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LO STABILE SLOVENO ESPRIME SOLIDARIETÁ AL DRAMMA ITALIANO

Solidarietà con il Dramma Italiano di Fiume

nota diffusa del Teatro Stabile Sloveno di Trieste

La città di Rijeka-Fiume sarà Capitale della Cultura nel 2020 ed è impensabile che una sfida di questo tipo possa essere affrontata senza la Compagnia del Dramma italiano, fondata a Fiume nel 1946, e operante presso il Teatro Nazionale di Fiume “Ivan Zajc”, di cui è uno dei gruppi fondatori, e che in questo momento vive una situazione paradossale e critica.

L’affronto più duro per un teatro consiste nella cancellazione della programmazione ed è proprio quanto è successo al Dramma italiano, che si è visto sospendere l’attività dopo più di 70 anni di lavoro per mancanza di fondi.

La Compagnia del Dramma italiano è tra le compagnie professioniste italiane di maggiore longevità, con la particolarità che opera al di fuori dei confini nazionali: un teatro di minoranza con grandissime potenzialità e con una storia teatrale di tutto rispetto che va custodita e sostenuta.

Da sempre svolge un ruolo attivo di sensibilizzazione e di promozione della cultura italiana sul territorio dove opera, ma allo stesso tempo è stato capace di instaurare un dialogo con i cittadini croati attraverso la sovratitolazione degli spettacoli in lingua croata. Con la sua programmazione teatrale è sempre stato veicolo della lingua italiana, diventando il punto di riferimento per tutta la comunità italiana che vive in Croazia e in Slovenia.

Come teatri di minoranza d’Europa in questa stagione teatrale ci siamo uniti nella realizzazione dello spettacolo “I giganti della montagna” di Pirandello con la regia di Paolo Magelli, progetto sostenuto da Creative Europe, che ci ha visto lavorare in più lingue, mettendo in rete tutti i teatri a partire del Dramma italiano (capofila del progetto) insieme al Teatro Stabile Sloveno di Trieste, il Teatro tedesco di Timisoara in Romania, il Teatro ungherese Kosztolányi Dezső di Subotica (Serbia), l’Istituzione Nazionale del teatro Albanese di Skopje (Macedonia).

In questa veste noi auspichiamo un’immediata risoluzione delle problematiche e un via libera alla programmazione del Dramma italiano di Fiume.

A noi si associa il PEN Trieste, Centro del PEN International, che riunisce gli scrittori di tutto il mondo e che da anni porta avanti i concetti di rivalutazione della diversità linguistica e di protezione delle minoranze linguistiche.

In questa situazione che ha dell’incredibile, vogliamo citare come visionarie le frasi espresse del regista Paolo Magelli in occasione del debutto della coproduzione “I giganti della montagna”: “È chiarissimo che le minoranze sono in tutta Europa “la realtà debole”, sempre meno tollerata dalle maggioranze, cioè dai giganti. Loro non possono e non vogliono nemmeno capirla, perché non capiscono la voce della democrazia e, quando la capiscono, volentieri si infuriano. È chiaro quindi che “la realtà debole” delle minoranze è l’esercizio fondamentale per la salvezza della nostra democrazia.

Il Teatro Stabile Sloveno di Trieste

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