IL GRANDE INTERPRETE DI JESUS DIRIGE IN ITALIA UNA VERSIONE ONE SHOT PER GENTILE CONCESSIONE DELLA REALLY USEFUL GPROUP A SCOPO BENEFICO. LUCA CALZOLARO È L’ALTRO REGISTA ASSOCIATO
di Ilaria Faraoni
A Salerno il 16 e 17 maggio, al Teatro Augusteo, con il patrocinio del Comune, va in scena una versione molto particolare di un musical cult: Jesus Christ Superstar. Lo spettacolo, presentato dalla Compagnia Croce del Sud, vanta infatti la regia di Steve Balsamo, uno dei grandi Jesus della storia londinese dell’opera rock di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.
Presentato alla stampa presso la sede della Scuola Romana di Scrittura, nella Capitale, questo allestimento con tanti giovani cantanti vedrà come regista associata e vocal e acting coach un’artista del calibro di Brunella Platania, oltre a Luca Calzolaro, che sarà l’altro regista associato, nonché coreografo.
La compagnia è legata all’omonima associazione scientifico-culturale salernitana (http://www.associazionecrocedelsud.eu/) nata nel 1997 e presieduta da Antonio Vincensi: le due date dello spettacolo raccoglieranno fondi per il reparto Nido e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale San Giovanni di Dio Ruggi D’Aragona.
Balsamo, che ha subito accettato di far parte del progetto, quando ha saputo dello scopo benefico dello spettacolo, si è messo a disposizione con grande generosità, volando in Italia dal Galles: «Ho subito capito che in questo progetto c’era qualcosa di diverso» ha spiegato l’artista, che si è detto anche molto interessato ad aiutare nuovi talenti ad emergere, in ogni forma d’arte. Purtroppo, ha sottolineato Balsamo, in Italia non ci sono aiuti economici che permettano una crescita ai giovani artisti, come invece accade in Inghilterra.
Quando è stato chiamato da Antonio Vincensi (presente in conferenza stampa) l’artista è rimasto spiazzato perché non si considerava un regista, seppure avesse molte idee in merito. Perciò ha affermato di essere felice e fortunato di avere accanto a sé il team creativo formato dalla Platania, Luca Calzolaro e dal maestro Francesco Calzolaro che ha curato gli arrangiamenti e firma la direzione musicale.
Su un concetto in particolare gli artisti che hanno presentato lo spettacolo hanno battuto: «Jesus Christ Superstar ti cambia la vita».
Lo ha spiegato prima Brunella Platania che ha confessato: «Jesus crea una connessione di energie positive. Si forma una sorta di clan a cui si rimane legati per tutta la vita». «Quando ci si trova a doversi cimentare con quest’opera, si subisce un trauma» ha confidato la Platania; «Ti si spacca qualcosa dentro e la tua anima viene poi ricucita insieme a quelle degli altri. Ogni volta che l’ho portato in scena, a me è successo questo».
Balsamo ha confermato: «Lo spettacolo è lo spettacolo e so che grazie a Luca e a Brunella sarà fantastico. Ma sono ancora più interessato alla trasformazione che avviene passo dopo passo nelle persone che vi prendono parte. In tutti questi anni ho tratto beneficio dalla mia esperienza in Jesus Christ Superstar. Sono stato molto fortunato e, quando mi guardo indietro, capisco che quello che ho imparato in quelle settimane di prove è tra le cose più importanti che abbia appreso in tutta la mia vita». Ed è proprio questo beneficio che Steve si augura ricevano anche i ragazzi.
L’incontro con la Platania ed il ritrovarsi insieme in questa esperienza sembrano quasi far parte di un disegno del destino: i due artisti si sono conosciuti sul web (sul social My Space) otto anni fa e proprio in quel periodo Brunella stava lavorando nel Jesus Christ Superstar diretto da Fabrizio Angelini per la Compagnia della Rancia. Da quei primi contatti «si è creata una connessione di sensibilità artistiche» ha spiegato la Platania, che ha affermato: «La vita è strana e, a tratti, magica».
Del resto per lei Jesus Christ è una sorta di luce che ha guidato tutto il suo percorso fin dall’infanzia. «Il sogno per me è cominciato quando l’ho visto per la prima volta: Jesus Christ ha rappresentato una delle motivazioni che mi ha spinto ad intraprendere questa carriera» ha raccontato Brunella. «Nelle figure di Gesù, di Giuda, della Maddalena, vedevo qualcosa di trascendente, di simbolico, di umanamente e artisticamente unico: perché gli esseri umani e l’arte si devono compenetrare. Chi fa arte senza pensare che anche in platea, così come sul palcoscenico, ci sono esseri umani che si trovano lì per emozionarsi, per sognare, per fare un viaggio nel tempo e nella musica, non è un artista: fa solo del commercio».
