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30 ANNI PER IL FESTIVAL PRINTEMPS DES ARTS DI MONTE-CARLO

Dal 14 marzo al 13 aprile si terrà la trentesima edizione del Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo, presieduto dalla Principessa Carolina di Hannover e diretto artisticamente dl compositore  Marc Monnet.

Il Festival nacque nel 1984 per volere della Principessa Grace e di Michel Battaini, l’allora direttore degli Affari culturali del Principato.

Cinque weekend dedicati alla musica, alla danza e alle arti plastiche con uno sguardo speciale alle culture extraeuropee e ancora conferenze, masterclass, performance e mostre fotografiche  per un festival che si snoderà tra i principali teatri e sale da concerto del Principato come l’Auditorium Rainier III, l’Opera, il Grimaldi Forum, il Théâtre des Variétés e luoghi di altra natura come Parking des Pêcheurs, il Museo Oceanografico, il Life Club e l’Hôtel de Paris.

Parte del festival si svolgerà anche in Costa Azzurra.

Verranno proposti autori come Bartók e DebussyHaydn con, tra le altre, la sua opera per marionette in miniatura Philemon und Baucis, i russi RubinsteinRachmaninov e  Scriabine cui renderanno omaggio l‘Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, il pianista Alexei Volodin ed il direttore Alexander Vedernikov.

Il Giappone sarà protagonista a 360°: si parte dalla danza butoh per arrivare alla musica contemporanea, senza dimentcare compositori come Debussy e Ravel che da questo Paese hanno tratto anche parte della loro ispirazione. Non mancherà perfino un’omaggio alla tradizionale cerimonia del te, così importante nella cultura nipponica.

Attenzione anche alla musica contemporanea: 13 brevi opere di 3 minuti sono state commissionate dal Festival e saranno eseguite in apertura dei concerti.

Ce ne sarà insomma davvero per tutti i gusti: anche i clown e la musica elettronica avranno il loro spazio con Bibilolo di Marc Monnet, il direttore del Festival.

Per festeggiare il trentennale del  Printemps des Arts, Actes Sud pubblicherà un libro monografico.

Per maggiori info: www.printempsdesarts.com 

I. F.

Segue comunicato stampa dettagliato:

 

Cattura

14 MARZO _ 13 APRILE 2014, XXX edizione

sotto la presidenza di Sua Altezza Reale, Carolina di Hannover, Principessa di Hannover

Il Festival Printemps des Arts festeggia il suo trentennale con un’edizione all’insegna della scoperta, dell’audacia e del gusto, che, dal 14 marzo al 13 aprile 2014, colorerà di note il Principato di Monte-Carlo e la Costa Azzurra. Appuntamenti con la musica, la danza, le arti plastiche e numerose prime esecuzioni assolute scandiranno i 5 weekend in cui è articolato il festival.

“L’edizione 2014 offrirà al pubblico l’occasione per conoscere forme e stili che sposano musica, teatro, danza includendo le culture extraeuropee”, spiega il direttore artistico e compositore Marc Monnet, “nessun confine geografico, storico o stilistico ma piuttosto il desiderio di puntare sulla qualità e su forme artistiche inedite, evocative e accattivanti”.

E già dal weekend inaugurale del 14-16 marzo il Printemps des Arts, apprezzato da un pubblico sempre più internazionale, cattura l’attenzione con la musica visionaria di Scriabine e la Nuit ungherese consacrata a Ligeti. Per la chiusura domenicale il pianista Philippe Bianconi sonda le affinità nascoste della produzione di Bartók e Debussy.

