di Erica Culiat
Lirica. Prosa. Concerti sinfonici. Musical. Spettacoli per bambini e ragazzi. Lo Stadttheater di Klagenfurt, in quanto teatro della città, produce e ospita nel suo teatro da 753 posti, un po’ di tutto. Per il secondo anno consecutivo il sovrintendente Florian Scholz ha presentato la sua stagione a Trieste, complice il lavoro che Oscar Cecchi di Multimedia-Radioattività organizza da due anni. Servizio di biglietteria abbinato alle trasferte in pullman nel capoluogo della Carinzia per vedere gli spettacoli di questo cartellone ricco di proposte non scontate.
«Un’occasione – ha commentato Cecchi – per offrire qualcosa di più e di diverso. Non si tratta di fare concorrenza ai nostri teatri, si tratta di un’opportunità».
Scholz, che firma la quarta stagione, anche per il 2015/16 ha scelto un motto che ispira il cartellone: “finché morte non ci separi”.
«Voglio che sia da sprone ai valori dell’arte e della cultura che ci devono accompagnare sempre, permettendo a noi tutti di aprirci e non di chiuderci come avviene purtroppo oggi», ha commentato Scholz.
Titoli incentrati sui rapporti sentimentali, su quelli di amicizia e sulle relazioni coniugali. Lo sforzo produttivo, nel complesso undici titoli, va soprattutto in direzione del teatro musicale, «quello più fruibile che abbatte le barriere linguistiche», cui si aggiungono cinque eventi speciali riuniti nel ciclo Statt-theater (Anziché Teatro), cinque concerti per l’Orchestra Sinfonica della Carinzia in spazi diversi, due spettacoli per bambini e giovani.
Apertura della stagione, per dodici repliche fino al 5 novembre, il 17 settembre, con il capolavoro mozartiano Così fan tutte, firmato da un beniamino di questo teatro, Marco Storman.
«Si tratta di un allestimento classico e semplice, ma che vi assicuro va a segno», ha spiegato Scholz.
Sul podio il giovane direttore stabile, l’inglese Alexander Soddy, mentre nel cast troviamo due artisti italiani, Anna Pennisi nel ruolo di Dorabella e Marco Filippo Romano in quello di Don Alfonso. Proprio per i cast si è voluto investire su giovani cantanti, scegliendoli con audizioni internazionali e, gli italiani, fanno la parte del leone.
Di Benjamin Britten il 29 ottobre debutterà il Sogno di una notte di mezza estate: tredici artisti sul palcoscenico, tra cui ancora la Pennisi (Hermia) e un coro di sedici bambini diretti da Immo Karaman; la bacchetta sarà sempre quella di Soddy – nove rappresentazioni fino al 27 novembre -.
Il nostro Cesare Lievi metterà in scena il 12 dicembre la Carmen di Bizet, affiancato dai suoi collaboratori, Marina Luxardo per i costumi e Cesare Agoni per le luci. Cast internazionale, mentre il direttore sarà Lorenzo Viotti.
L’appuntamento con la Madama Butterfly di Puccini è fissato per il 4 febbraio 2016 e proseguirà, per quattordici rappresentazioni, fino al 21 marzo. Lo Stadttheater ha più volte collaborato con il regista spagnolo Carlos Wagner che è stato nuovamente chiamato perché piace il suo approccio contemporaneo, fatto però con intelligenza. Nel ruolo di Suzuki, ancora la Pennisi, mentre in quello di Sharpless, Gianfranco Montresor.
Tra le produzioni non manca il musical. E mentre le opere vengono sempre cantate nella lingua originale con sopratititoli, i musical vengono invece tradotti in lingua tedesca. Questa sarà la stagione di A Chorus Line (dal 24 marzo al 4 giugno) con la stessa regia dell’ultima edizione londinese.
Ancora: dal 7 aprile al 7 maggio, in versione concertante, I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini. A dirigerla è stato chiamato Giacomo Sagripanti, giovane direttore in ascesa, definito bello e simpatico. Ancora due italiani nei ruoli, la Pennisi (Romeo) e Giordano Lucà (Tebaldo).
Per la prosa il teatro ha commissionato un progetto teatrale per i 100 anni della poetessa Chistine Lavant, intitolato Lavant! che debutterà l’8 ottobre; tra i classici è stato scelto Ibsen e la sua Casa di bambola (7 gennaio), due testi contemporanei, Il dio del massacro di Yasmin Reza (25 febbraio) e Come ama l’altra metà di Alan Ayckbourn (28 aprile).
Nel ciclo Statt Theater troviamo anche una produzione del Teatro Nazionale Sloveno e del Drama di Lubiana per la regia del triestino Igor Pison, L’angelo dell’oblio di Maja Haderlap.
I concerti sinfonici aprono il 18 settembre con “La lunga notte della musica breve”: inizio alle 19 e programma a sorpresa. Alexander Soddy dirigerà anche l’appuntamento del 18 novembre alla Konzerthaus con un programma che prevede l’Idillio di Sigfrido di Wagner e Una vita d’eroe di Strauss.
Uno specialista della musica barocca come Attilio Cremonesi dirigerà il 20 dicembre nella Chiesa di S.Egidio il Concerto dell’Avvento con musiche di Bach, Händel e Haydn. Il 25 febbraio sarà la volta dell’australiana Simone Young con un programma in via di definizione, a parte l’Incompiuta di Schubert; il 3 maggio si potranno ascoltare 5 Pezzi per Orchestra di Webern, il Concerto per Oboe di Strauss e la Sinfonia n. 4 di Mahler, infine il 2 giugno in carnet, Maestri di domani in collaborazione con il Conservatorio della Carinzia.
Per i giovani quest’anno verranno proposti Gli assetati di Wajdi Mouawad, una prima assoluta per l’Austria (dal 20 al 31 ottobre) e Il musical dei topi di Gertrud Pigor e Thomas Pigor, musica di Jan Fritsch (dal 21 novembre al 26 febbraio).
Per ulteriori informazioni: stadttheater-klagenfurt.at