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AMBRA JOVINELLI – “COMMEDIE ALL’ITALIANA… E NON SOLO”: LA NUOVA STAGIONE

Ambra Jovinelli

Presentata questa mattina dalla direttrice Artistica, Fabrizia Pompiliola, la nuova stagione del Teatro Ambra Jovinelli di Roma. 

Una delle novità è rappresentata dall’annuncio della partnership tra Ambra Jovinelli / Mattia Torre / Nuovo Teatro che porterà ad una programmazione di diversi spettacoli dell’autore e regista romano, che presenterà poi, nella stagione 2017/2018, un nuovo lavoro.

Segue comunicato stampa con il calendario completo degli spettacoli.

I. F. 

Lo slogan che abbiamo scelto per la stagione 2016/2017 del Teatro Ambra Jovinelli, è Commedie all’italiana… E NON SOLO

La grandezza della commedia all’italiana, era il suo essere allo stesso tempo d’autore e popolare, mescolando elementi comici e sociali, trattando temi seri con tono ironico e intento satirico grazie anche a memorabili interpretazioni di alcuni tra i maggiori attori italiani. La nuova stagione dell’Ambra nasce con la volontà di raccogliere questo spirito e propone un cartellone di prosa che diverte, contemporanea e prevalentemente italiana, fatta di grandi attori e grandi autori, con incursione eccellenti di carattere musicale.

La programmazione 2016/2017 segue il filo rosso che ha caratterizzato le passate stagioni: grande attenzione alla qualità, coniugando la popolarità degli artisti con l’ottimo spessore delle produzioni. La scelta di proporre un teatro contemporaneo, capace di incontrare il gusto di un pubblico ampio e variegato, ci ha resi un punto di riferimento per gli spettatori e per tutti gli artisti più innovativi e originali del panorama teatrale nazionale. La stagione che si è appena conclusa ci ha regalato grandi successi, numerosi sold out, oltre 5500 abbonati, più di 90000 presenze

Proseguiamo dunque sulla stessa strada – proponendo al nostro pubblico una rosa di spettacoli eterogenei, curiosi e divertenti – che raccolgono le realtà più interessanti del panorama teatrale nazionale. Così quest’anno presentiamo: Largo al factotum di Elio e Roberto Prosseda, un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica. Bello di papà con l’irresistibile comicità di Biagio Izzo diretto da Vincenzo Salemme. Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Gigio Alberti saranno i protagonisti della travolgente commedia Hollywood. Valerio Mastandrea sarà il protagonista del testo di Mattia Torre: Migliore, la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Sabrina Impacciatore e Valter Malosti saranno i protagonisti di Venere in pelliccia, la pluripremiata e acclamata pièce di Ives (svariati Tony Award a Broadway), da cui Roman Polanski ha tratto l’omonimo film. Laura Morante sarà una Mirandolina innovativa e contemporanea in Locandiera B&B di Edoardo Erba. Raul Bova e Chiara Francini in Due di Miniero – Smeriglia (regia di Luca Miniero) saranno alle prese con un delicatissimo momento: l’inizio della convivenza! Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi saranno un quartetto d’eccellenza con ospiti a sorpresa per A ruota libera, uno spettacolo diretto in diretta dallo stesso Veronesi; l’incontro-scontro tra 4 amici, dove si ride, ci si emoziona e si scopre una veste inattesa degli artisti. Paola Minaccioni propone i suoi personaggi comici, nati in teatro e resi noti dalla televisione e insieme al drammaturgo Michele Santeramo li inserisce in una struttura drammaturgica fortemente teatrale con Voi siete qui, regia di Paola Rota.

Il dinamismo dimostrato in questi anni ha portato una rinnovata centralità al nostro teatro riconosciuto ormai come autentico presidio culturale per la città e di legalità per il quartiere. Un luogo di incontro e di condivisione per gli artisti e i cittadini. Lavorando ogni giorno in un territorio difficile, spesso abbandonato in stato di degrado, abbiamo lavorato per riqualificare l’area catalizzando ogni sera centinaia di persone.

