Magnitudo: il sisma che si propaga
di Barbara Palumbo
Mancano pochi giorni al debutto dello spettacolo indipendente di Giordano Orchi.
L’appuntamento è di quelli da non perdere, per cui segnatevelo bene. Il 27 maggio al Teatro di Milano alle 21 andrà in scena Magnitudo.
Abbiamo incontrato Giordano qualche giorno prima della conferenza stampa, ebbene sì, siamo raccomandati ma non solo, abbiamo avuto anche il privilegio di assistere a un piccolo show case; così ci siamo gustati in anteprima quattro delle diciasette coreografie che potrete vedere. Le abbiamo assaporate in sala prova con l’emozione palpitante e l’energia che sprigionano questi nove ballerini (Orchi compreso) che credono in questo progetto e che stanno lavorando sodo, perché hanno avuto solo tre settimane per metterlo in piedi.
Giordano ha iniziato a danzare giovanissimo, partecipò ad Academy, ha ballato in diversi musical come Jesus Christ Superstar e La Divina Commedia. È stato ballerino e coreografo del musical Siddharta; insomma a 27 anni ha un curriculum di tutto rispetto e ancora tanta voglia di fare e Magnitudo è la sua creatura.
Come ti è venuta questa idea?
Avevo qualche mese libero… e anche un po’ di soldini da parte… Ho imparato a risparmiare sai.
Uno di solito va in vacanza, se ha un po’ di tempo, no?
Ma avevo delle cose importanti da dire, insomma sentivo la necessità di fare qualcosa che fosse tutto mio e che parlasse di me. Volevo che questi mesi non passassero infruttuosi.
Raccontaci di Magnitudo?
È uno spettacolo sulle relazioni, da quelle più profonde a quelle che magari ti sfiorano e basta. Ci sono le relazioni con gli altri, c’è la relazione con te stesso, quella più difficile. Ragazzi, però questo è uno spettacolo in stile Giordano, quindi parlo di qualcosa di serio, ma non voglio rendere il tutto pesante, anzi è molto commerciale, non nel senso di banale. Non ho voluto soffermarmi solo su uno stile, ma mi sono sbizzarrito. Io sono così, non posso limitarmi.
Quindi la danza che vedremo sarà molto eclettica?
Ci puoi giurare. Come lo sono gli otto ragazzi che banno con me. FAVOLOSI [confermo ndr]! Spero che questo spettacolo invogli qualcuno, non solo a prendere l’intero prodotto ma, magari, a chiamarci perché è interessato a quello stile e vuole approfondire quell’aspetto per un lavoro. Insomma con Magnitudo spero che il terremoto Orchi arrivi da qualche parte. Ehi io ci sono!
Senti anche la musica che hai scelto è molto varia…
Sì, ho scelto musica edita perché mi dava possibilità di spaziare in generi diversi e poi era già pronta! Per cui ascolterete Demi Lovato come Roberto Cacciapaglia, come una cover dei Nirvana… E dal momento che tutti dicono che sia il sosia di Prince…
Omaggio al re di Minneapolis?
Esatto.
E dopo Milano?
L’idea è di portare lo spettacolo a Roma, penso in Autunno.
Entriamo in sala prove, è una bella giornata, i ragazzi sono pronti, con qualcuno ci conosciamo già, altri mi guardano con un po’ di timore, è la prima esibizione; ma io sono più emozionata di loro perché l’energia che arriva è tanta. Iniziamo con un pezzo di Just Funk: Summer Strangers racconta di amori estivi, quelli leggeri che ti fanno sentire vivo, almeno per un po’, e che ti vivi in maniera spensierata ed è così anche la coreografia non impegnativa, ma solo per lo spettatore, perché i quattro danzatori devono regalarsi al pubblico e molto.
Addiction è sulle relazioni quelle che creano dipendenze e che non sono sane e dove alla fine, se non ce la fai qualcuno deve decidere per te.
Suspension racconta di quel limbo che si crea al termine di una relazione, dove al dolore per la fine di un rapporto si somma quella consapevolezza che prima o poi l’alba sorgerà nuovamente. Un pezzo molto toccante con dei quadri coreografici di grande effetto. La cover dei Nirvana, Smell Like Teen Spirit, racconta della rabbia incondizionata, quella che ti distrugge per questo il titolo scelto da Giordano è Stolen Soul.
Per assaporare le altre 13 coreografie dovremo aspettare fino al 27 maggio, noi ci saremo e voi?