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IL MUSICAL COME SINONIMO DI ESPRESSIONE ECCESSIVA E CARICATURALE NELLE PAROLE DI VERONICA PEPARINI

 

L’insegnante di Amici, nella striscia quotidiana, ha usato il musical come termine di paragone negativo per spiegare all’allieva Lauren la necessità di vederla meno finta ed eccessiva a livello espressivo.

di Ilaria Faraoni

Nella puntata di oggi (13 febbraio 2018) della striscia quotidiana di Amici di Maria De Filippi andata in onda su Real Time (visibile anche su dplay.com – cliccare qui) l’insegnante e coreografa Veronica Peparini ha esposto le sue perplessità sulla ballerina Lauren. Fin qui niente di strano, se la professoressa di Amici non avesse usato il teatro – nello specifico il musical – come termine di paragone negativo per far passare il messaggio all’allieva.

Già nel lancio della clip (al minuto 26:46), il ballerino Marcello Sacchetta, che conduce la striscia, ha riassunto il pensiero di Veronica Peparini con le parole: «L’insegnante riconosce le qualità tecniche di Lauren ma trova le sue espressioni durante le esibizioni troppo cariche, teatrali e da musical».

Nel colloquio con l’allieva, l’insegnante Peparini si è così espressa: «Lauren ho un problema: ho un dubbio grande. Quando ti vedo ballare, vedo una ballerina che è preparata, forte fisicamente, che può eseguire tante cose a livello tecnico, ma che non è abbastanza vera, abbastanza sincera nei movimenti; non viene fuori quella parte che fa invece molto di quello che mi riguarda, come danza, come espressione. Quindi mi manca proprio una grande parte, mi manca quella verità, mi manca la sincerità, mi manca l’espressione. Ti vedo tante volte, anche nelle altre coreografie, e quando ti guardo ti vedo sempre uguale. Vedo una carica espressiva eccessiva, una caricatura quasi, che tende un po’ al musical, che non è male, nel senso che ovviamente per una certa parte va bene, ma non per me. Perché mi piacerebbe vederti in tanti modi diversi, anche proprio più veri, meno finti».

Per un’artista come Veronica Peparini, premiata come miglior coreografa per Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo nel settembre 2015 agli Oscar italiani del Musical al Teatro Brancaccio (tra i giurati anche il nostro direttore Paolo Vitale) sembra davvero un’affermazione strana, alquanto superficiale.

Perché il musical, che richiede la preparazione più completa per un artista ed è una forma d’arte che tocca i temi più svariati, da quelli leggeri (e ciò non è sinonimo di superficialità) a quelli molto seri, deve essere spesso tirato in ballo, in diversi contesti, sempre come qualcosa di minore, di facile, di negativo e qui, addirittura, come sinonimo di espressione quasi caricaturale?

Noi di Central Palc/Rivista Musical! non possiamo accettare che passi un messaggio simile, soprattutto poi in una trasmissione vista da giovani non ancora formati a pieno a livello culturale, che potrebbero perciò prendere per buone certe affermazioni ascoltate in televisione, soprattutto quando vengono da una persona altamente qualificata come lo è Veronica Peparini che, speriamo, possa ampliare e chiarire meglio il concetto.

About Ilaria Faraoni

Giornalista, laureata in "Lettere Moderne - discipline dello spettacolo" alla Sapienza di Roma (vecchio ordinamento) con una tesi in "Storia del Teatro", ho studiato musica e chitarra classica per 10 anni con il Maestro Roberto Fabbri, sono istruttrice FITD di balli coreografici a squadre (coreographic team). Il mio interesse per l'arte è a 360°. Ho studiato fumetto diplomandomi alla "Scuola Internazionale di Comics". Tra le mie attività c'è anche la pittura: ho frequentato i corsi della Maestra Rosemaria Rizzo e ho tenuto diverse mostre personali (una delle quali interamente dedicata al mondo del musical) in sedi prestigiose; nel 2012 sono stata premiata a Palazzo Valentini (sede ufficiale della Provincia di Roma) con un Merit Award per la promozione dell'acquerello.
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