Per rafforzare questo ruolo intendiamo costruire nuove sinergie e rafforzare quelle esistenti. Nel periodo di crisi che coinvolge l’intero Paese riteniamo fondamentale la costruzione di reti di collaborazione. In tal senso prosegue e si consolida il rapporto di collaborazione con il Teatro La Pergola di Firenze, instaurato già da qualche anno.

Sempre nell’ottica di combattere il degrado del quartiere e per garantire al pubblico una miglior fruizione avvieremo a breve i lavori di ristrutturazione, seguendo degli step cadenzati nel tempo. Il primo intervento riguarderà l’impianto di condizionamento. Auspichiamo di poter ristrutturare anche l’area di benvenuto e ristorazione. Il Teatro Ambra Jovinelli aspira a diventare sempre più non solo un luogo di spettacolo e di proposta culturale ma uno spazio abitabile ogni giorno.

Nasce una nuova partnership  tra

Ambra Jovinelli / Mattia Torre / Nuovo Teatro

Durante la prossima stagione teatrale verrà dedicata all’autore regista romano una vetrina speciale per raccontare il suo percorso artistico degli ultimi anni.

Gli spettacoli Qui ed Ora, 456, Migliore faranno da apripista alla produzione di un nuovo testo di Torre che andrà in scena nella stagione 2017- 2018

Siamo onorati e felici di ospitare in casa un progetto così ambizioso.

A settembre avremo il piacere di presentare l’intero progetto. 

 

Abbonamenti

Visto il grande successo della passata stagione anche quest’anno proporremo numerose e
diversificate formule di abbonamento. Dopo l’estate, il ventaglio di proposte verrà come sempre ampliato dalle formule d’abbonamento a posto libero, per chiudersi a dicembre con l’ormai classica Merry Jovinelli, la nostra fortunatissima idea regalo natalizia, sempre molto richiesta. 

Orari botteghino:
Fino al 5 agosto: dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 19.00
Dal 1° settembre al 16 ottobre: dal lunedì al sabato ore 10.00-19.00
Dal 17 ottobre: dal martedì al sabato ore 10.00 – 19.00 e la domenica ore 11.00-16.00 

Biglietti (compresa prevendita):
Interi : Poltronissima € 33 – Poltrona € 26 – I galleria A € 22 – I galleria B € 18 – II galleria € 17
Ridotto Over 65 e Under 26: Poltronissima € 27 – Poltrona € 21 – I galleria A € 16 – I galleria B € 13 – II galleria € 11
Ridotto scuole: platea € 15,00 – gallerie € 10,00

Convenzioni parcheggio in orario spettacolo:
 Garage Esquilino – via G. Giolitti, 27/A – dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
 Parcheggio ES Giolitti Park – via G. Giolitti 267 – tutti i giorni € 1,00 l’ora

TEATRO AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 –domenica ore 17.00 – lunedì riposo
Info 06 83082620 – 06 83082884

Ufficio promozione tel. 06 88816460
www.ambrajovinelli.org 

LA STAGIONE 

Composit Elio _ Prosseda

Elio e Roberto Prosseda

20|30 ottobre 2016

Parmaconcerti

Presenta

Elio (voce)

e Roberto Prosseda (pianoforte)

in

Largo al factotum

Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”.

Queste le parole con cui ELIO presenta il concerto “LARGO AL FACTOTUM”, un suggestivo recital in compagnia del pianista ROBERTO PROSSEDA: un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi, che vedranno Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, così come odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino.

