Home / MUSICAL / ROMA ACCOGLIE LA REUNION DELLE STAR DI JESUS CHRIST SUPERSTAR

ROMA ACCOGLIE LA REUNION DELLE STAR DI JESUS CHRIST SUPERSTAR

Foto0957 copy

Yvonne Elliman, Ted Neeley e Barry Dennen_foto ilaria faraoni

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI IN CONFERENZA STAMPA. STASERA LA PRIMA MONDIALE

di Ilaria Faraoni

DSCN9921 copy

Massimo Romeo Piparo_foto ilaria faraoni

Roma, Teatro Sistina. A 40 anni dal film, da questa sera, 19 settembre, saranno di nuovo insieme sul palco tre fra i principali interpreti storici del musical cult di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, diretto al cinema da Norman Jewison. Yvonne Elliman (Maddalena) e Barry Dennen (Pilato) riprenderanno infatti per la prima volta dopo tanto tempo  – in uno spettacolo completo – i ruoli che li hanno resi delle icone agli occhi del mondo, unendosi a Ted Neeley (Gesù) che ormai al Sistina è di casa, reduce da ovazioni e standing ovation continue che hanno accompagnato la prima e le numerosissime repliche della appena passata stagione. Il “colpaccio” è riuscito a Massimo Romeo Piparo che, nella conferenza stampa di presentazione con il cast, ha tenuto ancora una volta a sottolineare, nel ventesimo anniversario della sua prima regia di Jesus Christ Superstar, come l’evento si svolga anche nel ricordo di Carl Anderson, lo storico Giuda, scomparso nel 2004 e da lui diretto nell’edizione di JCS del 2000, l’anno del Giubileo.  “La reunion era stata prevista per l’Arena di Verona dove lo spettacolo sarà in scena il 12 ottobre”, ha spiegato Piparo, “Ma visto il successo che Roma ci ha tributato nei mesi di aprile, maggio e giugno, con Ted Neeley che ha trainato questo trionfo, mi sembrava giusto dare ai romani questa anteprima”. “Come direttore artistico del Sistina non potevo permettere che questa reunion partisse da un altro teatro” ha concluso il regista.

(La recensione sulla rivista Musical cliccando QUI; la prima conferenza stampa con showcase cliccando QUI)

Neeley ha esordito spiegando come per lui sia un onore lavorare nuovamente con i due colleghi: l’ultima volta accadde nel 2006 in una serata di beneficenza a Los Angeles.

Ci sono stati lunghi intervalli di tempo in cui non ci siamo visti” ha raccontato Neeley, “Ma ho sempre sentito una connessione spirituale e ogni volta che abbiamo il piacere di ritrovarci  è come se riprendessimo un qualcosa che abbiamo lasciato il giorno prima”. Ha continuato poi: “La magia di Jesus Christ Superstar crea un’atmosfera di unione, di solidarietà, come nessun altro lavoro cui io abbia preso parte riesce a fare”.

Una curiosità: inizialmente Neeley aveva sostenuto il provino per il ruolo di Giuda, ma al termine dell’audizione il regista gli disse: “Fantastico! Perché non torni domani a fare “l’altro”?”.

Nota di colore negativa: ad accogliere le due “nuove” star lo smarrimento dei bagagli in aeroporto, probabilmente in qualche scalo.

DSCN9922 copy

Feysal Bonciani, Barry Dennen e Yvonne Elliman_foto ilaria faraoni

La Elliman si è presentata ai giornalisti con un “Aloha” accompagnato da un ampio gesto del braccio, per rimarcare le sue origini hawaiane. “Sono molto contenta di essere qui. L’ultima volta che sono stata a Roma fu per una trasmissione televisiva alcuni anni fa”, ha esordito l’attrice e cantante, lanciandosi poi in un aneddoto divertente, forse per stemperare l’alone di misticità creato intorno ai protagonisti: afona, dopo tre giorni di influenza, si esibì tra gli applausi generali, meravigliandosi del sostegno del pubblico, prima di scoprire il cartello che chiamava gli applausi, tipico degli studi televisivi.

E ancora la Elliman si è lasciata andare confidando che, a 17 anni, quando fu scelta per il ruolo, non sapeva nemmeno chi fosse Maddalena, anzi: era convinta che si trattasse della madre di Gesù, equivoco che le provocò grande meraviglia quando ascoltò per la prima volta le parole del brano “I don’t know how to love him”. Ha concluso poi con un: “I love italian people, I love spaghetti e pomodoro”.

Di poche parole anche Barry Dennen che ha sottolineato quanto sia contento e, al tempo stesso, terrorizzato per questa ripresa di JCS. Quanto ai colleghi ha scherzato affermando: “È come se li conoscessi da 2000 anni”. E ancora ha continuato: “Sono felice di essere qui a Roma, è una città meravigliosa, così come lo sono le persone ed il cibo”.