Il secondo weekend (20-22 marzo) apre giovedì con la straordinaria creatività di autori moderni e contemporanei: le composizioni Induction di Jodlowski, Momente di Stockhausen e La Bocca, I Piedi, Il Suono per 104 sassofoni di Sciarrino sono affidate all’Ensemble Intercontemporain, una delle formazioni più accreditate nell’ambito della musica contemporanea, alla guida del grande direttore d’orchestra e compositore ungherese Peter Eötvös. Il giorno successivo si cambia registro per passare al classicismo di Haydn e in particolare all’atmosfera intensa e intima dei suoi quartetti, affidati al Quartetto Parker, giovane formazione americana connotata da equilibrio ed eleganza. Sabato la musica da camera di Haydn – a cui quest’anno il festival dedica un portrait – sarà accostata ad autori del barocco italiano e d’oltralpe, mentre domenica prosegue il Portrait Scriabine con il raffinato pianista Geoffroy Couteau e l’imponente affresco sinfonico Prométhée ou le Poème du feu op. 60 interpretato dall’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e dal pianista François-Frédéric Guy alla guida di Michail Jurowski.

Per il terzo weekend (27-30 marzo) la storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli e l’Europa Galante, guidata da Fabio Biondi, propongono la deliziosa opera per marionette in miniatura Philemon und Baucis che Haydn scrisse per il pubblico raffinato della corte di Estherháza.

Seguono tre intense giornate con appuntamenti dalla mattina alla sera dedicati al Giappone nelle differenti declinazioni di danza butoh, musica contemporanea, con un omaggio all’antica tradizione della cerimonia del tè e alle opere di autori che, come Debussy e Ravel, dal Paese del Sol levante hanno tratto ispirazione.

Humor e levità caratterizzano il Printemps des Arts e fanno capolino, in particolare, nel quarto weekend (2-6 aprile) con Bibilolo di Marc Monnet, performance di clown e musica elettronica. Sempre nell’ambito di questo fine settimana a La Turbie, nei pressi di Monaco, è possibile apprezzare una serata dedicata alla musica profona medievale, ode mistica all’amore eterno con l’Ensemble Gilles Binchois. Sempre del misticismo, anche se di tutt’altra natura, troviamo nelle partiture russe Rêverie op. 24, Concerto per pianoforte e orchestra in fa diesis minore op. 20 e Sinfonia n. 3 “Divin poème” in do minore op. 43 che scandiscono l’ultima parte del Portrait Scriabine (venerdì 4 aprile), affidato all’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e al pianista Alexei Volodin sotto la bacchetta di Alexander Vedernikov, direttore musicale del Teatro di Bolshoi dal 2001 al 2009. Sabato prosegue il Portrait Haydn con le accattivanti sinfonie nn. 101 (L’Horloge) e 104 e il Concerto per clavicembalo e orchestra n.11 in re maggiore. Per festeggiare il trentesimo compleanno, il festival organizza il 6 aprile una serata di gala che riunisce compositori, musicisti, poeti, studenti che hanno scritto la storia del festival: una maratona di appuntamenti che spazia dal classicismo viennese alla musica contemporanea di Francesco Filidei, dalla musica tradizionale dei fratelli Bottasso alla divertente e originale formazione austriaca The Vegetable Orchestra per chiudere festosamente con le formidabili sonorità jazz di Marc Ducret e Louis Sclavis.

Protagonisti del quinto e ultimo weekend (10-13 aprile) la musica contemplativa e raffinata di Debussy (Estampes), Ravel (Gaspard de la nuit) e Messiaen (Extraits des Vingt regards sur l’Efant Jésus) nella lettura della prodigiosa pianista francese Marie Vermeulin; l’energia e il lirismo delle pagine russe di Scriabine, Rubinstein e Rachmaninov affidate alla sensibilità del violoncellista Christian-Pierre La Marca accompagnato dal pianista Eric Le Sage; i quartetti di Haydn e la giornata marocchina che, rifuggendo cliché e folklore, raduna artisti esperti conoscitori della tradizione andalusa, berbera e africana.

Il Printemps des Arts da sempre sostiene e promuove la musica contemporanea e quest’anno, in occasione del trentennale, ha commissionato 13 brevi opere – ognuna della durata di 3 minuti – che saranno eseguite in prima esecuzione assoluta come preludio ai concerti in programma.

