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GUIDI E INGRASSIA IN “SERIAL KILLER PER SIGNORA”

Nel cast anche Teresa Federico e Alice Mistroni

di Ilaria Faraoni

Dopo i recenti apprezzamenti raccolti con Taxi a due piazze (la nostra recensione QUI), la coppia vincente formata da Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia torna a ricostituirsi con Serial Killer per signora, musical di Douglas J. Cohen diretto da Guidi stesso che firma anche l’adattamento con Gianni Fenzi. Le liriche in italiano sono opera di Giorgio Calabrese

L’attuale versione ha debuttato ad agosto scorso al Festival Teatrale di Borgio Verezzi, ma Guidi aveva già curato la regia di Serial Killer per signora nella stagione 2002/2003 con un diverso cast, vincendo anche il premio IMTA per la miglior regia (cliccare QUI).

Lo spettacolo sarà in scena alla Sala Umberto di Roma dal 24 gennaio al 5 febbraio.

Per le date del tour, in aggiornamento, rimandiamo al sito ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO che produce lo spettacolo (cliccare QUI sulla pagina dedicata e aprire il link tournée).

AGGIORNAMENTO del 31 gennaio 2017. Per leggere la nostra recensione, sulle pagine della rivista Musical! cliccare QUI

Segue comunicato stampa:

foto Nicolò Beardo

SALA UMBERTO

Ente Teatro Cronaca Vesuvio Teatro

 

presenta

 

GIANLUCA GUIDI e GIAMPIERO INGRASSIA

 

SERIAL KILLER PER SIGNORA

musical di Douglas J. Cohen

da un racconto di William Goldman

traduzione e adattamento di Gianni Fenzi e Gianluca Guidi

traduzione delle liriche Giorgio Calabrese

con

TERESA FEDERICO e ALICE MISTRONI

scene e costumi ANNAMARIA MORELLI

regia

GIANLUCA GUIDI

produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

24 GENNAIO – 5 FEBBRAIO 2017

Cristopher Kit Gill e Morris Bromo sono i protagonisti di Serial Killer per signora.

Non si conoscono. Nessuno dei due sa dell’esistenza dell’altro.

Kit è un attore disoccupato, da poco orfano di una madre che ne ha marchiato a fuoco la vita. Una grande attrice, troppo impegnata per donare l’affetto e le attenzioni di cui un figlio avrebbe bisogno, della quale Kit tenta di emulare il successo in modo assai diverso.

Morris è un detective della polizia di New York, non più giovanissimo. Ha scelto di rimanere vivo e di non cercare clamori carrieristici. Nemmeno la vita privata brilla: vive ancora a casa con la madre, una signora ebrea invadente e possessiva.

Poi il primo omicidio: commesso da una psiche malata, tanto malata da telefonare al distretto di Polizia per lamentarsi della poca attenzione che la stampa gli ha dedicato.

Kit cerca Morris. Inizia un rapporto simbiotico tra i due e le loro rispettive “carriere”.

NOTE DI REGIA

“Un killer in città, può provocare il caos, e che detective lo impacchetterà” canta Morris ad un certo punto della commedia. Questa frase stigmatizza il percorso dei due protagonisti. Kit, uccidendo, ottiene la prima pagina del New York Times, secondo la sua mente malata raggiunge il successo. Morris ne diventa l’inseguitore e potenziale carnefice, dando lustro alla sua sbiadita carriera. Nutrendosi uno dell’altro, iniziano una gara senza esclusione di colpi che, inevitabilmente, avrà un solo vincitore.

Se volessimo addentrarci brevemente in una descrizione più profonda del loro rapporto, potremmo tranquillamente asserire che, sebbene in forma assai più lieve e edulcorata, sono l’uno il compendio dell’altro, quasi a voler risvegliare un saggio shakespeariano a firma di René Girard, intitolato Il Teatro dell’Invidia in cui si descrive quella spirale che, a partire dal desiderio dell’essere di un altro (il desiderio mimetico), innesca un conflitto la cui violenza è domata solo sporadicamente mediante il sacrificio di una vittima designata.

Si intrecciano le vite dei nostri due eroi e del loro “Amore” (come dice Shakespeare ne I Due Gentiluomini di Verona): l’uno per l’altro, con altri rapporti normali e protagonisti di vite terrene: due madri, tre vittime ed una affascinante giovane donna dell’Upper Class newyorkese, che contribuirà non poco a mettere confusione nella vita del povero Detective Morris Bromo.

Appunti di viaggio di Gianluca Guidi

Ciò che più atterrisce un regista è scrivere le note di regia o la presentazione di uno spettacolo che metterà in scena dopo 6 mesi. Spesso le buone idee arrivano poco prima della prova generale, e mentre sei felice di aver risolto uno o più problemi, ti dici: “bello, certo le note di regia di sei mesi fa… ah, se avessi potuto scriverle  ora!” Nel  caso  di  Serial  Killer per  Signora,  però, – mi  si  consenta  il  paragone più che mai

azzeccato – si tratta di un ritorno sulla scena del delitto. Era il 2001 quando ho prodotto e diretto (senza interpretarlo) questo spettacolo per la prima volta. Fu un’esperienza felice: la mia prima regia. Piacque tantissimo, mettendo d’accordo critica e pubblico.

A distanza di quindici anni ne curo una seconda edizione, con delle differenze: non produco più, ne sono sempre il regista, interpreto uno dei due ruoli maschili ma spero nel medesimo esito. Ecco perché reputo più appropriato chiamare queste poche righe ”appunti di viaggio”.

Il testo di Douglas J. Cohen (autore sia delle musiche che della drammaturgia) mi è familiare da 15 anni, ed il mio viaggio teatrale dopo 3 lustri mi riporta qui. Il teatro, tendenzialmente, dovrebbe sempre raccontare una storia; a volte, purtroppo, la si sacrifica per qualche non meglio identificato onanismo di palcoscenico che non porta acqua al mulino di nessuno.

Dalla precedente edizione porto con me la brillante e colta versione delle liriche di un grande maestro della musica leggera italiana Giorgio Calabrese, la direzione musicale originale di Riccardo Biseo con materiale aggiunto e orchestrato da Ciro Caravano e parte della traduzione di allora a firma del mio grande amico Gianni Fenzi.

Dopo il successo di Taxi a due piazze, virare decisamente verso qualcosa di completamente diverso, è sembrata la scelta più naturale che Giampiero Ingrassia ed il sottoscritto avrebbero dovuto fare. Speriamo di incontrare di nuovo il favore di pubblico e critica che ci hanno accompagnati nel precedente spettacolo. E poi chissà, magari faremo un viaggio sulla luna, che di ‘sti tempi, anche per disintossicarsi un po’…

Con il medesimo affetto che dura da 30 anni di palcoscenico, ma (purtroppo) un po’ più disilluso.

Vostro

Gianluca Guidi  

 

SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 Roma

Tel. 06 6794753

www.salaumberto.com

martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da € 32,00 € a € 23,00

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