Foto0980 copy

Il cast con il regista Piparo, il coreografo Croce e il direttore musicale Friello_foto ilaria faraoni

Neeley, da vero leader, si è assunto l’onere di rispondere alle domande più “difficili”, che i colleghi hanno glissato o non compreso bene dati i passaggi di traduzione; si è così parlato della triste analogia tra gli anni ’70 ed i giorni nostri: “Prima di recitare in Jesus Christ Superstar ho avuto la fortuna di recitare in “Hair” ed anche “Hair” è una incarnazione di quel periodo storico. Erano tempi in cui si scendeva in piazza per protestare”, ha spiegato Neeley, continuando: “Noi del cast venivamo invitati nelle università per poterne discutere: con “Hair” ogni sera portavamo sul palco quello che succedeva nella realtà, nelle piazze”. Quello che manca oggi, ha sottolineato l’attore, è la partecipazione. “Oggi si parla di pace, ma non è la stessa cosa: le persone non si alzano per farsi sentire, parlano nella loro piccola cerchia ma non comunicano”. E COMUNICAZIONE per Neeley è la parola chiave: “In 40 anni ho visto solo un susseguirsi di guerre, mai un aumento della comunicazione, uno sforzo. Ovunque vada incontro persone che si dicono pacifiste ma c’è una mancanza di comunicazione con i leader”. Ha continuato poi parlando di un altro elemento fondamentale, il confronto: “Un concetto importante è che bisogna imparare a non andare d’accordo, ad essere d’accordo sul non essere d’accordo e ad accettare che le persone abbiano idee diverse”; indicando un giornalista seduto in seconda fila ha poi concluso: “Se non andassi d’accordo con te su un argomento, non prenderei una pistola per ucciderti: dovremmo imparare ad accettarci; se tu fossi in disaccordo con me ed io ascoltassi cosa hai da dire,  io imparerei qualcosa; ci guadagneremmo entrambi”.

Riconfermati nel cast Feysal Bonciani (Giuda), Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Simone),  Riccardo Sinisi (Pietro), Salvador Axel Torrisi (Erode). New entry Francesco Mastroianni nel ruolo di Caifa.

Due le domande poste da Central Palc/Rivista Musical:

  • La prima a Piparo, al quale si è chiesto un approfondimento sull’uso – da lui introdotto in JCS – della maschera, dapprima quella neutra, presente in alcuni punti dello spettacolo, fino all’exploit nella scena di Erode, con le Maschere della Commedia dell’Arte. Il regista ha risposto: “La maschera è un segno che ricorre nello spettacolo come cancellazione dell’espressione, cancellazione della identità; credo che sia un segno molto attuale. In questo spettacolo ci sono tanti segni moderni. La scena delle 39 frustate ci dimostra che ancora oggi, dopo 40 anni, Jesus Christ Superstar è sempre attuale; l’anello di pace non è mai stato raggiunto; quando facevamo lo spettacolo con Carl Anderson, nel 2000, l’ultima diapositiva era quella con Falcone e Borsellino; nella versione del 2005 chiudevo con le Torri Gemelle, ora le Torri Gemelle rappresentano la trentaduesima frustata e si va avanti con le guerre ed i drammi che tutti sappiamo. Quindi Jesus Christ Superstar è sempre moderno, la maschera è un segno molto teatrale, e c’è il numero di Erode, che è sempre stato l’outsider dell’opera, un numero dove tutti i registi si sono sempre sbizzarriti a trovare chi gli eunuchi, chi il transex, o comunque un pezzo di trasgressione; mi sono permesso quindi di dare un tocco molto italiano che è stato, devo dire, molto apprezzato anche dagli stranieri e che spero poi possa andare anche all’estero (si è parlato in particolare di Londra, ndr). La maschera del teatro italiano è sicuramente un segno molto riconoscibile e ho voluto dare questa interpretazione. E poi la maschera ricorre nel Sinedrio: i sacerdoti sono tutti totalmente mascherati e vestono il burka”.
  • A Ted Neeley è stato chiesto un commento sull’interpretazione del musical da parte di Massimo Romeo Piparo ed inoltre è stato chiesto quale idea registica, scenografica o coreografica dell’allestimento italiano lo abbia maggiormente stupito, colpito o entusiasmato: Questa, di tutte le produzioni cui ho preso parte, è la prima in cui ci sono la band sul palco, gli elementi che ruotano… ed è stata anche la prima volta in cui mi sono trovato ad avere a che fare con questo tipo di tecnologia sullo schermo: all’inizio tutto ciò mi ha completamente confuso perché parliamo di Gesù, che è vissuto 2000 anni fa. La cosa positiva, che ora ho capito, è che per il pubblico italiano tutto questo aggiunge alla pièce una drammaticità che non c’era mai stata prima; Massimo ci ha dato l’opportunità di guardare tutto con gli occhi della storia da una parte, dall’altra con gli occhi dei giorni nostri. La gente si trova davanti la stessa storia, la stessa filosofia, gli stessi personaggi, Jesus, Maria, Pietro, Caifa, le stesse cose, ma in tempi storici diversi”.

