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ADDIO A ELISABETTA TERABUST

foto Lelli e Masotti – Teatro alla Scala

È scomparsa a 71 anni la grande Étoile

Il mondo della danza è in lutto per la morte di Elisabetta Terabust. Il Teatro alla Scala, dove la danzatrice è stata direttrice del Corpo di Ballo, ha diramato un comunicato stampa per ricordare la grandissima Terabust, alla quale dedicherà, il 10 marzo prossimo, la recita inaugurale del trittico Mahler 10 / Petite Mort / Boléro. 

Comunicato stampa:

Il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo sono in lutto per la scomparsa di Elisabetta Terabust. Artista e interprete versatile, di grande generosità e sensibile alle innovazioni dei coreografi contemporanei come al grande repertorio classico,  ha danzato con i più grandi ballerini del nostro tempo, da Rudolf Nureyev a Erik Bruhn, da Paolo Bortoluzzi a Peter Schaufuss e Patrice Bart, e per coreografi straordinari tra i quali Roland Petit e con lo stesso entusiasmo e apertura culturale e artistica ha assunto l’incarico della direzione del Corpo di Ballo scaligero per quattro anni dal 1993  al 1997; attenta alle nuove energie coreografiche (ricordiamo il Progetto Contemporaneo alla Scala) e alle nuove generazioni, ha fatto emergere nuovi talenti primi fra tutti gli allora giovanissimi Roberto Bolle e Massimo Murru e portato alla Scala importanti coreografi in repertorio tra cui MacMillan e Glen Tetley; sempre alla Scala è tornata, nuovamente come direttrice  nel 2007 – 2008. In una intervista rilasciata a “Il Tempo” diversi anni fa, una frase che sintetizza il suo pensiero “Il repertorio del passato non morirà mai. Ma il pubblico ama anche la buona danza contemporanea: perché la danza è una, purchè sia di alta qualità”.

A Elisabetta Terabust sarà dedicata, il 10 marzo, la recita inaugurale del trittico Mahler 10 / Petite Mort / Boléro.

Per ricordarla, prima della rappresentazione di Goldberg-Variationen di domani sera verrà osservato un minuto di silenzio.

Milano, 5 febbraio 2018

Elisabetta Terabust

Dopo aver frequentato la Scuola di Ballo dell’Opera di Roma sotto la guida di Attilia Radice, Elisabetta Terabust entra a far parte del Corpo di Ballo dello stesso teatro, diventando prima ballerina nel 1966 ed Étoile nel 1972. Si perfeziona con Zarko Prebil e con Erik Bruhn, che l’avvia al grande repertorio: insieme a Bruhn interpreta il pas de deux da Romeo e Giulietta e Giselle, cui seguono Lo Schiaccianoci e Cenerentola, oltre ad alcune creazioni di Aurel Milloss come Estri, su musica di Petrassi. Nel 1973 si trasferisce a Londra dove inizia il suo rapporto di collaborazione, divenuto negli anni sempre più stabile, con il London Festival Ballet: qui interpreta alcuni tra i principali ruoli del repertorio classico (Il lago dei cigni, La bella addormentata…), oltre ad alcune creazioni nuove di Glen Tetley, come Greening e Sphinx, rappresentate anche in Italia. Svolge un’intensa attività di ballerina all’estero, ampliando le proprie prospettive artistiche grazie alla collaborazione con coreografi di grande valore, in primo luogo Roland Petit, che crea per lei una versione de Lo Schiaccianoci e le affida, poi, ruoli importanti in balletti di repertorio nell’ambito della sua compagnia: tra gli altri Le loup, Notre-Dame de Paris e Coppélia.

Dopo Erik Bruhn, prosegue il perfezionamento con Peter Schaufuss, approfondendo lo stile Bournonville di cui è stata una delle interpreti italiane più apprezzate. Per lei il National Ballet of Canada allestisce prima Napoli, ossia il pescatore e la sua sposa, creato da Schaufuss su Bournonville (e ripreso al Teatro di San Carlo nell’88-89), dove Terabust sostiene il ruolo di Teresina, poi La Sylphide, in seguito rappresentata al Comunale di Firenze con la coreografia Bournonville/Schaufuss.

Il Teatro alla Scala di Milano le affida il ruolo principale in Giselle e il Metropolitan di New York la invita per Romeo e Giulietta, con coreografia di Nureyev.

Ballerina versatile, sensibile alle innovazioni dei coreografi contemporanei (Tetley, Moreland, MacMillan), Elisabetta Terabust ha avuto in repertorio anche numerosi balletti di Balanchine (Agon, Apollon Musagète, Allegro Brillante, Tchaikovski – Pas de deux, La sonnambula), alcuni dei quali allestiti per l’Aterballetto. È stata ospite della compagnia diretta da Amedeo Amodio, il quale creò per lei Psiche a Manhattan, per poi affidarle i ruoli principali in Ricercare a nove movimenti, Après-midi d’un faune, Romeo e Giulietta e Lo Schiaccianoci.

Ha danzato con i più grandi ballerini del nostro tempo, da Rudolf Nureyev a Erik Bruhn, da Paolo Bortoluzzi a Peter Schaufuss e Patrice Bart, oltre ai primi ballerini del London Festival Ballet, come Jay Jolley, e dell’Opéra di Parigi, come Patrick Dupond (al fianco del quale interpreta Lo Schiaccianoci nella versione Poljakov al Comunale di Firenze). Tra le sue interpretazioni più recenti, due creazioni di Petit: Charlot danse avec nous con il Ballet National de Marseille e La valse triste ou le retour des cygnes, rappresentata per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, Carmen e L’Arlésienne.

Per quattro anni dirige il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, mantenendo comunque la Direzione Artistica della Scuola di Ballo dell’Opera di Roma, dove rientra come Direttore nel ’97. Dal 2000 al 2002 è Direttore di MaggioDanza, compagnia di ballo del Maggio Musicale Fiorentino. Alla fine del 2002 assume l’incarico di Direttore della Compagnia di Balletto del Teatro di San Carlo e dal settembre 2007, fino a dicembre 2008, riprende la direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala .

 

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