Un Kean che seduce…
di P. T.
Ha debuttato con successo e in prima nazionale, all’interno dell’interessante cartellone del Teatro Biondo di Palermo, “Kean, passione e seduzione” di Michele Perriera, rivoluzionario intellettuale e regista palermitano scomparso nel 2010.
Un viaggio onirico nel mondo del teatro attraverso la vita del grande interprete teatrale dell’800 Edmund Kean, interpretato da un istrionico Lollo Franco che firma anche la regia a quattro mani con lo storico danzatore della compagnia di Pina Bausch, Jan Laurent Sasportes.
Lo spettacolo, apprezzato dal pubblico con lunghi e calorosi applausi finali, è di raffinata fattura e Lollo Franco conquista il pubblico che finisce per affezionrsia al suo Kean, soffrendo e gioiendo con lui in un percorso catartico tra sogno e realtà, tra verità e magia.
Il testo di Perriera parte dall’intreccio del “Kean” di Alexandre Dumas per approdare ad un vero testo di denuncia. Interessante infatti è la discussione che apre sulla relazione malata tra il teatro ed il potere, una questione attualissima ancora oggi. E lo fa delineando un atelier di personaggi che man mano si incontrano e si scontrano con il protagonista in questa viaggio tortuoso ed emozionante. E cosi i dialoghi con l’aspirante attrice intrisa di ideali, interpretata dall’intensa Lorena Cacciatore, con il Principe, Nicola Franco, con i saltimbanchi, i vibranti Loris De Luna e Roberta Azzarone o con l’arroganza dell’autorità, interpretata da un bravo e mefistofelico Luigi Tabita, restituiscono allo spettacolo la sua originaria funzione cioè quella di porre delle domande e di costruire un dibattito sul futuro dell’arte nel nostro paese, soprattutto in vista degli ultimi tagli da parte del governo.
In realtà sia l’autore, da sempre critico verso il potere politico e della stampa, come cita nel testo, che la regia lasciano viva la speranza facendo vincere l’arte (bellissima la scena finale che vede gli artisti invadere la platea e lasciare la nobiltà in un palcoscenico vuoto naufragare nel loro effimero).
Uno spettacolo emozionante e dal forte impatto visivo, suggestive sono le luci di Giuseppe Calabrò e i preziosi e ricercati costumi di Dora Argento. Numerosa la compagnia, cosa rara da vedere di questi tempi, tra questi merita anche una menzione un sorprendete Salvo Tessitore che tratteggia i sui due personaggi con grande poesia. Lo spettacolo sarà in scena fino al 24 gennaio 2016!