La Parsons Dance torna in Italia per un piccolo tour estivo che toccherà diverse città da nord a sud: si comincia il 12 luglio a Firenze, al Museo del Bargello e si prosegue con Como, Torino, Trieste, Vicenza, Terni, Roma e Roccelletta.
Il programma ed il cast sono ancora in fase di definizione.
Segue comunicato stampa:
presenta
TOUR ITALIANO – estate 2013
FIRENZE – Museo del Bargello – venerdì 12 luglio 2013
COMO – Arena del Teatro – sabato 13 luglio
TORINO – Teatro Nuovo – domenica 14 luglio
TRIESTE – Teatro Rossetti – martedì 16 luglio
VICENZA – Teatro Comunale – mercoledì 17 luglio
TERNI – Anfiteatro Romano – giovedì 18 luglio
ROMA – Teatro Vascello – venerdì 19 luglio
ROCCELLETTA (CZ) – Parco Scolacium – sabato 20 luglio
Torna in Italia a gran richiesta David Parsons con la sua Parsons Dance. Un tour che debutterà a Firenze per poi fare tappa a Como, Torino, Trieste, Vicenza, Terni, Roma e Roccelletta.
Dopo il successo della tournée invernale 2012 con trentacinque date quasi esaurite ovunque e una risposta entusiastica del pubblico, David Parsons torna a incantare il pubblico con le coreografie gioiose e colorate che hanno sempre contraddistinto il suo lavoro.
Una breve tournée estiva che Bags Entertainment è lieta di presentare al pubblico italiano.
A breve sarà annunciato il cast e il programma.
Dagli anni ottanta David Parsons, vera e propria icona della post modern dance statunitense, intrattiene il pubblico di tutto il mondo con una danza piena di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso.
La Parsons Dance – fondata nel 1987 da David Parsons e dal light designer Howell Binkley – è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, siano riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.
Sin dagli esordi, l’alta preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità del fondatore di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”. Le creazioni di Parsons, prima fra tutte la celeberrima “Caught” del 1982, portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza.
È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico.
Le performance della compagnia sono esaltate con fantasia e immaginazione dal light designer Howell Binkley, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi. La compagnia vanta un vasto repertorio di coreografie originali.
Le musiche spaziano da Rossini e Mozart al jazz di Phil Woods e Miles Davis, dal leggendario musicista brasiliano Milton Nascimento a Robert Fripp, chitarrista e fondatore dello storico gruppo rock inglese King Crimson; dalla popolare musica della Dave Matthews Band alle celeberrime hit degli Earth, Wind & Fire.
“Vedere uno spettacolo della Parsons Dance è come guardare qualcuno che canta sotto la doccia: sono ad un tempo intrepidi, liberi, divertenti”.
New York Times
“La Danza moderna può essere molte cose: intensa, sorprendente, emozionale, magnifica, brutta o noiosa, tutto quello che può venire in mente. Spesso, però, non è divertente. Tranne quando il coreografo è David Parsons”.
Observer Tribune
“Il gruppo di David Parsons continua imperturbabile a setacciare la Penisola, sommando applausi a incassi, fiero di ciò che è sempre stato: un solido apripista alla danza, confezionato con professionalità, senza pretenziose dietrologie.”
Valeria Crippa – Corriere della Sera – 2 febbraio 2012
“…all’insegna di una danza briosa, colorata, sorridente, dove Caught è ancora il fiore all’occhiello… viene da chiedersi in quale «riserva americana» si sia recintato David Parsons per mantenere così imperturbata la sua vena creativa.”
Rossella Battisti – Unità – 18 febbraio 2012
“La velocità, il ritmo costante delle entrate e delle uscite, le prese ginniche, le luci perfette e la gioia scacciapensieri dell’insieme producono sullo spettatore lo stesso effetto delle fiabe raccontate ai bambini. Più si ripetono e più le si vorrebbe ascoltare.“
Marinella Guatterini – Il Sole 24 ore – 5 febbraio 2012
DAVID PARSONS
David Parsons, può essere considerato uno dei massimi esponenti della post-modern dance americana. Originario di Rockford (Illinois) e cresciuto a Kansas City ed ha avuto come primi insegnanti Cliff Kirwin e Paul Chambers, allievi di Hanya Holm.
Nel 1978 è entrato a far parte della compagnia di Paul Taylor. La lezione del maestro è stata essenziale per la sua crescita creativa ma Parsons è riuscito ben presto a conquistare un suo stile, una personale mescolanza di fisicità, umorismo e tecnologia, cui hanno contribuito anche le esperienze con Pilobolus, Momix e White Oak Dance Project fondato da Mikhail Baryshnikov.
Il desiderio di creatività, di sperimentazione tra danza, musica e luci hanno spinto Parsons a fondare la propria compagnia, improntata all’idea che un lavoro di valore debba in ogni modo essere comunicabile, accessibile al pubblico.
Come direttore artistico della Parsons Dance, David Parsons ha creato più di settanta coreografie, alcune delle quali commissionate da grandi nomi quali Jacob Pillow Dance Festival, Festival di Spoleto, Umbria Jazz Festival, Krannert Center for the Performing Arts, National Arts Centre di Ottawa, Het Muziektheater e l’American Dance Festival.
Parsons ha creato nuovi pezzi per Paul Taylor Dance Company, American Ballet Theater, New York City Ballet, National Ballet of Canada .
Tra le compagnie di danza che hanno messo in scena sue coreografie: Opera di Parigi, Netherlands Dance Theater, English National Ballet, Ballet National de Nancy, Hubbard Street Dance di Chicago, BatSheva Dance Company of Israel.
David Parsons ha coreografato e diretto le danze per i festeggiamenti del Nuovo Millennio a Time Square; nel 2000 ha ricevuto il premio di “Dance Magazine”.
Durante il 2001 è stato direttore e coreografo di AEROS, uno spettacolo con protagonisti i ginnasti della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica, Ritmica ed Aerobica. AEROS è stato in tournée negli Stati Uniti dal 2001 al 2003 e nel 2004 ha debuttato con grande successo in Italia.
David Parsons ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l’Italia: nel 2006 ha realizzato alcune coreografie per la cerimonia di chiusura delle Paraolimpiadi di Torino, nel 2007 è stato chiamato per coreografare momenti di spettacolo della serata di apertura della 57° edizione del Festival di Sanremo. A luglio dello stesso anno la Fondazione Arena di Verona gli ha affidato le coreografie per l’opera Aida di Giuseppe Verdi, con la regia di Gianpiero Solari.
Nel corso della stagione 2007-2008, David Parsons ha realizzato le coreografie del musical “HAIR”, di James Rado e Jerome Ragni, con la regia di Giampiero Solari e la direzione musicale di Elisa.
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