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ALEGRÍA – IL CIRQUE DU SOLEIL TORNA IN ITALIA

Per i suoi 25 anni, Alegría, lo spettacolo dei record del Cirque du Soleil, arriva a Roma, Milano e Trieste.

Anni fa, in occasione dello spettacolo A New Day… per Celine Dion a Las Vegas, Franco Dragone, il regista italiano naturalizzato belga venuto a mancare nel 2022, in un’intervista così si esprimeva: «Lasciateci creare un pezzetto di eccezione, uno di questi momenti fragili e sospesi nel tempo, durante il quale possiamo toccare l’animo profondo del mondo».
Ed è questo che lui ha ha fatto soprattutto per il Cirque du Soleil con una decina di allestimenti tra cui AlegrÍa (1994) che, dopo quasi vent’anni, arriva in Italia nel 2025, a Roma (1 marzo-13 aprile), a Milano (25 aprile-2 giugno) e a Trieste (13 giugno-13 luglio), omaggiando i quarant’anni del Cirque.

Per celebrare il 25° anniversario di questo classico, AlegrÍa è stato sottoposto a restyling, pensando al pubblico di oggi, per cui al titolo bisogna aggiungere In A New Light: nuova regia (Jean-Guy Legault), nuovi arrangiamenti musicali (lo score è sempre quello di René Dupéré), inediti numeri acrobatici, coreografie mozzafiato, costumi e trucco rinnovati (all’appello sempre Dominique Lemieux e Nathalie Gagné).

Così lo scorso giugno presso la Sala Predonzani nel Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a Trieste, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha presentato il tour italiano di Alegría, affiancato dall’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, dalla vicesindaco e assessore ai Teatri Comune di Trieste Serena Tonel, dal presidente del Teatro Stabile del Fvg Francesco Granbassi, dal direttore artistico Alveare produzioni Marzia Ginocchio (promoter ufficiale per l’Italia assieme a Vivo Concerti) e dal direttore artistico del Cirque du Soleil Rachel Lancaster.

Se la capitale e Milano hanno già ospitato il Cirque (proprio Milano ha tenuto battesimo alla prima italiana del Cirque nel 2004 con Saltimbanco) per Trieste si tratta di una prima assoluta.
Granbassi ha ricordato che l’incontro con Fedriga, quando lo Stabile ha suggerito la possibilità di avere il Cirque, «è durato dieci minuti, perché il presidente ha subito colto la portata di questo evento, inserendola nell’ambito delle manifestazioni legate a GO! 2025».
L’amministrazione regionale sta investendo molto sulla promozione del Friuli Venezia Giulia, basti pensare che ad aprile la scritta Io sono Friuli Venezia Giulia ha illuminato Times Square, il cuore pulsante di New York, attraverso i maxi schermi led.
Al Comune di Trieste l’onere della parte logistica e organizzativa.

Al momento sono cinque le location prese in esame per allestire nel capoluogo giuliano Le Grand Chapiteu, la tenda che ospita le performance e il pubblico (oltre 2.500 spettatori), anche se in realtà si tratta di un intero villaggio itinerante. Una nuova conferenza stampa svelerà il luogo prescelto.
Sgraniamo un po’ di curiosità. L’intero allestimento richiede otto giorni di lavoro; la tenda è alta 19 metri e ha un diametro di 51 metri. I quattro alberi portanti in acciaio sono alti 25 metri ciascuno e servono 550 picchetti per fissare il tendone a 4.505 metri quadrati di asfalto e nelle note, scrivono che può resistere a venti fino a 120 km orari. Speriamo, perché i refoli della bora triestina non risparmiano neanche le estati!

Cosa racconta Alegría (gioia, in spagnolo)? La versione di Dragone era ispirata alle corti barocche del Settecento e raccontava del potere e della trasmissione del potere attraverso i tempi, del passaggio dalle monarchie antiche alle democrazie contemporanee, dalla giovinezza alla vecchiaia.
Nella nuova versione abbiamo un regno un tempo glorioso che ha perso il suo re e dove lottano per il potere il vecchio ordine e i giovani che vogliono il rinnovamento e quindi dalla strada emerge il desiderio di cambiamento per sfidare lo status quo e portare gioia nel mondo.
Come ha sottolineato Rachel Lancaster, «è la lotta tra due generazioni».
Ritroveremo il Signor Fleur, il buffone di corte, le ninfe, i clown, la tempesta di neve, la Cantante in Bianco e quella in Nero cui si aggiungono molte novità che non vediamo l’ora di scoprire.

Cast internazionale con 54 acrobati, clown, musicisti e cantanti provenienti da 17 paesi diversi, cui vanno aggiunte altre 64 persone che compongono la troupe nel suo complesso, ma in ogni città serviranno anche le maestranze locali (e si parla di 300 persone!).
È uno spettacolo, in tournée dal 1994 al 2013, che ha incantato oltre 14 milioni di spettatori in 255 città di 40 Paesi e la sua colonna sonora, candidata ai Grammy con la più conosciuta AlegrÍa, è rimasta per 65 settimane consecutive nella Billboard World Music Chart ed è ancora l’album più acquistato e ascoltato in streaming.

Preparatevi a fare un’indigestione visiva perché è tutta una meraviglia, felliniana nell’impianto, sfarzosa da un punto di vista cromatico. È un inanellarsi di personaggi, di balletti aerei, di coltelli rotanti che disegnano arabeschi infuocati, di contorsioni e cerchi con hula hoop, di giocoleria…
Costumi fatti a mano, ma con una continua ricerca nel campo tecnologico, basti pensare per esempio che oltre mille metri di tessuto sono stati stampati con una tecnica che si chiama sublimazione che fissa le immagini nelle fibre del materiale.

Il Cirque è superlativo. Lasciatevi irretire da un’entusiastica rapsodia di due ore dove diventerete tutti bambini, lasciando la quotidianità fuori dalla porta. E allora sia, «alegria, come un lampo di vita; alegria come un assalto di gioia».

La vendita ufficiale dei biglietti su ticketone.it. Costo biglietti: da 60 a 170 euro.

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