Concerti e performance del Printemps des Arts 2014 si svolgono nei principali teatri e nelle più belle sale da concerto del Principato (l’Auditorium Rainier III, l’Opera, il Grimaldi Forum, il Théâtre des Variétés) ma anche in spazi non convenzionali che, per l’occasione, vengono ripensati e reinventati puntando sulla sorpresa come il Parking des Pêcheurs, il Museo Oceanografico, il Life Club, locale chic sul mare da poco inaugurato, le sale Empire, Beaumarchais e Debussy dell’Hôtel de Paris. Il festival si estende in Costa Azzurra sia coinvolgendo le scuole nella programmazione degli appuntamenti sia nella scelta di luoghi “fuori le mura monegasche” come l’Eglise Saint Michel a La Turbie, le Château des Terrasses a Cap d’Ail e Les Salons de la Rotonde Lenôtre a Beaulieu.

Un’importante novità editoriale, un libro sulla storia trentennale del Printemps des Arts, sarà pubblicato a gennaio 2014 edito da Actes Sud.

Parallelamente alla programmazione scorre l’azione educativa e formativa dedicata ai giovani, scandita da conferenze, masterclass, performance, mostre fotografiche e incontri con gli artisti del cartellone 2014. Tra le istituzioni coinvolte figurano le scuole di musica e i conservatori del Principato di Monaco e Monte-Carlo e della Costa Azzurra.

Prezzi dei biglietti variano da 23 a 30 euro con possibilità di abbonamenti a parte o a tutti i concerti; biglietti ridotti per giovani fino ai 25 anni. Entrata gratuita per i bambini fino ai 12 anni.

Modalità di prenotazione e di acquisto dei biglietti:

Festival Printemps des Arts

12 avenue d’Ostende MC 98000 Monaco, tel. +377 93255804 info@printempsdesarts.com;

www.printempsdesarts.com 

Italiani al Printemps des Arts

WEE-KEND 2

20 marzo

Salvatore Sciarrino, « La Bocca, i piedi, il suono » per 104 sassofoni

22 marzo

Guido Balestracci, (viola da gamba) nato a Torino nel 1971 e l’Ensemble L’Amoroso da lui fondato nel 1997, specialista di musica antica e barocca

WEE-KEND 3

27 marzo

Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, tra le compagnie più conosciute al mondo con tre secoli di attività

Fabio Biondi (palermitano) e l’Orchestra Europa Galante, una delle formazioni più accreditate nell’ambito della musica barocca

Gemma Bertagnolli, (soprano) nata a Bolzano nel 1967, è considerata tra le interpreti italiane di riferimento per la musica barocca

Cristiana Arcari (soprano), nata a Roma

WEE-KEND 4

4 aprile

Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, 4 aprile

6 aprile

Gianluigi Gelmetti, direttore dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, 5 aprile

Francesco Filidei (compositore pisano, classe 1973), « Toccata »

Duo Bottasso (Nicolò al violino e Simone all’accordeon)

Andrea Cera (compositore romano, classe 1969)

Il Printemps des Arts di Monte-Carlo compie trent’anni

Il Festival Printemps des Arts nasce nel 1984 su iniziativa della Principessa Grace e di Michel Battaini, allora direttore degli Affari culturali del Principato.

Tra i primi solisti invitati figurano Daniel Barenboïm (presente anche nel 1985), Ruggero Raimondi, Ileana Cotrubas, Tereza Berganza, e ancora, nel 1986, il Deller Consort, Maria-Joao Pires, Piero Capuccilli, il Quartetto Talich, Nathan Milstein, (il leggendario violinista all’età di 82 anni). Nel 1987 il Printemps des Arts accoglie Margaret Price, Alicia de Larrocha e programma, nell’arco degli anni, una serie di opere barocche anche inedite, come Les Chinoises di Glück (1987), sotto la direzione di René Jacobs; il Pittore parigino di Cimarosa (1988); Alceste di Glück (1989); Flavio di Haendel (1989); Mithridate nell’ “anno Mozart” (1991), Montezuma di Vivaldi (1992); Orfeo di Fernando Bretoni (1993).

