Home / PROSA / REVIEW – IL GIUOCO DELLE PARTI

REVIEW – IL GIUOCO DELLE PARTI

foto 2 il giuoco delle parti

di Vincenzo Vitale

Quando un attore sovrasta dal palcoscenico e giganteggia bisogna dirlo forte e chiaro: è quanto è accaduto al Teatro Verga di Catania che mette in scena in questi giorni “Il giuoco delle parti” “da” Luigi Pirandello, per la regia di Roberto Valerio e con la produzione della Compagnia Orsini.

umberto orsiniSu tutti, pur bravi – Alvia Reale nel ruolo di una inquietante Silia, Michele Di Mauro in quello di un sanguigno Guido Venanzi, il versatile Flavio Bonacci nei panni del dottor Spiga – spicca infatti Umberto Orsini, ovviamente nel ruolo di Leone Gala.

Solo in omaggio all’unicità di  tale  qualità interpretativa, si può perdonare lo smontaggio del testo pirandelliano ed il suo ritrovamento a partire dalla fine, ricorrendo ad interpolazioni nuove ed in parte discutibili (ma non era Calvino a dire che un classico – e Pirandello è un classico – dice esattamente ciò che deve dire e tace ciò che va taciuto?).

Leone, dal momento che la moglie lo tradisce costantemente, decide di “darle sempre ragione” e, spogliatosi di ogni sentimento, di ritirarsi fra i suoi libri, ma continuando a “recitare” la parte del marito, non già la sostanza, la realtà esistenziale, che invece tocca all’amante Guido Venanzi.
Così, quando si tratta di vendicare in duello l’onorabilità di Silia, offesa da tre ubriaconi, l’atto di sfida spetta a Leone (del tutto incapace di brandire una spada), ma il duello vero e proprio viene da questo lasciato ed imposto a Venanzi (che morrà), perché lui e soltanto lui può davvero vendicare l’amante, al di là delle parvenze del ruolo sociale.

foto1 il giuoco delle partiE’ il tema tipicamente pirandelliano –generato dalla e nella tragedia attica– della maschera, del contrasto fra essere ed apparire, qui riproposto in modo diverso e, come spesso accade nell’agrigentino, sottilmente intellettualistico.

In quanto tale, potrebbe dispiacere a chi ami le Muse, ma la grandezza di Pirandello sta nel fatto che invece piace perché costringe a  denudare implacabilmente la propria anima, appunto a smascherarsi dal profondo.

Tuttavia, un che di incomprensibile c’è (e sembra quasi che, non essendoci, il regista, ogni regista, ne abbia a trarre insopportabili censure): ed è il ritornello di superstiziosi scongiuri che Silia lancia contro il marito, appena entrata in scena,  in dialetto siciliano (anzi in puro catanese) .

E’ lecito allora chiedersi: quando l’opera sarà data a Venezia o a Napoli, quale dialetto userà Silia?
Ne vale la pena?

di Vincenzo Vitale Quando un attore sovrasta dal palcoscenico e giganteggia bisogna dirlo forte e chiaro: è quanto è accaduto al Teatro Verga di Catania che mette in scena in questi giorni “Il giuoco delle parti” “da” Luigi Pirandello, per la regia di Roberto Valerio e con la produzione della Compagnia Orsini. Su tutti, pur …

Review Overview

REGIA
INTERPRETAZIONE
MESSA IN SCENA
SCENEGGIATURA

PAGELLA CENTRAL PALC

Summary : Un meraviglioso Umberto Orsini.

User Rating: 1.28 ( 3 votes)
85

About Central Palc Staff

Central Palc nasce nel 2010 come portale ufficiale delle riviste cartacee L'Opera e Musical!. Dal febbraio 2014 ha allargato i suoi orizzonti abbracciando tutti gli altri generi teatrali affermandosi così come il portale web più aggiornato del panorama teatrale italiano.
Scroll To Top