ore 17.00.

Il lavoro inizia il giorno precedente lo spettacolo alle ore 7.00 del mattino, quando i tecnici arrivano in teatro e iniziano lo scarico di due tir di 14 mt. con l’aiuto di 18 tecnici locali. I tir non trasportano solo la pista di pattinaggio, ma anche le attrezzature, i costumi, le scenografie, l’impianto audio e luci.

Il lavoro di allestimento della pista inizia con la realizzazione della base e dei bordi che sono fatti di legno impermeabile e compensato rinforzato. Sul palcoscenico del teatro viene costruita una sorta di vassoio gigantesco della dimensione di 16 mt. x 16 mt. La fase successiva è la più delicata: vanno posti 15 km di tubature all’interno dello spazio e collegati ai collettori che sono poi distribuiti attraverso la base del vassoio e fissati. È importante che la distribuzione delle tubature sia estremamente precisa perché, in caso contrario, delle sezioni della pista non si congeleranno.

Dopo aver completato il lavoro sul palcoscenico, i collettori vanno collegati alle unità di refrigerazione esterne al teatro e si comincia a riempire il sistema con una miscela di glicole (antigelo) e acqua.

Una volta che questa miscela inizia a circolare nei tubi la temperatura viene abbassata a -15 gradi. Per velocizzare il processo saranno prima poste 4 tonnellate di granella di ghiaccio, che faranno da base. Sopra a tale base fredda sarà dunque sparsa la miscela che verrà ghiacciata. 

Si raggiunge questo punto intorno alle 18.00 del giorno precedente allo spettacolo.

Per tutta la notte e per tutto il giorno successivo (giorno di spettacolo) la pista viene spruzzata ogni 15 minuti fino ad ottenere circa 7 centimetri di spessore che pesa 14 tonnellate. Si arriva così alle ore 15.00 del pomeriggio di spettacolo quando inizia la fase finale di preparazione della pista per ottenere una superficie completamente liscia per le prove e lo show, dopo solo 34 ore dall’inizio dell’allestimento.

La temperatura della superficie è costantemente monitorata giorno e notte per tutto il periodo di permanenza in teatro. Inoltre, sia durante l’intervallo che dopo ogni replica dello show, con acqua calda viene sciolto un primo strato di ghiaccio per poterlo ricreare assolutamente liscio: ciò è fondamentale per permettere ai ballerini di esibirsi nelle loro evoluzioni, salti e piroette strepitose. 

ICE FACTS

  • La compagnia The Imperial Ice Stars si è esibita davanti a quasi quattro milioni di persone nei cinque continenti. È stata in tour in Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore, Giappone, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Olanda, Belgio, Finlandia, Principato di Monaco, Sud Africa, Canada, Russia, Romania, Ungheria, Serbia, ma anche a Cipro dove è andata in scena in un anfiteatro all’aperto con una temperature di ben 40° centigradi.
  • Alcuni dei movimenti eseguiti da The Imperial Ice Stars nei loro shows non sono mai stati eseguiti prima, né in competizione, né su un palco (neanche ai Giochi Olimpici 2010 di Vancouver). Alcuni sono così complessi da non essere mai stati identificati con un nome.
  • I performers della compagnia hanno vinto più di 250 medaglie in competizioni varie. Alcuni di loro hanno iniziato a pattinare alla tenera età di tre anni.
  • La compagnia è composta da 44 persone in tour fra attori, tecnici e un medico. Uno staff di 18 persone viene richiesto in loco per ogni piazza.
  • Ogni membro della compagnia ha viaggiato in media per circa 000 chilometri (con un Boeing 747 ci vorrebbero 230 ore ed è come fare il giro del mondo 5 volte).
  • I performers si allenano 9 o più ore al giorno, 6 giorni alla settimana, per 7 settimane per allestire uno show e poi 3 ore al giorno durante il tour.
  • Il peso dell’intera struttura dello show è di circa 25000 chili che è l’equivalente di 70 grandi pianoforti.
  • Sono 14 le tonnellate di ghiaccio create in fase di allestimento – lo stesso peso di circa 3 elefanti.
  • Vengono utilizzati circa 500 litri di anti-gelo – abbastanza per riempire 100 impianti di raffreddamento dell’auto.
  • Il ghiaccio raggiunge la temperature di -15 gradi C., tre volte più fredda del freezer di casa.
  • In teatro, la creazione della pista di pattinaggio richiede 140 ore di lavoro per l’allestimento, ma solo 30 per lo smantellamento.
  • La produzione richiede sempre una fornitura di acqua calda quando prepara la pista perché l’acqua calda ghiaccia più velocemente di quella fredda a causa dell’effetto Mpemba.
  • Ci sono più di 110 costumi ne Il Lago dei Cigni On Ice. I costumi sono stati disegnati dalla rinomata costume designer russa Albina Gabueva, stilista capo del famoso Stanislavsky Theatre di Mosca, e fabbricati dai sarti del famoso Bolshoi Ballet.
  • Il Lago dei Cigni On Ice ha 143 cambi luce, 22 movimenti aerei, 89 interventi del followspot e 7 cambi di scene.

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