Nel triste giorno della scomparsa, tanti sono stati i messaggi di cordoglio giunti per il Maestro Claudio Abbado. L’Associazione Amici della Scala lo ricorda così:
“Il più grande rossiniano – Il più grande verdiano – Il più grande mahleriano
La sua Cenerentola è stata fantastica, e ha contribuito alla riscoperta del compositore pesarese.
Ha portato alla Scala Mahler e lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Nel suo primo concerto sinfonico alla Scala ha diretto laSeconda sinfonia.
Memorabile il Don Carlo con Ronconi, che fu una pietra miliare, e il Ballo in maschera. E poi il Macbeth e Simon Boccanegracon Strehler.
Il grande rapporto con Pollini.
L’intenso rapporto con la Scala e Milano, la sua città che molto ha amato.
L’amore per la musica contemporanea e soprattutto la collaborazione con Nono.
Di lui è stata straordinaria l’illuminata e al contempo artistica managerialità, la sua capacità di fondare orchestre, formarle e dirigerle. Un assemblatore.
La fondazione dell’orchestra Filarmonica della Scala è uno dei più grandi regali che ha fatto a Milano.
Il lavoro a Vienna con i Wiener e la rivoluzione con i Berliner, il passaggio da Karajan al suo stile, ha cambiato lo stile di un’orchestra e non di un’orchestra qualunque.
Riuscire a cambiare e trasformare i Berliner è stato epocale.
Il suo ritorno alla Scala nel 2012″.
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