Lanciata da
La danza muove il corpo, commuove l’anima e mette in movimento l’economia.
La danza è cultura che crea lavoro.
Noi apparteniamo alla danza, la danza appartiene all’Italia, noi lavoriamo per l’Italia.
La crisi attuale che attraversa il nostro Paese non è solo di natura economica, politica, sociale.
Prima ancora è una crisi culturale e sulla cultura è necessario far leva per superarla.
La cultura italiana e le sue professioni costituiscono un capitale infinito da valorizzare, ampiamente riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
La danza in Italia ha una tradizione secolare e ancora oggi raggiunge livelli qualitativi elevatissimi, conservando una reputazione di assoluto rilievo internazionale.
La danza veicola valori educativi e sociali fondamentali, non a caso promossi dall’UNESCO con l’istituzione della Giornata Mondiale della Danza.
La danza, inoltre, coinvolge molti settori lavorativi e potrebbe essere un importante volano di sviluppo economico.
Eppure, le sue grandi potenzialità di creare ricchezza e lavoro sono oggi notevolemente sottovalutate dalle pubbliche istituzioni.
Siamo convinti che l’arte del movimento e il suo linguaggio universale possano contribuire concretamente a rimettere in moto il nostro Paese.
Adottando questa prospettiva, i firmatari della presente petizione auspicano il rilancio della danza in Italia e propongono una serie di provvedimenti utili al Governo, al Parlamento e a tutte le pubbliche istituzioni italiane:
– assegnare maggiori risorse finanziarie al comparto della danza e dello spettacolo dal vivo, da considerare parte fondante del sistema produttivo nazionale;
– riservare maggiore spazio agli spettacoli di danza nei cartelloni in abbonamento dei teatri, in misura non inferiore al 5%;
– introdurre l’insegnamento della danza nelle scuole di ogni ordine e grado, al pari di altre discipline artistiche e motorie.
– favorire una maggiore interazione tra Enti lirici e operatori della formazione primaria della danza;
– riequilibrare la distribuzione delle performance liberalizzando la circuitazione nelle Regioni;
– semplificare la normativa per le performance in spazi alternativi ai teatri, ad esempio piazze, musei, scuole, gallerie d’arte e residenze storiche;
– incrementare le occasioni di scambio e lavoro all’estero;
– prevedere spazi di formazione relativi all’uso delle tecnologie multimediali per coreografi e danzatori;
– offrire nuovi spazi comunicativi per la promozione della danzache superino i confini della stampa specializzata;
– concretizzare un nuovo sistema previdenziale per i danzatoriche tenga conto della specificità della professione e salvaguardi i periodi di attività in caso di cambio lavorativo.
La danza è il nostro orgoglio e la nostra identità.
Firma la nostra petizione a sostegno della danza!
Un passo per la cultura, un passo per l’Italia.
(lunedì 10 giugno 2013)
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