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REVIEW – IL MIO NOME E’ BOHUMIL

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Jacob Olesen incanta al Piccolo Teatro di Catania

di Vincenzo Vitale

Sulla scena teatrale son certo importanti la scenografia, le luci, i costumi e guai se non ci fossero… ma ciò che è davvero irrinunciabile è l’essere umano nelle infinite rappresentazioni che riesce ad offrire della propria esistenza.

Ne è lampante esempio il lavoro dal titolo “Il mio nome è Bohumil” di Jacob Olesen, Giovanna Mori e Francesco di Branco, liberamente tratto da “Ho servito il re d’Inghilterra” di Bohumil Hrabal, dato dal Piccolo Teatro di Catania sabato 22 e domenica 23 febbraio, in esito alla sapienza scenica e teatrale di Gianni Salvo.

Sulla scena, per un’ora e mezza, soltanto, Jacob Olesen, ad impersonare con poliedrica versatilità il piccolo cameriere d’albergo Bohumil, la cui incredibile vita attraversa con la leggerezza del sogno le terribili vicende della seconda guerra mondiale, l’occupazione di Praga da parte dei nazisti, il propagarsi del razzismo e della violenza, l’accusa (infondata) d’aver sottratto un cucchiaino d’oro di proprietà del grande albergo ove lavora, il licenziamento seguito dalla riassunzione, il matrimonio, la morte orribile della sposa fra le macerie di un bombardamento, l’amicizia, l’inimicizia, l’amore, la morte, insomma l’esistenza in tutte le sue multiformi pieghe, ma sempre sapendo d’essere come guidato dalla sua “buona stella”.

E cosa sarebbe questa “buona stella”? Forse la fede in un ordine superiore delle cose… forse un acuto e doloroso senso della realtà… ma forse, più semplicemente, il coraggio di vivere anche quando la vita sembrerebbe per nulla degna d’esser vissuta.

La regia è discreta, ma saggia, perché sa sfruttare in pieno le doti di Olesen, il quale, dal canto suo, è impareggiabile: a volte mimo, a volte protagonista, altre deuteragonista o perfino dotato d’una rara capacità ecomimetica. Un vero portento lui; uno spettacolo di grande classe quello al quale ha saputo dar vita, degno della miglior tradizione del “Piccolo Teatro” di Gianni Salvo.

Jacob Olesen incanta al Piccolo Teatro di Catania di Vincenzo Vitale Sulla scena teatrale son certo importanti la scenografia, le luci, i costumi e guai se non ci fossero… ma ciò che è davvero irrinunciabile è l’essere umano nelle infinite rappresentazioni che riesce ad offrire della propria esistenza. Ne è lampante esempio il lavoro dal …

Review Overview

REGIA
INTERPRETAZIONE
MESSA IN SCENA
SCENEGGIATURA

PAGELLA CENTRAL PALC

Summary : Vero portento Olesen. Spettacolo di grande classe.

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