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REVIEW – SEI GRADI

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UN GIOBBE COVATTA IN SPLENDIDA FORMA REGALA AL PUBBLICO UNO SPETTACOLO IMPERDIBILE

GIOBBEseigradi_02di Paolo Vitale

E’ possibile tenere il pubblico inchiodato alle poltrone per quasi due ore facendolo ridere e riflettere allo stesso tempo? E’ possibile intrattenere ed informare senza mai annoiare? E ancora… E’ possibile ironizzare su tutto e su tutti senza mai offendere e senza scadere in una bieca volgarità? Si, è possibile, e SEI GRADI di Giobbe Covatta ne è un perfetto esempio.

One man-show in stile Covatta, SEI GRADI è uno spettacolo per certi versi inedito. Come il titolo stesso spiega, sei sono i gradi quelli che separano la vita sulla Terra da un’estinzione di massa. Covatta ipotizza di essere nel 2114 e racconta al pubblico la storia degli ultimi 100 anni. Quello che sul palco risulta essere “il passato” è quindi, ovviamente, nient’altro che il nostro “futuro”, quello che ci aspetterà nel secolo a venire.

Lo spettacolo è tutto incentrato sul tema del riscaldamento globale, riscaldamento che determina un inesorabile innalzamento della temperatura del pianeta che, grado dopo grado, porterà alla scomparsa dell’uomo, passando per apocalittici scenari sociali ed evolutivi. Covatta si diverte così a spiegare con intelligenza le reali cause di questo surriscaldamento, di cui noi uomini siamo in gran parte responsabili. Dall’altro lato si diverte ad immaginare come potrebbe mutare la nostra vita di conseguenza a questo cambiamento epocale.

Tali spaventosi scenari vengono dipinti in maniera magistralmente comica. Ironia sulle inquietanti leggi di mercato che inducono ad un consumismo illogico; ironia sui politici che sembrano essere assolutamente disinteressati al problema; ironia sul malfunzionamento della raccolta differenziata; ironia sui sistemi produttivi che favoriscono un’infinita mole di rifiuti…

Grado dopo grado, Covatta fa vivere agli spettatori una vera avventura catartica nel futuro che ci attende. Ad accompagnarlo solo due musicisti, ma Covatta è talmente grande che il palcoscenico, quasi vuoto, sembra sovrabbondare di cose: è lui che lo riempie centimetro per centimetro con la sua comicità impeccabile.

Spettacolo intelligente, SEI GRADI rischia di far venire male ai muscoli del viso per quanto fa ridere. Ed il comico napoletano non ha nemmeno avuto bisogno dell’intervallo: due ore di fila nette e senza bere un sorso d’acqua. Covatta è un grandissimo “animale da palcoscenico” e ha dimostrato, ancora una volta, la sua monumentalità: il pubblico era completamente rapito, fatto suo, e l’intervallo sarebbe stato soltanto un’inutile perdita di tempo!

Non sono mancati i momenti di satira politica: dal Cavaliere che nel giorno del giudizio universale viene condannato da Dio praticamente su tutti i gironi, alla saga nordica dei leggendari “Bossix e Trotix” e dall’eroe “Salvinix”. Battute a raffica sull’autolesionismo della sinistra italiana, sui VAFFA DAY di Grillo e Casaleggio, passando per papi, donne siliconate, leghisti ed escort famose.

Ai momenti ìlari si sono alternati anche momenti più seri, momenti nei quali ci si è sentiti perfino in colpa per la situazione surreale dipinta da Covatta. Sentiti in colpa perché consapevoli che il futuro farsesco raccontato dall’autore non è poi così lontano dalla realtà, anzi, rischia perfino di diventare uno spettacolo profetico.

Dal teatro si esce divertiti, commossi, pensanti, ammirati… Si esce, in definitiva, migliori.

UN GIOBBE COVATTA IN SPLENDIDA FORMA REGALA AL PUBBLICO UNO SPETTACOLO IMPERDIBILE di Paolo Vitale E’ possibile tenere il pubblico inchiodato alle poltrone per quasi due ore facendolo ridere e riflettere allo stesso tempo? E’ possibile intrattenere ed informare senza mai annoiare? E ancora… E’ possibile ironizzare su tutto e su tutti senza mai offendere …

Review Overview

TESTI
INTERPRETAZIONE

PAGELLA CENTRAL PALC

Summary : Divertente, originale, intelligente ed utile. Spettacolo imperdibile. Giobbe Covatta ai massimi livelli.

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