 

DSCN9920 copy

Ted Neeley_foto ilaria faraoni

A breve il video della conferenza. Segue comunicato stampa:

TED NEELEY, YVONNE ELLIMAN E BARRY DENNEN

in

“JESUS CHRIST SUPERSTAR”

di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice 

 JCS2014a (1)

I PROTAGONISTI DELLO STORICO FILM

DI NUOVO INSIEME DOPO 40 ANNI

DIRETTI DA MASSIMO ROMEO PIPARO

 

IL 19 SETTEMBRE LA PRIMA MONDIALE

AL TEATRO SISTINA DI ROMA 

Roma, 17 settembre 2014

 

La stagione del Sistina riparte alla grandissima con lo spettacolo evento “Jesus Christ Superstar”. Una rappresentazione unica nel suo genere che vedrà in scena, a 40 anni dallo storico film di Norman Jewison, il cast originale del grande successo cinematografico del 1973. Appuntamento il 19 settembre con la prima mondiale del Musical firmato Massimo Romeo Piparo che è riuscito a trasformare definitivamente il mito in realtà  riportando in scena il cast formato da Ted Neeley, Yvonne Elliman e Barry Dennen. 

Un’occasione irripetibile per il pubblico nazionale e internazionale del teatro romano grazie a questo cast d’eccezione che mai prima d’ora si era riunito per riproporre la più grande opera rock di tutti i tempi. Lo spettacolo, rigorosamente in lingua originale, non potrà fare a meno di richiamare tutti gli appassionati di teatro e musical: sulle poltrone rosse del Sistina si potranno rivivere tutte le emozioni della rivoluzionaria pellicola che racconta gli ultimi sette giorni della vita di Gesù. Questa volta esclusivamente dal vivo!

I celeberrimi TED NEELEY (GESU’), YVONNE ELLIMAN (MADDALENA) E BARRY DENNEN (PILATO) festeggeranno così il ventesimo anniversario dell’edizione italiana del musical diretto da Massimo Romeo Piparo. Un successo senza tempo confermato dalla scorsa stagione che ha decretato “Jesus Christ Superstar” evento teatrale dell’anno con 50 mila spettatori in due mesi, interminabili standing ovation e applausi a scena aperta ad ogni replica.

Prodotto dalla Peep Arrow Entertainment nella versione originale di Tim Rice (autore dei testi) e Andrew Lloyd Webber (autore della musica), lo spettacolo con lo storico cast sarà in scena a Roma fino al 28 settembre, si sposterà poi all’Arena di Verona venerdì 12 ottobre e al Teatro Arcimboldi di Milano dal 16 ottobre al 2 novembre.

Massimo Romeo Piparo, direttore artistico del Teatro Sistina, regista e produttore dei musical di maggior successo degli ultimi anni, dopo l’enorme successo riscosso in tutta Italia dallo spettacolo che vedeva in scena, per la prima volta in Europa, Ted Neeley (che con il film diretto da Norman Jewison guadagnò una candidatura al Golden Globes nel 1974), mette a segno un altro colpo e riunisce il cast originale del film: al fianco di Neeley, infatti, torneranno a calcare le scene gli altri due straordinari protagonisti, Yvonne Elliman, (Maria Maddalena) e Barry Dennen (Pilato), affiancati da Feysal Bonciani (Giuda), Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Simone), Francesco Mastroianni (Caifa), Riccardo Sinisi (Pietro), Salvador Axel Torrisi (Erode).

Sul palco, per uno spettacolo davvero a tutto tondo, anche l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello e l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.

Un’ultima fatica con la quale Piparo consegna definitivamente alla “Storia del Teatro italiano” la propria edizione dell’Opera avendo per altro avuto il privilegio di dirigere sui palcoscenici italiani anche un’altra star del film: il compianto Carl Anderson – il Giuda nero del film scomparso prematuramente nel 2004 – che in occasione del Santo Giubileo dell’Anno 2000 interpretò il ruolo di Giuda per due stagioni di trionfali successi. 

“Jesus Christ Superstar” continua a confermarsi il musical più famoso e amato di tutti i tempi. La versione italiana in lingua originale firmata da Massimo Romeo Piparo vanta grandi numeri che raccontano un enorme successo: quattro diverse edizioni prima di questa, 11 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1995 al 2006, oltre un milione di spettatori, più di 100 artisti che si sono alternati nel cast, 19 regioni e più di 1.000 rappresentazioni in 84 città italiane.

“Leggendo i Vangeli – si legge nelle note di Regia di Piparo – sembra quasi scontato che il sottofondo musicale debba essere Rock. Che l’ambientazione più adatta sia un deserto con alcuni elementi architettonici statici e animati dalla sola potenza della musica. Che l’epoca più giusta per la loro rappresentazione siano gli anni ’70.

Eppure prima di Jesus Christ Superstar non era così. Ecco perché l’Opera di Webber e Rice è entrata nel Mito. E quel Mito non va assolutamente dissacrato, re-interpretato, elaborato: va rispettato, omaggiato, celebrato”.

http://www.ilsistina.it/

 

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
Scroll To Top