Wolfgang Amadeus Mozart

“Madamina, il catalogo è questo” (Da Don Giovanni)

“Non più andrai farfallone amoroso” (Da Nozze di Figaro)

Gioachino Rossini

Un petit train de plaisir

Chanson du Bebé

“La calunnia è un venticello” (Da Il Barbiere di Siviglia)

“Largo al Factotum” (Da Il Barbiere di Siviglia)

Kurt Weill:

Da L’opera da Tre Soldi:

– Corale Mattutino

– Moritat di Mackie Messer

– Schiavitù sessuale

– Ballata del Magnaccia

Anonimo giapponese:

Due Canzoni tradizionali giapponesi

Luca Lombardi:

Da Minima Animalia:

Criceto

Zanzara

Moscerino

Porco

VIDEO http://vimeo.com/48679609

composit izzo

3|13 novembre 2016

TEATRO CILEA NAPOLI Srl

Presenta

Bello di papà

Scritto e diretto da Vincenzo Salemme

Con

Biagio Izzo

Mario Porfito, Domenico Aria, Adele Pandolfi, Yuliya Mayarchuck, Rosa Miranda, Arduino Speranza,

Luana Pantaleo

Scene Alessandro Chiti

Musiche Antonio Boccia

Costumi Francesca Romana Scudiero

Disegno luci Luigi Ascione

Aiuto regia Antonio Guerriero

Assistente alla regia Raffaella Nocerino

Produzione esecutiva Claudio Formisano

Organizzazione Martina Parisi

“Bello di papà” è una commedia del 2006. Credo che l’idea mi sia venuta quando in tutto il mondo occidentale arrivavano i primi segnali della crisi economica che ancora oggi fatichiamo a superare. Dico forse perché col senno di poi mi sembra che Antonio Mecca, il dentista protagonista della commedia, possa rappresentare, ovviamente in versione decisamente comica, il travaglio sociale, economico, psicologico di una gran parte della cosiddetta generazione dei cinquantenni, che dall’inizio di questo millennio viene messa in discussione ogni volta che la politica si deve occupare delle programmazioni finanziarie.

Antonio Mecca è il classico uomo che ha raggiunto una posizione sociale, ma che allo stesso tempo la sente, questa posizione, vacillare sotto i colpi del cosiddetto “Nuovo che avanza”. E il “nuovo che avanza” per quella generazione cui facevo riferimento poco più sopra, sono appunto i giovani che vogliono prendere i posti di comando.  Antonio ha paura di ogni novità, è un vero conservatore, conservatore di danaro, ma soprattutto conservatore di affetti. Profondamente sarebbe un buono, ma costantemente ha paura di essere fregato, è forse per questo che non si è mai sposato, è forse per questo che adesso sta con una bellissima ragazza ucraina, che gli piace da morire, ma che allo stesso tempo teme come un ingombrante invasore, invasore della casa e soprattutto del conto corrente perché Marina, l’ucraina, vorrebbe costruire una famiglia con Antonio, Marina vorrebbe soprattutto (questa la cosa più terrificante e spaventevole per il nostro dentista) dei figli.

Antonio teme i figli più di ogni altra cosa perché i bambini sono di un egoismo assoluto e lui, egoista per paura, questo proprio non può accettarlo. E’ così che nasce l’idea di questa commedia, da questo paradosso: un uomo che non vuole avere figli costretto a ricevere in casa un suo coetaneo che ha bisogno di ritornare ad essere un figlio. Nel paradosso di questo scontro generazionale tra due uomini della stessa età forse si nasconde quello che io credo sia un finto problema. Penso che l’età ci distingua gli uni dagli altri, ma altrettanto fermamente credo che dal punto di vista sociale l’età sia soltanto una convenzione. Credo che dividere i cittadini tra giovani ed anziani sia un vecchio modo di intendere la politica. Penso che esistano piuttosto le persone e che ogni persona abbia il diritto e il dovere di salvaguardare il proprio benessere sociale e spirituale.