Dopo aver voluto dedicare un applauso a Dino Scuderi, presente in sala, direttore musicale di alcune edizioni italiane di JCS, si è parlato dell’incontro con Anderson del quale Brunella Platania è stata allieva: «La grande fortuna è stata di aver incontrato sul mio cammino Carl Anderson, il più grande Judas di tutta la storia di Jesus Christ, che mi ha insegnato tutto quello che so», ha confidato la Platania. «Quello che so non dipende dalle sette note, ma da quello che le note fanno vibrare dentro e questo l’ho imparato da lui» ha precisato l’artista, che si augura di riuscire a trasmettere ai suoi ragazzi un po’ dell’arricchimento che lei ha tratto da Anderson. «Ho avuto una grandissima fortuna e quando si ricevono dei doni bisogna ringraziare ogni mattina, quando ci si sveglia; in questi giorni ringrazio di nuovo lui, Carl, gli autori di questa opera e chi mi sta dando modo di cimentarmi, insieme ad anime nuove, in una esperienza così importante ed unica».
Poi l’artista ha sottolineato nuovamente il fine benefico dello spettacolo: «Jesus Christ torna in scena svincolato da motivazioni commerciali, per una buona causa, e questo è forse il motivo più giusto che possa accompagnare la messa in scena di un musical del genere».
Luca Calzolaro, l’altro regista associato e coreografo, è stato uno dei primi artisti ad essere contattato da Nino Vincensi: «Mi sono accorto che c’erano una bella energia e voglia di fare e di mettersi in discussione e abbiamo cominciato a lavorarci» ha spiegato. «Stiamo crescendo insieme, è un’esperienza formativa da tutti i punti di vista e lascerà il segno. Il bello di questo spettacolo è che ti mette a nudo». Ha poi voluto sottolineare come tutto il gruppo pensi, prima di tutto, all’obiettivo finale.
La stessa cosa che ha fatto notare anche Brunella Platania: «Metterci il cuore e la passione è l’unico modo in cui si può affrontare la messa in scena di un musical del genere: una volta saliti sul palco bisogna mettere da parte i narcisismi, l’autocompiacimento, la presunzione. Si sta raccontando una storia che deve arrivare alla gente e questo i ragazzi lo stanno facendo». Tutto ciò non significa però mortificarsi; la Platania ha tenuto a ricordare che un artista deve anche sapere quello che vale per non farsi fagocitare dai meccanismi politicizzati che vigono nel nostro Paese. «L’importante è tenere sempre la testa sopra la melma» ha ricordato ai ragazzi del cast presenti in sala.
Chi dovrà poi “cucire” tutte le anime dei performer con la musica, sarà il maestro Francesco Calzolaro che, facendo un mea culpa, ha ammesso che prima d’ora si era nutrito quasi esclusivamente di musica classica. Ora, al termine del lavoro svolto per arrangiare l’opera di Webber, il musicista si reputa cambiato e cresciuto. L’intento fondamentale era quello di non tradire né se stesso, né l’idea del compositore. L’adattamento è avvenuto in base all’organico a sua disposizione: batteria, basso, chitarra elettrica, tastiere, sassofono e corno. «Abbiamo cercato di dare una varietà timbrica che ci permettesse di gestire tutto il musical». Ogni pezzo è costato almeno una settimana di lavoro. Il bello è stato scoprire, ha spiegato Calzolaro, come le musiche si sposassero perfettamente al testo.
Anche per il maestro è avvenuta una sorta di folgorazione, dunque: «È uno spettacolo che ti entra dentro: all’inizio per me lavorare a Jesus Christ era solo una sfida, oggi è qualcosa di più» ha concluso.
Quanto all’adattamento dello spettacolo la parola è passata ancora alla Platania, che ha spiegato come la storia degli ultimi giorni di vita di Gesù sia vista «dall’occhio amorevole di Giuda». La volontà è stata quella di ispirarsi, oltre all’edizione del ’96 interpretata da Steve Balsamo, anche al Jesus del 2000, ovviamente meno conosciuto del film degli anni Settanta. A parte le dovute differenze tra mezzi espressivi (cinema e teatro) la regia del film secondo la Platania era molto giusta per quegli anni: «Jewison era un regista molto attivo politicamente e quella sua forza ribelle si sposava con la storia di Gesù. Si parla comunque di un potere che soffoca, della gente che subisce e che cerca un leader. Nel film c’era anche un richiamo molto forte alla guerra del Vietnam».
