Da Spoleto a Milano passando per Montalbano
Arriva alla Sala Fontana di Milano il testo di Alessandra Mortelliti messo in scena con la regia di Michele Riondino
di Barbara Palumbo
La vertigine del drago. Così s’intitola il secondo lavoro dell’attrice romana Alessandra Mortelliti che, oltre a firmare il testo, è in scena insieme a Michele Riondino che cura per l’occasione anche la sua prima regia.
I due attori provengono entrambi dalla scuola di arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, sebbene si siano diplomati in anni diversi. Si sono poi rincontrati sul set del Giovane Montalbano, dove Michele, come ben sappiamo, riveste il ruolo del protagonista. Ma torniamo al nostro testo nel quale i due protagonisti si trovano, a seguito di un’aggressione al campo rom alle porte di Roma, a condividere lo stesso spazio angusto, un garage, e purtroppo anche la medesima solitudine. Mariana è una zingara zoppa, sola e con un marito violento. Francesco è un naziskin che, ferito dopo l’attacco al campo, viene abbandonato dai compagni. Due vite agli antipodi che arrivano ad avere similitudini profonde.
Molto bella la scenografia di Biagio Fersini. Una saracinesca rossa sul fondo domina la scena, grazie anche al forte contrasto cromatico creato dalle volumetrie asimmetriche grigie degli altri elementi presenti sul palco. Il resto è tutto molto spoglio. Una sedia, una branda e un televisore. Bravi i due attori. La regia di Riondino è ancora un po’ immatura, ma è solo un’opera prima, si rifarà.
Review Overview
REGIA
INTERPRETAZIONE
MESSA IN SCENA
SCENEGGIATURA
PAGELLA CENTRAL PALC
Summary : Spettacolo interessante, ma migliorabile.