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NEVE IN AGOSTO, AD ANZIO, CON LO SPETTACOLO “NATALE DA FAVOLA”

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SUL PALCO TUTTI I PERSONAGGI PIÙ AMATI DAI BAMBINI

di Ilaria Faraoni

Dopo aver debuttato a dicembre scorso al Teatro Europa di Aprilia (Latina) per proseguire, il giorno dell’Epifania, con una replica al Teatro Cassia di Roma, lo spettacolo Natale da Favola è arrivato, in piena estate, ad Anzio (Roma) facendo scendere una suggestiva nevicata sul palco del Teatro all’aperto di Villa Adele per la rassegna Anzio Summer Time, promossa dall’Assessorato cultura, turismo, sport e spettacolo.

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A presentare l’atto unico è stata la neonata Compagnia delle Favole di Rosy Bortolami e Doriana Lucchetti: una compagnia amatoriale, così come si autodefinisce, ma meritevole di attenzione perché propone uno spettacolo indirizzato prevalentemente ai bambini, ma gradito anche dagli adulti – con tutti i più amati protagonisti Disney e non solo – senza cadute nel banale e senza furbizia. Capita purtroppo, a volte, di assistere a lavori rivolti ai più piccoli che si basano solo sulla presenza dei personaggi da loro amati, senza alcun impegno o sforzo artistico alle spalle. Nel caso di Natale da Favola, invece, salta subito all’occhio che lo spettacolo si regge su un progetto creativo.

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La sceneggiatura di Doriana Lucchetti e Marco Cusumano è semplice ed offre quel tanto di trama che serve a legare i vari quadri musicali: Topolino e Minnie, su una pedana posizionata ai piedi del palco, scartano i regali natalizi sotto l’albero e ad ogni pacco si materializza, sulla scena, un cartone animato. Ma è proprio lì, nei momenti coreografici ideati da Rosy Bortolami (che firma anche la regia con la Lucchetti) che troviamo inventiva e senso artistico; quella ricerca di un’idea da portare avanti che regge tutto il momento musicale di turno, esaltato dall’efficace disegno luci creato da Fabrizio Cappelletti, che riesce a creare atmosfere e a vestire il palco anche in assenza di scenografie. I pochi elementi scenici creati da Katia Passone bastano ad integrarsi con le videoproiezioni tratte dai film cui ci si riferisce di volta in volta ed a rendere identificabili gli ambienti dei vari cartoni.

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Mascotte a parte – prodotte dal Laboratorio Edoardo Frustaci – che riproducono molto fedelmente e realisticamente i beniamini dei bambini, colpiscono anche i costumi pieni di inventiva e buon gusto ideati dalla Bortolami stessa e realizzati dalla Sartoria Carla Amore, che concorrono a dare l’idea di un bel progetto che contiene impegno e sforzo produttivo. Una lode anche al trucco e parrucco di Cinzia Pucci.

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Tante le trovate da notare, nelle coreografie, a livello narrativo, come l’impiego di tre interpreti per mettere in scena contemporaneamente i passaggi di abbigliamento di Cenerentola o lo sdoppiamento della Regina cattiva di Biancaneve (Grimilde e vecchia strega con la mela); le due interpreti girano intorno allo specchio delle brame, come due facce della stessa medaglia: la seconda, vecchia e brutta, è il vero riflesso dell’anima della prima, esteriormente giovane e bella.

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Tre i momenti di magia e poesia visiva più significativi: quello con la già citata nevicata che accompagna l’entrata in scena di Elsa ed Olaf di Frozen, con l’effetto fioccante enfatizzato dalle ballerine in tutù bianco; quello con le bolle di sapone (che alcuni bambini hanno cercato di afferrare sotto al palco) per rievocare i fondali marini di Ariel, la Sirenetta, quadro caratterizzato anche dall’arrivo di due efficacissime e luminose meduse ondeggianti davanti alle prime file; quello con Peter Pan (Valerio De Min) accompagnato da due Trilly, una piccola e dolcissima, l’altra interpretata – sulle note di Lost boy – da Giulia Bortolami, che si è fatta notare in tutto lo spettacolo (in ruoli diversi) per la spiccata espressività interpretativa ed una carica comunicativa innata.

