Fazil Say, il Mozart turco, chiude il cartellone di Aperitivo in Concerto
di Barbara Palumbo
Fazil Say, definito spesso come uno dei più grandi pianisti e geni musicali del nostro tempo, ha fatto una brevissima tappa a Milano al Teatro Manzoni, chiudendo la stagione dei concerti. Ad accompagnare il musicista turco la cantante Serenad Bağcan.
Lo sappiamo dovrebbe essere il contrario, tanto più che il programma si è concentrato maggiormente sull’esecuzione delle canzoni, ma di fatto è stato così, sebbene i “piano solo” di Say si siano limitati a due sue composizioni: SES, ballad for piano, op. 40b e Gezi Park 2, sonata per pianoforte op. 52 ispirata dalle dimostrazioni di Piazza Taksim che hanno scosso Istanbul nel 2013.
La Bağcan, che ha intrepretato tutti i brani con grandissima intensità, non brilla certo per la tecnica ineccepibile, ha avuto più di un’incertezza; mentre Fazil Say ha catturato la nostra attenzione, il nostro orecchio e il nostro cuore. Le sue dita scorrono sulla tastiera con una naturalezza inimmaginabile e il controllo dei pianissimi è strabiliante.
Ad aprile sarà di nuovo in Italia il 2 a Pistoia e il 4 a Genova.