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YELLOW BRICK ROAD – GEN/FEB 2012

di Davide Garattini

SPIDER-MAN ALLA PAGINA 777

Sul musical su Spider-Man e tutto quello che è successo prima del suo debutto a Broadway se ne sono dette e scritte di tutti colori, leggende e verità hanno rimbalzato sul web per mesi, creando dicerie e chiacchiere d’ogni genere, quasi diventando un «mito» o una «barzelletta» prima ancora di mostrarsi.

Tutti gli sono andati contro ma, come sempre noi andiamo contro corrente e ci piacerebbe spezzare una lancia a suo favore…ma facciamo le cose con calma!

Certo i nomi che gravitano attorno al team creativo, avevano fin da subito animato le curiosità di tutti e una volta che i nomi non sono stati all’altezza della fama la critica si è scatenata non poco.

Un po’ per curiosità, un po’ perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio e le cose vanno sempre sondate con i propri occhi e la propria testa, e un po’ per gola di qualcosa di «grande», siamo andati al Foxwoods Theater di New York.

Tutto sommato, con le precauzioni del caso e mettendo alcuni puntini sulle «i» ci siamo divertiti molto e oltretutto una cosa in particolare ha riempito i nostri cuori e ha portato questo spettacolo un po’ più su rispetto a dove la critica vuole posizionarlo. (Eh eh per una volta noi siamo i buoni… che ridere! Che strano!?)

Cosa ci ha colpito così tanto da far breccia nel nostro cuore? Cosa abbiamo visto di così particolare?

Innanzitutto va specificato che siamo di fronte ad uno spettacolo per bambini, a nostro parere il target a cui si propone è evidenziato sotto molti punti di vista nello spettacolo: dai gonfiabili da prendere a pugni ai nemici così esagerati nei looks, dalle scenografie come pagine di fumetti ad alcune coreografie dichiaratamente ispirate ai comics. Forse Bono e the Edge degli U2 non servivano o non sono stati sfruttati adeguatamente, forse la regia di Julie Taymor non è stata incisiva come in altre produzioni precedenti ed è per questo che è stata fatta una scelta critica precisa sul suo lavoro, ma con gli occhi di un bambino tutto questo è superfluo…tutto si giustifica!

Con questo non vogliamo dire che si tratti di uno spettacolo perfetto, chiaramente ha dei difetti e alcuni lati non risolti, ma la giovane platea si esalta di fronte alle evoluzioni del super eroe ed esulta tutte le volte che Peter Parker con la sua tutina rossa e blu si libra sopra le loro teste anche se questo viene fatto ripetutamente sempre in ugual modo. Siamo stai presenti ad una recita molto particolare, una matinée ha tutta un’altra atmosfera rispetto alla solita serata, con le scuole e i vari gruppi preadolescenziali che riempiono tutto il teatro; l’adrenalina e la vivacità erano tangibili tra le poltrone della platea, piccoli occhietti cercano con il nasino all’insù qualcosa per colmare la loro fame curiosa, tutti cercano d’indagare sui cavi e capire come tutto questo possa essere possibile … la loro vicinanza ha forse influenzato o condizionato la nostra visione.

Cosa ci ha veramente colpito? Niente di tutto questo, o meglio, una parte di questo!

Si tratta dell’attenzione che la produzione e il teatro hanno verso tutti i bambini;  chiaramente non è una cosa disinteressata, ma lo show-business è anche questo! Non basta il cuscino per sollevare la visione dei più piccini (servizio in tutti i teatri di Broadway e non si capisce perché in Italia dove ora i family-show sembrano la nuova dottrina e tutti vogliono portare i bambini a teatro, nessuno ha mai pensato ad una cosa semplice come questa!), ma la particolarità che porta al «top» Spider-Man è la versione per non udenti, si avete capito bene! Una versione musical per non udenti!

Sappiamo che sono molti i teatri newyorchesi che nei matinée dedicano questo servizio e a noi sembra un’idea geniale oltre che utile e …commovente! Un display sulla sinistra del boccascena permette la lettura di tutti i testi cantati e recitati inoltre, come nei telegiornali in basso a sinistra, tre docenti traducono tutto il copione con il linguaggio dei segni. Tutto in modo discreto ed educato ma ammettiamo senza vergogna che in molti momenti la nostra curiosità ci ha distolto dalla visione centrale della scena e abbiamo assaporato questa bella novità.

Forse Spider-Man è un vero super eroe…ma non grazie ad un ragno radioattivo ma grazie e centinaia e centinaia di bambini sorridenti!

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