Vincenzo Salemme

composit hollywood

17|27 novembre 2016

AB MANAGEMENT

Presenta

In accordo con Ginevra MEDIA PRODUCTION di Gianluca Ramazzotti

Antonio Catania

Gianluca Ramazzotti

Gigio Alberti

in

Hollywood

Una commedia di Ron Hutchinson 

con

Paola Giannetti 

Scene Jean Haas 

Costumi Francesca Brunori 

Musiche Peter Ludwig

Disegno Luci Stefano Lattavo 

Direzione Tecnica Stefano Orsini

Adattamento E Regia Virginia Acqua 

Un Progetto Artistico Di Gianluca Ramazzotti 

Hollywood, anno 1939. Siamo nell’ufficio del produttore David O. Selznick che sta realizzando la più colossale opera cinematografica di tutti i tempi: Via col vento. Ma dopo oltre due anni di preparazione e cinque settimane di riprese già avviate, con i costi esorbitanti che lievitano, con gli attori già sul set e con il suocero, George Mayer patron della MGM che lo carica di pressioni, Selznick blocca tutto! Il film non gli piace, non sta venendo bene, la sceneggiatura di Sidney Howard è troppo lunga e il regista, il suo amico fraterno George Cukor è troppo fiacco! Questo è l’antefatto ed è storia. Come è storia quello che seguirà e che Ben Hutchinson descrive nella sua travolgente commedia. Selznick convoca nel suo ufficio Victor Fleming il regista più famoso dell’epoca per affidargli la regia al posto di Cukor e Ben Hecht, lo sceneggiatore più abile e veloce, per fargli riscrivere da capo tutta la sceneggiatura. Solo che Hecht, unico e solo in tutti gli Stati Uniti d’America, non ha letto il lunghissimo romanzo di Margareth Mitchell e a mala pena conosce i personaggi! Ma Selnzick, folle e visionario quanto energico e determinato decide di costringere Fleming e Hecht a chiudersi dentro il suo ufficio per 5 giorni e 5 notti per riscrivere tutto e per aiutare Hecht a districarsi con complicatissima trama lui e Fleming gli mimeranno tutti i personaggi e le situazioni del romanzo. Questo accadde veramente nella realtà e nella commedia di Hutchinson diventa l’occasione per momenti di comicità assoluta e di follia. Ma nel testo c’è molto di più: sullo sfondo di una situazione surreale (ma reale!) c’è l’antisemitismo di cui Selznick è vittima pur facendo parte della buona società statunitense che però non lo accetterà mai fino in fondo considerandolo comunque e sempre “l’ebreo”, mentre dall’Europa arriva l’eco del nazifascismo. E allora ci si accorge di quanto i caratteri di Rossella O’ Hara e di Selznick si somiglino e le loro storie si fondano, storie fatte di voglia di riscatto, di ribellione, di feroce determinazione a farcela a tutti i costi in un mondo ostile. Ma c’è anche Hollywood: il sogno americano e la passione per il cinema e la sua potenza nella vita quotidiana di tutti, perché il cinema è un universo parallelo dove chiunque può evadere dalla sua vita, perché il cinema è “l’unica vera macchina del tempo che sia mai stata inventata” e Hollywood ne è la sua incarnazione. 

Hollywood è una commedia totale, coinvolgente a tutti i livelli che dal suo esordio nel 2004 ha avuto più di 10 milioni di spettatori in tutto il mondo fra America, Inghilterra, Francia, Australia, Canada, Messico solo per citare alcuni paesi e che per la prima volta sarà ora messa in scena anche in Italia. 

Valerio Mastandrea_©Riccardo Ghilardi

Valerio Mastandrea_©Riccardo Ghilardi

5|22 gennaio 2017

NUOVO TEATRO diretta da Marco Balsamo

Presenta 

Valerio Mastandrea

In

Migliore

scritto e diretto da Mattia Torre

Migliore è la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità e per cui sarà assolto) entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e – affascinati – li lasciano passare.