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Da citare poi – per le interpretazioni del serpente de Il libro della giungla e di una delle sirene in proscenio nel quadro de La Sirenetta Alessandra Lenzo, sinuosa e sensuale nelle movenze e ben calata nelle parti.

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Tutti gli spazi teatrali sono stati ben gestiti e sfruttati: quelli sotto al palco, con i due luoghi deputati, uno per Topolino e Minnie ed uno, dalla parte opposta, occupato da personaggi diversi di volta in volta; quello tra gli spettatori, usato per interagire con il pubblico, come nel caso del quadro di Pirati dei Caraibi, pieno di energia, con combattimenti sopra il palco ed in platea, terminati  sulle gambe degli spettatori in prima fila.

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I cambi scena non hanno concesso tempi morti, grazie all’espediente di far agire Minnie e Topolino al di fuori del palco, che rimane buio negli DSCN3927 copyintermezzi, permettendo il mutare immediato di atmosfera. Utile a questo proposito, per la fluidità dello spettacolo, l’assenza di sipario: l’occhio si sposta automaticamente dove, nelle intenzioni del team creativo, deve concentrarsi l’attenzione.

Tra i giovani aspiranti artisti in scena anche tanti­­­­­­­­­­ bambini, spontanei e a loro agio: Veronica Guida, Eleonora Pucci, Samuele Pirlo, Sofia Di Bella, Lavinia Natalia, Nicole Di Paola, Arianna Pace, Michele Di Cosmo, Samuel Bonaventuri, Marta Loccioni.DSCN3643 copy

A nostro avviso lo spettacolo potrebbe compiere un ulteriore salto di qualità risolvendo in maniera diversa i momenti cantati, attualmente affidati alle basi con le voci originali dei cartoni di riferimento (tranne Cenerentola), sulle quali gli interpreti di volta in volta fanno il playback. Disponendo di alcuni cantanti nel cast, come Katia Caristo, che presta la voce (recitata e cantata) a Minnie, si potrebbe pensare a soluzioni volte a donare, anche sotto questo aspetto, maggiore realismo e coinvolgimento. Non mancano certo all’arco della regista e coreografa Bortolami idee e soluzioni e lo si può dire con certezza, avendola vista all’opera in altri spettacoli o saggi-spettacolo della sua AB dance Academy.

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Altro accorgimento utile sarebbe quello di far recitare dal vivo le mascotte, per ottimizzare e rendere ancora più precisi ed espressivi movimenti e battute. Certo, si dovrebbe così rinunciare a malincuore alla voce di Flavia La Guardia (perché contemporaneamente impegnata nelle parti ballate) che merita una menzione speciale per la simpatica e riuscita caratterizzazione di Pippo; sua è anche la voce di Paperina. Domenico Macrì ha prestato invece la parola a Topolino ed a Paperino.

A dar vita alle mascotte, sudando all’interno dei pupazzi con il caldo di agosto, ci hanno pensato Cesare Mallone, Carmine Parziale, Antonella Casale, Katia Caristo, Giada Loccioni, Davide Mancini, Domenico Macrì.

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E ancora è da citare il cast al completo, che ha speso tanta energia, impegno ed entusiasmo contagioso. Corpo di ballo: Alessandra Lenzo, Giorgia Cibati, Eleonora Bortolami, Giulia Bortolami, Loredana Valente, Antonella Guida, Martina Renzaglia, Flavia La Guardia, Rebecca De Gregorio. Personaggi: Sara Pilozzi, Laura Loccioni, Valerio De Min, Elisa Delicati, Gabriele Mancini, Fabio Ranieri, Valentina Aurora, Claudio Poso.

Per il backstage la compagnia ha voluto ringraziare Stefania Cataldi, Rita Proietti, Francesca Rizzaro e Anna Fontana.

Natale da Favola è stato dedicato a tutte le persone coinvolte nel terremoto che ha devastato nei  giorni scorsi i paesi del centro Italia, a tutte le vittime ed in particolare «Ai piccoli angeli volati in cielo».

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