Comunicato stampa:
TEATRO MANZONI
IL MOVIMENTO
DAL 9 AL 13 APRILE 2014
presenta
VICTOR ULLATE BALLET
– Comunidad de Madrid –
in
Après Toi (Omaggio a Béjart)
Musiche di Ludwig van Beethoven (secondo movimento della 7ª sinfonia)
Lighting Design di Eduardo Lao – Costumi di Víctor Ullate
coreografie di Victor Ullate
Jaleos
Musiche di Luis Delgado
Lighting Design di Paco Azorín – Costumi di Eduardo Lao
Debutto al City Center di New York in Ottobre 1996
coreografie di Victor Ullate
Bolero
Prima italiana
Musiche di Maurice Ravel
Lighting Design di Paco Azorín – Costumi di Eduardo Lao
Debutto all’Opera di Vichy (France) il 18 luglio 2013
coreografie di Victor Ullate
in collaborazione con
AL TEATRO MANZONI DAL 9 AL 13 APRILE 2014
ORARI: da mercoledì a sabato ore 20.45 – domenica ore 11.00
BIGLIETTO: poltronissima € 30,00 – poltrona € 20,00
Tre le coreografie dell’Ullate Ballet che vedremo in scena al Teatro Manzoni: “Après Toi (Omaggio a Béjart)”, “Jaleos” e “Bolero”, la nuova creazione di Victor Ullate, carismatico maestro e direttore artistico del Balletto della Comunità di Madrid.
Jaleos è uno dei classici lavori di Victor Ullate che è ancora in grado di stupire dopo diciasette anni dal suo debutto, mentre Après Toi è un appassionato omaggio al caro amico Maurice Béjart.
Creato nel 1988, il Victor Ullate Ballet è oggi una delle compagnie di danza più interessanti a livello internazionale.
Il progetto di Ullate, per molti anni discepolo di Béjart, è di fare da ponte tra il pubblico tradizionale della danza spagnola e quello del balletto contemporaneo, unendo gusti ed esigenze diversi. La Compagnia ha consolidato il proprio prestigio sia in ambito nazionale che internazionale grazie all’impegno continuativo della Compagnia nel perfezionamento e potenziamento della tecnica classica, necessaria per rendere uniforme il livello dei suoi diversi danzatori e al contempo per permettere una diversificazione di stili e generi, dal repertorio classico fino al caratteristico stile neoclassico, stile proprio della Compagnia. Questi fattori, oltre all’esclusività del repertorio, sono quelli che hanno definito e caratterizzato la personalità della Compagnia e che ne hanno decretato il successo.
Après Toi (Omaggio A Béjart)
La musica mi porta sempre a luoghi immaginari, mi ricorda gli eventi e le situazioni passate. Ma ci sono alcuni brani che fanno anche parte dell’immagine che abbiamo di determinate persone. Per me, la settima sinfonia di Beethoven è inerente alla memoria di Maurice Béjart e sempre lo assocerò a lui. Nella mia mente c’è un parallelismo inevitabile tra la musica di Beethoven e la personalità di Maurice: delicatezza, brillantezza e magnificenza sono, tra le altre, le caratteristiche comuni, senza dubbio. Il mio più toccante ringraziamento per le cose che mi ha trasmesso e insegnato che io, con orgoglio, rifletterò, ma sempre “Après toi”.
Víctor Ullate
Jaleos
Jaleos è uno dei lavori più applauditi di Víctor Ullate che è ancora in grado di stupire dopo ben diciasette anni dal suo debutto mondiale.
E’ un balletto in stile neoclassico con le musiche di Luis Delgado nel quale i ballerini, assecondando il virtuosismo sonoro, mostrano con estrema semplicità la complessità dei movimenti, singoli o di gruppo. Jaleos è una reale dimostrazione della tecnica classica che lascia sempre attonito il pubblico.
Bolero
Bolero è la nuova creazione di Victor Ullate. E’ una coreografia ispirata alla celebre opera musicale composta dal francese Maurice Ravel nel 1928.
Victor Ullate propone una versione ambientata negli anni ’20 come un omaggio ai balletti del tempo. E’ un bolero con un’influenza cubana: stile che il Victor Ullate Ballet – Comunità di Madrid – si trova ad affrontare per la prima volta.
In questa versione di Bolero, il coreografo mette in scena un contrasto latente tra la femminilità e la mascolinità dei personaggi e si concentra sulla dicotomia della coppia. Un uomo e una donna sono l’asse centrale dello spettacolo accompagnati dal cast che balla sempre in coppia.