Mattia Torre, sceneggiatore, autore teatrale e regista italiano. Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore, negli anni Novanta, delle prime commedie teatrali Io non c’entro, Tutto a posto, Piccole anime e L’ufficio. Nel 2000 pubblica il libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra. È co-sceneggiatore del film Piovono Mucche di Luca Vendruscolo. Nel 2003 il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore. Nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale Migliore, con Valerio Mastandrea. È autore del monologo breve Gola e dei corti teatrali Il figurante e Sopra di noi. È tra gli autori del programma Parla con me di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie TV Buttafuori e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione di Boris per Fox Italia. Della seconda è anche co-regista. Con gli stessi autori, scrive e dirige Boris – il film. Nel 2011 scrive e mette in scena lo spettacolo teatrale 456 di cui realizza anche il sequel TV per La7. Per Dalai editore ha pubblicato la raccolta di monologhi In mezzo al mare (2012). È autore e regista dello spettacolo teatrale Qui e ora con Valerio Mastandrea e Valerio Aprea. Nel 2014, insieme a Ciarrapico e Vendruscolo scrive e dirige il film per il cinema Ogni maledetto Natale. Nel 2015 scrive con Corrado Guzzanti la serie TV dal titolo Dov’è Mario? per Sky.

malosti impacciatore ©fabiolovino

malosti impacciatore ©fabiolovino

26 gennaio| 5 febbraio 2017

Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso, in collaborazione con Infinito srl e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano/AMAT presentano

Sabrina Impacciatore – Valter Malosti

                                                                    
Venere In Pelliccia
di David Ives

traduzione di Masolino D’Amico
regia Valter Malosti

scene e disegno luci Nicolas Bovey
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
costumi Massimo Cantini Parrini
aiuto regia Elena Serra

Thomas Novachek è regista e autore di una nuova commedia ed è alla disperata ricerca di una protagonista per il suo adattamento del romanzo Venere in pelliccia (Venus im Pelz, 1870) dell’austriaco Leopold Von Sacher-Masoch. Alla fine di una giornata di inutili audizioni troviamo Novachek al telefono che si sta lamentando della inadeguatezza delle attrici: nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista. Improvvisamente, fuori tempo massimo arriva come un uragano Wanda Jordan. Su tacchi altissimi, vestita in modo volgare, apparentemente inadeguata e fuori parte, costringe il regista a farle un’audizione. Si scatenerà di fronte a Thomas un vortice di energia, sfrontatezza e ambizione, Wanda è disposta a pagare qualsiasi pegno e a compiere qualsiasi metamorfosi pur di venire ingaggiata per la parte della sua quasi omonima (Wanda von Dunajew) nella pièce di Sacher-Masoch/Novachek. E non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenerla. Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco elettrizzante di seduzione, potere e sesso tra due pure belve del palco, un duello teatrale in cui si sfumeranno pian piano i confini tra realtà e finzione.

Pian piano le forze in campo si ribaltano rivelando in Wanda una vera dominatrice, lasciando Thomas, e noi spettatori, ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospesi in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch. Ma Venus in fur di David Ives si potrebbe anche definire una sorta di sexy dark comedy. La pluripremiata e acclamata pièce di Ives (svariati Tony Award a Broadway), da cui Roman Polanski ha tratto l’omonimo film, sarà messa in scena in Italia per la prima volta in assoluto, nell’interpretazione di Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, che ne curerà anche la regia.

Laura Morante_©Gianmarco Chieregato ridotta

Laura Morante_©Gianmarco Chieregato

23 febbraio|5 marzo 2017

 

NUOVO TEATRO diretta da Marco Balsamo

Presenta

Laura Morante
in

Locandiera B&B

di Edoardo Erba 

liberamente ispirato a LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni

regia Roberto Andò

Miranda ha cinquant’anni. Vissuta all’ombra del marito, ora è rimasta vedova, è senza figli e si ritrova a ricominciare tutto daccapo. Oltre ai debiti, il marito le ha lasciato solo la casa paterna, su cui però grava un’ipoteca. Un po’ per necessità, un po’ per vincere la depressione, Miranda ha l’idea di trasformarla in un bed and breakfast.

Il suo fascino misterioso – che negli anni del matrimonio ha coltivato poco e non sa quasi di avere – la colloca subito al centro delle attenzioni maschili: dal padrone di casa a un vecchio notaio, dall’uomo dell’impresa di pulizia a un giovane cliente dalla sessualità ambigua: Miranda è corteggiata da tutti, ammirata, contesa.

