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MONET E GLI IMPRESSIONISTI IN NORMANDIA

La Normadia degli impressionisti, da luogo di villeggiatura a musa ispiratrice, in mostra fino al 5 giugno.

Da Cherbourg e Deauville le spiagge della Normandia ricordano lo sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale, ma quasi un secolo prima quelle coste erano state la meta non di soldati, ma di pittori.

I primi ad appropriarsi di quei paesaggi furono William Turner e Richard Parkes Bonington e grazie alle opere di questi due inglesi, i pittori francesi capirono che nei colori e nella luce di queste terre potevano tradurre la verità della natura.

Mare, bruma, vento, nuvole, cielo con i loro colori e sfumature sono fisicamente tangibili e vengono catturati dai pittori francesi impressionisti dipingendo en plein air.
L’estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, Dieppe, Etretat vengono immortalati su tela da artisti diventati famosi come Delacroix, Courbet, Renoir, Monet, Corot, Boudin, ma anche da tanti altri che costituiscono in parte la collezione Peindre en Normandie (Caen) sbarcata a Trieste il 4 febbraio al Museo Revoltella, arricchita anche da prestiti di altri musei come il Belvedere di Vienna o il Marmottan Monet di Parigi, che va sotto il titolo di Monet e gli Impressionisti in Normandia.

Prima mostra del 2022, curata da Alain Tapié, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo Fvg, in collaborazione con BridgeConsultingpro e Ponte – Organisation für kulturelles management GMBH, prodotta da Arthemisia e sostenuta da Generali Valore Cultura.

E c’è quasi una corrispondenza, come ha fatto notare la presidente di Arthemisia, Iole Siena, tra le atmosfere e la luce della Normandia nei quadri in esposizione e quelle di Trieste.

Sistemati nel soppalco al pianoterra del museo che per l’occasione è stato trasformato in una piccola bomboniera, incastonati troviamo una settantina di opere suddivise in cinque percorsi: la fattoria Saint-Siméon; in riva al mare: svago, villeggiatura; in riva al mare: il lavoro; terra normanna e lungo la Senna.
I mostri sacri ci sono, ma questa volta si ha la possibilità di scoprire anche tutta una serie di artisti, ahimè oggi poco conosciuti, come Jules Noël, in vita popolare, celebrato anche da Charles Baudelaire; Paul Huet, sodale di Delacroix; Ludovic Lepic, ricordato oggi più come amico di Edgar Degas; Charles Angrand, esperto nel puntinismo e dove in mostra possiamo ammirare il bellissimo Ponte di pietra a Rouen o ancora Jacques Villon, fratello di Marcel Duchamp, il cui quadro Sotto la tenda, sulla spiaggia, Blonville è l’immagine copertina della mostra.

Comunque ad accogliervi sarà proprio un Monet con un paesaggio campestre, ma non mancano le scogliere di Etretat che anche Courbert immortalerà qualche anno dopo. Proprio a Etretat Monet vi aveva soggiornato nel 1885 assieme a Guy de Moupassant, il quale a sua volta, con le parole e non con i pennelli, descriverà questi spuntoni di roccia nelle sue novelle. Ma se Monet dipinge la falesia, Eugène Le Poittevin immortala anni prima i bagnanti, una scena che sembra illuminata dai riflettori, con donne in crinolina su una passerella improvvisata trampolino e altre che galleggiano nell’acqua con tanto di cuffiette.

Marine sotto un cielo tempestoso, come la spiaggia a Dieppe di Jacques-Èmile Blanche, un tramonto di Renoir, pennellate di rosa violacei azzurri bianchi o il molo con l’alta marea a Trouville di Boudin. Ma anche Il giardino di Amfreville di Vuillard o la fattoria Saint-Siméon, dove gli artisti stavano a pensione, dipinta da Adolphe-Felix Cals e da Dubourg.

Prima di soffermarvi davanti ai quadri, potrete fare un’immersione total body nella sala che fa da anticamera alla mostra dove si può camminare sulla battigia oppure ondeggiare tra le ninfee.
Ricordiamo infine che è prevista la promozione Trieste ti regala le grandi mostre, sostenuta da Trieste Convention and Visitors Bureau per incentivare il turismo culturale grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno. Chi pernotterà almeno una notte nelle strutture alberghiere convenzionate potrà visitare gratuitamente la mostra.

Inoltre mostra e Museo Revoltella avranno un unico biglietto d’ingresso.

Fino al 5 giugno 2022. Orario: da lunedì a domenica e festivi, 9.00 -19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Martedì chiuso.
arthemisia.it
triestecultura.it
discover-trieste.it

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