Il Jesus del 2000 ha invece, secondo la Platania, uno stile più webberiano: «È incentrato su una sorta di triangolo amoroso; c’è una tensione quasi erotica fra i tre protagonisti. Tutto gira intorno ad un grande amore, incomprensibile per chi lo prova perché rivolto a qualcuno che vive di due nature e che si scontra continuamente con esse. Come in tutte le storie d’amore arriva la crisi quando la si pensa diversamente su alcune cose». «Noi abbiamo voluto mettere in evidenza il lato squisitamente umano di Gesù, il resto è tutto negli occhi di chi guarda» ha specificato ancora Brunella.
L’intento della regia non è stato comunque quello di reinterpretare, ma di rispettare l’opera originale cercando di adattare il messaggio il più possibile agli interpreti a disposizione.
È sempre molto interessante, poi, nella storia dei vari allestimenti, capire quale sia la chiave di lettura del numero di Erode, quadro con il quale ogni regista si sbizzarrisce, ed il modo con cui il team creativo si rapporti con i personaggi che rappresentano il potere. Risponde la Platania: «Erode nel musical rappresenta la violenza pura, la follia, il potere senza scrupoli, il potere che sa di potere e che può permettersi ogni cosa. Steve, e noi con lui, abbiamo voluto ispirarci un po’ a “C’era una volta in America”, pensando a quei mafiosi di esportazione che approfittavano di quel particolare momento storico politico per installare in America i loro traffici. Ci siamo rifatti ai gangster degli anni Venti». Erode si presenterà dunque come proprietario di una bisca, di un luogo di perdizione, ed il suo abbigliamento, che rappresenterà la sua doppia personalità, sarà molto particolare: Luca Calzolaro non vuole svelare troppo ma pare che si tratti di qualcosa che farà parlare di sé.
I sacerdoti invece, ha continuato a spiegare ancora Brunella Platania, incarnano, nelle intenzioni del team creativo, il potere subdolo, insinuante, che appartiene alle sette: «Abbiamo voluto rappresentarlo come un potere eterno; parliamo di una gerarchia che si colloca a metà tra il bene che pensa di portare ed il male che incarna. Si tratta dei cosiddetti sepolcri imbiancati». A tale scopo i sacerdoti saranno visti come una sorta di vampiri che continuano a rigenerarsi succhiando il sangue delle persone.
Poi l’ultima considerazione di Brunella che ha sottolineato come Jesus Christ sia uno spettacolo in cui parla la musica: «L’interprete si deve buttare all’indietro senza paura di farsi del male, perché c’è ad accoglierlo una rete, una ragnatela fittissima, luminosa e calda; non ci si può fare male se c’è rispetto. Noi abbiamo cercato di fare questo, in punta di piedi, di avere rispetto, guidati dalla mente e dal cuore di Steve Balsamo, un Jesus straordinario, che negli anni Novanta ha fatto lo spettacolo a contatto con gli autori e che, per questo, ha potuto comunicarci qualcosa di più concreto».
Spazio poi ai tre protagonisti Fabio Manda (Jesus), Valentina Ruggiero (Maddalena) e Francesco Ranieri (Giuda) che si sono esibiti a cappella sulle note di Everything’s Alright.
Per ora si comincia a Salerno, poi chissà?
Segue comunicato stampa con cast artistico e creativo completo:
L’Associazione Croce del Sud e la Compagnia della Croce del Sud
presentano
JESUS CHRIST SUPERSTAR di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber
In scena per la prima volta a Salerno in lingua originale
16 maggio 2015 alle ore 20.30
Al Teatro Augusteo
In seno all’Associazione culturale CDS, presente sul territorio salernitano dal 1997, nasce una nuova compagnia di artisti, la Compagnia della Croce del Sud con sede in Salerno.
Il progetto di mettere in scena una delle opere rock più rappresentate in tutto il pianeta, Jesus Christ Superstar, nasce dal desiderio di riunire giovani di talento non professionisti, spinti dalla passione per uno dei musical più amati al mondo. Lo scopo della giovane Produzione della CDS non è solo quello di riunire un cospicuo gruppo di artisti del territorio, ma di armonizzarli grazie al supporto di professionisti di altissimo livello quali Brunella Platania in qualità di vocal and acting coach, performer di spicco nel panorama del teatro italiano, già allieva del grande Carl Anderson, il Giuda nel film evento del 1973; Luca Calzolaro nelle vesti di coreografo, ballerino di unta della Compagnia Internazionale del Notre Dame de Paris; il giovane e talentuoso M° Francesco Calzolaro, direttore musicale del cast artistico. Alla regia la punta di diamante che ha reso possibile la realizzazione di un sogno, Steve Balsamo, grandissimo cantante e performer gallese, conosciuto in tutto il mondo per aver interpretato Jesus nella Produzione londinese del 1996, scelto tra oltre 2000 candidati pervenuti da tutti i continenti. Al suo fianco in supporto alla regia gli stessi Brunella Platania e Luca Calzolaro.