Scopre che il gioco della seduzione le piace, la fa essere più donna di come si è mai sentita. E diventa capace di utilizzarlo soggiogando gli uomini e facendosi aiutare da loro a superare le difficoltà del presente.

Tutti la vogliono e lei incoraggia e si nega, si concede e scappa. Tutti si offrono di portarla via di lì per incominciare una nuova vita. Ma al momento opportuno, quando deve decidersi, prevale la sua concretezza: sceglierà la casa e chi in quel periodo difficile le è fedelmente rimasto vicino.

composit bova francini

9|26 marzo 2017

 

COMPAGNIA ENFI TEATRO

Produzione di Michele Gentile

Presenta

Due

di Miniero – Smeriglia

Con Raoul Bova 

e

Chiara Francini

Regia Luca Miniero

La scena è una stanza vuota. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli esseri umani, sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia. Sapere oggi come sarà Marco fra 20 anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo. Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l’immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.

Luca Miniero

composit a ruota libera

30 marzo|9 aprile 2017

 

NUOVO TEATRO diretta da Marco Balsamo

presenta

A ruota libera

diretto in diretta da Giovanni Veronesi

scritto…da Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi

Con

Alessandro Haber, Rocco Papaleo,

Sergio Rubini, Giovanni Veronesi

e ospiti a sorpresa

Orchestra dal vivo “Musica da Ripostiglio”

LUCA PIROZZI – LUCA GIACOMELLI

RAFFAELE TONINELLI – EMANUELE PELLEGRINI

luci Stefano Di Nallo

scene         Davide Zanni

Un’occasione per incontrare un pubblico in modo alquanto stravagante. Lo spettacolo si intitola A Ruota Libera proprio perché è una chiacchierata musicale sul cinema, sullo spettacolo e sui mille aneddoti vissuti, sulla vita. È uno spettacolo, incontro-scontro tra 4 amici, dove si ride, ci si emoziona e si scopre una veste inattesa degli artisti. È un vortice di racconti ed emozioni che non ti mollano mai. È una volata, un’eruzione vulcanica, un secchio di acqua gelata di sentimenti e di risate. Tutto rigorosamente senza rete di protezione e a ruota libera!

Paola Minaccioni  fotografa Roberta Krasnig _bassa risoluzione

Paola Minaccioni – foto Roberta Krasnig

20|30 aprile 2017

 

ARTISTI RIUNITI

presenta

Paola Minaccioni

in

Voi Siete Qui

di Paola Minaccioni e Michele Santeramo

Regia Paola Rota

In un piccolissimo appartamento popolare abita una quantità disarmante di persone. Ma un giorno, nella strana normalità di questa casa, succede un fatto inaspettato: il vecchio Mario è sparito. Nessuno ne sa più niente da giorni. Rapito? Allontanatosi per volontà? Morto? Una inquilina dello stesso stabile ha deciso di avvertire l’unica istituzione che riconosce, e incaricarla delle ricerche: la televisione.  Ecco perché una giornalista irrompe nelle vite di questi personaggi, e li costringe a mostrarsi, scava nelle loro vite alla ricerca di un particolare, un segno, una piccola colpevolezza, e se è fortunata: uno scoop.” La storia scorre tra le testimonianze di tutti i presenti e le disavventure che capitano a Wanda, sua moglie, l’unica che prova a cercarlo per le strade della città.

Paola Minaccioni dà corpo e voce a tutti questi strani personaggi che diventano specchio di una realtà nella quale tutti vanno di fretta da qualche parte ma senza sapere più dove. L’attrice ripropone i suoi personaggi comici nati in teatro e resi noti dalla televisione e insieme al drammaturgo Michele Santeramo e li inserisce in una struttura drammaturgica fortemente teatrale. E chissà che questa ricerca per Mario non possa portarci a ritrovare anche noi stessi, in modo da poterci finalmente dire: ecco, io sono qui.

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