“Una coreografia di Bolero è una sfida che ho sempre voluto affrontare. Credo che una versione di questo brano creata da un coreografo spagnolo può dare una visione diversa. Il tema degli anni ’20 è anche un modo per dedicare questo lavoro a Sergei Diaghilev, fondatore dei Balletti Russi che ha cambiato il mondo della danza rimuovendo l’immagine esclusivamente femminile. Dedico anche il mio lavoro al mio maestro, Maurice Béjart, che ha sempre sostenuto il ruolo dell’uomo nel balletto come quello della donna.”
Questo spettacolo è tratto della famosa opera Bolero. La musica ha un progressivo aumento dell’intensità ritmica che dà l’opportunità di creare un ballo molto sensuale che termina in un’estasi musicale.
Victor Ullate – biografia
Nato a Saragozza, inizia gli studi di balletto classico sotto la guida di Maria de Avila. Notato – appena quindicenne – da Antonio Ruiz Soler, danza nella sua compagnia per quattro anni. In seguito, grazie a Maurice Béjart, entra a far parte del Ballet du XXème Siècle dove resterà dal 1964 al 1980 e nel quale interpreta subito ruoli importanti.
Balla infatti in “Romeo e Giulietta” (1966), “Né fiori né corone” (1967), “Actus tragicus – Cantata 51” (1969), “Offrande chorégraphique” e “L’uccello di fuoco” (1970), “Nijinsky, clown de Dieu” (1971), “Per la dolce memoria di quel giorno” (1974, dai “Trionfi” del Petrarca), e in altri balletti tra cui i riallestimenti della “Sacre du Printemps”.
In più occasioni, oltre che interprete, è anche coreografo dei suoi ruoli. Un successo continuo che raggiunge l’apice nel 1978 quando Béjart – che considera Victor Ullate “uno dei suoi ballerini più completi” – crea appositamente per lui il balletto “Gaité parisienne”, basato sulla propria biografia, dove l’artista interpreta il ruolo dello stesso Béjart.
Nel 1979 il Ministero della Cultura spagnolo gli affida la formazione di una compagnia classica, il Ballet Clasico Nacional. Per quattro anni Ullate dirige la compagnia.
Nel 1983 porta a termine il suo incarico e fonda una scuola privata di danza, dove crea giovani ballerini; con un gruppo di questi partecipa per due anni ad un programma di danza per bambini trasmesso dalla Televisione spagnola. La stampa dà rilievo a questa iniziativa così il Ministero della Cultura propone a Ullate di coordinare un gemellaggio culturale con la Cina. Il 28 Aprile 1988 al Teatro Arriaga di Bilbao la Compagnia fa il suo debutto riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.
In Spagna sono sempre esistite piccole compagnie di danza ma è la prima volta che una Compagnia privata mantiene collaboratori artistici, tecnici ed amministrativi con continuità. La Compagnia e la Scuola sono due elementi strettamente legati. Dal 1988 al 1996 la Compagnia gode del sostegno del Ministero della Cultura e nel 1997 viene nominata Ballet de la Comunidad de Madrid.
La Compagnia ha un repertorio molto ampio e differenziato che va dallo stile classico a quello contemporaneo oltre naturalmente alle coreografie create da Victor Ullate. In particolare alcune di queste hanno segnato delle tappe importanti per la compagnia: “Arraygo” con la quale è iniziato un nuovo movimento. “Arrayan Daraya” che ha conquistato il mercato straniero.”El Amor brujo” che ha ottenuto il maggior successo d’incassi. “Giselle” replicato per 70 recite nel 1996. “Don Quijote”, recente creazione, ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico, è stato considerato un’opera nella quale Victor Ullate ha saputo ridare bellezza e creatività ad un balletto ritenuto dai più obsoleto.
Victor Ullate ha formato non solo ballerini, ma anche insegnanti che lavorano nella Scuola, e tecnici che seguono il lavoro della Compagnia da ormai 10 anni.
Victor Ullate ha ottenuto il Premio Nazionale di danza nel 1989 e nel 1996 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro delle Belle Arti. Nell’aprile 2007 gli è stato conferito il premio della Fundación Autor. E nel 2008, gli viene assegnato il PREMIO MAX DE HONOR per la carriera. Ha ricevuto altri premi come la Medalla del Festival de Granada nel 1998.
Nel settembre del 2000, Víctor Ullate ha creato la Fondazione per la Danza Víctor Ullate.
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