La Croce del Sud ha puntato fortemente sull’aspetto benefico (a cui la produzione nelle figure di Antonio Vincensi, Luigileone Avallone, Anna Giannattasio, Sonia Vincensi, Rosanna Vincensi tiene in modo particolare) che avvolge tale fantastico contesto artistico. Infatti, una parte dell’incasso verrà devoluta al reparto di Neonatologia e Terapia intensiva ad alto rischio dell’Ospedale SS. Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona di Salerno, per cui già l’Associazione ha contribuito, nel suo piccolo, a rendere le operazioni nosocomiali del reparto più adeguate per i tanti bimbi a rischio che nascono quotidianamente all’interno di tale struttura.
Con un cast incredibile di attori e cantanti, l’orchestra dal vivo e la partecipazione di ballerini e di un coro appositamente allestito per l’occorrenza, il 16 e il 17 MAGGIO 2015 sarà possibile assistere ad una singolare e commovente rappresentazione dell’opera di Rice e Webber.
I biglietti, già in prevendita, sono reperibili presso DISCLAN in via Sedile di Porta Nova, 23 a Salerno o attraverso prenotazione online all’indirizzo:
http://www.associazionecrocedelsud.eu/jesuschristsuperstar/ticket.html
Ora è necessario che gli appassionati dell’opera e i tanti che vorranno conoscere questa nuova realtà artistica, giungano numerosi in teatro per coronare un lavoro di oltre due anni, donando ai tanti giovani che si avvicenderanno sul palcoscenico, una seria opportunità per il futuro, in un contesto storico davvero difficile sotto tutti i punti di vista.
Salerno, 23 marzo 2015
La Produzione
Ruoli Solisti
Fabio Manda – Jesus
Valentina Ruggiero – Maddalena
Francesco Ranieri – Giuda
Marco Signore – Caifa
Angela Rosa D’Auria – Hannas
Caris Arkin – Pilato
Roberto Matteo Giordano – Erode
Chiara Di Girolamo – Simone
Carmine Giordano – Pietro
Luca Ricciardi – Sacerdote
Alessia Romano – Sacerdote
Ensamble – coristi
Carmine Giordano – corista
Gaetano Del Gaiso – corista
Diletta Acanfora – corista
Sonia Di Domenico – corista
Carmen Santamaria – corista
Angela Puca – corista
Claudia Manzo – corista
Paola Forleo – corista
Danilo Napoli – corista
Ensamble – dancers
Federica Di Benedetto
Angela Alfano
Luigi Pagano – aiuto coreografo
Margherita Maffettone
Alessandro Pastore
Gessica Alfieri
Ciro D’Isa
Carmine Giordano
Musicisti
Franceso Calzolaro – direttore
Simone Landi – batteria
Alessio Bruzzese – sassofono
Alessandro D’Ascoli – basso
Vincenzo Di Lieto – corno
Claudia Vietri – tastiera
Giuseppe Dardano – chitarra
Cast creativo e tecnico
Steve Balsamo – REGIA
Brunella Platania – REGIA ASSOCIATA/ VOCAL ACTING COACH
Luca Calzolaro – REGIA ASSOCIATA/ COREOGRAFIE
Francesco Calzolaro – DIREZIONE MUSICALE E DI ORCHESTRA
Giuseppe Dardano – DIREZIONE MUSICALE ASSOCIATA
Renata Neroni – ENGLISH TEACHER
Vincenzo Fiorillo – SCENOGRAFIA
Rosanna Vincensi – COSTUMISTA
Emanuele Carlucci – SOUND DESIGNER
Daniele Davino – LIGHT DESIGNER
Vincenzo Turi – FONICO E DIRETTORE DI PALCO
Ufficio Promozione e Diffusione
Armida del Sette
Mario Cerone
Francesco Cappuccio
Produzione
Antonio Vincensi
Luigileone Avallone
Anna Giannattasio
Sonia Vincensi
Rosanna Vincensi
Ufficio Stampa: Cinzia Giorgio
L’Associazione “CROCE DEL SUD” nasce a Salerno nel 1997.