Anno dopo anno le edizioni del Printemps des Arts acquistano credibilità e prestigio, annoverando la presenza di artisti di fama internazionale quali Yehudi Menuhin, Jean-Pierre Rampal, Marielle Nordmann, Renata Scotto, Montserrat Caballé, Nikita Magaloff, Lazar Berman, le Quatuor Julliard, Shirley Verret, Yo-Yo Ma, Mstislav Rostropovitch, Murray Perraia, Vladimir Ashkenazy, Anne-Solphie Mutter, Radu Lupu. Tra le serate memorabili vanno senz’altro menzionate quelle con Katia Ricciarelli, al culmine della gloria, con Dietrich Fisher Diskau o con Luciano Pavarotti.

Il Printemps des Art accoglie il debutto di solisti quali Vadim Repin o Maxim Vengerov o ancora Cecilia Bartoli. È inoltre trampolino di lancio nel 1989 del baritono Thomas Qasthoff dal talento inaudito. Da alloro queste star della scena riscuotono applausi e consensi in tutto il mondo. Il 1999 è la volta di Ivo Pogorelitch, pianista iugoslavo dalla personalità affascinante.

Il Printemps des Arts accoglie inoltre grandi orchestre: la Filarmonica di Los Angeles, diretta da Andre Previn nel 1987, la Sinfonica di Berlino, diretta da Riccardo Chailly nel 1988, la Filarmonica Ceca, alla guida di Vaclav Neumann nel 1990, la Filarmonica di Londra, diretta da Lorin Maazel nel 1997.

Alla serie di opere barocche seguono prime mondiali di opere contemporanee, quali Dorian Gray di Lowell Liebermann nel 1996, Saisons en enfer di Marius Constant nel 1999, Cecilia di Charles Chaynes nel 2000. In alcune edizioni anche il teatro ha uno spazio importante con la partecipazione di Pierre Dux e Denise Gence in Les Chaises di Ionesco (1989), Geneviève Casile nel 1996, Laurent Terzieff nel 1997, il duo Michel Bouquet-Claude Brasseur nel 2001.

Nel 1989 per volontà della gallerista newyorkese Marisa Del Re, anche le belle arti fanno il loro ingresso al Printemps des Arts. Nel 1999 il Principato è invaso dalle silhouette panciute di Botero.

Rainier Rocchi, direttore della Cultura nel Principato, succede a Michel Battaini nel 2000 sancendo l’apertura del festival alla contemporaneità.

La Filarmonica di Monte-Carlo, diretta da Marek Janowsky consacra una serie di concerti memorabili a Messiaen.

Dal 2001 il compositore Marc Monnet assume la direzione artistica del Printemps des Arts rivoluzionandone la programmazione con un’attenzione particolare a tutte le forme artistiche contemporanee e al coinvolgimento dei giovani. Monnet abolisce le frontiere fra generi ed epoche storiche, proponendo “fils rouges” che sottendono la programmazione artistica.

Nuovi luoghi, anche non convenzionali, come il Museo Oceanografico e lo Sporting d’hiver di Monte-Carlo, e nuove formule, quale la “giornata a sorpresa”, entrano a far parte della programmazione del festival. La giornata a sorpresa propone al pubblico un viaggio in cui è noto solo il luogo di appuntamento, da lì inizierà una breve escursione alla scoperta di un luogo insolito sconosciuto con un programma musicale anch’esso tutto da scoprire. In questi ultimi anni il festival invita Mauricio Kagel dedicandogli una parte significativa della programmazione (2007); François-Fréderic Guy interpreta la produzione integrale delle sonate di Beethoven (2008); i più importanti violoncellisti si esibiscono nell’ambito della “notte del violoncello” (2009) e l’edizione 2010 ospita un défilé di moda. Il 2011, che inaugura una nuova formula in cui il festival non è più spalmato su tutto il mese ma concentrato in 4 weekend, vede la partecipazione dei dervisci rotanti e della SWR Sinfonieorchester Baden-Baden und Frieburg. Il 2012 vede riunite a Monte-Carlo alcune delle più importanti compagini orchestrali: la London Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich, la Sächsische Staatskapelle Dresden e nel 2013 l’Orchestra del Teatro Mariinsky diretta da Valery Gergiev.

Il Festival Printemps des Arts di Monte-Carlo è presieduto da Sua Altezza Reale Carolina di Hannover, Principessa di Hannover.

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