L’obiettivo principale è quello di divulgare, in maniera semplice e comprensibile, il sapere scientifico pur lasciandone intatta l’austerità e la formalità di cui necessita. Matematica, Fisica, Astronomia, Biologia, Geologia, Scienze Naturali, hanno da sempre creato, nella maggior parte delle persone, un rispettoso distacco nei confronti di materie che dovrebbero, invece, essere alla base del sapere umano.
A tale scopo, l’Associazione ha provveduto alla realizzazione di uno start-up di ciò che potrebbe essere un Museo della Scienza e della Tecnica di nuova generazione e concezione. Vari sono i modelli su cui ci si è basati per creare un punto didattico divulgativo unico nel suo genere: il Museo “La Vallette” di Parigi, il Deutsche Museum di Monaco, l’Exploratorium di San Francisco e lo Smithsonian Institution di Washington, tutte strutture con le quali la Croce del Sud ha avuto interessanti contatti.
Nel 1998 l’attuale presidente dell’Associazione, Antonio Vincensi, stabilì un contatto diretto con lo Smithsonian Institution di Washington nella persona del responsabile affari esterni dr. Brian Le May. In seguito il progetto approdò a Monaco in Germania, dove, nel 2000, alcuni membri dell’associazione si recarono per concordare un rapporto di collaborazione tra il colosso museale tedesco ed il nascente centro salernitano. Purtroppo, un totale disinteresse da parte delle amministrazioni pubbliche, attente a ben altre faccende, ha costretto i soci ad abbandonare momentaneamente la progettazione della struttura espositiva. Nel frattempo la “Croce del Sud” ha continuato la sua attività di divulgazione scientifica organizzando incontri, manifestazioni e convegni a tema.
Nel 2001 sono state promosse alcune visite in siti adatti all’osservazione del cielo notturno attraverso telescopi didattici e professionali, ricevendo un gran consenso di pubblico sia giovane sia meno giovane.
Nel 2002 ha organizzato incontri e studi sui progetti S.E.T.I. (Search of ExtraTerrestrial Intelligence) suscitando molta curiosità ed interesse verso un argomento non noto a tutti.
Nel dicembre del 2004, in occasione della pubblicazione del libro di Antonio Vincensi “L’Uomo (e)’ l’Universo” edito da Armando Editore di Roma, l’associazione ha organizzato una serata dedicata all’astronomia, con proiezioni e dibattiti sull’argomento.
Nel 2005, in occasione del doppio anniversario dedicato alla morte di Albert Einstein e alla formulazione della sua prima teoria sulla relatività, la “Croce del Sud” si è vista impegnata presso le scuole del territorio salernitano per la divulgazione degli studi di uno dei più grandi geni della fisica del secolo scorso. Attraverso una programmazione di interventi mirati, i membri dell’Associazione hanno avuto il piacere di incontrare classi delle scuole elementari e medie per diffondere la conoscenza dello scienziato che ha rivoluzionato la fisica moderna.
Nel 2008 sono stati indetti il PREMIO LEONARDO per la divulgazione e la ricerca scientifica che oggi è giunto alla sua sesta edizione e contestualmente il concorso letterario nazionale, dedicato alla scienza ed alla fantascienza, “PREMIO IPAZIA – Creatività&Scienza“
La Terapia Intensiva Neonatale
La terapia intensiva è il reparto che fornisce al neonato in condizioni critiche le cure intensive necessarie come ad esempio il supporto delle funzioni vitali in seguito a particolari condizioni alla nascita che richiedano monitoraggio continuo e intervento immediato. La terapia intensiva dispone normalmente di respiratori automatici e di tutti quei macchinari che garantiscono assistenza specializzata. È garantita l’assistenza di personale infermieristico specializzato e di un medico anestesista-rianimatore.
Nella struttura complessa di Nido e Terapia Intensiva Neonatale dell’AOU OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno, diretto dalla dottoressa Maria Grazia Corbo, sono ricoverati alcuni piccolissimi bambini, del peso di otto etti, nati prematuramente, adagiati in incubatrici computerizzate con respiratori meccanici di alta biotecnologia che assecondano il respiro del neonato.
La raccolta benefica di fondi, iniziata già nel febbraio 2014 con Lights of Love nell’ambito della rassegna Un Musical per la Vita, è atta a dare sostegno morale e materiale ai genitori dei bambini ricoverati nei reparti di terapia intensiva neonatale e di svolgere la sua attività attraverso l’elaborazione di progetti ed interventi specifici che mirano ad aiutare i piccoli nati della Tin e le loro famiglie, nonché all’acquisto di strumentazione e attrezzature funzionali all’attività del reparto.